Ieri vi abbiamo illustrato i benefici della dieta zen, un regime alimentare proveniente dall’Oriente che promette, oltre a far perdete due chili in una settimana, di restituire benessere ed energia dopo i grigiori dell’inverno.
Una parte importante della dieta zen è data dai condimenti, che servono a dare sapore ai piatti e a renderli più gradevoli; la prima regola è che non devono essere grassi o eccessivi: quindi dimenticate il burro e usate con parsimonia anche l’olio, che comunque deve essere rigorosamente d’oliva. La cucina orientale propone dei condimenti che, oltre ad essere saporiti, sono anche leggeri; vediamoli insieme.
Il posto d’onore spetta alle erbe aromatiche, che aggiungono poche calorie ma tanto gusto, stimolano la digestione e contrastano l’accumulo di tossine; il gomasio è un prodotto di origine giapponese molto usato nella cucina asiatica a base di sale marino e semi di sesamo tostati e tritati, a volte arricchito con le alghe.
Via libera anche alla curcuma, una spezia ottenuta dalla radice di una pianta diffusa in tutto l’Oriente da sempre considerata un rimedio naturale; la curcuma possiede proprietà antiossidanti, anti età e depurative, e il suo aroma è perfetto con la cucina zen. Il wasabi è una pasta di colore verde usata nella cucina orientale soprattutto per realizzare il sushi e il sashimi; nel sushi viene spalmata tra il riso e il pesce crudo, mentre nel sashimi è mescolata alla salsa di soia.
Il wasabi possiede un gusto forte e pungente adatto ad esaltare il gusto dei molluschi, ma che contrasta con quello del pesce; va consumato al naturale perché se viene cotto perde il suo sapore. Per la medicina orientale, il wasabi possiede proprietà antibatteriche e digestive, utili quando si mangia il pesce crudo; si trova nei negozi specializzati in cucina orientale sotto forma di pasta o di polvere.