Polpettone vegetariano da 445kcal a persona

Il bello del polpettone è che lo si può davvero preparare come si preferisce, lasciando spazio alla propria fantasia e usando svariati ingredienti, anche esclusivamente di origine vegetale. In questa ricetta, ad esempio, la carne macinata non è presente per niente, mentre ne fanno le veci sia la purea di ceci sia il cous cous, ed entrambi, oltre a essere saporiti, si prestano bene a dare la giusta consistenza al composto. La verdura è rappresentata dai fagiolini, ma nulla vieta di sostituirli con altri vegetali, a propria discrezione e piacimento.

Ovviamente non si può fare a meno dell‘uovo, che ha il compito di fungere da “collante” tra tutti gli ingredienti. È importante lasciare intiepidire questo polpettone prima di affettarlo, perché così gli ingredienti si amalgamano meglio tra loro e le fette risultano più compatte e precise.

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La buccia della mandorla fa bene all’intestino

Vi piacciono le mandorle, ma prima di mangiarle togliete la buccia? Meglio di no. Oltre a perdere un po’ di sapore, si può perdere un’azione benefica per l’intestino, ovvero l’effetto probiotico, che favorisce lo sviluppo e la crescita dei batteri buoni. E’ stato scoperto infatti che la buccia delle mandorle è benefica quanto le mandorle stesse. Lo afferma un nuovo studio condotto dalla dott.ssa Giuseppina Mandalari insieme ai colleghi dell’Institute of Food Research, IFR, di Norwich, nel Regno Unito.

Sfogliando le pagine della rivista scientifica Microbiology Letters, della Federation of European Microbiological Societies, meglio nota come FEMS, sulla quale sono stati pubblicati i risultati dello studio, è infatti possibile apprendere che la buccia delle mandorle produce un aumento significativo della popolazione dei batteri intestinali buoni, tra cui i Bifido batteri, Clostridium coccoides ed Eubacterium rectale.

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Il the previene il cancro ovarico

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Il cancro alle ovaie si ritiene sia al secondo posto tra le neoplasie maligne ginecologiche più diagnosticate. Tra tutte queste è quella segnata da un maggiore indice di mortalità. Ne viene interessata circa 1 donna su 70 in peri-menopausa o post-menopausa e la prevenzione è un fattore molto importante, se non fondamentale. Tra le diverse possibilità di agire in modo preventivo pare ci sia anche il semplice bere una tazza di the nero o di the verde.

Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’University of Washington che ha analizzato lo stile di vita di circa 2.000 donne di varia estrazione sociale e impiego lavorativo. Grazie ai dati raccolti è stato scoperto che le donne che bevono almeno una tazza di the verde al giorno hanno il 54% di riduzione del rischio di sviluppare il cancro ovarico rispetto a quelle che non lo bevono.

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Chewing-gum? Riduce ansia e stress

ChewingumUna ricerca ha recentemente dimostrato che il chewing-gum sembra aiutare a ridurre lo stress e la tensione e sembra favorire la concentrazione, oltre a dare una sensazione di benessere generale. Uno studio apparentemente bizzarro, condotto da un valido gruppo di ricercatori della Swinburne University di Melbourne, in Australia, e presentata al decimo congresso internazionale di medicina comportamentale, ha infatti indagato sul rapporto tra gli effetti prodotti dalla masticazione del chewing-gum e lo stress.

Ben 40 volontari con età media di 22 anni sono stati sottoposti ad una serie di test con alcune piattaforme multi tasking, chiamate Defined Intensity Stressor Simulation, che avevano lo scopo di indurre stress, durante i quali i ricercatori hanno valutato le prestazioni e il livello del senso di ansietà dei giovani con e senza il chewing-gum.  Il risultato è stato talmente netto da lasciare stupiti gli stessi ricercatori. Masticare il chewing-gum, soprattutto la variante senza zucchero, sembra ridurre il livello di ansia, aumentare la concentrazione e migliorare le performance mentali di circa il 50%.

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L’uovo nell’alimentazione dei ragazzi

L’ uovo è un alimento che viene spesso guardato con una certa diffidenza: nell’alimentazione di bambini e ragazzi così come in quella degli adulti, è infatti molte volte considerato dall’opinione comune un cibo “poco sano“, da assumere con cautela. In realtà le uova sono innanzitutto un concen­trato di importanti principi nutritivi: protei­ne, ma anche vitamine (in particolare la A e quelle del gruppo B), sali minerali (ferro, calcio, fosforo, magnesio e potassio). Le proteine, in particolare, presentano un elevato va­lore biologico, nettamente superiore anche a quello della carne; in altri termini, nelle pro­teine dell’uovo sono contenuti tutti gli aminoacidi essenziali in una forma quasi total­mente assimilabile dall’organismo.

E se si considera che sono proprio le proteine i mattoni con cui si costruisce l’intero organismo, è facile comprendere come anche le uova debbano entrare a pieno diritto nell’a­limentazione di bambini e ragazzi. Tra i molteplici pregiudizi che circondano l’uovo, alcuni sono particolarmente diffusi e consolidati. Vediamo perché sono privi di fon­damento.

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La colazione a base di uova fa dimagrire

Dimenticate la colazione all’italiana a base di cornetto e cappuccino oppure di fette biscottate e tè: secondo gli esperti la colazione che aiuterebbe a dimagrire sarebbe quella a base di uova, come quella americana. La ricerca, condotta dall’Università del Connecticut e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition Research, sostiene che le uova a colazione diminuirebbero l’appetito durante la giornata, favorendo così, la perdita di peso.

Lo studio è stata condotto su un campione di 21 volontari maschi che sono stati divisi in due gruppi: al primo gruppo è stata data una colazione a base di 3 uova strapazzate e un pezzetto e mezzo di pane bianco, mentre al secondo sono stati offerti 170 grammi circa di yogurt magro e una ciambella di pane farcita con mezzo cucchiaio di crema al formaggio.

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Salsa barbeque, un potente antiossidante

A chi non piace il barbecue? Che sia a base di carne, pesce o di verdure, almeno una volta nella vita tutti lo abbiamo preparato, così come in genere abbiamo preparato la salsa barbeque per accompagnare la cottura degli alimenti. Ed è proprio questa salsa, a base di erbe e spezie, a essere una buona fonte di antiossidanti che svolgono un ruolo chiave nella prevenzione di infiammazioni, malattie cardiovascolari, tumori, malattie neurodegenerative.

Ad affermare ciò sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’University of Western Ontario, in Canada, che sostiene che la salsa barbecue svolge un’ottima azione preventiva per diverse patologie e una grande fonte di antiossidanti che contribuiscono a combattere l’invecchiamento. Il potere antiossidante della salsa barbeque che si trova comunemente in commercio dipende ovviamente dal tipo di produzione e conservazione.

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Il gelato è utile contro l’infiammazione dell’intestino

Con l’arrivo della bella stagione diventa sempre più difficile resistere alla tentazione di mangiare un bel cono gelato; non c’è niente di pericoloso, nemmeno per la linea a concedersi un gelato ogni tanto, magari alla frutta, e presto sarà così anche per chi soffre di infiammazione, almeno stando ai risultati di una sperimentazione in corso negli Stati Uniti.

I ricercatori della Buck’s Ice Cream dell’Università del Missouri stanno sperimentando la possibilità di far diventare il gelato un alimento utile per la salute del nostro organismo, in quanto ricco di fibre e proprietà antiossidanti che sarebbero in grado di contrastare l’infiammazione dell’intestino, senza perdere nulla in termini di gusto e golosità.

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Le bibite gassate possono ridurre la fertilità

bere-colaConsumare più di un litro al giorno di bibite gassate può danneggiare la fertilità maschile. Lo afferma uno studio molto vasto promosso dall’University of Copenhagen. Un campione di 2.500 giovani uomini è stato recentemente sottoposto a spermiogramma, ovvero l’analisi del liquido seminale finalizzata a valutare la qualità dello sperma, dopo l’acquisizione di informazioni circa il loro stile di vita.

È emerso che un forte consumo di bevande gassate può far diminuire il numero medio degli spermatozoi fino al 30%. Il campione è stato diviso in bevitori di bevande gassate e non bevitori; nel liquido seminale degli appartenenti al primo gruppo si è riscontrata una quantità media di 35 milioni di spermatozoi per millilitro di liquido e nello sperma degli appartenenti al secondo gruppo una ben più elevata concentrazione di 50 milioni di spermatozoi per millilitro. E’ importante evidenziare che lo studio non si sofferma sul ruolo della caffeina solitamente contenuta in questo tipo di bevande, poiché è stato dimostrato che l’impatto è meno pronunciato.

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Il chewing-gum combatte le carie

Masticare il chewing-gum può aiutare a combattere le carie. Secondo vari studi condotti da gruppi di ricercatori dell’University of Michigan, in USA, dell’University of Turku, in Finlandia, e dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, a Milano, sembra che il chewing-gum può rappresentare non solo un rimedio contro l‘azione corrosiva degli acidi generati dalla ingestione di carboidrati, ma anche un’efficace azione preventiva contro l’insorgenza della carie.

Il ruolo anticarie del chewing-gum è legato alla presenza dello xilitolo, un edulcorante ottenuto dalla lavorazione del legno di Betulla o di altri vegetali, presente in vari alimenti ed in percentuale maggiore o uguale al 15% nel chewing-gum. Inoltre i numerosi studi hanno dimostrato che sarebbe proprio lo xilitolo a ridurre l’insorgenza della carie sino al 85%. A sperimentare gli effetti benefici del chewing-gum sono stati alcuni soldati della Terza Divisione di Fanteria dell’esercito USA, inviati per sei mesi in Iraq.

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Il menù settimanale della dieta Okinawa

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato della dieta Okinawa, un regime alimentare che prende il nome dall’isola giapponese di Okinawa, uno dei luoghi del mondo nel quale gli abitanti sono più longevi; da anni gli scienziati studiano il regime alimentare degli abitanti di Okinawa per capire i loro principi nutrizionali antietà.

La cucina di quest’isola, che si trova nel tratto di oceano compreso tra Giappone e Taiwan, è una miscela di ingredienti di origine cinese e giapponese, ottimi per combattere l’invecchiamento cellulare, ma anche il diabete, la pressione alta, i disturbi cardiovascolari e, soprattutto l’obesità.

La dieta Okinawa si basa per il 78% su alimenti vegetali, poi predilige pesce, riso e pasta di soia, ma anche i tè verdi giapponesi, che sono ricchi di antiossidanti; fondamentale nella dieta Okinawa è anche la preparazione dei piatti che deve essere accurata e amorevole, come del resto la consumazione del cibo stesso, insomma: a Okinawa lo stress dei paesi occidentali è assolutamente bandito.

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Mal di stomaco? Colpa dell’infelicità

La vostra relazione affettiva sta andando a rotoli, siete sull’orlo del divorzio, o vi siete già separati? Avete perso il lavoro per colpa della crisi? Fumate, magari per scacciare la tensione? Attenti, perché siete i candidati ideali a mal di stomaco e cattiva digestione. Il primo studio italiano che ha valutato nella popolazione prevalenza e caratteristiche della dispepsia funzionale, ovvero dei disturbi digestivi non spiegati da una vera e propria malattia organica, afferma che divorzio, disoccupazione e fumo, assieme alla sindrome dell’intestino irritabile, sono i fattori che più spesso si associano al problema.

La ricerca condotta dal dott. Maurizio Zagari e dal dott. Franco Bazzoli, gastroenterologi del Dipartimento di Medicina clinica dell’Università di Bologna lo ha recentemente dimostrato. Circa mille abitanti di due comuni in provincia di Bologna, Loiano e Monghidoro, sono stati sottoposti non solo a questionari per valutare i sintomi di questo disturbo, ma soprattutto a una gastroscopia che fugasse qualsiasi dubbio diagnostico. Specifica il dott. Bazzoli,

“Si tratta di persone chiamate da noi a partecipare allo studio, che non si erano rivolte al medico per i disturbi. Ciò significa che i dati raccolti sono lo specchio di quel che accade nella popolazione generale”.

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Verdure surgelate meglio di quelle fresche

Le verdure congelate sono più fresche delle verdure fresche che normalmente si comprano nei supermercati e nelle bancarelle dei fruttivendoli? Pare di sì, stando a quanto afferma uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Institute of Food britannico e riportato recentemente dal Daily Telgraph. I ricercatori hanno effettuato una serie di analisi chimiche sulle fibre delle verdure più comuni, a seguito della quale hanno affermato che gli ortaggi surgelati sono più sani di quelli freschi, poiché le loro fibre sembrano essere capaci di contenere i nutrienti più a lungo.

Lo studio rivela inoltre che prima che le verdure appena colte arrivino sui piatti possono passare fino a due settimane, nonostante le statistiche abbiano verificato che l’80% dei clienti dei supermercati britannici crede che le verdure del negozio siano in media vecchie di soltanto quattro giorni. Le verdure possono invece impiegare nove giorni solo per arrivare al supermercato, a cui vanno aggiunti un minimo di altri quattro giorni per essere sistemate sugli scaffali.

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Cibo spazzatura, conosciamo il nemico

danni del cibo spazztura

Con il termine cibo spazzatura (in inglese junk-food) si indicano tutti quegli alimenti o bevande che apportano molte calorie ma non contengono alcuna sostanza nutritiva importante. Oltre a rappresentare la prima causa di sovrappeso e obesità, il consumo eccessivo di questo tipo di alimenti espone al rischio di insorgenza di diverse patologie e incide negativamente sulla salute di cuore e arterie.

Vediamo quindi di che tipi di cibi si tratta e perchè fanno tanto male alla salute:

Merendine, patatine e snack

Merendine, patatine, biscotti, grissini e tutta la compagine di prodotti da forno di produzione industriale contengono notevoli quantità di grassi cattivi (saturi e idrogenati) dannosissimi per la salute.

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Il burro aiuta ad avere un cuore sano

Molte persone usano la margarina o l’olio di semi per cucinare, pensando che siano più leggeri e salutari del burro, ma si sbagliano. I grassi vegetali contenuti in quei condimenti, infatti, contribuiscono ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, restringendo i vasi sanguigni e abbassando i livelli di colesterolo buono, contrariamente a quello che si pensa, molto più dei grassi saturi contenuti nel burro e nella carne.

Il contrordine arriva da una ricerca olandese condotta dall’Università di Wageningen ed in seguito pubblicata sulla rivista scientifica Atherosclerosis, thrombosis and vascular biology. L’obiettivo del gruppo di ricercatori che si è occupato di questo studio era quello di determinare il ruolo giocato dalle scelte alimentari nella capacità di espansione dei vasi sanguigni, il cui spessore è molto ridotto nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari.

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Perdere 5 chili prima dell’estate!

L’intestino pigro e uno stomaco stanco provocano uno stato di irritazione generale che “pesa” sulla linea. Allora, per dimagrire, devi disinfiammare. Quando circolazione linfatica, fegato e reni non ce la fanno più a smaltire le tossine circolanti, queste ultime si accumulano nei tessuti e provocano una specie di blando stato infiammatorio che blocca il metabolismo e alla lunga porta a gonfiore (soprattutto nella zona alta dell’addome) e sovrappeso. In questa fase che spesso si riflette sul fegato rendendo difficoltosa la digestione, non serve solo drenare le tossine , ma occorre anche disinfiammare l’organismo in profondità.

Gli stati infiammatori spesso rendono difficoltosa la digestione e fanno dilatare l’addome. Se assumendo i rimedi sfiammanti senti che lo stomaco sta lavorando meglio ed è meno gonfio, vuol dire che la cura funziona e inizierai presto a perdere peso Per almeno 5 settimane dovresti abolire i cibi raffinati, in particolare lo zucchero bianco (e tutti i cibi che lo contengono), le farine bianche e il riso sbiancato. Sostituiscili con gli equivalenti integrali e il miele. Mangia ogni giorno 1-2 porzioni di avena, segale e orzo biologici: depurano il tratto digerente con un notevole effetto sgonfiante.

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La cottura a bagnomaria

Oggi continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei metodi di cottura spiegandovi di cosa si tratta la cottura a bagnomaria. La cottura a bagnomaria si basa sul processo della conduzione, per cui il calore viene trasmesso al cibo con il contatto con una superficie calda.

La caratteristica principale di questo metodo di cottura sta nel fatto che la fonte di calore ha una temperatura molto bassa; infatti la padella che condurrà calore al cibo viene scaldata dall’acqua bollente e non da fuoco diretto; questa cottura permette di cuocete senza raggiungere la temperatura di 100 gradi, ottenendo così una cottura più delicata e graduale.

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Togliere 3 chili con cardo, solidago e lime

Tre chili sono un “piccolo” problema di sovrappeso ma, se si depositano nei punti sbagliati, rovinano la linea. Per eliminarli, riattiva il fegato e i reni e ti liberi dalle scorie più ingrassanti. Disintossicarsi  significa riattivare la circolazione linfatica, che trasporta le tossine dalla pe­riferia al centro, convogliandole nel sangue venoso. In secondo luogo, drenare significa aiuta­re fegato e reni a compiere il loro naturale lavoro di depuratori dell’organismo. Il fegato riceve il sangue intestinale dove sono presenti le molecole introdotte dall’alimentazione che verranno trasformate, ac­cumulate, rimesse in circolo o eliminate. I reni invece filtrano il sangue, eliminando le scorie idrosolubili. Il segreto per dimagrire qual è?

 Usare i cibi e le erbe che riattiva­no fegato e reni. Frutta e verdura provenienti direttamente dall’orto o da agricoltura biologica e/o biodinamica: mangiane a volontà, meglio cruda che cotta, anche 4-5 porzioni al giorno. Cominciamo il programma naturale di dimagrimento: innanzi tutto ogni mattina bere il diuretico: per stimolare il drenaggio renale è utile una miscela composta da diuretici naturali come Berberis vulgaris D4, Solidago D3 e Sarsaparilla D6. Per favorire anche l’attività dei fegato si assocerà questo mix di gocce a Lycopodium D4 anch’esso nella versione compositum, in cui è associato per esempio a Taraxacum D4 e Cynara scolymus D6, altri due noti rimedi drenanti del fegato. Infine, per aiutare la circolazione linfatica sì assocerà Juglans regia D3 miscelato a Myosotis arvensis D3: tutti questi rimedi si trovano nelle farmacie con reparto naturale. Poni 30 gocce di ciascun rimedio in un litro di acqua naturale da assumere durante tutto l’arco della giornata sorseggiando l’acqua e tenendola in bocca qualche secondo prima di deglutirla.

 

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