Insalata di patate per ridurre il rischio di cancro

Numerosi studi hanno messo in guardia dal consumo eccessivo di carne rossa. Si ritiene infatti che un simile tipo di dieta possa aumentare significativamente il rischio di cancro. A questa cattiva notizia segue un’altra davvero buona. Sembra che un’insalata di patate protegga dal rischio connesso al consumo di carne rossa. È quanto affermato da un team di scienziati australiani della Flinders University, secondo il cui studio l’amido contenuto nelle patate fredde cotte al vapore o lessate avrebbe proprietà protettive e benefiche nei confronti del cancro.

Questo tipo di amido, fanno notare i ricercatori, tuttavia lo ritroviamo anche in altri cibi come i fagioli, il riso, la pasta, le banane. E la dose contenuta sia nella pasta che nelle patate può essere aumentata se queste vengono riscaldate e poi fatte freddare nuovamente. La riduzione del rischio è stata significativa, ha sottolineato il dott. Jean Winter, che ha guidato la ricerca, il quale ha aggiunto,

“Se avete intenzione di mangiare carne assicuratevi di avere un po’ di insalata di patate a parte”.

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Frena gli attacchi di fame con l’eucalipto

Dell’effetto dei profumi sull’organismo o sulla psiche se ne parla da tempo immemore. Si ritiene che, a seconda del profumo, si possano stimolare diverse aree del cervello e si possano ottenere effetti differenti. Uno di questi, secondo un recente studio, è il controllo sugli attacchi di fame che però mettono a repentaglio la dieta e il peso corporeo. Secondo la dott.ssa Eva Kemps e la collega Marika Tiggeman quando si è attaccati da una voglia improvvisa, magari di cioccolato,  a cui pare non si riesca a resistere basta pensare all’aroma di eucalipto e sentire questa voglia svanire.

Inoltre, questa sua interessante capacità potrebbe avere risvolti ben più importanti per l’alimentazione. Potrebbe essere d’aiuto nel trattamento dei disturbi alimentari come la bulimia, o le tossicodipendenze come l’alcolismo. Ovviamente in presenza di patologie serie l’intervento medico è d’obbligo, tuttavia un’integrazione con questo tipo di metodologia può essere d’aiuto, soprattutto laddove un desiderio ardente di qualcosa non sia necessariamente sintomo di qualcosa di patologico. Per esempio, questa strategia può essere utile a chi fatica restare a dieta o vuole cercare di mangiare meno.

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Colpi di calore in agguato? Bevi un bicchiere d’acqua

Come ormai da alcuni anni a questa parte accade, si passa direttamente dall’inverno all’estate. Capita sempre più spesso che il giorno prima c’erano 11 gradi, il giorno dopo 30 o più e il corpo non è preparato. A causa di questo repentino cambiamento di temperature, ci si sente abbattuti, stanchi, più stressati e si tende a bere bevande zuccherat o gassate nella speranza di trovare sollievo. Niente di più sbagliato, sostengono gli esperti. Meglio bere un bicchiere d’acqua, ovviamente evitando l’acqua troppo fredda, che come è risaputo può causare congestioni.

Come spiegano i nutrizionisti, infatti, bere l’acqua disseta e non aumenta lo stress organico in un corpo già messo duramente a prova dall’improvviso cambio di temperatura. Dissetarsi con un bicchiere d’acqua, liscia, è il modo migliore per combattere il caldo ed evitare una pericolosa situazione di disidratazione. Se poi accompagnamo il tutto magari con la frutta, il gioco è fatto. Mangiando la frutta, infatti, ci assicuriamo anche un’integrazione dei sali minerali eventualmente persi con la sudorazione.

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Mangiare la selvaggina mette a rischio la salute

Mangiare la selvaggina mette a rischio la saluteLa selvaggina, è vero, non a tutti piace. A qualcuno per questioni etiche, a qualcun altro per il sapore. Nonostante ciò in molti la consumano e, proprio queste persone, corrono un rischio in più, l’avvelenamento da piombo. L’avvelenamento da piombo, detto anche Saturnismo, si manifesta con diversi e pericolosi sintomi.

Tra questi vi sono anemia emolitica, convulsioni, ipertensione, edema cerebrale, disturbi gengivali, alterazioni cognitive, danni ai reni, dolore addominale, nausea, vomito, stipsi, infertilità nella donna, anomalie spermatiche e oligospermia nell’uomo, stanchezza, in particolare nei bambini, amnesia… Insomma, una bella compagnia. L’allarme piombo nella carne arriva da un team di ricercatori britannici e spagnoli che hanno pubblicato i risultati di uno studio sulla rivista PLos ONE. Secondo gli scienziati consumare carne di selvaggina cacciata con munizioni che ancora contengono piombo espone al rischio di avvelenamento.

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Anoressia: ecco i nuovi malati

Tra i disturbi del comportamento alimentare, l’anoressia è quello più conosciuto; fino ad oggi si credeva che la voglia di eccessiva magrezza fosse ad appannaggio esclusivo delle adolescenti, ma non è così. Secondo quanto riportato dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, l’anoressia colpisce anche i bambini di 10 anni, che già a questa età manifestano i sintomi di questo disturbo alimentare difficilmente controllabile perché non è facile fare una diagnosi in breve tempo.

La conferma dell’aumento di casi di anoressia nei bambini è arrivato anche da Alberto Ugazio, presidente della Società italiana di pediatria, che ha dichiarato che il 15 % dei maschietti e il 20% delle femminucce ha mostrato segnali di anoressia. Anche il dottor Ugazio conferma la difficoltà per i genitori di riconoscere chiaramente questa malattia, e spiega:

E’ un compito complesso perché con l’adolescenza cala l’interesse per il cibo, distratti come si è da tanti altri stimoli esterni.

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L’alimentazione giusta per sopportare meglio il caldo

alimentazione estiva

Sappiamo tutti molto bene che durante lestate è necessario modificare leggermente le proprie abitudini alimentari per affrontare al meglio le temperature “impegnative” che caratterizzano la bella stagione. Nei prossimi mesi quindi bando ai cibi più grassi e calorici, che invece sono utili in inverno per affrontare il freddo, e sotto con cibi freschi, e rinfrescanti, ricchi di vitamine e sali minerali utili per mitigare gli effetti della sudorazione.

Sbizzarritevi quindi portando in tavola tutti i giorni insalate e macedonie preparate solo con frutta e verdura di stagione e preferite pesce e carni bianche alle carni rosse. Sarà opportuno inoltre evitare sughi troppo pesanti per condire i primi piatti (assolutamente no a panna e besciamella) e preferire un bel piatto di spaghetti al pesto o al sugo freschi o, ancora meglio, una bella insalata di pasta con verdure. Evitate burro e margarina per preparare o condire pietanze e preferite piuttosto l’olio extra-vergine di oliva.

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Frutta tropicale per dimagrire dolcemente

Tutti straricchi di vitamine e potassio, e con poche calorie, i frutti tropicali sono dei potenti bruciagrassi. E aiutano a saziarti più in fretta. Datteri, ananas e banane sono tra i più comuni, ma non sono certo gli unici frutti esotici che si possono acquistare anche alle nostre latitudini. Prima di metterli nel carrello, però, è bene conoscerne più da vicino le virtù dimagranti (o gli eventuali rischi per la linea) in modo da acquistarli in maniera “mirata”.

Il lime o limetta è, tra gli agrumi, il più indicato per ripulire l’intestino in profondità, soprattutto prima dell’arrivo del caldo e quando si è seguita per mesi una dieta sregolata che  ha riempito il colon di scorie. Il suo succo, fortemente aromatico, contiene molta vitamina C e sali minerali e ha proprietà diuretiche, battericide e antisettiche. La mattina appena sveglio, bevi un bicchiere di acqua tiepida dove avrai spremuto un lime: stimola le vie urinarie e faciliti lo svuotamento dell’intestino.

Il litchi, piccolo frutto d’origine cinese dal delicato sapore di rosa, è considerato un efficace ricostituente generale, un antinfiammatorio e un ottimo tonico per lo stomaco. Ma soprattutto, il litchi contrasta l’azione dei radicali liberi che frenano le attività metaboliche e favoriscono la formazione dei depositi adiposi. Contiene vitamina C (antiossidante), potassio, magnesio, fosforo e calcio (anti fame).

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Soffri di asma? La colpa è degli hamburger

La dieta mediterranea è sempre la migliore, su questo sono tutti d’accordo. E risulta il regime alimentare che più protegge la salute dell’organismo soprattutto quando un nuovo studio suggerisce che mangiare tre o più hamburger a settimana può aumentare il rischio di sviluppare l’asma, specialmente nei bambini. Lo hanno scoperto un team di ricercatori che ha sottoposto ad analisi i dati relativi a 50.000 bambini provenienti da 20 Paesi di tutto il mondo e che ha pubblicato i risultati di questa indagine sulla rivista scientifica Thorax.

In questo studio sono state valutate le abitudini di vita e alimentazione di bambini che vivono sia nei Paesi ricchi che in quelli più poveri. L’analisi si è svolta durante l’arco di dieci anni. I genitori dei bambini presi in esame sono stati interrogati per scoprire quale fosse la reale dieta alimentare dei figli e se questi avessero mai sofferto di asma o se avessero mai manifestato disturbi del respiro o affanno.

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L’alimentazione migliore per prepararsi agli esami di maturità

alimentazione esami maturità

Il prossimo 22 giugno inizieranno gli esami di maturità e come ogni anno milioni di studenti saranno sottoposti all’inevitabile stress che comporta un periodo di studio intenso. In questo caso l’alimentazione è molto importante, come spiega il dottor Andrea Ghiselli, nutrizionista dell’Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione di Roma:

In vista dei test l’alimentazione da consigliare deve essere soprattutto a base di verdura, frutta e, in generale, alimenti digeribili e nutrienti.

La regola principale della dieta in vista degli esami di maturità è quella di consumare 5 pasti al giorno nutrienti e leggeri, magari variando il più possibile i cibi; è assolutamente vietato saltare i pasti con la scusa di risparmiare tempo, in quanto l’ansia, poi, potrebbe farvi mangiare di tutto e in modo scombinato. Consumando cinque pasti, le calorie devono essere distribuite nell’arco della giornata, approssimativamente, 20% a colazione, 5% nello spuntino a metà mattina, 40% a pranzo, 5% nella merenda e il 30% a cena.

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Attenzione ai gamberi, possono causare gravi infezioni parassitarie

Il mangiare gamberi poco cotti o peggio, crudi, espone al serio rischio di contrarre una temibile parassitosi. La colpa è del Kellicotti Paragonimus, un parassita che alberga nei gamberi, in particolare quelli di acqua dolce. È endemico in Nord America, ma ormai diffuso in molti altri Paesi, tra cui l’Asia. Attenzione quindi a quello che si mangia durante le vacanze, che siano negli Usa o in altri paesi esotici.

Questo è l’allarme che arriva dai ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis che hanno diagnosticato recentemente un’infezione parassitaria in sei persone che avevano mangiato gamberi crudi. Come ha dichiarato il dott. Gary Weil, professore di medicina e di microbiologia molecolare, che ha curato alcuni dei pazienti, “L’infezione, chiamata Paragonimiasi, è molto rara, per cui è estremamente raro vedere molti casi in un centro medico in un periodo di tempo relativamente breve. Siamo però quasi certi che ci sono altre persone con l’infezione che non sono state diagnosticate”.

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Con lo spuntino giusto non si ingrassa

La razione alimentare da 1500 calorie (equilibrata in principi nutritivi), che spesso viene suggerita per dimagrire in modo fisiologico di 500-700 grammi alla settimana. Al di là dell’aspetto dietetico, la vera insidia per tutte le persone che si sentono oppresse dagli impegni, è lo stile di vita “tutto dovere niente piacere” che produce un carico di stress che spesso alimenta la fame nervosa.

Questa tendenza a vivere di corsa, tra l’altro, attiva il rilascio dell’ormone neuro-peptide che favorisce l’accumulo di grasso. Il primo consiglio che diamo è quello di rallentare, traducendo questa ricer­ca di lentezza anche nei pasti e soprattutto al momento degli spuntini. Assaporando lenta­mente gli snack di metà mattina e di metà pomeriggio, si ottengono infatti due vantaggi:

  1. le papille gustative ricavano il massimo piacere e non ci fanno stramangiare ai pasti;
  2. L’ipotalamo, l’area del cervello che governa il segnale di sazietà, ci invia il messaggio di “stop al cibo” prima che i fabbisogni calorici vengano superati e trasformati in adipe.

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Mirtilli e pino, la combinazione vincente per la salute della vista

E’ risaputo che la salute della vista sia importante. Una minaccia, tra le tante, è la pressione oculare che se troppo elevata si trasforma in ipertensione oculare. Tra i possibili disturbi correlati c’è per esempio il glaucoma, una patologia che può portare alla cecità. Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università degli Studi G. d’Annunzio, a Chieti e Pescara, mette in evidenza la proprietà di abbassare la pressione oculare da parte di un mix a base di mirtillo e corteccia di pino marittimo.

I ricercatori italiani, guidati dal professor Robert Steigerwalt, hanno reclutato 79 persone con l’ipertensione oculare ma senza sintomi di perdita della capacità visiva o glaucoma. I partecipanti sono poi stati suddivisi in tre gruppi. Il gruppo A ha ricevuto giornalmente un supplemento a base di 40 mg di Pycnogenol e 80 mg di Mirtoselect; il gruppo B ha ricevuto il collirio Latanoprost e il gruppo C una combinazione di entrambi. Il trattamento è durato 24 settimane.

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Due bicchieri di latte per tonificarsi e perdere grasso

Bere due bicchieri di latte dopo aver fatto esercizio fisico aiuta a tonificare i muscoli e a perdere massa grassa, non soltanto negli uomini, ma anche nelle donne. Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Kinesiologia della McMaster University, in Canada. Il professor Stu Phillips e colleghi sono partiti dalla considerazione che nonostante l’esercizio fisico non sia una prerogativa femminile i benefici per la salute con l’allenamento di resistenza sono enormi. Aumenta la forza, l’ossatura, la salute muscolare e metabolica.

Già un precedente studio aveva dimostrato che il latte favoriva l’aumento della massa muscolare e la perdita di grasso negli uomini. Ora, i ricercatori si sono concentrati sugli effetti del latte nelle donne. Un errore comune è che le donne tendono a prendere le distanze dai latticini perché convinte che questi siano grassi o possano favorire l’accumulo di grasso. Al contrario, al termine dello studio i ricercatori hanno riscontrato una significativa perdita di grasso. Essi hanno reclutato un gruppo di giovani donne che non praticavano sport per aumentare la resistenza fisica.

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dieta per evitare reflusso

Mangiare il pesce fa bene alla salute

Mangiare il pesce è molto utile sia per mantenersi in salute che in linea; in particolare, consumare regolarmente questo alimento fa bene per contrastare il diabete, le malattie cardiovascolari e anche per migliorare l’umore. Attenzione, però: sono bandite le fritture, mentre va bene il pesce cotto alla griglia, al vapore e al forno.

Non dovete fare scorpacciate di pesce per sentirvi meglio: bastano anche solo un paio di porzioni a settimana; ma perché il pesce è così salutare? Innanzi tutto perché ricco di fosforo, proteine, vitamine e i famosi grassi omega 3; non a caso il pesce è al centro di una campagna di educazione alimentare della Nutrition Foundation of Italy e il noto marchio Rio Mare.

Il direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy, il dottor Andrea Poli, afferma:

Ci fa piacere approfondire un tema così importante come il ruolo del pesce nella dieta quotidiana, al fine di diffondere uno stile alimentare più sano ed equilibrato e contribuire ad ampliare il consumo di uno degli alimenti più preziosi per la nostra salute.

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Misurare il sale è meglio che assumere i farmaci anti-ipertensivi

Misurare il sale è meglio che assumere i farmaci anti-ipertensiviE’ ampiamente risaputo che misurare e controllare la quantità di sale che si assume è utile per prevenire l’ipertensione e dimagrire, oltre che aiutare a combattere la cellulite, problema che affligge molte donne in vista dell’estate. La novità è che controllare la quantità di sale ingerita può essere efficace come l’assumere farmaci contro l’ipertensione, in particolare nei soggetti con disturbi renali.

La notizia arriva da un team di ricercatori della Scuola di Medicina dell’University of Indiana e del Medical Center dell’University of Maryland, negli Usa, i quali hanno condotto un nuovo studio in cui è stato evidenziato come misurare l’assunzione giornaliera di sale all’interno della dieta può contribuire a controllare la pressione arteriosa, oltre a raggiungere più facilmente il peso ideale o secco, che sarebbe anche il peso che si ottiene dopo l’eliminazione dei liquidi in eccesso accumulatisi durante una eventuale sessione di dialisi.

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Scopri di cosa ingrassi!

circonferenza vita e fianchi

Soffri di ritenzione, cellulite oppure il tuo problema è il grasso “vero? Per mettere in atto una strategia mirata…adesso, per prima cosa, devi farti una domanda: la tua pancia e tuoi fianchi sono sempre “abbondanti” oppure si tratta di un sovrappeso tempora­neo? Se la tua pesantezza è di tipo cronico o comun­que si ripresenta molto spesso, bisogna capire quali sono le cause.

Innanzi tutto misura il punto vita:  puoi farlo da sola, ma sarebbe meglio farsi aiutare da un’altra persona. Togliti i vesti­ti e mettiti in posizione eretta, con l’addome rilassato, le braccia ai lati del tronco e i piedi uniti. Il centimetro da sarta viene posizionato un po’ più in basso rispetto all’ombelico, a contatto con la cute ma senza compri­merla. Misura la circonferenza e segna il valore su un foglio di carta.

Adesso posiziona il metro un po’ più in basso, all’altezza del pube, prendi anche questa misura e annotala. In una persona in linea, il rapporto vita/fianchi  (ossia la circonferenza della vita diviso quella dei fianchi) deve essere inferiore o pari a 1. Quindi, dividi la misura in centimetri della vita per quella dei fianchi: se questo valore è maggiore di 1 indica una tendenza del metabolismo ad ac­cumulare il sovrappeso soprattutto nella parte centrale e in quella medio bassa del corpo. Se hai ottenuto valore superiore a 1 valuta di che tipo è il tuo sovrappeso “toccando con mano” la consistenza dei tuoi cuscinetti.

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I semi di lino aiutano a combattere il cancro ovarico

Sembra che i semi di lino aiutino a combattere il cancro ovarico, male sempre più diffuso fra le donne che entrano in menopausa. Ad affermarlo è un recente studio che per ora è stato condotto su modello animale, ma che ha buone probabilità di avere una valenza positiva sugli esseri umani, cosa che potrà essere verificata a seguito di uno studio più articolato e ampio.

Un team di scienziati dell’University of Illinois, a Chicago, negli Usa, ha condotto una ricerca su un gruppo di galline affette da tumori ovarici. Gli animali sono stati suddivisi in due gruppi e poi sottoposti per circa un anno ad una dieta normale  e ad una arricchita al 10% dai semi di lino, noti per il loro alto contenuto di acidi grassi omega-3, che sono chemiopreventivi nel cancro della mammella e possono essere benefici anche per altri tipi di tumore.

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I cibi giusti per combattere lo stress

Oggigiorno, vivere in condizioni di stress è abbastanza frequente: tra casa, lavoro e impegni vari, siamo sempre di corsa e chi ci rimette è proprio il nostro sistema nervoso. Se proprio non riusciamo a staccare la spina, e non possiamo seguire eventuali corsi di yoga o pilates per rilassarci, non ci rimane che affidarci all’alimentazione, e in particolare ai cibi che, grazie alle loro proprietà aiutano a ridurre lo stress.

Le prime della lista sono le arance; uno studio tedesco ha scoperto che la vitamina C riduce lo stress e aiuta a normalizzare la pressione sanguigna dopo una situazione particolarmente stressante, oltre, naturalmente, a potenziare il sistema immunitario. Anche le patate dolci sono molto utili per ridurre lo stress in quando sono ricche di vitamine e fibre che aiutano a trasformare i carboidrati.

Tra la frutta secca, vanno bene le mandorle, perché contengono molte vitamine B ed E che aiutano il sistema immunitario, e le noci che riducono la pressione sanguigna. Tra la frutta fresca, invece, i migliori alleati contro lo stress sono le albicocche, in quanto contengono molto magnesio che contribuisce a rilassare i muscoli, e l’avocado che, grazie ai suoi grassi monoinsaturi e all’elevato contenuto di potassio, contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna.

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