Il curry è una miscela di aromi e spezie di origine indiana, che vengono tostati in padella ed in seguito pestati finemente, dalla composizione molto variabile. Nel proprio paese di origine il curry viene chiamato masala, ossia spezia. E tra le tante spezie che compongono il curry, è importante conoscere la curcuma, una spezia nota perchè ricca di curcumina, la famosa sostanza dalle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anticancro.
Secondo uno studio recentemente condotto da un team di ricercatori del Laboratorio di Gastroenterologia e Nutrizione dell’University of Lund, in Svezia, la curcumina avrebbe però anche particolari proprietà che inibiscono l’assorbimento del colesterolo LDL da parte di determinate cellule dell’intestino. Già consapevoli che precedenti studi in vivo avevano accertato come la somministrazione di curcumina potesse far diminuire i livelli di colesterolo LDL nel sangue, i ricercatori hanno concentrato il loro studio su come, eventualmente, questa sostanza potesse inibire l’assorbimento del colesterolo LDL nell’intestino.
Per trovare una risposta a tale quesito, gli scienziati hanno sottoposto alcuni gruppi di cellule, il cui nome scientifico è Caco-2, all’influenza del colesterolo LDL, prestando una particolare attenzione al comportamento e all’assorbimento di quest ultimo. Successivamente, i gruppi di cellule sono stati esposti a concentrazioni di curcumina per un ciclo di 24 ore consecutive in modo tale da poter valutare l’assorbimento del colesterolo LDL.
A seguito dei risultati ottenuti gli scienziati hanno potuto stabilire che l’assorbimento del colesterolo LDL variava in base alla dose di curcumina; esso, infatti, è stato ironicamente definito dai ricercatori dose-dipendente. Sottoporsi ad un trattamento con 100 uM di curcumina permette di inibire del 40% circa l’assorbimento del colesterolo LDL e di ridurre i livelli di alcune proteine, i cui nomi scientifici sono NPC1L1, NPC1L1 e mRNA. In conclusione, i ricercatori ritengono che la curcumina possa inibire in una quantità significativa l’assorbimento di colesterolo con una soppressione dell’espressione della NPC1L1 nelle cellule che costituiscono l’intestino.