Regolare la fame con l’ipotalamo: mettersi a dieta frequentando le persone giuste

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Ormai è certo. Tutto il nostro ingrassare dipende da una zona del cervello: l’ipotalamo. Qui vi sono cellule nervose che “dicono” al centro della farne, quanto bere, quando siamo sazi, quali cibi mangiare e, soprattutto, in che quantità. Quindi è inutile perdere tempo a contare le calo­rie, a mettersi a dieta: l’ipotalamo è più forte di noi. E allora tutto il problema è come “fare con­tenta” questa zona del cervello. Si tratta proprio di accontentarla, altrimenti si vendica facendoci in­grassare.

Sì, perché l’ipotalamo è anche la sede delle emozioni, dei sentimenti, delle paure, questa è anche in connessione continua con i profumi, la memo­ria, il gusto, i sapori. Sei triste, scontenta? L’ipotalamo tratta la mancan­za di gioia come un vuoto da colmare e ricorre al­l’uso di dolci: è il suo modo di darci le carezze. Quali sono le cose che infastidiscono l’ipotala­mo? Secondo quasi tutti i ricercatori al primo posto bisogna mettere i sensi di colpa. Non ti senti una brava madre? Non ti piaci e ricolpevoliz­zi perché non sei abbastanza bella e magra? Questo punirsi fa “arrabbiare” l’ipotalamo, che si vendica, facendoci mangiare di più e a sproposito.

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Frutti di bosco, alleati di bellezza e salute

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Forse non tutti amano i frutti di bosco a causa del loro sapore acre e pungente, eppure mirtilli, lamponi, ribes, more di rovo e uva spina dovrebbero fare più spesso la propria comparsa sulla nostra tavola. Certo, freschi è meglio, ma anche in infusi, decotti e tisane possono dare molto di sè.

Ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti sono infatti un valido aiuto per tenersi in forma e in salute. Vediamoli uno per uno per scoprirne le proprietà benefiche:

Mirtillo

Noto per le proprietà astringenti e antibatteriche, il mirtillo è sempre più spesso impiegato nella cura di alcuni disturbi circolatori, quali vene varicose ed emorroidi, sui quali avrebbe un effetto benefico grazie al suo contenuto di antociani, pigmenti colorati dotati di una spiccata azione antiossidante.

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Gambe pesanti e gonfie: il metodo kousmine

gambe e caviglie sottili

Per quanto possa sembrare impossibile in quest’epoca caratterizzata da stress, da cibi trattati e modificati dall’azione  dell’uomo e da inquinamento spesso oltre i limiti di tollerabilità, esiste ancora un elemento potentissimo capace di aiutare il nostro corpo a eliminare le tossine e a riattivare una corretta rigenerazione cellulare oltre che una “rinascita” dal punto di vista estetico: il cibo. In alcuni momenti dell’anno, come in autunno, con sole tre settimane di alimentazione drenante si possono ottenere risultati stupefacenti.

Il metodo alimentare kousmine, per esempio, ha proprio questa funzione, cioè quella di riattivare tramite una scelta consapevole dei cibi e delle loro dosi, nonché della loro distribuzione nella giornata, gli orga­ni emuntori (reni, fegato e pelle) con un effetto sgonfiante e rimodel­lante immediato. Ecco come applicarlo in  concreto. Le 6 regole da rispettare a tavola: 

  1. Bando ai cibi raffinati: per tre settimane cerca di limitare o eliminare i cibi raffinati, come zuccheri, farina bianca e de­rivati, dolci, ma anche le bibite e i grassi sa­turi provenienti dal mondo animale.
  2. Più liquidi: per urinare meglio e smaltire più tossine, cerca di bere di più fuori pasto: così le urine da acide diventa­no gradualmente alcaline, con un effetto drenante immediato.
  3. Più fibre: incrementa il consumo di fibre vegetali, soprattutto a crudo, e man­gia ogni giorno semi, radici e pane nero.
  4. Via il caffè: Abolisci almeno per tre settimane tè, caffè, sostanze ner­vine e stimolanti come il cacao.
  5. Colazione ricca: concentra il massimo delle calorie nella colazione del mattino, andando via via riducendo il cari­co calorico nella giornata per lasciare il pasto serale il più leggero possibile.
  6. The e tisane:  Aumenta l’assunzione di liquidi, soprattutto acqua a basso residuo fisso, tè verde e tisane non stimolanti (da evitare, per esempio, infusi di zenzero e can­nella), soprattutto lontano dai pasti.

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Zuppe e minestre pronte: ecco quello che c’è da sapere

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Abbiamo già parlato dell’importanza delle zuppe e delle minestre nell’alimentazione invernale, dei loro valori nutritivi e delle loro basse calorie; oggi affrontiamo il tema delle zuppe e delle minestre pronte, ovvero quelle in busta, in lattina e nel cartone.

Sfatiamo subito il mito che non siano buone o che contengano ingredienti poco freschi: i preparati che si trovano in commercio sono assolutamente sicuri e costituiscono un’ottima soluzione per chi non ha tempo di cucinare. Le zuppe in lattina e in brick hanno la virtù di mantenersi in dispensa e di essere veramente pronte per l’uso: basta solo riscaldarle un pochino. A causa della loro modalità di preparazione, i prodotti delle minestre in cartone sono in genere più simili a quelli freschi, sia dal punto di vista del sapore che del profilo nutrizionale, ma in genere né le zuppe in brick né quelle in lattina contengono conservanti.

Le minestre disidratate in buste sono veloci da preparare, perché basta aggiungere un po’ d’acqua, mescolare e portare a bollore, affinché riacquistino tutto il loro sapore e il loro aroma, anche se indubbiamente mancano del gusto delle minestre preparate in casa; la disidratazione avviene per essiccazione o per liofilizzazione degli ingredienti, eliminando tutta l’acqua che contengono in modo da prevenire la comparsa di microbi ed enzimi. La disidratazione avviene facendo evaporare l’acqua contenuto nel prodotto, mentre la liofilizzazione è un processo più complicato perché l’umidità viene tolta per sublimazione.

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Ricette light del ciambellone: ciambella integrale con mandorle e pinoli

ciambellone integrale

I ciambelloni sono un piacere da preparare, da soli o in compagnia, e il profumo che emanano appena sfornati è un irresistibile richiamo che sa di casa, di amore e di infanzia. Inoltre, se tra gli ingredienti c’è anche la frutta secca, ricca di diverse sostanze importanti per il benessere della circolazione e dei tessuti nervosi, assieme al gusto e alla voglia di dolce si appagano anche le esigenze dell’organismo. Però le ciambelle possono anche essere una trappola: perché, senza rendersene conto, aggiungendo tanti ingredienti salutari ne aggiungiamo altrettanto calorici ad un unico impasto, si finisce con l’infornare una vera bomba calorica, magari non tanto dolce né pasticciata o ricca di creme, però decisamente fin troppo nutriente.

Ma basta qualche piccolo accorgimento per evitare questo rischio e trasformare un dolce così gradito a colazione o a merenda in un delizioso spezzafame per affrontare l’autunno senza timore di ingrassare. La ricetta del ciambellone integrale con mandorle e pinoli è un mix salutare di gusto e leggerezza: abbinare la farina integrale e i semi oleosi, ricchi di acidi grassi essenziali, è un’ottima mossa, sia dal punto di vista del gusto (entrambi hanno un sapore piacevolmente rustico e quindi si esaltano a vicenda) sia da quello della salute e del risparmio di calorie;

la farina integrale ne contiene infatti circa 20 di meno per ogni 100 grammi (340 sono le calorie della farina di frumento bianca, contro le 319 di quella integrale). E poi, la farina integrale è più generosa di micronutrienti utili all’organismo perché contiene tutte le vitamine e i minerali che si trovano sulla parte esterna dei chicchi: a patto però di dare la preferenza alla farina integrale di origine biologica per scongiurare qualunque rischio di residuo di sostanze chimiche sul chicco. Ovviamente anche in questo caso è d’obbligo non esagerare con le porzioni.

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Smovey: gli anelli che rassodano le braccia

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Dite addio ai soliti pesi per allenare la parte alta del corpo, perché dall’Austria sono arrivati gli smovey dei graziosi anelli colorati ideali per rafforzare braccia, spalle e pettorali. Gli anelli smovey hanno la particolarità di contenere al loro interno 4 piccole biglie di acqua del peso di 500 grammi, che muovendosi, provocano delle vibrazioni, che partendo dal punto del palmo della mano nella quale si tiene l’attrezzo, si propagano dai canali energetici agli organi di tutto il corpo.

L’inventore di questo attrezzo è Johann Salzwimmer, il quale sostiene che basta impugnare gli anelli e farli oscillare per sentirsi subito più rilassati; una cosa è certa: sono ottimi per un allenamento sciogli grassi, in quanto basta camminare facendoli ondeggiare per bruciare il 30% in più dei calorie rispetto ad una passeggiata senza l’uso di attrezzi. Inoltre, le vibrazioni che producono questi anelli hanno un piacevole effetto antistress.

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Aloe, è davvero la pianta miracolosa?

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L’Aloe vera (Aloe barbadensis miller) è nota sin dall’antichità per le sue proprietà curative; riferimenti al suo utilizzo come pianta medicinale si trovano già in documenti risalenti alle antiche civiltà egizie e sulla Bibbia. Si tratta di una pianta grassa che cresce spontanea nelle regioni mediterranee dove è ampiamente utilizzata anche a scopi ornamentali e dalle cui foglie si estrae una sostanza gelatinosa impiegata per le preparazioni medicinali che vanno sotto il nome di succo di aloe vera.

Le proprietà medicamentose che le vengono attribuite sono davvero tantissime, tanto che si stenta a credere che sia possibile individuare in un’unica pianta il rimedio per tanti stati di malessere e persino, secondo quanto affermato da alcuni, di franca patologia. Il gel di aloe vera infatti non solo viene utilizzato come antiinfiammatorio, antisettico, cicatrizzante, disintossicante, stimolante del sistema immunitario, antiossidante e digestivo, ma avrebbe anche un’azione anti-tumorale.

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Cookie diet, dimagrire mangiando biscotti?

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Come molte delle trovate più strambe in tema di dimagrimento, anche la dieta della quale vi parliamo oggi arriva dagli Stati Uniti e promette (o meglio, minaccia) di spopolare nel vecchio continente: si tratta della Cookie diet, ovvero dieta del biscotto, elaborata dal dottor Sanford Seagal e, secondo quanto riportato dal New York Times, seguita nel paese natìo da almeno mezzo milione di persone che sperano davvero di perdere peso in maniera duratura mangiando solo biscotti.

Ma aspettate ad esultare. Qui infatti non si tratta dei comuni frollini in vendita nei supermercati, ma di un tipo di biscotti del tutto particolari prodotti appositamente da aziende legate allo stesso Seagal e venduti per ben 56 dollari (circa 37 euro) la confezione. Il loro contenuto? Una sorta di concentrato iperproteico la cui ricetta è tenuta segreta, ma che pare sia a base di latte, uova, carne e amminoacidi. La dieta, che non sappiamo fino a che punto è corretto definire monocibo, consiste nel sostituire i pasti principali con due di questi biscotti per concludere la giornata con una cena leggerissima.

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Resveratrolo, ovvero salute e bellezza in un acino d’uva

resveratrolo nel vino

Il resveratrolo è un composto presente negli acini d’uva, nelle bacche, nel vino e in alcuni semi oleosi come le noccioline americane e i pinoli, che possiede numerose qualità: basti pensare che nella medicina asiatica viene usato per curare i disturbi del cuore e del fegato.

Il resveratrolo è presente nella buccia dell’acino d’uva, per questo, nel vino è più o meno presente a seconda di quanto viene fatto fermentare insieme alla bucce, e poi dipende anche da come viene coltivata l’uva. La quantità ideale di resveratrolo nell’organismo è di circa 50 mg, questo significa che per ottenerla dovremmo bere al giorno alcuni litri di vino rosso, in quanto la sua concentrazione è di solito piuttosto bassa. Ovviamente, questo non è possibile e non solo perché ci ubriacheremmo, ma soprattutto perchè bere molto vino determina la comparsa di serie malattie, prima fra tutte la cirrosi epatica.

Ma non vi preoccupate: godere dei benefici del resveratrolo non è difficile, perché basta assumerlo sotto forma di compresse come integratore alimentare, oppure utilizzarlo per la cura del viso e del corpo come ingrediente di creme e lozioni.

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Mangiare tanta verdura è davvero importante

fagiolini

Sappiamo già quanto sia importante mangiare ogni giorno la giusta quantità di frutta e verdura. Portare ogni giorno in tavola almeno cinque porzioni di vegetali aiuta infatti a contrastare l’invecchiamento precoce, a prevenire l’insorgenza di alcune patologie e, sempre nell’ambito di una dieta equilibrata, a mantenere il peso forma.  A confermarlo una ricerca svolta presso l’Università della Florida, coordinata dalla dottoressa Heather Vincent e pubblicata sul Journal of Human Nutrition and Dietetics.

L’èquipe della dottoressa Vincent ha preso in esame 54 volontari suddivisi in due gruppi: normopeso e obesi. Gli stili alimentari di ciascuno dei partecipanti allo studio sono stati quindi osservati per tre giorni e la valutazione è stata ripetuta otto settimane dopo. E’ stato così possibile rilevare come a parità di calorie giornaliere consumate, i soggetti in sovrappeso avevano preferito pietanze più ricche di grassi saturi e consumato minori quantità di vegetali e che il loro livello di stress ossidativo era più elevato rispetto ai coetanei normopeso. Fenomeno che, oltre ad accelerare i processi di invecchiamento, si trova alla base di patologie quali obesità e diabete.

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Come eliminare la cellulite e le flaccidità: mangiare broccoli e integrare con il glucomammano

broccoli contro la cellulite

Se il tuo problema è l’accumulo di adipe vero e proprio, significa che la tua dieta è troppo ricca di grassi idrogenati. Devi “asciugare” i tuoi tessuti e riattivare il metabolismo. In questi casi di solito è presente un sovrappeso “importante” e il peso corporeo è spesso sopra la media per l’età. Il pannicolo adiposo al tatto rivela una consistenza soda e compatta.

Sul corpo sono evidenti degli accumuli diffusi o localizzati di adipe, soprattutto su addome, fianchi e glutei. Tra i disturbi associati vi sono colesterolo alto, problemi di circo­lazione arceriosa e/0 venosa, malattie cardiovascolari, disturbi del fegato (ingrossamento, steatosi ecc.). L’aumento del tessuto adi­poso può essere favorito da intolleranza ai grassi, soprattutto a quelli artificiali (idrogenati) utilizzati come additivi in molti alimenti industriali.

Eliminali per almeno 15 giorni, e poi…via con i broccoli sono ricchissimi di vitamina C, zolfo, magnesio, calcio, fosforo e potassio. Contengono anche sostanze diuretiche, depurative e utili per bruciare i grassi in eccesso. Vanno consumati previa cottura, meglio a vapore, che mantiene inalterate le loro proprietà nutritive. Si consiglia di consumarne 200-250gr 2-3 volte alla settimana, sbollentati al vapore e conditi con olio d’oliva e limone.

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Arancio amaro contro la cellulite

arancio amaro

L’arancio amaro, pur avendo un sapore meno gradevole di quello dolce, possiede notevoli qualità che lo fanno risultare un ottimo integratore naturale e l’ingrediente ideale di molti prodotti cosmetici; per queste preparazioni si usano le foglie e i fiori raccolti prima della loro apertura e la scorza dei frutti.

L’arancio amaro è molto usato negli integratori brucia grassi; secondo gli studi di alcuni ricercatori americani, infatti, l’arancio acerbo ed essiccato conterebbe una sostanza chiamata sinefrina, la quale sarebbe in grado di provocare una riduzione dell’assunzione del cibo. Le proprietà dimagranti della sinefrina si devono al fatto ce agiscono sull’aumento del consumo dei grassi.

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Vibration training, l’ultima tendenza del fitness

vibration training system

Rassodare e tonificare la muscolatura di tutto il corpo divertendosi e senza fare troppa fatica. E’ questo il sogno di molte donne, almeno di quelle che si sottopongono regolarmente ad estenuanti allenamenti in palestra per vedere glutei e decollète tornare vigorosi. Un sogno che forse può diventare realtà grazie all’ultima moda in fatto di fitness, ovvero il vibration training system che unisce i benefici della pedana vibrante a quelli dell’allenamento funzionale.

E’ risaputo che se da un lato le vibrazioni provocano la contrazione di tutti i muscoli del corpo, anche di quelli normalmente non coinvolti nell’allenamento, e li rendono più sodi senza aumentarne la massa, dall’altro hanno anche un effetto benefico sulla circolazione del sangue contrastando così il ristagno dei liquidi nei tessuti che apre la strada a gonfiori e cellulite.

Come accennato però il vibration training non rappresenta solo un allenamento in pedana fatto in gruppo e a ritmo di musica, piuttosto aggiunge a questo il lavoro a corpo libero proprio del cosiddetto allenamento funzionale, che in questo caso avviene usando la pedana come appoggio ed è quindi doppiamente efficace.

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