Per ottenere cotture rapide e con pochi condimenti, e quindi leggere, è utile usare la padella antiaderente, che permette di utilizzare meno olio, burro e altri grassi; inoltre non fa bruciare i cibi e sono facili e veloci da pulire.
A differenza di quello che si può pensare, anche le pentole antiaderenti sono fatte di acciaio, ghisa, e alluminio, solo che il fondo è rivestito con uno strato di materiale che permette la cottura senza grassi di nome teflon. Sul teflon ci sono da sempre grandi polemiche, in quanto viene accusato di essere dannoso per la salute, in realtà basta utilizzarlo con le dovute attenzioni e non correrete nessun rischio.
Questo particolare materiale possiede la proprietà di non reagire con altre sostanze come gli alimenti con cui entra in contatto, ma solo se integro e usato a temperature al di sotto dei 200°C; se queste due condizioni non vengono rispettate, il teflon può rilasciare un acido che può essere tossico.
Per effettuare una cottura senza rischi con la padella antiaderente bisogna osservare alcune regole, come non usarla per cotture prolungate a temperatura elevate, ma soltanto per preparazioni veloci e per far saltare gli alimenti, evitare di lasciarla vuota sopra al fornello acceso, non usare la pentola se è graffiata, anche perché il calore aumenta la consistenza dei grassi; infine, comprate solo pentole con l’indicazione del produttore e con le istruzioni d’uso.
Le padelle antiaderenti hanno vita breve, uno o due anni anche se sono tenute bene; per lavarle non bisogna utilizzare le pagliette abrasive, bastano acqua e sapone, e la carta da cucina per asciugarla. Se con questo procedimento rimane comunque sporca, vuol dire che il teflon sta cedendo e quindi va cambiata.
Per una cottura migliore, e comunque senza l’aggiunta di grassi, basta aggiungere un po’ d’acqua che aiuta i cibi a non attaccarsi o bruciarsi, senza rovinare né la padella né la linea.