Con il termine candidosi si indica un gruppo di infezioni che possono interessare la vagina, il cavo orale (si parla in questo caso di mughetto) o la pelle; a causarla è un fungo, la Candida albicans, normalmente presente nel nostro intestino, nella vagina, nella pelle e nelle mucose. Normalmente la candida non è un nostro nemico ma quando, in un organismo debilitato e/o immunodepresso o a seguito dell’assunzione di antibiotici o di un periodo di stress, si moltiplica in maniera anomala può dare luogo a un disturbo, la candidosi appunto, che una volta instauratosi diventa contagioso.
I sintomi della candidosi sono molteplici e possono comprendere:
- Alterata qualità delle feci, diarrea, prurito e/o eczema perianale.
- Senso di pesantezza e gonfiore dopo aver mangiato carboidrati e zuccheri
- Chiazze rossastre sulla pelle o sulle unghie, eruzioni cutanee
- Bruciori alla bocca e ulcerazioni agli angoli delle labbra, afte, patina sulla lingua, alitosi
- Mal di testa
- Infezioni del pene, prurito ai genitali , infezioni vaginali croniche, bruciore nella minzione, cistiti
Tuttavia, anche lo stile di vita alimentare può incidere sull’insorgenza e l’andamento del disturbo; da un lato perchè un’alimentazione troppo ricca di zuccheri semplici e carboidrati crea terreno fertile per le infezioni da funghi i quali traggono sostentamento proprio da questi nutrienti (non a caso desiderio eccessivo di dolci e farinacei e attacchi improvvisi di fame, seguiti da gonfiore possono rappresentare un segnale di candidosi), dall’altro perchè i medesimi favoriscono la proliferazione della candida albicans.
E’ facile a questo punto comprendere come modificando la propria dieta sia possibile sia agevolare l’azione dei farmaci mirati al trattamento della candidosi che ridurre il rischio di recidive, sempre in agguato in questi casi. In caso di infezioni da candida risulta quindi opportuno eliminare dalla dieta yogurt, latte e latticini, prodotti preparati con farina di frumento, cibi in scatola, stagionati, affumicati, dolci di qualunque tipo, frutta secca, agrumi, bevande gassate e zuccherate, caffè e alcol e comunque ridurne sempre il consumo per evitare che questo fastidioso disturbo torni a farsi vivo ad intervalli regolari.