Per riattivare il metabolismo evitare per 7 giorni zucchero e farine bianche (seconda settimana)

riattivare il metabolismo

I carboidrati raffinati, ossia lo zucchero raffinato e i carboidrati ottenuti privando la farina integrale della parte più esterna (crusca), sono dei veri killer per il metabolismo; hanno un assorbimento rapido e sono tra i principali imputati dei picchi di glicemia e in­sulina. Inoltre, il fatto di essere stati privati della crusca li rende biologicamente “morti” e pericolosi per la funzionalità intestinale. Per 7 giorni, quindi, elimina lo zucchero bianco (sostituiscilo col miele) e dimezza le porzioni di pasta, pane, pizza, preferendo in ogni caso i cereali integrali biologici. A tavola, per 7 giorni, prova a sostituire i carboidrati raffinati con carboidrati integrali diversi dal frumento (avena, segale, kamut, grano saraceno, ecc….).

Oltre ad apportare fibre, sono una delle principali fonti di cromo, un oligoelemento che è indispensabile per la regolazione del metabolismo e che favorisce l’azione dell’insulina, riducendo la glicemia e impedendo i ristagni e la formazione di cuscinetti. Cerca di assumere almeno 100gr di cereali integrali al giorno.  Le farine scure sono quelle più ricche di fibre e sapore: più le mangi e più riesci a disabituarti ai cereali raffinati (quelli bianchi) e agli zuccheri industriali, che fanno impennare insulina e glicemia.

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Per tonificarti disintossica fegato e colon (prima settimana)

tonificarsi depurandosi

Il fabbisogno giornaliero di cibo va suddiviso in tre pasti principali cui si possono aggiungere due spuntini (a metà mattina e a metà pomeriggio). La colazione e il pranzo devono essere i pasti più “ricchi” della giornata, mentre la cena dovrebbe essere il pasto più povero; è preferibile evitare di consumare carboidrati in eccesso a cena, specialmente se in seguito non pratichi alcuna attività sportiva. Di notte, infatti, il fegato ha tutto il tempo per trasfor­mare in grassi tutti i carboidrati ingeriti e non “bruciati” con l’at­tività fisica. In questa prima settimana, quindi, è d’obbligo inizia­re riequilibrando la dieta.

Se hai un indice di massa corporea superiore a 25, una riduzione dell’apporto energetico di circa 300-500 kcal al giorno ti permette di perdere peso senza eccessivi sacrifici. Per ottenere questo risultato basta ridurre un po’ le porzioni di carboidrati. Per esempio mangiare 50gr di pane anziché 100g riduce già l’apporto energetico di circa 150ckal. In parallelo si può aumentare invece l’apporto di fibre, per esempi consumando due insalate fresche al giorno. Un insalata prima di ogni pasto: ti serve per fare scorta di fibre che tolgono la voglia di dolci: basta una ciotola di insalata prima di ogni pasto, condita con un cucchiaino di olio d’oliva e aceto.

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L’alimentazione giusta contro l’insonnia

dieta contro insonnia

L’insonnia è un disturbo piuttosto comune, soprattutto fra le donne; si stima infatti che queste rappresentino addirittura il 60% di coloro che ne sono affetti. Questo sgradevolissimo stato di cose può manifestarsi in  tre momenti differenti del riposo notturno inficiandone in ogni caso la qualità con ripercussioni notevoli sul benessere della persona durante il giorno.

L’insonnia può essere infatti distinta in iniziale, centrale e tardiva: nel primo caso consiste in difficoltà di addormentamento, nel secondo con il risveglio nel cuore della notte, spesso accompagnato da una sequela di pensieri sgradevoli cui si da il nome di ruminations, nel terzo infine coincide con il risveglio precoce. Inoltre questo disturbo del sonno può avere carattere transitorio (può manifestarsi cioè solo per un periodo limitato di tempo), saltuario (affliggere solo di tanto in tanto) o cronico; e in quest’ultimo caso sembra anche che tenda a peggiorare con l’avanzare dell’età.

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Ingrassi in fretta se hai la glicemia alta!

iperglicemia e aumento peso

Un elevato livello di glucosio nel sangue (iperglicemia) a digiuno segnala che il metabolismo dei carboidrati è in difficoltà. In genere la glicemia aumenta pochi minuti dopo l’ingestione di cibi contenenti carboidrati (pasta, pane ecc.). Con l’aumento di glucosio nel sangue, il pancreas secerne insulina, ormone che favorisce l’ingresso e l’utilizzo del glucosio nelle cellule, abbassando così la glicemia. Tutta­via, quando la dieta prevede un eccessivo consu­mo di carboidrati (più del 60% in ogni singolo pasto) o l’apporto di carboidrati raffinati (zuc­chero, dolci, caramelle), la secrezione di insulina è intensa e brusca e determina la trasformazione degli zuccheri in cuscinetti adiposi.

L’eccesso di dolci e zuccheri si deposita prima di tutto nella zona addominale. Se la circonferenza del tuo punto vita supera gli 88 cm, devi subito correre ai ripari…ecco i pericoli di una dieta troppo zuccherina:

  • Sensazione di fame già poco dopo il pasto
  • Desiderio costante di zuccheri (dolci, pane, focacce ecc.)
  • Aumento della massa grassa
  • Peggioramento della ritenzione idrica
  • Ridotta tolleranza al glucosio
  • Aumento del livello di grassi nel sangue
  • Deposito di adipe sulle pareti dei vasi sanguigni nei casi più gravi, il diabete

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Una dieta liquida contro le apnee notturne

dieta liquidaUna dieta ipocalorica liquida; è questa la soluzione proposta dai ricercatori dello svedese Karolinska Institute per risolvere il problema dell’apnea notturna. La ricerca, pubblicata sul British Medical Journal, è stata condotta su un gruppo di 63 soggetti obesi con apnee ostruttive gravi; i partecipanti all’esperimento sono stati suddivisi in sue sottogruppi: uno ha seguito un regime dietetico ipocalorico a base di liquidi per due settimane (al termine delle quali sono stati gradualmente reintrodotti i cibi solidi), l’altro la propria alimentazione di sempre, il tutto per un periodo di sette settimane.

Al termine di questo periodo, il primo gruppo, oltre ad una considerevole perdita di peso (19 kg), ha mostrato anche una drastica riduzione del numero di apnee notturne, che sono scese da 37 a 12 l’ora. Tuttavia non si può non rilevare che dimagrimento tanto rapido, per di più ottenuto mediante una dieta molto restrittiva, espone come minimo al rischio di riprendere i chili perduti con altrettanta rapidità vanificando tutti i benefici della ritrovata forma fisica, ivi inclusa la riduzione degli episodi di apnea. Lo studio conferma in qualche modo quanto si sapeva già: perdere peso riduce questo tipo di disturbo che, insieme alla roncopatia (ovvero il russamento) affligge le persone obese.

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Come togliere 3cm dal girovita

diminuire il girovita

Se ci teniamo davvero alla linea di tanto in tanto dovremmo dare un occhio alla glicemia ossia al livello di glucosio nel sangue. E’ una “spia” molto importante del metabolismo dei carboidrati e del metabolismo in generale. Tanto più adesso dopo  il mese di pranzi e cenoni. Il periodo delle festività, infatti, comporta un aumento generale delle calorie in­trodotte con la dieta e alcuni «strappi» alle rego­le alimentari basilari, primo fra tutti un maggio­re apporto di dolci e zuccheri.

Le conseguenze le paghiamo subito, con gonfiori, fame nervosa, stipsi, ma rischiamo di pagarle anche la prossi­ma estate a causa del brusco rallentamento del metabolismo. Se vogliamo avere una linea perfetta a giugno dobbiamo occuparci già adesso del nostro meta­bolismo. La prima cosa da fare è aiutare l’orga­nismo a drenare il surplus di tossine. Occorrono poi cibi riattivanti e alcuni rimedi naturali speci­fici per il metabolismo dei carboidrati.

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Cioccolato per tenere a bada il colesterolo

Avete ancora dei dubbi sulle proprietà benefiche del cioccolato? Toglieteveli, perché ormai i medici sono tutti concordi: se consumato in quantità limitate e scelto di ottima qualità, il cioccolato fa bene al cuore e a tutto l’organismo; se, però, non risponde a queste caratteristiche, può favorire l’aumento di peso e l’insorgenza di grassi nella circolazione sanguigna.

Vediamo insieme quali sono le proprietà benefiche del cioccolato. Innanzi tutto riduce il colesterolo, in quanto contiene una sostanza in grado di contrastare l’attività del colesterolo cattivo, aumentando, invece, la produzione di quello buono. Nel cacao è presente anche l’acido stearico, ovvero il burro di cacao, che è capace di controllare il livello dei trigliceridi nel sangue.

Secondo uno studio tedesco, il cioccolato fondente avrebbe anche la capacità di ridurre la pressione nel sangue, grazie ai polifenoli che contiene, ovvero degli antiossidanti benefici per l’organismo. Il cioccolato contiene la teobromina, un composto in grado di stimolare la muscolatura del cuore, ottenendo, così, un miglioramento della capacità di concentrazione; la teobromina, inoltre, contribuisce anche ad attivare la funzionalità dei reni e quindi a stimolare la diuresi e a prevenire gonfiori e ritenzione idrica. Il cioccolato contiene la fenil-etil-ammina, che è capace di aumentare la produzione di endorfine, delle sostanze che favoriscono il benessere e il relax; la presenza di queste sostanze fa sì che, consumato in modo misurato, il cioccolato ha un effetto tonificante e antidepressivo.

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Osteoporosi, si combatte anche a tavola!

woman with glass milk

Il problema dell’osteoporosi riguarda in Italia ben quattro milioni di donne, non necessariamente di età avanzata; questo disturbo infatti può fare la propria comparsa in donne più giovani poichè anche stili di vita poco salubri, caratterizzati ad esempio da sedentarietà e da una dieta povera di calcio, possono favorirne l’insorgenza. Ai fattori di rischio per l’osteoporosi si aggiunge poi, soprattutto fra le giovanissime, la ricerca eccessiva della magrezza attraverso diete sbilanciate e restrittive che incidono negativamente sullo sviluppo delle ossa esponendole, più precocemente di quanto non avvenga di solito, all’insorgenza della fragilità ossea.

Per questo motivo, affermano gli esperti, è necessario sin dall’adolescenza imparare a controllare il peso nel modo più adeguato: occorre quindi opporre un no risoluto alla rincorsa di ideali di magrezza raggiungibili solo a caro prezzo e curare la propria bellezza e salute adottando uno stile di vita sano a cominciare dalla tavola; nella dieta quotidiana di una giovane donna non devono quindi mai mancare il latte e i suoi derivati, notoriamente ricchi di calcio (ne occorrono almeno 1000 mg al giorno).

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La dieta Okinawa

okinawa

Avete mai sentito parlare dell’arcipelago di Okinawa? Per chi non lo conoscesse, si tratta di un gruppo di 4 isole situate nel tratto di mare tra Giappone e Taiwan, ma facenti parte del territorio giapponese, che negli ultimi anni ha attratto la curiosità degli studiosi di tutto il mondo a causa della straordinaria longevità dei propri abitanti: la durata media della vita ad Okinawa è infatti la più alta del mondo (81.2 anni) e i centenari rappresentano il 20,6% della popolazione; in particolare le donne vivono in media più di 84 anni, contro gli 83 del Giappone e i 79 degli Usa.

Inoltre, gli ultracentenari di Okinawa godono in genere di ottima salute e sono spesso perfettamente in grado di lavorare e condurre una vita socialmente attiva, questo anche grazie alla minore incidenza di malattie come diabete, malattie cardiovascolari, cancro e osteoporosi che è di molto inferiore rispetto al resto del mondo. Secondo gli esperti il motivo di tanta longevità è da ricercarsi, oltre che nella propensione alla spititualità e in uno spiccato senso di appartenenza che conduce gli anziani a sentirsi sempre parte integrante della comunità, nello stile di vita alimentare degli isolani,  cui è sottesa la “filosofia” dello “ishokudoghen“, che  in giapponese significa “il cibo è una medicina”.

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La cottura con la pentola a pressione

cottura con la pentola a pressione

Se quello che cercate è una cottura veloce, che sia in grado di dare pietanze saporite e sane, la migliore è senza dubbio quella con la pentola a pressione; infatti, il sistema di questa cottura, fa sì che in alcuni casi i tempi di preparazione siano addirittura dimezzati, e che i cibi mantengano le loro caratteristiche nutritive senza usare molto condimento.

La pentola a pressione è composta da un corpo cilindrico e da un coperchio a chiusura ermetica, sul quale sono disposte due valvole che mantengono costante la pressione all’interno; il fondo di questa pentola è di alto spessore in modo da garantire la distribuzione uniforme del calore ed evitare che i cibi si attacchino al fondo. La pentola a pressione, essendo chiusa ermeticamente, impedisce la fuoriuscita del vapore derivato dall’ebollizione dei liquidi facendolo accumulare nel contenitore ed esercitando sui cibi una pressione; in questo modo la temperatura interna alla pentola si alza, arrivando anche a 120°C e, quindi, cuocendo più in fretta il cibo.

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Perché è utile mangiare più pesce che carne

mangiare pesce

Nutrizionisti e dietologi consigliano di diminuire il consumo di carne in favore di quello di pesce anche d’inverno; purtroppo, però, la maggior parte della gente è abituata a vedere il pesce come un alimento più adatto alla stagione estiva che a quella invernale: in realtà non è affatto così: il pesce è adatto a tutte le stagioni.

Sfatiamo un po’ di luoghi comuni; innanzi tutto non è vero che è meno nutriente della carne, infatti apporta proteine nobili esattamente come la carne,ed in più è ricco di molti minerali come il fosforo e lo iodio. Non ci sono problemi neanche sul piano della digeribilità, in quanto è povero di tessuti connettivi, ovvero quei tessuti duri che tengono insieme i fasci muscolari, e si mastica più facilmente; a questo va anche aggiunto che il pesce contiene meno grassi della carne, e quelli che ci sono di qualità migliore.

L’unica attenzione che dovete avere nei confronti del pesce è quella di sceglierlo fresco e di ottima qualità perché, proprio per la loro delicatezza, le carni si deteriorano facilmente. Per verificare la freschezza del pesce che state acquistando, dovete controllare la consistenza soda della carne, la pelle, che deve essere lucida e tesa; inoltre, le branchie devono essere intatte e il ventre integro, l’occhio vivo e brillante, la coda e le pinne non devono essere rovinate, e l’odore non deve essere sgradevole.

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La cottura con il wok

cucinare con il wok

Il wok è uno strumento di cottura di origine orientale, dalla forma svasata, simile ad una padella ma più bombata, realizzata in ghisa, in alluminio e in acciaio, anche se la maggior parte di quelli che si trovano in commercio sono dotati di un rivestimento antiaderente. Il wok è molto usato nella cucina cinese, ma da qualche anno si è diffuso anche in Italia come sostituto delle pentole tradizionali, grazie alla sua versatilità e alla delicatezza che regala ai cibi preparati con questa tecnica

Il wok è ideale per le cotture brevi e al salto, ma anche per gli stufati e le cotture al vapore; anche le fritture possono essere preparate con il wok perché la sua forma svasata consente di friggere con la tecnica ad immersione, usando meno olio rispetto alla padella tradizionale, e permettendo, così, una cottura con pochi grassi; infatti, la differenza di temperatura tra le parti alte del bordo e il fondo permette di friggere più velocemente a vantaggio della leggerezza dei cibi cucinati.

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Broccoli contro i danni del fumo e dell’inquinamento

broccoli

Tra i vegetali i broccoli incontrano forse meno di tutti il favore di grandi e piccoli; questo a causa del loro sapore non particolarmente deciso e, soprattutto, del loro aroma non troppo gradevole. Eppure da tempo sono note le loro proprietà benefiche sulla salute dell’organismo; proprietà confermate da due recenti ricerche, una italiana, l’altra proveniente da oltreoceano, che ne hanno messo a fuoco la funzione protettiva dai danni di smog e tabagismo.

Secondo una recente indagine condotta dalla Dottoressa Marisa Porrini, del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Milano, e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition and Cancer, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, rape e cavolo nero avrebbero il potere di dotare, chi ne consuma in quantità adeguate, di un vero e proprio scudo protettivo contro i danni dello smog e del fumo di sigaretta.

Lo studio è stato condotto su un campione di 20 volontari fumatori e non, i quali hanno incluso nella loro dieta una quantità di broccoli pari a 200 grammi per dieci giorni; al termine del programma dietetico sperimentale è emersa una notevole diminuzione dello stress ossidativo soprattutto nei soggetti fumatori.

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Cottura al vapore: ecco i benefici

cottura al vapore

La cottura a vapore è il metodo più sano e dietetico per preparare i cibi, perché cuociono grazie al calore dell’acqua in ebollizione; inoltre, cuocendo a temperature inferiori a 100° i nutrienti degli alimenti non si disperdono, e mantengono inalterato il loro sapore. A questo va aggiunto il fatto che la cottura al vapore permette di evitare i condimenti, che in ogni caso, viste le basse temperature, non si cuociono, e quindi rimangono più leggeri e digeribili.

Per la cottura a vapore esistono in commercio diverse attrezzature, ma può essere fatta anche utilizzando un qualsiasi recipiente dotato di coperchio a buona tenuta, e usando le scodelle al posto dei cestelli. A prescindere all’accessorio usato per cuocere al vapore, durante il procedimento è opportuno osservare delle piccole accortezze, come fare attenzione che l’acqua non tocchi il cibo, oppure che non ne venga utilizzata troppo poca e che, quindi, evapori durante la cottura.

La cottura al vapore è particolarmente indicata per preparare il pesce e le verdure, perché è in grado di mantenere intatti i valori nutritivi e gli aromi, mentre è meno indicato per le carni che necessitano di una temperatura elevata almeno ad inizio cottura.

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Dieta per rinforzare le difese immunitarie (2)

La dieta da seguire per almeno un mese, fornisce 1600 calorie al giorno e aiuta a mantenere un peso stabile. Quali condimenti usare? Condire e cucinare con 3 cucchiai di olio extra vergine al giorno; utilizzare a piacere spezie, erbe, succo di limone; per insaporire i piatti si può usare un cucchiaino di sale al giorno; per dolcificare usare il miele, 2-3 cucchiaini al giorno.

Lunedì:
Colazione: un vasetto di yogurt intero ai frutti di bosco;  un plumcake integrale; una tazza di te verde con un cucchiaino di miele
Spuntino: una spremuta di arance rosse
Pranzo: Vitello con patate; insalata di pomodori
Merenda: verdure crude (carote, finocchi, sedano, ravanelli, peperoni a falde)
Cena: 80gr di spaghetti integrali con olio, aglio e peperoncino; 2 spiedini di pesce con gamberi, nasello, merluzzo; carote crude grattugiate condite con succo di limone; un grappolo di uva rossa

Martedì:

Colazione: una tazza di latte intero con cereali integrali al cioccolato fon­dente; succo di mele; un caffè
Spuntino: 2 kiwi gialli
Pranzo: spezzatino di palombo; insalata di pe­peroni, pomodori, cipolle, roccia, basilico e prezze­molo; 50g di pane inte­grale
Merenda: una tisana ai frutti di bosco con un cucchiaino di miele
Cena: una pizza con verdure grigliate; mace­donia di frutta di stagione con succo di limone

Mercoledì:

Colazione: una brioche non farcita; un cappucci­no con latte parzialmente scremato
Spuntino: una coppet­ta di frutti di bosco con succo di limone
Pranzo: 200g di salmo­ne al cartoccio con prez­zemolo; 2 patate al vapo­re; 2 fette di ananas fre­sco
Merenda: un centrifu­gato di carote
Cena: risotto alla zucca una macedonia di frutta di stagione con succo di limone

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Dieta per rinforzare le difese immunitarie (1)

dieta per il sistema immunitario

Questo è il periodo in cui i virus sono più pericolosi. La prima mosse per difendersi  è giocare d’anticipo, rafforzando il sistema immunitario con una dieta mirata. Vitamine, sali minerali, sostanze antiossidanti, enzimi, acidi glassi: sono questi i migliori alleati, nu­trienti preziosi abbondantemente presenti nella frutta e nella verdura di stagione e poi nel pesce, nei ce­reali integrali, nei legumi. La dieta che rafforza le difese è normocalorica. Un programma troppo drastico non è infatti indi­cato per chi vuole rafforzare il si­stema immunitario perché obbliga ad attingere energia dai depositi adiposi, sottraendo così una parte di carburante anche alle cellule immunitarie.

D’altro canto è bene evitare anche l’eccesso opposto: troppe calorie obbligano l’organi­smo a un surplus di lavoro, fanno accumulare chili di troppo, affati­cano gli organi interni. La conse­guenza è un malessere generale, che indebolisce le difese. L’organismo deve essere messo nelle condizioni di lavorare al meglio. Per questo tutti i nutrienti sono presenti, i menù sono vari ed equilibrati, l’apporto calorico è soddisfacente. Agrumi, peperoni, frutti di bosco, uva, radicchio, kiwi giallo, cipolla rossa, zucca, carote sono fonte di vitamina C e di altri antiossidanti come i bioflavonoidi e gli antociani, che difendono l’organismo dalle malattie.

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Come smaltire una sbronza:acqua, zuccheri e un po’ di moto

come smaltire una sbronza

Siete vittime dei postumi di una sbronza, o sbornia che dir si voglia? Avete nausea, mal di testa e vi sentite fiacchi? Bene, sembra proprio che abbiate esagerato con l’alcol; naturalmente non spetta a noi farvi una ramanzina, sapete perfettamente che bere troppo fa male alla salute e siamo certi che la prossima volta farete maggiore attenzione.

Sappiamo anche bene che è molto probabile che siate alla ricerca di un rimedio per smaltirla più in fretta possibile e affrontare serenamente i numerosi impegni che, come ogni giorno, vi attendono; ed è proprio di questo che vogliamo parlarvi. Secondo quanto affermato dalla dietologa neozelandese Lea Stening dalle pagine del quotidiano Stuff, per smaltire una sbronza non c’è nulla di meglio che bere molta acqua, muoversi un po’ e consumare cibi ad alto indice glicemico (pratica assolutamente sconsigliata a chi è affetto da diabete, naturalmente!) che rilasciando rapidamente zuccheri nel sangue aiutano a ritrovare l’energia perduta.

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I cibi antiossidanti: prevenire l’influenza a tavola

cibi anti influenza

Che cosa non deve mancare in un menù anti-influenza? Sicuramente si deve seguire un regime alimentare equilibrato, che comprenda anche carne bianca e rossa, oltre che pesce. Le proteine animali sono facilmente digeribili, così l’organismo non deve spende­re troppe energie nella digestione e può impiegarle tutte nella difesa dalle infezioni, o in un più veloce recupero dopo una sindrome in­fluenzale.

 Inoltre, le proteine forni­scono amminoacidi che aiutano la ricostituzione di nuove cellule sa­ne di tutto il corpo. Quindi proteine… e poi? Tutti i tipi di vitamine e i sali mi­nerali, che svolgono un effetto antiossidante. Si trovano negli alimenti vegetali e nei cereali in­tegrali. Combattono l’azione dei radicali liberi, sostanze tossiche che si formano durante lo norma­li attività dell’organismo e che causano infiammazione e invec­chiamento dei tessuti.

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