Crudista e vegana muore in Thailandia di malnutrizione

L’influencer crudista e vegana russa Zhanna Samsonova è morta con molta probabilità di malnutrizione In Thailandia. Il suo è un caso estremo che può essere utile per comprendere perché sia bene integrare alcune sostanze quando si segue un certo tipo di dieta.

Dieta crudista e vegana esagerata in questo caso

La donna era nota per essere una promoter di piatti non cotti e di origine vegetale. Una crudista e vegana estrema che consumava solo ed esclusivamente frutti tipici nella regione in cui viveva, conditi da qualche seme. Sebbene la madre ora parli di un’infezione simile al colera il New York Post ha ricostruito quelli che sono stati gli ultimi mesi della donna. Ed è stato possibile verificare come la sua dieta crudista e vegana abbia avuto un ruolo nella sua morte prematura.

Un’amica ha raccontato di averla già vista esausta qualche mese fa nello Sri Lanka. Con gambe e linfonodi gonfi. Situazione peggiorata una volta che l’influencer è tornata a Pukhet dopo aver inizialmente accettato di farsi aiutare. Lo ripetiamo: questo è un caso limite. Una persona la vicina raccontato che si cibava solamente di jack Fruit e durian da ormai 7 anni. Negli ultimi quattro il tutto era accompagnato, come raccontato proprio dalla stessa Samsonova, da semi, germogli, succhi e frullati.

Ora: una dieta crudista e vegana se non portata all’estremo non provoca importanti problematiche all’organismo. Soprattutto se questa è caratterizzata anche dal giusto apporto di proteine. La stessa, in caso di bisogno, deve essere poi integrata in modo tale che l’organismo possa contare su tutti i nutrienti necessari.

Attenzione a non demonizzare il regime alimentare

Ragione per la quale in questo caso limite non bisogna demonizzare la dieta crudista e vegana di per sé stessa quanto l’approccio esagerato che alcune persone sviluppano nei suoi confronti. Integrando un discorso di salute mentale. L’influencer come scopo aveva quello di ispirare le persone a mangiare sano. Qualcosa che lei stessa non faceva, dato che non integrava in maniera corretta né in modo alimentare né attraverso integratori la vitamina B12 e la vitamina D.

A prescindere dal poter amare o meno l’idea di una dieta crudista e vegana è importante comprendere che approcciarsi a questo tipo di regime alimentare deve essere fatto con cognizione di causa e sotto il controllo medico. Più che altro per stabilire quali alimenti consumare per non sviluppare carenze che potrebbero portare a conseguenze negative per la salute.

A prescindere da quello che si scoprirà nelle prossime settimane sul decesso di questa donna, è evidente che la sua dieta crudista e vegana non era abbastanza equilibrata da consentirle dei sopravvivere. Purtroppo è rimasta giovane nel peggior modo possibile.

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