Dieta antinfiammatoria contro la sindrome metabolica

Proprio ieri vi abbiamo parlato di un’importante ricerca condotta dall’Università di Lund che poneva l’accento su speciali alimenti in grado di potenziare la memoria delle persone.  Ecco, sempre da questo studio sono state tratte interessanti informazioni per curare la sindrome metabolica e gli stati infiammatori.  È stato verificato, infatti, che dopo una dieta a base di un mix di alimenti antiossidanti, prodotti integrali ricchi in fibre, con un basso indice glicemico e probiotici, un gruppo di persone in sovrappeso, ma senza problemi di salute, ha ottenuto la riduzione di quelle spie che segnalano un’alimentazione scorretta, dopo solo quattro settimane.

Per l’esattezza stiamo parlando della pressione sanguigna diminuita dell’8%, il colesterolo Ldl che si è abbassato del 33% e i lipidi nel sangue del 14%. Un bel risultato che può veramente aiutare molte persone con la sindrome metabolica, considerata l’epidemia del terzo millennio, perché unisce gli effetti di diabete, obesità e insufficienza cardiaca. Tra i responsabili non solo lo stile di vita, ma anche alcune reazioni immunitarie spropositate che possono innescare l’infiammazione dei tessuti e degli organi favorendo l’accumulo di adipe.

Gli alimenti principali della dieta sono pesce azzurro, orzo, proteine di soia, mirtilli, mandorle, cannella, aceto e un certo tipo di pane integrale. In alcuni casi, si è fatto ricorso ad alimenti funzionali appositamente studiati, ma non reperibili in commercio. Secondo un altro studio, stavolta del Dipartimento dell’Agricultura Usa ad Albany in California, il riso nero, o meglio la sua crusca, sembra essere efficace nel trattare le allergie, l’asma associate a un’infiammazione del corpo.

Per testare l’efficacia del riso nero è stato iniettato un estratto di crusca in un gruppo di topi con un’infiammazione della pelle. Dopo il trattamento si è verificata una riduzione dell’infiammazione del 32%, rispetto agli animali del gruppo di controllo. Si è anche mostrata una diminuzione nella produzione di alcune sostanze note per promuovere l’infiammazione. Ma c’è di più: quando i ricercatori hanno nutrito i topi con una dieta comprensiva di crusca di riso nero al 10%, si è vista una riduzione del gonfiore associato alla dermatite allergica da contatto.

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