La crusca è un involucro costituito da fibre che avvolge i semi del frumento e di altri cereali, che si ottiene per raffinazione, cioè separandola dalla farina. La crusca è una fibra alimentare che apporta molti benefici: è infatti ottima per combattere la stitichezza e i problemi di colon irritabile.
Il valore delle fibre dipende dal tipo di crusca: quella di frumento ne contiene circa il 50%, quella d’avena il 20%, quella d’orzo il 5% e quella di riso il 30%, per cui la crusca di frumento è da preferire, non solo perché contiene più fibre, ma anche perché è capace di assorbire l’acqua in quantità maggiore rispetto agli altri tipi.
La crusca ha la capacità di ammorbidire le feci, e quindi di ridurre la pressione sulle pareti intestinali, e anche di prevenire il tumore al colon, perché la grande presenza di fibra facilita l’espulsione di particelle tossiche introdotte con il cibo. Un’altra proprietà della crusca è quella di combattere l’iperalimentazione, in quando la sua qualità di gonfiarsi a livello gastrico, permette di provocare il senso di sazietà, e quindi di mangiare di meno; se a questo si aggiunge il fatto che apporta poche calorie, si capisce facilmente il perché questa fibra sia molto consigliata nei regimi dietetici.
Assumere un paio di cucchiai di crusca al giorno, circa 20 grammi, insieme a due litri d’acqua, aiuta a combattere la stitichezza e la sindrome da colon irritabile, oltre ad aiutare a non prendere peso. L’assunzione di crusca all’inizio può dare delle controindicazioni come l’insorgere della flatulenza, disturbo che però scompare nel giro di qualche settimana.
La crusca può essere presa come integratore alimentare anche sotto forma di compressa, affiancata ad una dieta a base di frutta e verdura, e accompagnata dall’assunzione di molti liquidi. Però attenzione: un uso prolungato della crusca può portare ad un impoverimento vitamine e sali minerali, e quindi è meglio usarla come supplemento da utilizzare in momenti di particolare stress intestinale.