Il reflusso gastroesofageo è davvero un disturbo estremamente fastidioso, che di solito si palesa circa 2 ore dopo aver mangiato, quando avrebbe dovuto essersi quasi ultimata la digestione, con rigurgito acido e bruciore. Per reflusso si intende la risalita anomala dei succhi gastrici all’interno dell’esofago. È molto importante fare attenzione all’alimentazione e soprattutto evitare alcuni cibi. Quali?
Per chi soffre di reflusso gastroesofageo e accusa spesso bruciori e rigurgiti acidi in bocca, è vietato mangiare i cibi acidi che possono accentuare i sintomi. Tra questi: arance, mandarini, limoni, cedro, melograno, kiwi, ananas, pomodoro, aceto, panna acida. Non vi è una controindicazione assoluta perché la sintomatologia correlata all’assunzione di questi alimenti varia da persona a persona.
Non vanno bene neanche i cibi grassi quali burro e formaggi, ma anche snack e carni lavorate. pasti ad alto contenuto di grassi rallentano lo svuotamento gastrico: il cibo permane più a lungo nello stomaco, che tende a gonfiarsi, aumentando le probabilità di reflusso.
Il caffè (così come il tè) può stimolare la secrezione acida gastrica e causare il reflusso gastroesofageo. Chi ne soffre, quindi, dovrebbe evitare di assumere più di una tazzina di caffè al giorno (e per concedersi una pausa caffè ideale scoprite quali sono le dritte giuste).
Eccogli alimenti da evitare
- Agrumi e spremute
- Mirtilli
- Pomodori
- Cibi piccanti
- Purè di patate
- Patate fritte
- Patate in insalata
- Cioccolato
- Caramelle
- Patatine in busta
- Biscotti al burro
- Biscotti al cioccolato
- Frittelle
- Cioccolato
- Condimenti grassi
- Spalla di manzo
- Lombo di manzo
- Fritti
- Pasta con formaggio
- Panna acida
- Gelato
- Formaggio molle fresco
- Liquori
- Vino
- Caffè
- Tè
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