Voglia di maternità? mettiti a dieta

Durante la vita della donna esiste un periodo in cui il desiderio di maternità inizia a presentarsi nei pensieri di progettualità. Questo desiderio è legato oltre che dalla voglia di costruire una famiglia con una persona importante anche ad un desiderio individuale: vivere la bellezza dell’essere madri. La gravidanza però non è sempre facile da vivere, tante le donne che vivono questo periodo con difficoltà perchè lo stile di vita ne risulta profondamente modificato.

Per arrivare preparate alla gravidanza è importante anticipare tutti i cambiamenti che la gravidanza porterà con sè. In primo luogo, un aspetto molto consigliato anche dai medici è iniziare a perdere peso mettendosi a dieta al fine di arrivare in forma. Durante la gravidanza il peso che si dovrebbe acquistare non dovrebbe essere superiore ai 10 Kg. Il non superamento di questo limite è molto importante per la salute della donna: un aumento di peso andrebbe a sovraccaricare le articolazioni, potrebbe portare con sè dei problemi alla schiena e aumentare problemi alle gambe (aumento di problemi di circolazione).

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Trattamenti di Idroterapia per ritrovare l’equilibrio dell’organismo

L’Idroterapia è un trattamento che utiliza i poteri dell’acqua per donare al corpo un benessere psico-fisico globale. Essa stimola le funzioni naturali nell’organismo attraverso i benefici che derivano da un particolare uso dell’acqua. Tra i trattamenti di idroterapia maggiormente utilizzati abbiamo:

  • la doccia scozzese effettuata con getti di acqua fredda e il successivo calore di un telo da bagno scaldato. Questo trattamento è particolarmente indicato per stimolare la circolazione e purificare la pelle;
  • la talassoterapia che utilizza l’acqua di mare per curare problemi circolatori, problemi di pelle e alle articolazioni;
  • la sauna, usata per purificare la pelle dalle tossine accumulate attraverso il sudore;
  • il semicupio che utilizza contemporaneamente acqua fredda e acqua calda applicate a due diverse parti del corpo.

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Un cosmetico fatto in casa per la bellezza del viso

La pelle del viso è esposta a numerosi agenti ambientali che la rendono impura e una pelle non pulita in maniera accurata da luogo a inestetismi cutanei (irritazioni cutanee, rossori, opacità e comparsa di brufoli e/o punti neri, ecc.) Per mantenere una pelle luminosa e sana è bene utilizzare almeno una volta al mese dei prodotti in grado di pulirla a fondo (scrubs, creme idratanti, tonici, ecc.). I prodotti cosmetici a base di olii vegetali in commercio sono molti e in linea di massima sono tutti molto efficaci.

Vorremmo presentare un’alternativa ai prodotti cosmetici da acquistare con una pastella scrubs fatta in casa. Per preparare il composto del peeling sono necessari i seguenti ingredienti: sale fino, olio extravergine di oliva o olio di sesamo. Il sale funge da scrubs mentre l’olio è importante per mantenere l’idratazione della pelle. Per preparsi al peeling del viso dovete mescolare bene tutti gli ingredienti.

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Piatto iposodico: vellutata di carote

Il sale andrebbe limitato nella preparazione delle pietanze perchè è già presente in molti alimenti che consumiamo. Per insaporire i nostri piatti esistono molti sostituti del sale che donano sapore e profumi straordinari. Oggi vorremmo presentarvi una ricetta perfetta per la cena e che, grazie ai suoi ingredienti, fornisce importanti sostanze al corpo: vellutata di carote e patate

Ingredienti della vellutata di carote e patate per 4 persone

  • 500 grammi di carote;
  • 2 patate;
  • 50 grammi di pane senza sale;
  • 1000 ml di acqua o brodo;
  • 2 spicchi di aglio;
  • 50 grammi di prezzemolo;
  • erbe aromatiche. Si consigliano le seguenti erbe: salvia (1 cucchiaino) e timo (1 cucchiaino);
  • pepe di Cayenna.

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Il consumo corretto dell’acqua

In commercio esiste una gran varietà di acqua, si stima che ci siano almeno un centinaio di tipologie che variano in base alle quantità di sostanze in essa contenute. La prima e più importante classificazione dell’acqua è fatta in base al cosiddetto “residuo fisso“, residuo dei sali minerali contenuti nell’acqua evaporata a 180°C. In base a tale classificazione abbiamo le seguenti tipologie di acqua:

  • Acqua a basso residuo fisso, sono acque minimamente mineralizzate, che hanno un residuo fisso minore o uguale a 50 mg/l;
  • Acqua oligominerale, con un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l;
  • Acqua medio minerali, con un residuo fisso compreso tra 500 e 1500mg/l;
  • Acqua ricca di sali minerali, con un residuo fisso che va oltre i 1500 mg/l.

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Il prezzemolo è un valido aiuto per chi soffre di ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una patologia causata dall’incapacità della tiroide di sintetizzare la quantità di ormoni adeguata alle esigenze dell’organismo, provocando un rallentamento nei processi metabolici, e si manifesta con sintomi quali aumento del peso corporeo, stipsi, anemia, sonnolenza, intolleranza al freddo.

Per combattere l’ipotiroidismo ci sono dei farmaci medici, ma anche dei rimedi naturali, tra di essi il prezzemolo è senza dubbio quello più adatto per curare questa patologia della tiroide. Per ottenere i massimi benefici dal prezzemolo bisogna usarlo negli alimenti, in quanto la sua ricchezza di minerali, soprattutto di iodio, di vitamine, soprattutto la A, la C e la E, e di clorofilla, aiuta a combattere i sintomi che provoca questa malattia.

Il fatto che il prezzemolo contenga lo iodio è molto importante, in quanto i disturbi della tiroide sono spesso dovuti ad una carenza di questo minerale: infatti se manca lo iodio la tiroide non può sintetizzare i suoi ormoni e si manifesta l’ipotiroidismo.

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Gluten Sensivity, ovvero la sensibilità al glutine

Sicuramente tutti avrete sentito parlare della celiachia, forse un po’ meno della “Gluten Sensivity”, che non è una forma attenuata della celiachia, ma una malattia che si diversifica da essa dal punto di vista molecolare e dalla risposta immunitaria, anche se la causa scatenante della patologia è la stessa.

Gluten Sensivity significa “sensibilità al glutine”: questo è il nome che le hanno dato i ricercatori che hanno studiato le caratteristiche di questa patologia che, in Italia, interessa ben 3 milioni di persone.

Lo studio è stato condotto dal Dottor Alessio Fasano, professore di pediatria all’Università del Maryland School of Medicine, a Baltimora, con la collaborazione dell’Università di Napoli, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica “BMC Medicine”. La Gluten Sensivity viene diagnosticata soprattutto in pazienti adulti con problemi di tipo intestinale che in passato venivano indicati come disturbi del colon irritabile.

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La vitamina B riduce la sindrome premestruale

Noi donne sappiamo bene quanto può essere fastidiosa la sindrome premestruale, che oltre al ben noto nervosismo, spesso è fatta anche di mal di pancia, mal di schiena e altri disturbi dell’umore; per combattere la sindrome premestruale ci sono diversi rimedi, da quelli della nonna a base di tisane all’assunzione di magnesio, passando per gli antidolorifici specifici, che però non sempre sono veramente utili.

Oggi, per fortuna, c’è una buona notizia: i ricercatori dell’Università del Massachusetts hanno scoperto che basta un’integrazione alimentare di vitamina B per ridurre i disturbi legati alla sindrome premestruale.

Secondo gli autori della ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Nutrition, aumentare l’apporto della vitamina B con l’alimentazione, inoltre, è molto più utile che ricorrere agli integratori vitaminici; basti pensare che inserendo, o aumentando, nella propria dieta, il consumo di alimenti come cereali e spinaci, la sindrome premestruale si riduce del 25%.

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Pancia gonfia e stipsi, il magnesio è utile?

Pancia gonfia e stipsi. Due problemi che colpiscono gli adulti, ma anche i bambini. Di base c’è un’alimentazione povera di fibre e una vita troppo sedentaria. I grandi stanno ore alla loro scrivania a lavorare, mentre i bambini fermi sui banchi di scuola e poi a casa guardando la tv o a giocare con il pc. Come si riduce questo problema? Si utilizzano degli integratori alimentari a base d’idrossido di magnesio contenenti lassativi, che non è l’ossido di magnesio, con cui spesso viene confuso.

Su questa prassi ci sono due correnti di pensiero: qualche esperto sostiene che rendere meno pigro l’intestino così possa portare all’ipermagnesia, mentre altri studi sono dell’idea che il rischio si minimo. A far chiarezza è uno studio pubblicato sul World Journal of Gastroenterology.

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Fisico a mela o a pera? Il rischio infarto è lo stesso

Qualche ricerca tempo fa aveva sostenuto che avere un fisico a mela fosse pericoloso per la salute. Questa struttura potrebbe causare un aumento del pericolo d’ictus e d’infarto, rispetto a chi ha il fisico a pera (ovvero con i fianchi molto larghi e il resto del corpo pressoché normali).  Secondo una ricerca guidata dall’University of Cambridge (GB), questa differenza non esiste: i rischi sono gli stessi.

Lo dimostra un’analisi internazionale svolta da 200 scienziati provenienti da 17 Paesi, su 220 mila adulti. In principio, alcuni esperti hanno sostenuto che le persone con “obesità centrale” presentano un rischio tre volte maggiore di subire un attacco cardiaco rispetto alle persone con obesità generale (indicata dall’indice di massa corporea).

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Una dieta scorretta causa il cancro più del fumo

Per prevenire il tumore bisogna prima di tutto mangiare bene. Questo è il consiglio di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenuto al ciclo “Vivere in salute”, promosso dall’università La Sapienza di Roma. Secondo l’esperto l’alimentazione errata è la prima causa di cancro e supera anche il fumo. Questa tesi in qualche modo ribalta totalmente le teorie seguite negli ultimi anni.

Insomma, le sigarette non sono l’unico male e i dati parlano chiaro: le cattive abitudini alimentari sono responsabili al 35%, il tabacco 30%, le infezioni virali 10%, i fattori riproduttivi 7%, l’attività lavorativa e l’inquinamento 4%.  La dimostrazione di ciò è il tumore al colon: molto diffuso nei Paesi in cui si mangia carne, mentre è rarissimo dove le proteine animali scarseggiano. Frutta e verdura sono preziose per prevenire questa neoplasia e anche tutte le altre.

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Prugne secche, il miglior rimedio contro la stipsi

Sono tanti i cibi per combattere la stitichezza, ma nell’ultimo anno quello più sponsorizzato è stato il psyllium, una fibra naturale proveniente da alcuni tipi di frutta. In passato il classico rimedio della nonna era quello di mangiare un po’ di frutta cotta o delle prugne secche. Era la panacea di tutti mali. Bisogna ammettere che questi nonni tutti i torti non li avevano. Infatti, oggi, secondo i ricercatori dell’Università dello Iowa Carver College (Usa), le classiche prugne californiane sono decisamente più efficaci nella lotta alla costipazione.

Gli esperti consigliano di assumere circa 50 grammi al giorno di prugne, ovvero l’equivalente di 6 grammi di fibre. In tre settimane dovreste veder risolto il problema della stipsi, se non completamente, almeno in parte. Il motivo?  Questo frutto contiene sorbitolo e polifenoli.

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Combattere l’obesità con il peperoncino

Per combattere l’obesità bisogna mangiare piccante. Gli amanti dei gusti intensi, con qualche chilo di troppo, saranno contenti. Secondo uno studio giapponese, il peperoncino contiene una sostanza attiva in grado di combattere efficacemente il sovrappeso, accelerando il metabolismo. Ovviamente tutto dipende dalle dosi, perché non basta spolverare i vostri spaghetti. Ma la notizia resta comunque importante, perché potrebbe essere alla base di future terapie.

Si chiama Dihydrocapsiate (DHC) si troverebbe in un particolare tipo di peperoncino, il CH-19 sweet. Questo almeno quanto affermato da un comunicato della nota azienda alimentare Ajinomoto Group con sede a Tokio, in Giappone. Non è un peperoncino particolarmente piccante (il nome, infatti, indica la dolcezza) e non provoca bruciore allo stomaco.

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I pomodori cotti sono più salutari di quelli crudi

I pomodori sono tra le verdure più versatili in cucina nel senso che possono essere utilizzati per realizzare diversi piatti; generalmente, e soprattutto d’estate, si tende a mangiarli crudi in insalata, ma forse è meglio rivedere questa abitudine, in quanto, secondo uno studio condotto nell’Illinois, i pomodori cotti possiedono ottime proprietà antinfiammatorie e sono l’ideale per prevenire malattie come l’osteoporosi e i  disturbi cardiovascolari.

Del resto, i modi per cuocere i pomodori sono diversi: possono essere cotti al forno, grigliati o semplicemente scottati al vapore, e, in ogni caso, secondo, gli esperti, la cottura dei pomodori è estremamente salutare.

Lo studio in questione è stato condotto dagli scienziati del “Centro Nazionale della Sicurezza Alimentare” dell’Illinois e, oltre a sottolineare l’importanza dei pomodori nella dieta grazie al loro contenuto di un potente antiossidante come il licopene, ha evidenziato il valore nutrizionale che queste verdure assumono con la cottura.

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Il miele di mirto australiano è un antibiotico naturale

Se state cercando il modo di proteggervi dall’influenza stagionale, perché non mangiare un cucchiaino di mirto? Il miele del mirto australiano della specie ‘Leptospermum polygalifolium’ è il nettare con le proprietà antibatteriche più potenti del mondo. Secondo un recente studio, condotto dagli esperti del Queensland Alliance for Agriculture and Food Innovation (QAAFI), questo prodotto è così efficace che ne basta una piccola quantità per scongiurare un’infezione. Quindi non solo protegge dai mali di stagione, ma anche infezioni antibiotico-resistenti.

Pensate che composti con miele di mirto potrebbero essere utilizzati anche negli ospedali e nelle case di cura. La sua forza dipende dalla presenza di Methylglyoxal (MGO), in dosi superiori alle quantità contenute nei vari mieli di Manuka, sempre di origine australiana e dalle proprietà antibatteriche.

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Problemi digestivi, l’alimentazione corretta

A volte può capitare di mangiare pesante con conseguenti bruciori di stomaco, senso di pesantezza, nausea e gonfiori, tutti sintomi che indicano che lo stomaco va fatica a digerire; le difficoltà digestive possono presentarsi, appunto, dopo un pranzo abbondante, oppure se stiamo attraversando un periodo di grande stress.

A prescindere dalle cause, una recente indagine ha dimostrato che un italiano su tre soffre di difficoltà digestive, vediamo, quindi come agire per combattere questo fastidioso disturbo. Se avete problemi di digestione solo ogni tanto basta prendere un antiacido e il disturbo scompare, se invece succede spesso, dovete prestare attenzione alla dieta e fare un po’ di attività fisica.

La prima regola per evitare problemi digestivi è evitare di magiare troppo: sono sufficienti tre pasti principali al giorno e un paio di spuntini per garantirsi il fabbisogno calorico giornaliero; mangiate ad ore fisse, distanziando i pasti di circa 3 o 4 ore, in modo da dare il tempo allo stomaco di lavorare con calma.

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Il consumo moderato di vino e birra protegge dall’invecchiamento

Gli alcolici sono sempre molto discussi nella dieta. Di solito ci sono due fronti: uno che sostiene che sia dannosissimo e che faccia ingrassare, l’altro che invece sponsorizza un bicchiere di vino a giorno per vivere più a lungo. Come sempre la moderazione è la scelta migliore. Privarsi totalmente dell’alcol non è necessario: bisogna bere poco e durante i pasti. Un nuovo studio pubblicato su ‘Age and Ageing’ dal German Research Network on Dementia ha dimostrato che, ogni tanto, concedersi un bicchierino può ridurre il rischio di declino cognitivo o demenza con il passare degli anni.

Si è sempre sostenuto che il consumo esagerato di vino, birra e superalcolici danneggi la memoria e possa favorire lo sviluppo di malattie neuro-degenerative. Finalmente è stato messo un punto chiaro su questa questione. Per giungere a questa tesi sono stati analizzati 23 studi longitudini su persone over 65.

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Il cioccolato fondente è un ottimo antistress

Già ieri abbiamo parlato di stress e alimentazione e degli effetti deleteri della tensione sul nostro organismo, sottolineando come certi cibi siano in grado di proteggere la nostra salute da ansia e nervosismo.

Tra questi alimenti, abbiamo scelto di trattarne uno particolarmente gradito a tutti, ovvero il cioccolato fondente che, secondo una ricerca condotta dal Nestlé Research Center di Losanna, in Svizzera, contiene alcune sostanze in grado di ridurre i livelli di stress.

La ricerca, pubblicata sul “Journal of Proteome Research” è stata condotta con l’ausilio di 30 pazienti adulti e sani, catalogati secondo i diversi livelli di ansia dedotti dalle risposte fornite in alcuni questionari. Ai pazienti sono state date due porzioni da 20 g. al giorno di cioccolato fondente per 14 giorni, al termine dei quali gli scienziati hanno osservato come il metabolismo dei volontari rispondeva al consumo del cioccolato fondente con particolare attenzione ai cambiamenti metabolici legati allo stress come i livelli della microflora intestinale e del metabolismo energetico.

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