La dieta per affrontare meglio l’estate

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Contro l’afa e il caldo, l’organismo attiva due particolari meccanismi per mantenere più fresca la temperatura corporea: riduce il consumo di energia per le attività di base e aumenta la produzione di sudore.

Tenendo conto di questi due elementi fondamentali; la dieta per affrontare l’estate deve essere mediamente più leggera del normale, ad esempio, con una temperatura di 28-30° occorrono 250-300 kcal in meno al giorno, e fortemente idratante: bisogna bere molto e scegliere alimenti ricchi di sali minerali per reintegrare quelli persi con il sudore.

Le verdure sono senza dubbio i primi alimenti da privilegiare nei mesi estivi: danno pochissime calorie, sono freschi, ricchi di acqua e sali minerali, e, grazie alla presenza di fibre favoriscono il senso di sazietà. Per questo, iniziare il pranzo con una bella insalata mista costituisce senza dubbio un’ottima abitudine, che tra l’altro riduce il rischio di fermentazioni gastriche, più frequenti nel periodo caldo.

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Disidratazione estiva, ecco i consigli per combatterla

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In estate, sole battente e caldo sono tra i nostri peggiori nemici, perché possono facilmente provocare un’eccessiva perdita di liquidi e indurre disidratazione. Il riflesso della sete è un segnale che non va mai ignorato, anzi, sarebbe bene anticiparne la comparsa, perché esso non è altro che il segno di un rapporto squilibrato tra l’acqua e i sali minerali del nostro corpo. La precauzione fondamentale è tanto semplice quanto importante: bere spesso scegliendo le bevande adatte.

Acqua e succhi sono i migliori antidoti contro la sete. L’acqua è perfetta per compensare le normali perdite idriche e saline; in questo periodo conviene scegliere quella di tipo “minerale”, con residuo fisso superiore a 500 mg per litro, che è più ricca di sali rispetto alla “oligominerale”. Per gratificare maggiormente il gusto, vanno bene anche i succhi di frutta, meglio se del tipo “100% succo” e senza zuccheri aggiunti, oppure il tè deteinato, preparato in casa con poco zucchero.

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La dieta delle mele

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Un vecchio proverbio dice che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, forse non sarà proprio così, ma di sicuro mangiare assiduamente questo frutto aiuta, anche per la linea. Certo, la quantità di mele da assumere quotidianamente è un po’ più alta di quella consigliata dal proverbio: fino a cinque al giorno!

I benefici delle mele sono molteplici: innanzi tutto placano il senso di fame perché contengono la pectina, una fibra solubile che oltre a tenere a bada il colesterolo, impedisce al corpo di assorbire gli zuccheri troppo velocemente.

Sempre a proposito di zuccheri, le mele ne contengono molti di matrice naturale e quindi contribuiscono a placare il desiderio di dolci. Le mele possiedono anche proprietà antiossidanti capaci di ritardare gli effetti dell’invecchiamento, proteggono dallo stress a causa dell’alta concentrazione di vitamina B e C, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

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Smettere di fumare senza ingrassare

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Come è noto, smettere di fumare porta spesso ad un aumento di peso che può assumere dimensioni considerevoli: dopo aver messo da parte il vizio del fumo infatti si può arrivare ad acquistare anche dieci chili in un anno. Questo increscioso dato di fatto è attribuibile all’effetto acceleratore esercitato dalla nicotina sul metabolismo. In altre parole, chi fuma brucia qualche caloria in più rispetto a chi non lo fa.

Per questo motivo quando si smette di fumare il metabolismo inevitabilmente rallenta e il consumo giornaliero di calorie diminuisce. Di conseguenza, se questo avviene in assenza di un significativo cambiamento nel proprio stile di vita alimentare, si ingrassa.

A ciò si aggiunge il fatto che la nicotina ha un effetto anoressizzante e funziona come un vero e proprio spezza fame: smettendo di fumare aumenta l’appetito e quindi la quantità di calorie assunte quotidianamente, soprattutto quando la sigaretta stessa viene sostituita da snack, fuori pasto, caramelle, cioccolatini e quant’altro serva a sedare il nervosismo che deriva dalla non facile scelta di dire addio alle bionde  micidiali.

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Colon irritabile, come eliminare il disturbo

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Per chi soffre della sindrome del colon irritabile, ansia e tensioni sono molto dannose perché contribuiscono ad aggravare i disturbi che interessano gli organi della digestione, perciò la prima cosa da fare è provare a scaricare lo stress praticando con regolarità attività fisica: il movimento favorisce il lavoro dell’intestino e stimola l’organismo produrre serotonina, la sostanza che induce il buonumore. L’ideale sarebbe fare 45 minuti al giorno di cyclette, di tapis roulant oppure di camminata a passo sostenuto almeno due o tre volte alla settimana.

Per quanto riguarda la dieta, bisogna fare attenzione a scegliere i cibi da mettere nel piatto: alcuni alimenti, infatti, possono contribuire ad aumentare la produzione di gas e flatulenza e, quindi, ad aggravare i fastidi addominali.

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La dieta dell’agopuntura

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L’agopuntura è un tecnica curativa usata in Cina da migliaia di anni, ma che in Italia è arrivata solo negli anni Settanta, con la quale è possibile curare i più svariati disturbi: dall’artrosi ai dolori cervicali, passando per quelli muscolari, fino alla depressione e all’ansia.

Alcune ricerche mediche hanno dimostrato che la pratica dell’agopuntura abbinata ad una dieta ipocalorica può aiutare a far perdere quei chili di troppo spesso provocati da stress e attacchi di fame.

Non vi spaventate: l’agopuntura non è assolutamente fastidiosa né dolorosa, in quanto vengono utilizzati degli aghi sottilissimi, detti aghi filiformi, in acciaio indeformabile; gli aghi utilizzati sono sterili e in confezione monouso, e il loro diametro può variare da 0,19 mm a 0,46 mm, e la loro lunghezza da 12 a 200 mm.

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Sostanze anti-ossidanti, quali cibi le contengono?

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I cosiddetti anti-ossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e contrastarne l’azione negativa. Mentre alcune di queste sostanze sono prodotte dal nostro organismo, gli anti-ossidanti endogeni, altre, gli antiossidanti esogeni, provengono invece da fonti alimentari.

Proprio al contenuto di anti-ossidanti sono dovute le proprietà anti-cancerogene attribuite ad alcuni alimenti. Gli anti-ossidanti, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi, stimolano il sistema immunitario, fluidificano il sangue, riducono la pressione arteriosa, hanno azione anti-batterica e anti-virale.

Le principali sostanze anti-ossidanti contenute negli alimenti sono i carotenoidi (betacarotene, licopene, luteina), i bioflavonoidi (vitamina P), le vitamine A, C ed E, ed alcuni minerali come zinco, selenio, rame e potassio.

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Dieta ad alto residuo contro la stitichezza

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La stitichezza, o stipsi, è un disturbo piuttosto comune alla base del quale possono trovarsi patologie quali colite, emorroidi, ragadi, diverticolite ecc. Spesso però a determinarne l’insorgenza sono abitudini di vita poco sane (soprattutto la sedentarietà)  e/o uno stile alimentare squilibrato. Ne consegue che, una volta che il medico abbia escluso la presenza di una delle condizioni patologiche sopra accennate, è possibile risolvere il problema seguendo una dieta adeguata e praticando un pò di esercizio fisico anche moderato.

In caso di stitichezza cronica può essere di grande aiuto seguire la cosiddetta dieta ad alto residuo. In realtà più che di una vera e propria dieta si tratta di uno stile alimentare che prevede l’assunzione quotidiana di almeno 30 grammi di fibre al giorno (quantità che coincide con il massimo della razione giornaliera consigliata) accompagnata da un abbondante consumo di liquidi.

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Menopausa: consigli per una dieta equilibrata

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Con l’arrivo della tanto temuta menopausa, uno delle principali preoccupazione delle donne è quella di “mettere su” dei chili di troppo, che oltre all’aspetto fisico, possano danneggiare anche la salute. Ecco quindi un breve vademecum alimentare per affrontare con la giusta consapevolezza questo nuovo periodo della vita.

Gli estrogeni, i principali ormoni femminili, sono una sorta di specie di protezione biologica per la salute delle donne: infatti, tra i vari compiti, queste sostanze proteggono il cuore dalle malattie cardiovascolari, giocano un ruolo importante nel mantenimento della massa ossea e mantengono il metabolismo più sveglio e reattivo.

Il problema è che, con la fine dell’età fertile, gli estrogeni esauriscono la loro funzione e, di conseguenza, svaniscono anche gli effetti positivi. Per tenere alla larga le malattie e i temuti chili in più basta seguire un corretto stile di vita e di nutrizione.

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La dieta omega

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Di acidi grassi, omega 3 e omega 6, si parla sempre con maggiore interesse. Oltre a fornire energia, regolano il tono delle pareti dei vasi sanguigni, limitano l’aggregazione delle piastrine, tengono sotto controllo il colesterolo e svolgono un’importante azione anti-età.

Omega 3 e omega 6 sono acidi grassi insaturi, tenuti insieme da legami molecolari non molto solidi e quindi semplici da digerire; questi acidi non sono prodotti dall’organismo umano, bensì acquisiti solo tramite l’alimentazione. Cibi ricchi di questi nutrienti sono i grassi di pesce, e quindi salmone, sgombro, pesce azzurro, la frutta secca, i legumi, gli oli vegetali, le verdure a foglia verde, i cereali integrali.

Gli acidi grassi essenziali hanno virtù diverse e sono efficaci quando queste agiscono in sinergia, per cui la loro assunzione deve essere controllata. In alcune situazioni, inoltre, le loro azioni sono contrastanti; ad esempio gli omega 3 contrastano le infiammazioni, mentre gli omega 6 le favoriscono. Il segreto perché gli effetti di questi acidi siano solo positivi è mantenere le giuste proporzioni, magari attenendosi alla dieta mediterranea tradizionale che è quella più vicina a queste relazioni.

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La dieta verde

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La dieta verde, priva di carne e pesce, povera di grassi saturi e ricca di fibre e vitamine, aiuta a tenere sotto controllo i valori nel sangue di colesterolo e insulina e a mantenere il corpo giovane, snello e in buona salute.

Infatti, grazie a un equilibrato apporto di antiossidanti, sostanze contenute in frutta e verdura di stagione, migliora la circolazione sanguigna e combatte l’azione negativa dei radicali liberi, le molecole aggressive e responsabili del precoce invecchiamento cellulare e di molti disturbi della salute. Secondo un recente sondaggio americano, la dieta verde previene sovrappeso, diabete, arteriosclerosi e restituisce all’organismo tanta energia, fino ad influenzare positivamente le performance sessuali.

La dieta verde, o vegetariana, privilegia i cibi ricchi di ferro come legumi e cereali; prevede piatti a base di lenticchie, ceci e fagioli, ma anche di miglio e quinoa. Per sostituire al meglio i nutrimenti della carne, si ricorre a al alcuni cibi iperproteici, inserendo nel menù pietanze a base di tempeh e tofu, due alimenti  ricavati dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla. La soia è, infatti, l’alimento vegetale più completo dal punto di vista proteico, perché le sue proteine sono molto simili a quelle di origine animale.

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Dieta detox

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Dieta Detox in pochi giorni.

Come è facile intuire, la dieta detox è un regime alimentare appositamente pensato per smaltire l’accumulo di tossine dell’organismo. Allo stesso tempo, questo tipo di dieta disintossicante ha il potere di rendere la pelle più tonica e luminosa e aiuta la pancia a tornare piatta.

La dieta detox si osserva per quindici giorni e si basa su 4 principi fondamentali:

Consumare almeno 30 grammi di fibre al giorno

Allo scopo di incrementare la quantità fibre presenti giornalmente nella dieta, è opportuno consumare cereali, legumi, frutta, verdura e ortaggi.

Introdurre sostanze antiossidanti

Le sostanze antiossidanti contenute in alcuni cibi contrastano l’azione dei radicali liberi, frammenti di molecole prodotte dal nostro organismo che favoriscono i processi di invecchiamento e abbassano le difese immunitarie. Gli antiossidanti più comuni (vitamina C, carotenoidi, fenoli e tocoferoli) sono contenuti soprattutto in frutta, verdura e ortaggi.

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Combattere il “mal di primavera” con l’alimentazione

alimentazione

“Aprile dolce dormire” recita il proverbio, ma c’è un limite! Se il cambio di stagione di manifesta soprattutto con debolezza, apatia e stanchezza continue, allora è segno che l’organismo ha più bisogno di vitamine e sali minerali.

Tra le vitamine, le ideali sono quelle del gruppo B, perché sono le più utili per stimolare l’attività celebrale e hanno la capacità di ottimizzare la produzione di energia. Tra i sali, invece, via libera a magnesio, calcio e potassio. Tutti e tre questi minerali intervengono a vari livelli nei meccanismi che mantengono la tonicità dei muscoli e del sistema nervoso: il potassio aiuta a contrastare la fatica e a mantenere l’efficienza cardiaca, mentre magnesio e calcio sono indispensabili per la concentrazione dei muscoli.

Gli alimenti che sono ricchi di vitamina B sono: prosciutto, carne di maiale, cereali integrali, uova e fagioli; quelli che contengono magnesio sono: mandorle, germe di grano, noci, mais, spinaci, sardine e grana, il calcio è presente in: latte, yogurt, formaggio, tarassaco, muesli e frutta con guscio. Il potassio si trova nella frutta secca e in quella fresca in genere, nella verdura e nelle sardine.

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La dieta del lunedì

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La dieta che vi stiamo per illustrare si chiama “del lunedì” perché il regime alimentare settimanale inizia con un giorno depurativo, il lunedì appunto, in cui c’è una drastica riduzione delle calorie giornaliere: infatti quelle previste sono solo 600! Il resto della settimana continua con un’alimentazione controllata, nella quale bisogna privilegiare cibi salutari e poveri di grassi, senza necessariamente pesare ogni singolo alimento, e i menù della domenica sono liberi.

Questa dieta va seguita per due mesi il suo scopo principale è quello di depurare l’organismo e di perdere peso in maniera equilibrata. Il programma dietetico è composto dal menù della giornata di lunedì e dai consigli alimentari da seguire per il resto della settimana fino a sabato; la perdita di peso prevista è di circa 4 o 5 chili ed è graduale: più veloce nei primi 20 giorni, poi via via più lenta ma costante.

Dopo i due mesi di dieta è importate non riprendere le vecchie abitudini alimentari, e quindi peso, seguendo alcuni semplici consigli di mantenimento, e cioè cercando di mangiare cibi con pochi grassi e zuccheri semplici. Il lunedì è il giorno della depurazione, in cui le calorie sono fornite da alimenti vegetali e da bevande dalle proprietà diuretiche e disintossicanti.

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La dieta di primavera che depura

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L’arrivo della bella stagione rappresenta l’occasione ideale per fare un po’ di ordine non solo in casa propria, ma anche all’interno del nostro organismo. In particolare, l’apparato digerente e quello renale si possono occupare delle “pulizie di primavera”, eliminando le tossine e le scorie accumulate nei mesi freddi. Per farlo non c’è niente di meglio che concentrarsi su frutta e verdura, ideali per depurare l’organismo e fornirgli i necessari fattori protettivi.

Per avere i massimi vantaggi dalla dieta è importante seguire alcuni criteri di base: alternare verdura e frutta di tutti i colori, ricordando, però, che i vegetali di colore giallo, arancio e verde, sono più ricchi di vitamina A, mentre quelli  rossi contengono più vitamina C. Preferite i prodotti locali, che sono più ricchi vitamine grazie ai minori tempi di trasporto e di conservazione, e cercate di usare le produzioni biologiche, perché offrono migliori garanzie di sicurezza.

Lo schema dietetico che vi proponiamo è perfettamente in grado di garantire all’organismo energia e nutrimenti in giusta quantità, favorendo l’eliminazione delle tossine grazie ai vegetali; è importante che i menù siano sempre accompagnati dall’assunzione di acqua naturale.

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La dieta dei colori

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La cromoterapia, letteralmente “cura con il colore”, è una medicina alternativa che utilizza i colori per aiutare il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. Se è possibile curarsi con i colori perché non dimagrire con essi?

In risposta a questo interrogativo arriva dall’America la dieta dei colori, o cromo-dieta, che si basa sulle varietà cromatiche di frutta e verdura divise in 5 gruppi: bianco, giallo/arancione, verde, rosso e viola/blu.  Mangiando una porzione di ogni “colore” si ottiene una dieta bilanciata con un basso contenuto di calorie e molto semplice da seguire.

Oltre che per dimagrire, la dieta dei colori è efficace anche per la salute; un’associazione dietetica americana ha scoperto che i fitopigmenti, cioè le sostanze responsabili del colore degli alimenti, sono utili per proteggere l’organismo da vari disturbi e malattie.

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Dieta drenante

 

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Uno stile di vita poco salubre, un’alimentazione errata e/o squilibrata, lo stress, l’inquinamento e la sedentarietà, sono tutti fattori che possono determinare un’eccessiva ritenzione dei liquidi e, di conseguenza, la comparsa di  sgradevoli problemi quali gonfiore e cellulite. Per migliorare questo stato di cose può essere utile fare dello sport e seguire allo stesso tempo una dieta drenante.

La dieta drenante è infatti una dieta appositamente studiata per combattere la ritenzione idrica, ed è quindi utilissima per sgonfiarsi e combattere la pelle a buccia d’arancia.  In linea di massima può essere seguita per circa un mese e permette di perdere fino a 5 chili.

Il programma drenante si può suddividere in quattro settimane:

1° settimana: lo scopo principale è quello di drenare
2° settimana: vi è un’azione disintossicante
3° e 4° settimana: la dieta svolge soprattutto un’azione dimagrante

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La dieta Dash contro l’ipertensione

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La dieta Dash è stata messa a punto negli Stati Uniti per testare l’effetto dell’alimentazione sulla pressione sanguigna e sullo stato di salute dell’apparato cardiovascolare. Si tratta quindi di una dieta creata non per perdere peso ma per prevenire l’ipertensione. Infatti “Dash” è un acronimo che sta per Dietary approaches to stop hypertension ( Approcci dietetici per bloccare l’ipertensione).

La sua efficacia è stata dimostrata da uno studio condotto da un team di ricerca coordinato dalla dottoressa Teresa Fung del Simon College di Boston. Per un quarto di secolo ben 88 mila donne dai 35 ai 55 anni sono state monitorate dai ricercatori che sono riusciti così a dimostrare che il regime alimentare tipico della dieta Dash, caratterizzato da un consumo elevato di frutta e verdura e da un apporto ridotto di grassi e proteine, riduce del 24% il rischio di essere colpiti da infarto e del 18% quello di essere colpiti da ictus.

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