Quando si parla di celiachia l’attenzione si sposta quasi sempre sulla dieta priva di glutine che coloro che ne sono affetti devono seguire. Una terapia cellulare potrebbe essere risolutiva?
Una terapia efficace contro la celiachia?
E questo che ci si chiede dopo lo studio pubblicato sulla rivista di settore Science Translational Medicine riguardante una terapia cellulare messa a punto per combattere alla base il meccanismo della celiachia. Ovviamente parliamo di una scoperta attualmente ai primi stadi che potrebbe però consentire, a chi soffre di questa patologia, di poter finalmente smettere di seguire una dieta priva di glutine ed evitare di sperimentare tutte le conseguenze causate da questa Malattia.
Non dobbiamo dimenticare che se per alcuni mangiare prodotti privi di glutine è una moda inutile alla ricerca della forma fisica perfetta, per altri e necessità sostanziale. Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Losanna in Svizzera. I quali si sono resi conto che una terapia cellulare opportunamente calibrata potrebbe essere risolutiva nel combattere la risposta immunitaria alla base della celiachia.
Non dobbiamo dimenticare che parliamo di una patologia autoimmune che porta il nostro organismo o meglio il sistema immunitario a reagire alla presenza del glutine, proteina del grano presente in questo ehm e in altri cereali.
Per evitare riacutizzarsi dei sintomi della patologia ed evitare conseguenze i celiaci sono costretti a seguire una dieta molto stretta. Talvolta senza veder fermare la sintomatologia. Raphaël Porret e la sua squadra hanno scelto di lavorare su una terapia cellulare per verificare se un’ingegnerizzazione differente dei linfociti T potesse lavorare sulle cellule immunitarie anomale alla base della celiachia.
Ricerca su modello animale
Analogamente a ciò che accade con la ricerca contro il cancro. Nei test condotti su modello animale i linfociti T modificati hanno impedito la risposta autoimmune al glutine. Sebbene ci si trovi al primi stadi di questa ricerca, tutto ciò rappresenta un ottimo punto di partenza per creare una efficace terapia cellulare anche per gli esseri umani.
Qualcosa che consentirebbe alle persone di non dover più seguire una dieta priva di glutine ma di poter assumere un medicinale in grado di farle “guarire” da questa patologia. È quasi superfluo sottolineare come una simile occorrenza potrebbe modificare meglio la vita di moltissime persone.
Dobbiamo ricordare infatti che almeno l’1% della popolazione mondiale è affetto da questa malattia. E non si tratta di poche persone. Le quali talvolta incontrano anche difficoltà di approvvigionamento di prodotti privi di questo protide. Riuscire a dar vita a un medicinale dedicato rappresenterebbe davvero un punto di svolta per molti.