Mangiare carne fa male alla salute? Oggi non affrontiamo direttamente quest’argomento, ma parliamo dell’impatto che il consumo esagerato di carne ha sulla nostra società ed economia. Secondo uno studio dell’Università del Minnesota, la lavorazione della carne è molto dispendiosa sia in termine energetico sia monetario. Hanno stabilito che se solo gli Stati Uniti smettessero di allevare bovini potrebbero nutrire tre volte tanto il numero di persone che sfamano ora.
La catena alimentare cui dobbiamo pensare, non è più quella libera, basata sulla caccia. Oggi costruiamo delle strutture, dove stipiamo e facciamo crescere degli animali (che ovviamente costano energia, acqua, cibo), ecc. il bestiario va poi al macello e oltre alle barbarie per ucciderli bisogna calcolare anche in questo caso la spesa per ammazzarli, macinarli e mettere in vendita le diverse parti. Poi c’è lo smaltimento dei rifiuti e si ricomincia.
Lo studio ha dimostrato che le calorie assunte da una persona che si nutre di carne bovina sono solo il 10 percento di quelle acquisite dall’animale dai prodotti agricoli. Nel passaggio dunque si disperde il 41 per cento delle calorie. La palma d’oro dello spreco di calorie spetta agli Stati Uniti, anche se ovviamente il consumo è stato analizzato a livello globale e questo tipo di economia è tipica di tutto l’Occidente.
Questo studio non è stato realizzato da un gruppo di vegetariani. Pensate che i ricercatori consigliano di rinunciare alle bistecche di manzo, in favore della carne ovina o suina, perché molto più caloriche: si potrebbero alimentare 357 milioni di persone in più nel mondo. Ovvio, eliminando completamente la carne si potrebbe far salire il numero a 850 milioni di persone, mentre se semplicemente dimezzassimo i nostri consumi (che sarebbe ottimale per la salute e il giusto compromesso) potremmo sfamare altri 2 miliardi di persone.
Cosa ne pensate? Se dovessimo guardare il nostro piccolo orticello, forse non avremmo neanche ragione di sentirci toccati. Qui ovviamente bisogna avere una visione più ampia, che vada a considerare la crescita della popolazione mondiale nel tempo. Nel 2050, per esempio, la domanda è destinata a raddoppiare: più carne bovina potrebbe voler dire – secondo questi esperti – meno cibo per tutti.
[Fonte]
Photo Credit | ThinkStock