Colesterolo, quello buono combatte l’Alzheimer

Quella contro il colesterolo è davvero una dura battaglia, soprattutto per coloro che sono molto golosi. Purtroppo il principale responsabile di problemi cardiovascolari, come ictus e infarti, è proprio lui e sport e dieta sono gli unici veri strumenti per mantenerci in salute. Bisogna sempre fare una distinzione tra colesterolo cattivo, il killer invisibile, e buono. Proprio quest’ultimo secondo uno studio, realizzato da un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York, preserva il cervello da eventuali forme di demenza come l’Alzheimer.

Per giungere a questa tesi sono stati analizzati più di mille persone, con più di 65 anni senza segni di demenza: esami del sangue, esami cognitivi. Al termine i ricercatori hanno trovato un legame tra il colesterolo HDL e il manifestarsi del morbo di Alzheimer: chi aveva alti livelli di “colesterolo buono“, superiori alla soglia di 55mg/dl, presentava un rischio di demenza più basso del 60 per cento rispetto a chi ne aveva una concentrazione inferiore.

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Le bibite dietetiche aumentano il rischio di ictus

Attenzione alle bibite gassate, anche dietetiche. Cosa c’è di più bello di bere un analcolico fresco, magari dopo una seduta di allenamento o quando si ha davvero tanta sete? Come sempre la scelta migliore dovrebbe essere l’acqua, ma gli aromi e le bollicine sono irresistibili. Secondo uno studio Scuola di Medicina Miller presso l’Università di Miami (Usa), però, mettono a duro rischio il cuore, aumentando la possibilità di infarto o di ictus.

Gli esperti, guidati dalla dottoressa Hannah Gardener, hanno analizzato le abitudini alimentari di più di 2.500 cittadini di Manhattan, scoprendo che chi aveva l’abitudine di bere una bibita gassata dietetica ogni giorno correvano più possibilità di essere vittime di malattie cardiovascolari (61%). Spesso si sceglie una bibita light pensando di fare meno danni alla linea e magari di prevenire il diabete, ma se da un lato è vero, dall’altro si va davvero incontro a un altro grave problema.

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Gli spinaci rendono i muscoli più forti

Avete presente Braccio di Ferro che per diventare più forte mangiava gli spinaci? Bene, aveva perfettamente ragione: mangiare gli spinaci rende davvero più forti. A sostenerlo è una ricerca condotta dal Karolinska Institutet di Stoccolma e pubblicata su “Cell Metabolism”, che spiega come mangiare gli spinaci renda più forti anche se non grazie al ferro, come si è soliti pensare, bensì per merito dei nitrati inorganici contenuti in questa verdura e in altre a foglia verde.

I nitrati inorganici, infatti, sono in grado di rendere i muscoli più efficienti; i test sono stati condotti su alcuni volontari di entrambi i sessi ai quali sono state date per tre giorni delle piccole dosi di nitrati inorganici e poi sono stati invitati a pedalare sulla cyclette. Dai risultati è emerso che i nitrati erano stati in grado di ridurre il consumo dell’ossigeno necessario per lo sforzo, in quanto i mitocondri che si trovano nelle cellule e che servono per la respirazione, consumano meno ossigeno proprio grazie ai nitrati.

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Le spezie interferiscono con i farmaci

Le spezie sono dei prodotti ottimi per insaporire i piatti e ridurre il sale e i condimenti. Possono però influire su metabolismo dei farmaci, bisogna quindi fare molta attenzione ad assumerne in quantità. Proprio così. Nella medicina orientale è una prassi abbastanza collaudata: le spezie si utilizzano anche in campo terapeutico, alcune, infatti, proteggono dalle infezioni, tengono lontani i batteri o regolano il colesterolo.

Un recente studio, elaborato da un gruppo di ricercatori giapponesi, guidati da Yuka Kimura, ha analizzato l’azione delle spezie sul sistema dei citocromi: le strutture cellulari che metabolizzano i farmaci e che si trovano soprattutto in intestino, fegato e reni.

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Dieta bilanciata e sport, la ricetta per prevenire il cancro

La salute al primo posto. Nel corso della giornata spesso ci dimentichiamo che molte abitudini non sono salutari, come mangiare un panino di corsa, non muovere mai un passo, stare sempre seduti, magari fumare e bere solo bibite gassate. Secondo Martin Wiseman, consulente medico-scientifico del World Cancer Research Fund, in occasione della Giornata Mondiale del Cancro, per prevenire il cancro bisogna seguire una dieta bilanciata e fare sport.

Non c’è bisogno di torturarsi con serie di squat, è sufficiente una passeggiata di mezz’ora al giorno a passo svelto, per mantenere controllato il peso e prevenire anche le malattie cardiocircolatorie. Sono in Gran Bretagna potrebbero essere prevenuti 79 mila casi di tumore l’anno.

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Dieta vegana, aumenta il rischio di aterosclerosi

Eliminare la carne come forma di benessere e salute. Nella giusta misura è vero, però bisogna fare attenzione, perché fare scelte estreme, senza controllo medico, può essere anche controproducente per la salute. La dieta vegana mette a dura prova il cuore, perché aumenta il rischio di aterosclerosi e di conseguenza il pericolo di sviluppare l’ictus e patologie cardiache e vascolari.

A sostenere questa tesi è uno studio pubblicato su Journal of Agricultural and Food Chemistry che mette in evidenza come le persone che seguono un regime dietetico di stampo vegetariano e vegano, quindi che eliminano la carne e gli altri prodotti di origine animale, hanno più possibilità di sviluppare queste patologie.

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Combattere l’ipertensione con il succo d’arancia

Problemi di ipertensione? Sono moltissime le persone che devono fare i conti con la pressione alta.  Per loro però ci sono buone notizie, perché bere succo d’arancia potrebbe aiutarli a mantenere bassa la pressione e a migliorare l’elasticità dei vasi sanguigni. Il merito sembra essere dall’esperidina, un flavonoide contenuto nella polpa e nella buccia degli agrumi.

A sostenere questa tesi è uno studio del French National Institute for Agricultural Researh che ha verificato le proprietà di questo particolare flavonoide in grado di ridurre l’ipertensione.

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Celiachia, la nuova farina idrolizzata

La celiachia, l’intolleranza alimentare al glutine (proteina del frumento), tocca da vicino moltissime persone, ma c’è una scoperta che potrebbe cambiare loro la vita: la farina idrolizzata. A darne la notizia è Luigi Greco, dell’Università di Napoli, che attraverso uno studio ha scoperto che tutti i prodotti da forno che vengono preparati utilizzando la farina di grano idrolizzata non causano danni alle persone che soffrono di celiachia.

È vero che non ci sono solo i prodotti da forno a contenere glutine, ma questa ricerca può essere un valido aiuto per migliorare la qualità della vita. Ricordiamo che questa proteina si trova anche nella segale, nell’orzo e pure in alcuni condimenti per insalata, salse e addirittura integratori alimentari. La celiachia è davvero molto diffusa, anche se una larga percentuale non si è accorto di averla.

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Fragole e mirtilli combattono l’ipertensione

Non è stagione per una bella macedonia di frutta, ma per i golosi, che non rinunciano alle primizie o semplicemente amano i succhi, c’è una notizia interessante: fragole e mirtilli combatto l’ipertensione. A sostenerlo è uno studio che, realizzato dall’Università dell’East Anglia e di Harvard e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha evidenziato come il consumo di almeno una porzione alla settimana di questi frutti sia relazionabile alla diminuzione fino al 10% di sviluppare ipertensione arteriosa.

Non è la prima volta che parliamo di alimenti che fanno bene alla salute e dovremmo ormai sapere che i flavonoidi, contenuti in diversi vegetali e negli alimenti da essi derivati (dalla frutta fresca al e al vino rosso), e le antocianine, tipiche di fragole e mirtilli, sono devi elisir di benessere.

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Qual è il peso ideale?

In questi giorni, in Israele, si è svolta una competizione di bellezza che ha visto tra le sue partecipanti le taglie forti. Le partecipanti infatti, rigorosamente sopra i 90 Kg, hanno gareggiato per conquistare il titolo di Miss Israele 2011. I concorsi rivolti a donne in sovrappeso non sono più una novità, anche nel nostro paese si organizzano numerosi concorsi di bellezza per le donne con qualche chilo di troppo.

Ma quando parliamo di chili di troppo quali sono i nostri canoni di riferimento? Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una tendenza a raggiungere obiettivi di magrezza sempre più inquietanti, sembra infatti che l’obiettivo peso abbia spostato l’ago della bilancia sempre di a sinistra. Ci sono donne normopeso che aspirano a corpi sempre più magri o donne sottopeso che sono terrorizzate all’idea di prendere qualche chilo e che mettono in atto (nei casi più gravi) condotte alimentari o comportamentali volte a evitare di prendere peso (Anoressia e Bulimia). 

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Pane e pasta in calo per restare magri: aumenta la carenza di acido folico

Pane e pasta in calo sulle tavole degli italiani. La tendenza è un po’ questa: le persone tendono a eliminare dalla dieta quelle sostanze che reputano la causa dei loro chili di troppo. È un errore comune, soprattutto di chi sceglie il fai-da-te, che inevitabilmente priva il corpo di nutrienti importanti e senza una reale esigenza. Come tutti teorie metropolitane, è la moda a dettare il trend. Ecco che a farne le spese sono soprattutto il pane e la pasta.

I rischi principali? Una carenza di alcune vitamine, soprattutto la B9 (acido folico), fondamentale per prevenire l’anemia e per il corretto sviluppo del bebé nelle donne in gestazione. Si troverebbero assumere con la dieta 400 microgrammi al giorno di B9. Gli alimenti più importanti per il corretto apporto sono pane e pasta, ma anche spinaci, asparagi, rucola, broccoli, kiwi, agrumi, noci, nocciole, carne, fegato e lievito di birra.

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La soia contrasta il cancro al seno e alla prostata

Cerchiamo sempre di trovare una correlazione tra alimentazione e salute. La dieta, infatti, non deve essere solo un mezzo per diventare più belli e magri, ma uno strumento per stare bene. In questo campo giunge dall’università Northwestern di Chicago un’interessante notizia: la soia può essere di grande aiuto per contrastare due tumori, quello al seno e quello alla prostata.

La notizia è incoraggiante e può aprire nuovi scenari. Gli esperti, con le loro analisi, hanno, infatti, dimostrato che una pillola al giorno di ‘genisteina‘, il principale isoflavone che si trova nella soia, è in grado di rallentare o fermare la diffusione del cancro alla prostata. Per adesso però i dati elaborati sono stati testati solo su un campione ridotto, ma i medici sono convinti che sia questo un passo molto importante.

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Pane di segale per abbassare il colesterolo

Tempo fa vi avevamo parlato dell’utilità di mangiare la segale per combattere la stipsi; oggi torniamo ad illustrarvi proprietà di questo cereale alla luce di una ricerca condotta dall’Università di Helsinki, in Finlandia, e pubblicata su “Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases”, secondo la quale mangiare per due settimane il pane di segale farebbe ridurre del 5% il livello di colesterolo totale e dell’8% quelli di colesterolo “cattivo”.

Non un pane di segale normale, però, bensì arricchito di steroli vegetali, delle sostanze che si trovano in abbondanza in alimenti come le noci o i semi. Proprio gli steroli vegetali, infatti, sarebbero i veri responsabili, ovviamente veicolati dal pane di segale, della riduzione del colesterolo.

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Pungitopo per la cura delle gambe

Molte donne soffrono di problemi di circolazione che si manifestano con gonfiore alle gambe, sensazione di estremo calore, ecc. Questi problemi sono maggiormente avvertiti nel periodo estivo ma anche il periodo invernale non esonera da tali problematiche. Per evitare di arrivare alla bella stagione con fastidiosi dolori o con sensazioni di disagio alle gambe, formicolio alle gambe, buccia d’arancia, ecc. sarebbe bene iniziare fin da adesso una prevenzione ai problemi di circolazione.

Tali problematiche sono spesso legate al sangue che tende a “ristagnare” nelle vene a causa di una perdita di tono dei vasi o ad un cattivo funzionamento delle valvole venose.  La tendenza è quella di darsi un gran da fare quando arriva la stagione estiva ma è necessario iniziare a curare le gambe per tempo altrimenti i benefici de vari trattamenti li potremo riscontrare in autunno quando le nostre gambe saranno ben coperte!

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Alzheimer, il futuro è nel tè verde

Conosciamo tutti le proprietà del tè verde, noto per essere altamente digeribile e antiossidante. Questa bevanda però, grazie alle recenti scoperte dell’Università di Newcastle (Uk), ha dei nuovi effetti positivi, fino ad oggi trascurati. Si è sempre pensato che sia sufficiente bere per ottenere beneficio, in realtà non è così: non basta assumere del tè verde per proteggersi da alcune patologie, bisogna prima digerire i suoi componenti.

I ricercatori hanno osservato come gli effetti protettivi dei polifenoli nei confronti di malattie come l’Alzheimer, la demenza in genere e il cancro, siano più evidenti dopo la digestione. È un nuovo punto di partenza per lo sviluppo anche di alcune terapie molto importanti.

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Verdure a foglia verde e nitrati: le regole da seguire

I nutrizionisti raccomandano sempre di inserire nella propria dieta cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno, in modo da fornire all’organismo le sostanze di cui ha bisogno per mantenersi sano ed efficiente. Attenzione, però, alle insidie che possono nascondersi dentro a frutta e verdura; stiamo parlando dei nitrati, dei composti chimici presenti naturalmente nel terreno, ma che l’uso smodato dei fertilizzanti o le coltivazioni intensive ne hanno fatto aumentare la presenza; a ciò va aggiunto il fatto che il loro a accumulo viene favorito soprattutto dalla mancanza di luce presente nelle serre delle coltivazioni invernali.

Di per sé i nitrati non sono pericolosi per la salute, lo diventano una volta ingeriti quando diventano nitriti o addirittura nitrosamine, sostanze che, assunte ad alte dosi, possono diventare tossiche.

Le verdure più a rischio nitrati sono quelle a foglia verde, come lattuga, coste e spinaci, ma nonostante ciò non bisogna assolutamente togliere questi ortaggi dall’alimentazione, basta soltanto adottare alcuni accorgimenti per limitare l’assunzione di nitrati; infatti, i benefici del consumare questi ortaggi, oltre naturalmente a tutte le verdure in generale, sono di gran lunga maggiori rispetto ai potenziali rischi legati all’assunzione di nitrati.

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La nuova dieta contro l’influenza, i consigli di Coldiretti

Dopo le feste, linfluenza. È un classico. Sono molte le persone a letto che la febbre e le stime dicono che il vero picco arriverà a fine gennaio. Nonostante ciò sono già più di trecentomila gli italiani con i classici sintomi del “male di stagione”. Per questo motivo vi passiamo la dieta contro l’influenza stilata da Coldiretti: piccoli consigli alimentari per affrontare in salute il periodo più freddo dell’anno.

Prima di tutto bisogna aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta. In questo modo avremo un apporto maggiore di vitamine, perfette per rafforzare le difese immunitarie e rendere il nostro corpo più forte contro i virus e i raffreddamenti.

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Cibo sano low cost contro l’obesità in Inghilterra

C’è sempre da imparar e questa è davvero una bella iniziativa. Cibi sani scontati per tutti. Il governo britannico ha annunciato un piano di 250 milioni di sterline (390 milioni di dollari) finanziato dall’industria, per promuovere un’alimentazione corretta. I cittadini riceveranno buoni sconto per acquistare cibi sani e nutrienti.

Questo progetto fa parte del programma Change4Life, che mira a contrastare gli alti livelli di obesità. L’Inghilterra è il Paese europeo più grasso. Un altro studio, dall’altra parte dell’Oceano (dall’Università del Maryland), ha invece analizzato quanto sia importante per la salute avere un’alimentazione salutare.

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