La Sindrome da deficit di attenzione e iperattività sarebbe legata ad un’alimentazione ricca di cibi grassi e trasformati e povera di frutta e verdura. A sostenerlo è uno studio dell’australiano Telethon Institute for Child Health Research di Perth, pubblicato sulla rivista Journal of Attention Disorders, che ha preso in esame un campione di 1.800 ragazzi analizzandone le preferenze in fatto di alimentazione e dividendoli, di conseguenza, in due gruppi: ”consumatori sani” e ”consumatori modello occidentale”.
Focalizzando in seguito la loro attenzione su 115 adolescenti (91 ragazzi e 24 ragazze) ai quali era stato diagnosticato il disturbo all’età di 14 anni, i ricercatori hanno rilevato che i loro pasti erano composti soprattutto da pietanze grasse, cibi fritti, insaccati, carni rosse e latticini. Il consumo abituale di cibo spazzatura sarebbe quindi associato a un rischio più che raddoppiato di incorrere nella Sindrome.