La vitamina B12 previene il morbo di Alzheimer

La scienza dell’alimentazione sta davvero facendo passi da giganti e ogni giorno si scopre sempre qualcosa in più per curare o prevenire malattie molto gravi, proprio come il morbo di Alzheimer. Secondo un recente studio, svolto dai ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, la vitamina B12 potrebbe essere un antidoto portentoso.  La ricerca durata ben 7 anni ha permesso di verificare il ruolo di questa vitamina.

Si sono sottoposti alla sperimentazione 271 finlandesi volontari tra i 65 e i 79 anni, sani all’inizio della ricerca, 17 dei quali hanno sviluppato la demenza senile nel corso dello studio.  I partecipanti sono stati periodicamente sottoposti ad analisi del sangue per analizzare i livelli di vitamina B12 e di omocisteina (un aminoacido associato alla vitamina B12) i cui eccessivi livelli sono collegati a effetti negativi sulla salute del cervello (compreso l’ictus). Il focus della ricerca ha verificato che per ogni micromole di omocisteina in più il rischio di malattia di Alzheimer aumenta del 16%, mentre per ogni picomole in più della forma attiva della vitamina B12 il rischio si riduce del 2%.

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La dieta del nastro rosa contro il tumore al seno

Questo mese di ottobre per le donne deve avere un significato davvero particolare, perché è dedicato alla prevenzione del tumore al seno, un male che colpisce signore di ogni età. C’è capitato più volte di parlare del legame che c’è tra alimentazione e cancro e di come una dieta ben equilibrata e uno stile di vita sano siano fondamentali per proteggersi dalla malattia. Per questo, Mary Flynn, dietologa e docente di Medicina alla Brown University di New York, ha messo insieme i dati raccolti in 25 anni di ricerca ed esperienza nel libro “The Pink Ribbon Diet” (la Dieta del nastro rosa).

La dieta del Nastro Rosa promuove prima di ogni cosa la salute. Alla base dell’alimentazione ci deve essere la piramide della Dieta Mediterranea, riconosciuta nel mondo come uno stile alimentare completo, nutriente e salutare, fatto di frutta e verdura, vitamine e prodotti antiossidanti.

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Contrastare la preipertensione con l’anguria

È il simbolo dell’estate, eppure è un frutto che andrebbe mangiato tutto l’anno. Non solo, perché ha basso contenuto calorico e tanta acqua, ma perché è in grado di contrastare la preipertensione, una delle patologie che precedono l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Sto parlando dell’anguria e questo è quanto hanno scoperto con uno studio pilota i ricercatori della Florida State University Usa,  guidati da Bahram Arjmandi.

Per raggiungere questa tesi, gli esperti hanno somministrato a un piccolo gruppo di 4 uomini e 5 donne in post menopausa (tra 51 e 57 anni) 6 grammi di estratto di L-citrullina per sei settimane, rilevando un miglioramento della funzione delle arterie e, di conseguenza, l’abbassamento della pressione aortica in tutti e 9 i soggetti.

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Carote, olio e menta contro l’invecchiamento cerebrale

Dieta e salute, un binomio confermato da molti esperti nel tempo. Ci sono alimenti che fanno perdere peso, come il peperoncino, e alimenti che aiutano a stare meglio e prevenire delle malattie che potrebbero anche essere mortali. Quali? Per esempio le carote, il sedano, l’olio d’oliva, ma anche la menta, il rosmarino e la camomilla. Pensate a loro come a dei supercibi che contengono un composto che ridurrebbe l’infiammazione legata all’età, ma anche disturbi cerebrali e perdita di memoria

Si chiama Luteolina, è un flavone, e sembra essere collegata nell’inibizione del rilascio di molecole infiammatorie nel cervello. Questa scoperta arriva dall’America, dell’Università dell’Illinois. Per eseguire l’esperimento i ricercatori hanno esaminato le cellule della microglia: cellule immunitarie presenti sia nel cervello che nel midollo spinale.

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La dieta giusta per ogni fase della vita

Esiste una dieta per ogni età. Il nostro corpo, infatti, ha bisogno di seguire un regime equilibrato in base ai suoi reali bisogni energetici e di crescita, che sono molto diversi a seconda della fase della vita. Per esempio un ragazzo avrà un metabolismo più veloce rispetto a un adulto e una signora in menopausa dovrà curare maggiormente la salute delle sue ossa. Ecco quindi che diventa fondamentale seguire delle regole alimentari, per mantenersi in salute.

La prima fase è quella dell’infanzia. I bambini, dallo svezzamento in poi, hanno bisogno di seguire una dieta leggera ma ricca di micronutrienti (vitamine, minerali, calcio, zinco, ecc).  E’ importante un buon apporto proteico e quindi è consigliabile il consumo di tacchino, pollo, latte, uova, pesce e di proteine vegetali.  Come per gli adulti, anche i bambini devono bere durante il giorno circa 1 litro d’acqua e non sempre semplice.  L’acqua comunque si trova anche nel cibo, quindi un consumo regolare di frutta, verdura, passati e zuppe di verdure contribuisce a mantenere i necessari livelli.

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L’amaro a fine pasto non fa digerire e fa ingrassare

Sono moltissime le persone che alla fine di un pasto si concedono il cosiddetto ammazzacaffè, un liquore amaro a base di erbe dal tasso più o meno alcolico, che si è soliti credere che faccia digerire.

Quella che l’amaro aiuti la digestione, in realtà è solo una credenza che si basa sul fatto che, dopo aver bevuto questo liquore si avverte un leggero senso di bruciore all’interno dello stomaco; ciò è vero solo in parte: il sapore amaro delle erbe aumenta, sì, la secrezione dei succhi gastrici, ma la gradazione alcolica di queste bevande, irrita le pareti dello stomaco rallentandone lo svuotamento e, quindi, la digestione.

Infatti, la maggior parte degli amari possiedono una gradazione alcolica piuttosto elevata, ovvero tra i 30 e 35°, proprio per questo, l’unico amaro che davvero stimola la digestione, è quello a base di rabarbaro, in quanto la sua gradazione alcolica si attesta intorno ai 12,5°; bene anche il vino che con i suoi 10 o 14°, riesce a stimolare la secrezione dei succhi gastrici.

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Dieta mediterranea più salutare negli anni Sessanta

Il benessere e la ricchezza in questi anni ci hanno regalato la sensazione di avere una vita migliore rispetto a quella dei nostri genitori. In parte è così, sicuramente abbiamo più agi, ma siamo sicuri che la routine moderna sia più salutare?  La dieta, infatti, indica non solo la qualità dello stile di vita, ma anche i cambiamenti sociali. Oggi si mangia di sicuro più carne e i freezer di molte famiglie sono pieni di prodotto già pronti, dal semplice soffritto alle lasagne.  La dieta dei ragazzi italiani è sempre meno mediterranea e, nella scala M.A.I-Mediterranean Adequacy Index, si avvicina appena al valore 1, quando negli anni Sessanta lo stesso indice arrivava a 7.

Insomma, qualcosa è cambiato davvero ma non in bene. A darne notizia sono i nutrizionisti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, secondo i quali sarebbe indicato un “ritorno al passato” per migliorare le abitudini alimentari dei giovani. È fondamentale arricchire il regime alimentare con tanta frutta, verdura e pesce.

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Mangiare sano, 4 italiani su 10 vorrebbero cambiare alimentazione

Condurre una vita più sana e avere un’alimentazione curata. È questo il desiderio di tanti italiani, peccato poi che tra dire e fare c’è di mezzo un sacco di cibo spazzatura. Da quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani, la quota di persone consapevole è pari al 37% degli italiani (quasi 4 su 10), percentuale che sale al 40,5% tra i 30-44enni, ad oltre il 40% tra le donne e sopra il 43% tra le casalinghe. Questo è il quadro che è stato dipinto in occasione dell’Obesity Day, attualmente in corso in tutta Italia, e promosso dall’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) per combattere l’obesità nel nostro Paese dove 1 persona su 3 è in sovrappeso e 1 su 10 è addirittura obesa.

Forse però desiderare non è sufficiente, ci vuole una cultura del cibo in grado di correggere certe abitudini poco salutari. Gli italiani “frustrati” sono, secondo la Coldiretti, in numero superiore a quelli (33%) che dichiarano di seguire una dieta sana perché l’alimentazione è tra i fattori importanti per la salute, e sono soprattutto gli anziani (40,3%) e i laureati (37,6%) a praticare questa tendenza salutista.

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Carotenoidi: indispensabili per la salute delle donne

Con il termine carotenoidi si indicano una serie di pigmenti responsabili della colorazione di frutta e nella verdura; sono esempi di carotenodi il licopene, che si trova nei pomodori e nei meloni, la luteina, propria degli ortaggi a foglia verde, e il betacarotene, contenuto nei peperoni, nella zucca, nelle carote e nelle patate.

I carotenoidi contengono molte sostanze antiossidanti indispensabili per la salute delle donne, in quanto proteggono dall’insorgenza di diversi tumori, come ad esempio il cancro al seno, purtroppo però, molte non li assumono nelle giuste dosi; ciò è particolarmente vero soprattutto nel caso delle giovani donne, o almeno è ciò che emerge dal rapporto “Phytonutrient Report: Women’s Health by Color” realizzato dal Nutrilite Health Institute.

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La bilancia anti-stress per non ingrassare

Non è novità che lo stress faccia ingrassare. Purtroppo l’ansia e il nervosismo agiscono sullo stimolo della fame favorendo i comportamenti alimentari disordinati. Ecco allora che arriva una speciale ‘bilancia‘, in grado di segnalare che si sta superando il livello di guardia. Si tratta di un modello scientifico, illustrato in occasione dell’Obesity Day, la via domani in 200 centri specializzati in tutta Italia affinchè le persone con problemi di peso o con bambini a rischio obesità possano prendere contatto con gli esperti del settore.

Lo stress, prima di essere un fattore di rischio per la salute, è una risorsa per l’uomo e diventa un guaio solo quando è eccessivo o cronico. La bilancia dello stress non è un oggetto, non aspettiamoci quindi una classica pesa, ma un modello scientifico che consente al medico e allo psicologo di misurare, quindi di pesare, lo stress di ogni singolo individuo. Invece dell’ago che indica i numeri, ci sono test che esprimono valutazioni cliniche.

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Obesity day 2010, lotta al sovrappeso

Domenica e lunedì in tutta Italia si svolgerà l’Obesity Day, la giornata organizzata dall’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Aid) per sensibilizzare i cittadini sui rischi dell’obesità del sovrappeso. Purtroppo il quadro generale delle singole regioni sta peggiorando e il numero di bambini in eccesso di peso è in continuo aumento. La Campania è in una situazione drammatica, ormai posizionata come fanalino di coda del Paese: 18 bambini su cento sono in sovrappeso e 21 obesi,si attesta invece la percentuale delle donne obese (ferma al 24%), mentre è aumentata il numero di maschi (dal 19 è passata al 25%). La fotografia nazionale, invece, identifica che 24 persone sono in sovrappeso e 12 obese. Un esercito di 138 mila piccoli in eccesso sulla bilancia. Dal 2000 a oggi, quindi in soli 10 anni, i dati non hanno fornito un complessivo segno di miglioramento.

Su tutto il territorio italiano 200 centri dietetici pubblici saranno a disposizione di quanti vorranno ricevere informazioni sulla cura e la prevenzione dell’obesità. Gli specialisti saranno pronti a fornire consigli sulle corrette modalità nutrizionali per perdere peso, informando sui rischi conseguenti all’obesità e soprattutto suggerendo i corretti stili di vita da adottare.

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Prevenire l’influenza con l’alimentazione

Non c’è ancora l’allarme influenza, ma il classico malanno di stagione non dovrebbe tardare ad arrivare, tanto che si parla già di vaccinazione. Per difendersi dagli agenti patogeni ci sono diversi metodi, uno di questi è impostare un’alimentazione ricca di vitamine. Come? È molto semplice, facendo il pieno di vegetali verdi e rosso-arancioni. Potete quindi sbizzarrirvi in cucina con piatti a base di broccoli, carote, zucca, che oltre a contenere pochissime calorie, è anche fonte di ferro, agrumi e cerali integrali.

La dieta per proteggere dall’influenza deve prima di tutto tutelare le vie respiratorie. Quindi è fondamentale usare l’aglio, che è un eccellente battericida e virucida, oltre che un fluidificante.  Lo potete aggiungere a crudo nei vostri piatti giusto il tempo di insaporirli e poi levarlo. La cosa migliore sarebbe spremerlo, ma per evitare che sia pensante, questo metodo è più che sufficiente. Anche le cipolle hanno virtù antisettiche e antibiotiche e sono utili, mangiate crude in insalata, per combattere faringite, laringite e sinusite.

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Noci, utili per ridurre lo stress e combattere il colesterolo

I benefici della frutta secca sono noti da tempo e in particolare quelli delle noci, alimenti ricchi di antiossidanti, sali minerali e vitamine. Qualche tempo fa vi avevamo parlato dell’efficacia delle noci nel combattere la demenza senile, oggi torniamo ad illustravi le qualità delle noci avvalendoci dei risultati di due recenti studi, secondo i quali, le noci sarebbero utili per abbassare il colesterolo e per ridurre lo stress.

Secondo una ricerca condotta dalla Penn State University , che verrà pubblicata a breve sul “Journal of the American College of Nutrition”, mangiare nove noci al giorno aiuterebbe a ridurre gli effetti dello stress.

Lo studio è stato condotto con l’ausilio di 22 volontari adulti; ad un gruppo sono state date quotidianamente nove noci mentre all’altro no; dopo sei settimane, i medici hanno effettuato delle prove di resistenza allo stress e hanno verificato come coloro che avevano mangiato le noci fossero più in forma dal punto di vista del sistema nervoso.

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La dieta dell’autunno

Per affrontare al meglio l’autunno che ormai è entrato nel vivo, non c’è niente di meglio di un’alimentazione sana ed equilibrata basata sulla frutta e verdura di stagione; è noto che ogni cambio di stagione, specie se il passaggio è dall’estate all’autunno, porta con sé malesseri, malumori, stanchezza e tutti gli altri disturbi stagionali come raffreddore e influenza; tutto ciò, quindi, rende indispensabile il potenziamento delle difese immunitarie del nostro organismo, meglio se tramite l’alimentazione.

La soluzione migliore per restare in linea e non farsi abbattere dalle giornate grigie e fredde è quella di puntare sui colori dei prodotti dell’autunno; pensate che solo i cibi estivi abbiano questa qualità? Vi sbagliate, perché in autunno c’è il rosso del melograno, il verde delle mere e delle pere, il viola dell’uva, l’arancio delle zucche e dei cachi, senza contare tutte le sfumature di marrone date dai funghi, dalle castagne e dalla frutta secca.

Inutile dire che un’alimentazione a base di questi cibi è molto utile anche per la salute dell’organismo, perché sono alimenti ricchi di vitamine, fibre e minerali indispensabili per il nostro benessere.

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Ipertensione e alimentazione

Secondo quanto dichiarato di recente dal dottor Bruno Trimarco, presidente della SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione arteriosa) e ordinario di medicina interna all’Università degli Studi di Napoli Federico II, circa il 20% degli italiani soffre di ipertensione arteriosa e la metà di essi, nonostante sia perfettamente consapevole del proprio stato di salute, non segue le indicazioni degli specialisti sullo stile alimentare più adeguato per tenere a bada il disturbo ed evitare così di incorrere in accidenti cardiovascolari quali ictus e infarto.

Eppure, nei casi in cui, secondo il giudizio del medico, l’ipertensione primaria, ovvero non dipendente da malattie cardiovascolari o endocrine (caso in cui si parla di ipertensione secondaria) non ha ancora raggiunto livelli allarmanti, per scampare il pericolo basterebbe seguire la dieta giusta ed eliminare i fattori di rischio quali vita sedentaria, vizio del fumo e stress. La dieta può comunque giovare anche a coloro che sono affetti da ipertensione secondaria, coadiuvando l’azione dei farmaci anti ipertensivi.

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Dieta del Dna, in vendita il primo test “casalingo”

Attraverso il Dna si può stabilire una dieta personalizzata. È una teoria che da anni gli scienziati stanno studiando e finalmente sono giunti a un’applicazione pratica, che potrà cambiare la vita di molte persone.  La Inherent Health, un’azienda di biotecnologie statunitense,  ha messo sul mercato americano un test del Dna che costa circa 120 euro (160 dollari) ed è in grado di stabilire, dall’esame dei geni, il regime alimentare più adatto a una persona. Chi ha potuto già provare questo metodo ha perso tre volte più chili rispetto alla dieta mediterranea tradizionale.

Ma in cosa consiste il test? All’interno di un kit, che viene spedito a casa, si trova un tampone per il prelievo a digiuno (almeno due ore dopo i pasti e con denti ben lavati) della saliva, da lasciare asciugare per 15 minuti in posizione verticale per essere poi rimandato all’indirizzo della società.

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La dieta per affrontare la candidosi

Con il termine candidosi si indica un gruppo di infezioni che possono interessare la vagina, il cavo orale (si parla in questo caso di mughetto) o la pelle; a causarla è un fungo, la Candida albicans, normalmente presente nel nostro intestino, nella vagina, nella pelle e nelle mucose. Normalmente la candida non è un nostro nemico ma quando, in un organismo debilitato e/o immunodepresso o a seguito dell’assunzione di antibiotici o di un periodo di stress, si moltiplica in maniera anomala può dare luogo a un disturbo, la candidosi appunto, che una volta instauratosi diventa contagioso.

I sintomi della candidosi sono molteplici e possono comprendere:

  • Alterata qualità delle feci, diarrea, prurito e/o eczema perianale.
  • Senso di pesantezza e gonfiore dopo aver mangiato carboidrati e zuccheri
  • Chiazze rossastre sulla pelle o sulle unghie, eruzioni cutanee
  • Bruciori alla bocca e ulcerazioni agli angoli delle labbra, afte, patina sulla lingua, alitosi
  • Mal di testa
  • Infezioni del pene, prurito ai genitali , infezioni vaginali croniche, bruciore nella minzione, cistiti

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La dieta dei legumi

Nell’alimentazione quotidiana, troppo spesso si tende ad escludere i legumi, magari perché ci vuole troppo tempo per cuocerli o semplicemente perché hanno un sapore particolare che a volte li fa essere poco amati. In realtà questa esclusione non andrebbe fatta, in quanto i legumi sono alimenti ricchi di proprietà benefiche, tanto da essere diventati protagonisti di una dieta ad hoc, la dieta dei legumi, appunto.

I modi per cucinare i legumi sono tanti e adesso che andiamo incontro alla stagione fredda cosa c’è di meglio di una bella zuppa fumante a base di legumi? Prima di illustrarvi i menù della dieta, vediamo quali sono le principali virtù dei legumi.

Innanzi tutto, tutte le leguminose, e quindi, tra gli altri, i fagioli, i ceci, i piselli, le fave e le lenticchie contengono molte proteine, anzi: sono i vegetali che ne possiedono di più, basti pensare che ne contengono più o meno come la carne, anche se la qualità delle proteine dei legumi non è la stessa di quella delle proteine di origine animale.

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