Come si può resistere al mare e alla sabbia. Difficile andare in vacanza e non lasciarsi tentare dalla voglia di sperimentare qualche sport sull’acqua, come lo sci o il kite-surf. Ci sono poi gli sport di squadra come il calcetto, la pallavolo o il tennis. Attività davvero molto divertenti, ma anche abbastanza pericolose se non si è adeguatamente allenati.
Torno su questo tema, che abbiamo affrontato un mese fa, prima del via alle ferie perché l’estate sembra proprio non voler finire e i pronti soccorsi sono sempre pieni di sportivi improvvisati con distorsioni, stiramenti e contusioni di vario genere e tipo. Insomma, la dinamica è un po’ quella che succede in inverno con l’apertura dei campi da sci. La prima regola è non esagerare. Quando ci iscriviamo in palestra ci viene sempre richiesto un certificato di buona salute, in questo caso no. Non vuol dire che lo sport non sia pericoloso, ma semplicemente che bisogna fare ancora più attenzione, soprattutto con le alte temperature.
L’attività più pericolosa sono sicuramente le immersioni, sia in apnea sia con le bombole. Sono tante le complicanze: può dare problemi cardiaci che possono provocare anche la morte. Ora non voglio spaventarvi, ma perché una passione resti tale bisogna usare un po’ la testa e affidarsi solo a professionisti.
La spiaggia per esempio può essere un terreno abbastanza insidioso per le caviglie: prendersi una storta è un attimo. Può capitare in qualsiasi momento della giornata. È bene evitare però di correre o giocare in riva al mare nelle ore più calde e la sera, quando le condizioni fisiche non sono al top. Ricordiamoci poi che le scarpe sono un valido aiuto: devono essere comode e con un buon plantare. In questo modo si evitano davvero tante potenziali cadute con eventuali storte o fratture. Gian Pasquale Ganzit, vicedirettore dell’istituto di medicina dello sport FMSI di Torino, ha dichiarato:
Muoversi è sempre positivo e l’attività in acqua, che riduce il carico articolare sugli arti inferiori, è consigliabile a qualsiasi età, specie in quell’avanzata. Affaticarsi nelle ore calde può comportare un sovraccarico sia a livello osteoarticolare che cardiocircolatorio. Ma il consulto con uno specialista prima di cominciare mette al riparo dai rischi.
[Fonte: LaRepubblica]