La crusca è un prodotto molto importante nella nostra alimentazione, perché aiuta a prevenire molti disturbi, come la stitichezza, la colite, ma anche l’obesità e il tumore al colon. L’interesse attorno a questo prodotto è abbastanza recente (anni ’70), perché inizialmente era considerato materiale di scarto, destinato all’alimentazione degli animali da allevamento.
La crusca di grano è un particolare tipo di crusca ed è nota per essere quella con la maggiore concentrazione di fibra insolubile (quasi il 50 percento). Non è adatta di conseguenza in caso di diverticolite, perché alcuni esperti sostengono che alcuni residui, durante la digestione, potrebbero irritare i diverticoli.
È un prodotto ricco di oligoelementi, contiene ferro, magnesio, ma anche tiamina (vitamina B1), niacina (vitamina PP) e tocoferolo (vitamina E). è complessivamente poco calorica, perché contiene 200 calorie in 100 grammi di prodotto. Considerate che la crusca va consumata all’interno di altri alimenti, non da sola e ciò fa in modo di rendere i cibi decisamente ipocalorici.
È questa una delle sue caratteristiche principali. La crusca di frumento rende a gonfiare e stimola il senso di sazietà. Permette, proprio in questo modo, di mangiare meno e seguire una dieta più ristretta. È dunque considerata un alleato della linea e soprattutto un nemico del sovrappeso e dell’obesità. Ma c’è di più.
È molto importante anche per mantenere basso il colesterolo e per ostacolare l’assorbimento di grassi. Inoltre, favorisce la regolarizzazione della glicemia, ostacolandone i rialzi. Attenzione però consumare crusca non è così facile, soprattutto all’inizio. Dà infatti diversi effetti collaterali, tra cui flatulenza e anche un incremento del transito intestinale. È molto importante avere un po’ di pazienza e possibilmente non esagerare con le dosi. Il consiglio è di massimo 3 cucchiai al giorno accompagnati da circa due litri d’acqua. Un eccesso di fibra può invece ridurre l’assorbimento dei nutrienti più importanti.
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