Dieta salvadanaio per risparmiare mangiando

Proteggere la salute e anche il portafoglio. Fare la spesa costa molto, soprattutto quando si tende a cucinare poco e acquistare prodotti già confezionati. Quest’abitudine oltre a essere dannosa per il corpo che non riceve i nutrimenti necessari, è anche abbastanza gravosa per il bilancio familiare. Ecco perché il pediatra Italo Farnetani, dell’università di Milano-Bicocca, ha studiato una dieta salvadanaio per risparmiare mangiando sano.

Che ne dite? Potrebbe essere una sorta di buon proposito per il 2011. È importante ovviamente a tutte le età avere un’alimentazione corretta, motivo in più quando si è piccoli e in fase di crescita.  Il pediatra ha inoltre commentato:

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Diabete e cancro si potranno curare con l’ormone della fame

Avete sempre fame, mangiate in modo irregolare o, invece, siete precisi come degli orologi: i pasti hanno un’ora e una durata ben stabilita. Ma c’è di più, appena guardate un cibo ingrassate o il vostro metabolismo è così efficiente da essere sempre magrissimi? Dopo anni di ricerche, gli esperti della Università del Texas, Southwestern Medical Center, hanno risolto alcuni dei misteri legati all’ormone adiponectina, un ormone che controlla il metabolismo energetico di lipidi e carboidrati, conosciuto anche come ormone della fame.

L’obiettivo della ricerca era quello di scoprire come questo ormone impedisca la sensibilità all’insulina e possa favorire la sopravvivenza delle cellule. La comprensione di questi meccanismi potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per il diabete, il cancro, le malattie cardiache, ma anche per tutte quelle patologie strettamente legate(e non solo)  ai problemi di peso.

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Avanzi delle feste: congelare i cibi cotti

La preparazione del pranzo di Natale rende spesso un pò ansiosi rispetto alla quantità e alla tipologia di cibo da preparare, infatti, spesso ci ritroviamo a comprare quantità di cibo che potrebbero sfamare il doppio dei nostri invitati. La conseguenza di tante attenzioni associate con un pò di “ansia da prestazione culinaria” ha il risultato di ritrovarsi con tanto cibo che difficilmente riusciremo a consumare.

Come possiamo evitare di trasformare i giorni successivi al natale in altre abbuffate? Come possiamo evitare di sprecare cibo che tanto faticosamente abbiamo cucinato? Per rimediare alle spesa eccessiva o ai troppi piatti cucinati possiamo pensare di congelare gli alimenti acquistati o cotti. Per far ciò, è necessario seguire alcune semplici regole per congelare i cibi cotti.

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Il pesce fritto fa male alla salute

Mangiare pesce fa bene alla salute e alla linea a patto che non sia fritto, in quanto questo metodo di preparazione, oltre ad annullare le proprietà nutrizionali del pesce, può provocare l’insorgenza dell’ictus.

La scoperta arriva da una ricerca americana condotta dal Dottor Fadi Nahab e pubblicata sulla rivista scientifica “Neurology”. Il Dottor Nahab, coadiuvato da un team di esperti, ha analizzato i dati relativi alla salute e all’alimentazione di 21.675 volontari residenti in tutto il territorio degli Stati Uniti. Questo primo screening è servito ad individuare la cosiddetta “cintura dell’ictus”, cioè i territori in cui sono maggiori i casi di infarti celebrali; nello specifico, gli stati con più casi di ictus sono risultati essere quelli del sud-est degli Usa.

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FoodRisc, il progetto europeo dedicato alla corretta alimentazione

Mangiare bene e in modo sano. Forse ci siamo un po’ dimenticati in questi giorni i principi della corretta alimentazione, ma Natale arriva una volta l’anno e ci si può concedere anche qualche strappo alla regola. Ciò che conta è non esagerare e seguire un regime dietetico ricco ed equilibrato durante l’anno. Il problema è che non è per tutti così. Ecco perché è nato il progetto ‘Foodrisc‘, finanziato dall’Unione europea con 2,97 milioni di euro. Ha come obiettivo quello di colmare le lacune nella catena dell’informazione sull’alimentazione.

Ogni giorno riceviamo una gran quantità di informazioni sugli alimenti che assumiamo, in particolare sui rischi a essi associati. Ma questo notizie sono vere? Numerose ricerche, teorie per perdere peso, consigli della nonna o infondati. Come si fa a gestirsi in questa situazione?

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Integratori naturali, più energia con il succo di barbabietola

Per trovare l’energia il segreto potrebbe essere un buon succo di barbabietola. A sostenerlo è una ricerca all’Università di Exter che ha dimostrato come questo integratore naturale sia un fantastico rivitalizzante. Lo studio infatti è riuscito a verificare come, dopo aver bevuto del semplice succo di barbabietola, molto ricco di zucchero, lo sforzo richiesto da una persona anziana durante una passeggiata, si sia ridotto del 12%.
Per giungere a questa tesi però è stato fatto uno studio abbastanza complicato e i medici hanno somministrato del succo normale a un gruppo di volontari e del succo filtrato in maniera tale da eliminare i nitrati a un secondo gruppo di volontari.

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Una ricetta contro la stipsi

Le cause che provocano la stipsi sono molteplici, tra queste abbiamo uno stile di vita frenetico, un’alimentazione non equilibrata, il cambio di stagione, problemi congeniti, ecc. Indipendentemente dalle cause esistono vari modi per combattere la stitichezza: quotidiana attività fisica, lassativi, tisane alla malva, ecc.

Tra i rimedi per contrastare la stitichezza abbiamo sicuramente il consumo di alcuni cibi che, per le loro proprietà, aiutano ad alleviare questi fastidiosi sintomi. Oggi vorremmo proporvi un piatto che può aiutare nel contrasto di questi problemi. E’ una ricetta molto semplice da realizzare: Minestra di legumi, un piatto unico contiene circa 400 calorie a porzione.

Ingredienti per la Minestra di legumi (4 persone)

  • 200 grammi di piselli secchi;
  • 1 cipolla bianca di media grandezza; 
  • 200 grammi di farro;
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva;
  • 2 porri;
  • un cespo di lattuga;
  • 30 grammi di prosciutto crudo;
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattuggiato;
  • brodo vegetale q.b;
  • sale e pepe q.b.

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La dieta antigelo

Il gelo di questi giorni ha messo in ginocchio l’Italia e, secondo le previsioni, anche le festività natalizie saranno all’insegna del maltempo; ecco, quindi, che la Coldiretti ha presentato una dieta antigelo, ovvero un’alimentazione studiata per proteggere l’organismo dal freddo intenso. Spiega, infatti l’organizzazione agricola:

È necessario prendere le dovute precauzioni per rafforzare l’organismo in vista dei disturbi stagionali, ma non solo, va tenuto nella giusta considerazione l’effetto delle basse temperature sull’organismo degli animali isotermici, tra cui l’uomo: il dispendio calorico superiore richiesto per mantenere la temperatura corporea stabile alla temperatura media di 37 gradi.

Un’alimentazione mirata, equilibrata e ricca di antiossidanti e vitamine, è l’ideale per potenziare le difese immunitarie e per combattere i disturbi stagionali, oltre che per restare in forma e in salute. La dieta studiata dalla Coldiretti vede al primo posto il consumo di alimenti ricchi di vitamina C, una sostanza ricca di antiossidanti presente nella frutta di stagione come gli agrumi e i kiwi; segue la vitamina A, facilmente reperibile nella verdura di stagione, come la cicoria, gli spinaci, la zucca e i broccoletti, tutti alimenti che contengono anche molti sali minerali.

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Obesità, i pasti sostitutivi non sono un rimedio

Quante volte abbiamo usato un pasto sostitutivo per sopperire al salto di pranzo o di una cena. Per capirci sono le classiche barrette o frappé che vengono venduti come alternativa al pasto normale, ideali per perdere peso e molto usati da chi è a dieta sia a fini estetici sia per motivi di salute. Non ho nessuna intenzione di demonizzare questi prodotti, perché a breve termine possono essere delle soluzioni valide, purtroppo secondo i medici de The Children’s Hospital of Philadelphia (Usa) non sono utili per curare l’obesità.

Pure i ricercatori, al termine della ricerca, hanno concluso che possono essere d’aiuto a perdere peso velocemente all’inizio, ma che dopo non sono più d’aiuto perché i ragazzi possono avere problemi nel gestire le porzioni di questi sostitutivi.

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Aglio e cipolle proteggono le ossa dall’artrosi

Aglio e cipolla sono il vero sale e pepe della cucina. Usati in tutte le culture danno sapore ai piatti. Peccato che ci siano molte persone che proprio non ne vogliono sentire parlare perché sono un po’ pesanti da digerire e poi causano un alto imbarazzanti. Superati questi due ostacoli, però, bisogna considerare le proprietà. Secondo uno studio condotto da Frances Williams, epidemiologa del King’s College di Londra, sono ideali per proteggere le articolazioni dai danni del tempo, artrosi prima di tutto.

Sono state analizzate 500 coppie di gemelli di circa 60 anni. Tutte le coppie sono state sottoposte a radiografie per la diagnosi dell’eventuale artrosi, in più è stata valutata la dieta di ciascuna attraverso il Food Frequency Questionnaire, e il risultati sono stati schiaccianti.

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Frutta e verdura, i cibi colorati salvano la vita

I colori possono rendere la vita più bella e luminosa, pensiamo di usarli anche in cucina. Quali sono i cibi più intensi a livello cromatico? Di sicuro frutta e verdura. Secondo un recente studio della Oxford University, cinque porzioni di frutta e verdura potrebbe evitare 15 mila morti premature. Il tema è un po’ sempre lo stesso, ma lo ripetiamo perché gli esperti sostengono che sia l’unico modo per correggere le cattive abitudini alimentari.

I ricercatori sono convinti che, con un giusto apporto di vegetali nella dieta quotidiana, si potrebbero salvare 7 mila vite da morte prematura per malattia coronarica, quasi 5 mila per tumore e più di 3 mila a causa dellictus. Le statistiche parlano chiare e se questi dati non sono sufficienti, sappiate che la diminuzione nell’assunzione di grassi farebbe risparmiare quasi 7 mila decessi e altre 7.500 persone dovrebbero la loro salvezza alla diminuzione nel consumo di sale.

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Diabete, il manuale per bambini “La merenda con il leone”

Non è facile gestire una malattia impegnativa come il diabete di tipo 1. Si complica ulteriormente la situazione quando sono i bambini a dover fare i conti con un disturbo così grave, che limita moltissimo la loro vita, almeno in campo alimentare. Per questo motivo è nato il libro ”La merenda con il leone. La buona alimentazione per ragazzi con diabete, e non solo”, realizzato dal Servizio di Diabetologia e Malattie del Metabolismo della Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Milano presso l’Ospedale ”Luigi Sacco”.

Il volume sarà disponibile presso i Centri di Diabetologia Pediatrica di tutta Italia (circa 65) ed è il risultato di un anno di merende con i piccoli diabetici del Centro di diabetologia pediatrica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. L’obiettivo di questo libro è quello di informare ed educare i bambini e i loro genitori. Diventerà presto una guida molto importante.

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La liquirizia protegge la salute del cervello

Se vi piace mangiare la liquirizia da oggi avete un buon motivo in più per consumarla: pare, infatti che essa contenga una sostanza in grado di proteggere il cervello dalla degenerazione neurale. La scoperta arriva dagli Stati Uniti e in particolare dall’Università del South Carolina, dove un team di ricercatori coordinati dalla Dottoressa Rosemarie Booze.

La sostanza utile per la salute del cervello è la liquiritigenina e, per la sua ricerca, la Dottoressa Booze si è basata sul fatto che questa sostanza è un fitoestrogeno, cioè un composto presente in alcune piante che, grazie alla sua capacità di legarsi ad alcuni recettori del nostro corpo, risulta essere benefico per la salute dell’organismo; non a caso, nella medicina cinese, la liquirizia viene da sempre usata per alleviare i disturbi legati alla menopausa.

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Il succo di melograno riduce le infezioni e i problemi cardiovascolari

Il melograno è un frutto molto particolare: dolce e delicato si può mangiare a fine pasto, ma anche in abbinamento a qualche piatto salato. Quello che lo rende ancora più speciale è la proprietà che ha scoperto uno studio americano presentato a Denver all’ultimo congresso dell’American Society of Nephrology. Sembra essere una risorsa per coloro che soffrono di malattie renali o sono in dialisi.

Proprio così. Il melograno sembra essere in grado di ridurre gli effetti collaterali dovuti alla dialisi. I ricercatori dell‘Istituto Universitario di Tecnologia di Haifa in Israele per arrivare a questo risultato hanno analizzato 101 pazienti in dialisi che per un anno, tre volte alla settimana, prima di sottoporsi alla terapia bevevano o un bicchiere di succo di melograno o un placebo.

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Diabete, il caffè rallenta l’assorbimento del glucosio

Per gli italiani il caffè è un piacere cui non si può rinunciare: corto, lungo, macchiato, dec. Ovviamente bisogna berlo con moderazione, perché se da un lato ha un effetto drenante, quindi migliora la circolazione e aiuta a sconfiggere la cellulite, dall’altro la caffeina è un eccitante e influisce sul cuore. Ma c’è molto di più. Secondo un recente studio dell’INRAN (Istituto nazionale per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione), il caffè è in grado di inibire uno degli enzimi intestinali deputati alla digestione dei carboidrati.

Questo potrebbe essere un punto a suo favore, perché in questo modo si determina un rallentamento nell’assorbimento del glucosio, attenuando così il picco glicemico che si osserva dopo il consumo di un pasto, contribuendo alla riduzione del rischio di diabete di tipo 2.  Insomma, in caffè per sconfiggere il diabete.

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Torrone e mirtilli rossi proteggono i denti dalla carie

Chi l’avrebbe mai detto che il torrone fosse l’alimento perfetto per salvare il sorriso? Duro e dolcissimo sembra perfetto per far venire le carie. Invece i ricercatori della University of Rochester Medical Center, negli Usa, ha scoperto come l’azione integrata di zuccheri e carboidrati potrebbe essere “letale” per la salute dei denti. Quindi questa tesi in qualche modo afferma che il panettone e il pandoro sono più pericolosi del torrone.

A differenza di quanto si possa pensare, le carie non sono provocate dal saccarosio, ma dai batteri nocivi, come lo streptococco, che annidati dentro la placca divorano zuccheri e carboidrati. Infine, rilasciano una sostanza acida che corrode lo smalto. Tutto questo è stato verificato con molta attenzione utilizzando un genoma di oltre 300 batteri. Mi raccomando quindi durante le feste natalizie: scegliete con cura i dolci, non solo per la linea ma anche per i denti.

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Lo zucchero rende meno aggressivi e addolcisce l’umore

Lo zucchero è un tranquillante naturale. Avete i nervi tesi, siete nervosi perché in ufficio vi hanno fatto perdere la pazienza? Una caramella o un cioccolatino possono aiutare. Non è il rimedio della nonna, a sostenere questa tesi sono i ricercatori della Ohio State University che hanno scoperto che assumere dello zucchero, una bevanda dolce, può far calare la rabbia. Almeno per un po’. Meglio di niente. Cero, questa non deve essere la scusa per esagerare.

Per dimostrare questa tesi sono stati testati due gruppi di volontari: un gruppo ha bevuto limonata zuccherata, mentre l’altro limonata dolcificata. Alla fine dell’esperimento le persone che avevano consumato la limonata zuccherata, quando sono stati sottoposti a provocazioni da parte di un estraneo, hanno reagito con meno rabbia e aggressività, rispetto agli altri.

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Obesità, l’Italia è uno dei Paesi più magri d’Europa

Si parla sempre più spesso di obesità e dei relativi problemi di salute. Nonostante sia cresciuta l’informazione sui rischi dettati dai chili di troppo, sono ancora tante, anzi, troppe le persone con gravi problemi di peso. Health at a Glance Europe 2010, un nuovo report commissionato dall’Ocse e dalla Commissione europea, ha confermato un trend davvero preoccupante: più della metà degli abitanti del Vecchio Continente è in sovrappeso o ‘oversize‘, con un tasso di obesità che è addirittura raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte degli Stati membri.

Questa è la fotografia drammatica dell’Europa, per fortuna l’Italia ha un primato positivo. È infatti, tra i Paesi più magri, con un tasso di obesità tra adulti XXL che si attesta al 9,9% della popolazione. Prima di noi c’è la Romania (7,9%) e la Svizzera (8,1%). In fondo alla classifica troviamo, la Gran Bretagna (24,5%), l’Irlanda (23%), Malta (22,3%) e Islanda (20,1%).

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