Bellezza e salute con la lavanda

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La lavanda è un arbusto alto fino a 70 cm che appartiene alla famiglia delle Lamiacee, che cresce in tutto il bacino del Mediterraneo.

Sono tanti i vantaggi che si possono trarre dall’utilizzo di questa profumatissima pianta. Ad esempio, l’infuso a base di lavanda ha effetto calmante, rasserenante e favorisce il sonno; a questo scopo si possono anche inserire all’interno del guanciale una miscela di fiori secchi di lavanda, melissa e luppolo: vedrete che il riposo sarà assicurato!

L’effetto calmante interessa anche l’intestino, infatti, in caso di problemi alla flora batterica intestinale potete assumere una o due volte al giorno 3 gocce di olio di lavanda su una zolletta di zucchero o un pezzetto di pane; state attenti, però, a non superare le dosi consigliate in modo da non rischiare l’irritazione delle mucose, spossatezza e capogiri.

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Lattobacilli e agnocasto per combattere gonfiore addominale e tensione mammaria

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La pancia gonfia e sporgente può essere il se­gnale della sindrome del colon irritabile, più nota co­me colite. Ci dice  Marcello Mandatori, medico chirurgo, nutrizionista, specialista in Ecologia Clinica

«Può dipendere dalla costituzione, da un’intolleranza alimentare o da un’alterazione della flora batterica intestinale. Più spesso le cause sono stress, ansia, disturbi emotivi»

Contro il gonfiore addominale, oltre ai fermenti lattici adeguati (consultare un medico per la prescri­zione) è utile il carbone vegetale (carbone attivo). Spiega l’esperto

«E una polvere ottenuta dalla combustione di pezzetti di legno dolce, come il tiglio e il salice, che lega chimicamente numerose sostanze e gas»

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Papaya: aiuta a rimanere giovane e cura l’ipertensione

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Il “miracolo” della papaya fermentata continua inarrestabile soprattutto per le tasche di chi la vende, spinta com’è da un capillare bat­tage pubblicitario che non risparmia nessun palcoscenico. Premesso che la nostra non è una posizione “di principio”, avversa agli integratori, e che la capacità antiossi­dante della papaya è ben nota, rilanciamo l’ennesi­ma riflessione su questo frutto tropicale.

 

 Avocado e banana (a elevatissima capacità di scavare i radicali perossilici), mango, ananas, frutti della passione (oltre al­la nostra beneamata pa­paya) posseggono un’elevatissima capacità antios­sidante. Altrettanto vale per cocomero (in valori elevati), arance, limoni, pesche, uva, susine, pru­gne ma anche a fragole e lamponi si attribuiscono altissime capacità protet­tive dai danni dei radicali liberi. Se pensiamo alla pa­paya e alle qualità che le vengono attribuite, qualche straccio di prova di sperimentazione clinica che ne sostenga l’im­piego nella malattia di Parkinson, nella Sars, nella depressione sarebbe il caso di esibirla.

 

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Le tisane che regalano energia

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Ci sono tanti modi per ricaricarsi di energia e affrontare con vitalità il caldo che ormai incalza nelle nostre giornate; c’è chi ha bisogno di liberarsi delle scorie e delle tossine accumulate durante l’inverno, chi ha bisogno di sostanze rigeneranti, chi, invece, desidera dormire bene e combattere stress e tensioni.

Per soddisfare tutte queste esigenze ci sono le erbe, i fiori e le spezie di stagione, ricchissime di sostanze attive che faranno rifiorire il nostro organismo.

Il modo più semplice per godere di tutti i loro benefici è utilizzarli per preparare tisane calde o fredde; per questo vi suggeriamo alcune ricette che vi aiuteranno ad affrontare con vitalità l’estate.
Gli ingredienti indicati nelle ricette si possono acquistare in erboristeria e corrispondono a 100 grammi di miscela, sufficiente per preparare circa 10 tazze di tisana.

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Combattere la cellulite con ananas e papaya

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Grazie al contenuto di enzimi  in grado di ridurre i processi infiammatori e di acidi organici capaci di contrastare efficacemente la ritenzione idrica, gli integratori alimentari a base di ananas e papaya rappresentano un efficace rimedio contro la cellulite. La cellulite infatti, prima ancora che uno sgradevole inestetismo, è un processo infiammatorio che, causando l’accumulo di liquidi negli spazi fra le cellule, dà origine alla classica “pelle a buccia di arancia”. Possiamo quindi dire che ananas e papaia combattono la cellulite su due fronti: da un lato attraverso la riduzione del processo infiammatorio, dall’altro attraverso il contrasto della ritenzione idrica.

L’Ananas è il frutto di una pianta originaria dell’America tropicale che viene attualmente coltivata in America centrale e meridionale, in India occidentale e in alcune zone dell’Africa. Come accennato, questo delizioso frutto tropicale, tanto diffuso sulle nostre tavole, deve la sua spiccata azione diuretica alla presenza di acidi organici, mentre per quanto riguarda  la sua azione anti-cellulite essa è dovuta al contenuto di bromelina, una miscela di almeno otto componenti appartenenti al gruppo delle proteinasi, ovvero gli enzimi in grado di demolire le proteine.

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Germogli di soia per restare in forma

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I germogli di soia hanno tantissime proprietà benefiche, sono degli autentici integratori naturali in grado di aiutare il fisico a drenare liquidi e tossine, ma anche di tonificare i muscoli, stimolare il metabolismo e scolpire la silhouette.

In ogni seme c’è un germoglio in embrione, composto da foglie e radici che spuntano appena inizia il processo di germinazione, durante il quale le sostanze presenti nel seme vengono digerite e trasformate in nutrienti che il nostro corpo riesce ad assimilare più velocemente. Per avere una buona dose di nutrienti basta consumare 15-30 grammi di germogli a pasto.

I germogli di soia sono molto versatili in cucina e mantengono inalterato il gusto di cereali, verdure ed ortaggi, aggiungendo una nota di sapore a ogni pietanza. Sono più di 40 quelli che possono essere inseriti nella dieta di tutti i giorni; in commercio sono reperibili anche mix già pronti e particolarmente ricchi di nutrienti.

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Alitosi: come bloccarla con le erbe

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L’alito pesante può presentarsi in modo sporadico oppure diventare una sgradita abitudine; in ogni caso, l’alitosi è sempre fonte di disagio, e per eliminarla occorre agire su più fronti.

Per prima cosa è bene rimuovere le cause che possono essere più evidenti come carie o vecchie protesi, ma anche gengiviti ed infezioni che colpiscono bocca e gola, poi controllare il funzionamento di fegato, stomaco, reni e intestino, e infine via libera alle erbe che aiutano ad eliminare l’alitosi.

Spesso l’alito pesante è accompagnato da una sensazione di cattivo gusto in bocca: è il segnale che l’organismo è messo a dura prova dalle tossine, ed è indice del cattivo funzionamento del fegato.

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Succo di açai per restare in forma

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L’açai è un frutto esotico, originario del Brasile, che si pronuncia “assai”, ingrediente base di alcuni frullati nutrienti e dissetanti usati dagli sportivi grazie alle virtù antiossidanti di questa bacca.

Da sempre apprezzato per le sue proprietà nutrizionali e terapeutiche, l’açai ha l’aspetto di un mirtillo nero di grandi dimensioni, ed è una bacca senza buccia composta per l’80% dal nocciolo e per il 20% dalla polpa; è il frutto di una palma dal tronco slanciato che cresce spontaneamente nella foresta amazzonica e che può raggiungere i 25 metri d’altezza.

Secondo le ricerche scientifiche l’açai contiene un vero  proprio concentrato di sostanze antiossidanti, in grado di contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi e regalare al fisico un pieno di benessere e di vitalità.

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Erba Mate, tutte le proprietà benefiche

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L’erba mate è una pianta di origini Sud-americane da cui si ricava un infuso dalle molteplici proprietà benefiche. Più precisamente Yerba Mate è un albero, che può raggiungere anche i 20 metri di altezza, le cui foglie coriacee vengono essiccate e sbriciolate per ottenere la bevanda omonima, il mate appunto, tradizionale di molti paesi dell’America Latina, dove rappresenta un analogo del nostro caffè, ma molto diffusa anche in Europa.

In particolare, all’infuso di mate vengono attribuiti effetti diuretici e termogenici (ed è quindi considerato un ottimo brucia grassi), antiossidanti (grazie all’elevato contenuto di polifenoli), disintossicanti e sazianti. Di conseguenza favorisce la perdita di peso nell’ambito di una dieta ipocalorica. Inoltre, grazie al contenuto di caffeina, il mate, altrimenti detto tè argentino, ha il potere di aumentare la concentrazione e alleviare la fatica.  

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Cellulite, combattiamola con gli oli essenziali

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Gli oli essenziali o, più semplicemente essenze, non sono altro che i principi aromatici contenuti nelle diverse piante e/o erbe officinali, ricavati da queste tramite distillazione. Gli oli essenziali racchiudono tutte le proprietà delle piante dalle quali vengono estratti e traggono quindi le loro virtù benefiche dai numerosi oligoelementi e composti organici in essi contenuti. Le essenze possono essere estratte dal fiore, dalle foglie, dai frutti, dai semi ma anche dalla corteccia e dalle radici della pianta.

Sull’impiego degli oli essenziali a scopi preventivi e/o terapeutici si fonda la branca della fitoterapia denominata aromaterapia (la cui fondatezza scientifica non risulta comunque ancora dimostrata), questi possono infatti avere azione antibiotica, antispasmodica, rilassante, stimolante, riattivatrice della circolazione, diuretica, disintossicante ecc.

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Tisane anticellulite, un valido aiuto contro la pelle a buccia d’arancia

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Le cause della cellulite

La cellulite rappresenta uno degli inestetismi più diffusi tra le donne di pelle bianca. Se da un lato infatti ad incidere sull’insorgenza di questo sgradevole problema estetico concorrono fattori quali il rallentamento della circolazione venosa e linfatica e/o disfunzioni ormonali aggravate da fattori quali sovrappeso, abuso di alcol e fumo, stile di vita sedentario e l’abitudine di indossare abiti troppo stretti, dall’altro questa è fortemente determinata dalla “razza”, dal sesso, e dalla familiarità.

Cellulite, i rimedi

Se è vero quindi che la comparsa della cellulite è influenzata anche da fattori genetici, dettaglio che rende impossibile la sua scomparsa definitiva, è altrettanto vero che uno stile di vita sano, l’esercizio fisico costante, un’alimentazione equilibrata e cure estetiche mirate possono attenuarne la gravità in maniera significativa.

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L’energia dell’eleuterococco

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Da più di 2000 anni la medicina tradizionale cinese utilizza la radice di eleuterococco (il nome scientifico è Eleutherococcus senticosus) per la prevenzione delle infezioni dell’apparato bronchiale, per i raffreddori e le influenze.

Oggi si sa che questa pianta, detta “Ginseng siberiano”, perché cresce spontaneamente nel nord della Russia, è dotata anche di forti proprietà tonico-adattogene: aumenta il vigore e la resistenza fisica, innalza la soglia di resistenza a stimoli stressanti ed ha una forte azione tonica.
 
Fisicamente l’eleuterococco è un arbusto alto due o tre metri, spinoso e dalle foglie palmate; i suoi fiori sono piccoli e riuniti in ombrelle, e come per il ginseng “classico”, la parte importante è la radice, perché contiene i principi attivi, e cioè glucosidi, polisaccaridi e composti fenolici. L’eleuterococco combatte efficacemente la stanchezza mentale e fisica, e contrasta la spossatezza accompagnata da nervosismo e tensione: l’ideale per superare i tipici disagi che si associano all’arrivo della bella stagione.

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Ginseng, un integratore naturale

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Il ginseng è una radice che proviene dall’Oriente, ed è inconfondibile con la sua forma che ricorda quella del corpo umano, con diramazioni che suggeriscono l’idea di braccia e gambe: non per niente in cinese jen-shen significa “simile all’uomo”. Con il termine ginseng si indicano tre piante: il Panax Ginseng, nativo della Cina, il Panax Quinquefolius, di origine americana, e l’Eleutherococcus senticosus, la varietà siberiana.

Il ginseng deve le sue proprietà tonificanti a un gruppo di sostanze che prendono il nome di ginsenosidi, alle vitamine del gruppo B e C, agli aminoacidi, al manganese e agli oligoelementi.
Il ginseng è utilizzato come energizzante in molte bevande prodotte industrialmente, ma è ancora più efficace se viene usato come ingrediente di infusi e tisane casalinghe.

Questa pianta svolge un’importante azione adattogena e antistress: non solo innalza la resistenza alla fatica e la generale capacità di lavoro psico-fisico, ma stimola anche la risposta del sistema immunitario, rafforzando le capacità di adattamento al mutare delle stagioni.  Diverse ricerche hanno anche dimostrato l’azione antidepressiva del ginseng, capace di inibire la sintesi di certi neuromediatori implicati nella depressione.

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Infuso e insalata di tarassaco per stare meglio

tarassaco

Un’idea per un buon infuso oppure per una gustosa insalata è il tarassaco, chiamato anche “dente di leone” o “soffione”. Questo fiore si trova facilmente in questo periodo nei prati o ai bordi delle strade, ed è riconoscibilissimo per i suoi fiori gialli e le infiorescenze piumose a forma di palla che si disperdono se ci si soffia sopra.

La sua ricchezza nutritiva e la presenza di sostanze stimolanti della digestione ne fanno un aiuto prezioso per la salute: le foglie del tarassaco contengono una quantità incredibile di vitamina A, utilissima contro i problemi della pelle. Oltre alla vitamina A, il tarassaco fornisce anche alte quantità di calcio, e diverse sostanze ad attività ormonale.

Questi ormoni vegetali non solo possono aiutare a mantenere l’equilibrio dell’organismo, soprattutto se si soffre di mestruazioni dolorose o si sta attraversando la menopausa, ma svolgono anche un’azione anticangerocena.

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Come prevenire le allergie con le erbe

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Le allergie scatenate dai pollini si manifestano di solito in alcune stagioni dell’anno, per questo, essendo piuttosto prevedibili, è possibile prepararsi alla “crisi”. Esistono diverse erbe in grado di preparare l’organismo agli attacchi allergici, e si possono utilizzare uno o due mesi prima del periodo dell’allergia, in modo da ridurne l’intensità e la durata.

Per le sue spiccate capacità di ridurre le infiammazioni, il ribes nero è indicato per tutti i tipi di allergie; la dose consigliata per un adulto è di 50 gocce diluite in un po’ d’acqua per una o due volte al giorno, un quarto d’ora prima di colazione e verso le ore 15:00. Il rimedio può essere adatto anche ai bambini di età superiore ai 5 anni, ma per i dosaggi è necessario consultare il pediatra.

Tra le erbe che svolgono un’attività antiallergica figurano la nigella e la piantaggine, ed entrambe si possono assumere sotto forma di infuso: basta mettere un cucchiaino dell’erba scelta in una tazza di acqua bollente e filtrare dopo 10 minuti. La dose ideale è una tazza al giorno eventualmente alterandole.

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Le erbe che curano le gambe pesanti

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Gambe pesanti e doloranti, caviglie gonfie e capillari dilatati sono disturbi tipicamente femminili che in questa stagione tornano a farsi sentire. Tutti questi disturbi sono segnali di una cattiva circolazione sanguigna che se trascurata può danneggiare le vene. Il sangue che ristagna negli arti inferiori provoca  infatti la dilatazione delle pareti venose e la comparsa delle cosiddette “varici”.

Fra le cause che provocano le varici ci sono soprappeso, vita sedentaria e fumo; ovviamente se notate nelle vostre gambe una vena “sospetta” è necessario consultare l’angiologo, ma se il disturbo è lieve oppure volete fare della prevenzione, potete ricorrere a farmaci a base di “bioflavonoidi”, cioè sostanze estratte da erbe mediche.

La cura a base di erbe si protrae, di solito, per circa due mesi e va ripetuta più volte durante l’anno, soprattutto quando il clima è caldo, perché in primavera e in estate le varici sono più soggette a gonfiori ed infiammazioni. Le erbe che combattono la formazione di varici e capillari vanno scelte e abbinate a seconda dei disturbi che si vogliono curare o prevenire.

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Le tisane

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Le tisane vengono preparate usando una miscela di due o più erbe e/o piante officinali, selezionate a seconda delle proprietà che si intendono sfruttare.

E’ possibile quindi preparare tisane dimagranti, digestive, diuretiche, anticellulite, balsamiche, energizzanti, depurative e drenanti.

A seconda del metodo utilizzato per ottenerle le tisane vengono distinte in infusi e decotti:

L’infusione viene impiegata per estrarre i principi attivi dalle parti più tenere della pianta (in genere fiori o foglie) sulle quali viene versata acqua bollente. Il decotto è invece ottenuto mediante l’estrazione dei principi attivi dalle parti più dure della pianta (radici, semi o cortecce), a patto però che questi non si degradino con la cottura. Nella decozione infatti le parti utili della pianta vengono fatte bollire insieme all’acqua.

In entrambi i casi la tisana può essere consumata solo dopo il filtraggio.

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