L’alimentazione per la bellezza della pelle

Chi non vorrebbe avere una pelle liscia e luminosa, soprattutto ora che ci avviciniamo alle feste di Natale? Se avete dato fondo a creme, maschere e sieri ma il risultato non è poi così soddisfacente, ricordatevi che la salute dell’organismo, e quindi anche dell’epidermide, dipende sempre dalla nostra alimentazione.

Per rafforzare le difese contro gli attacchi da parte dei radicali liberi è necessario assumere alcuni antiossidanti che soltanto certi alimenti sono in grado di assicurare, ovvero la vitamina C, la vitamina E e il betacarotene che poi si trasformerà in vitamina A. Moltissima importanza, quindi, assume una giusta alimentazione, che deve essere quotidianamente ricca di frutta e verdura fresca, ma non solo: privilegiate anche il pesce, le uova e le carni bianche.

Attenzione anche ai metodi di cottura: quelli che prevedono temperature molto alte impoveriscono le proprietà dei cibi, quindi no alla cottura alla griglia a favore di quella a vapore o con il microonde; infine, eliminate le bevande ricche di zucchero e quelle alcoliche.

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La liposuzione

Cos’è la liposuzione?

La liposuzione è un intervento chirurgico molto conosciuto che viene eseguito per asportare una parte del grasso sottocutaneo attraverso una cannula aspiratrice.  Si utilizza spesso per modellare il corpo e per eliminare la cellulite.

Liposuzione, la procedura

La liposuzione è un intervento abbastanza invasivo. Non lascia cicatrici evidenti, ma può mettere il corpo a dura prova perché consente di eliminare diversi chili di grasso per mezzo dell’aspirazione. Si fanno delle piccole incisioni nelle zone interessate, tramite cui si fanno passare delle cannule o delle siringhe. La dimensione e la scelta dello strumento dipende dall’area da trattare e anche dalla mole di grasso da aspirare.  Esistono apparecchiature di lipoaspirazione che possono, oltre ad aspirare, utilizzare ultrasuoni, vibrazioni, getti d’acqua per meglio sciogliere i grassi.

Quanto dura la degenza dopo la liposuzione?

La liposuzione è un intervento che ormai viene eseguito in anestesia locale se si tratta dell’aspirazione di piccole quantità di grasso, altrimenti si fa in totale. Ovviamente cambia anche la degenza, che può variare da uno quindi il classico day hospital, a due o tre giorni.

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I cibi che invecchiano la pelle

Ci sono dei cibi che fanno venire le rughe. Purtroppo è vero, così come l’alimentazione migliora la salute, la qualità di vita e anche bellezza esterna del nostro corpo, può anche favorire l’invecchiamento cellulare. Per questo motivo è molto importante sapere bene cosa mettere a tavola, cosa sia giusto favorire e cosa no. Intanto, la prima cosa da fare è mantenere costante l’idratazione della nostra pelle e si può fare con una buona crema, ma soprattutto mangiando tanta frutta, tanta verdura e bevendo molta acqua (anche tisane e tè non zuccherati sono perfetti).

I cibi che favoriscono l’invecchiamenti sono chiamati AGE (Advanced Glycosilated End products), cioè i prodotti avanzati della glicazione. La glicazione è una reazione chimica tramite cui gli zuccheri liberi nel sangue si legano alle proteine, formando appunto gli AGE. Questi composti hanno l’effetto di irrigidire la pelle, che perde tono ed elasticità, facilitando la comparsa delle rughe che ovviamente danno un aspetto più maturo.

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L’alimentazione contro la caduta dei capelli

Al cambio di stagione autunnale è normale che i capelli cadano un po’ più del solito, parafrasando un detto popolare, “in autunno, i capelli cadono come le foglie”; se non possiamo fermare il fenomeno della caduta di capelli autunnale, è possibile, però, limitare i danni e favorire la naturale ricrescita. Ancora una volta, un aiuto ci arriva dall’alimentazione: basta fornire all’organismo tutti i nutrienti indispensabile per il suo benessere per garantire la salute anche ai nostri capelli.

La cheratina dei capelli è formata da due amminoacidi essenziali, ovvero la lisina e la cistina, che è possibile introdurre nell’organismo tramite il consumo di proteine; quindi via libera al pesce, alle uova, al formaggio e anche alla carne, ovviamente alternandoli nei menù.

Se siete vegetariani nessun problema: ricorrere alle proteine di origine vegetale, come i ceci, i fagioli, la soia, le lenticchie, meglio se associate ai cereali; un esempio? Un piatto di pasta e fagioli o di riso con piselli andrà benissimo.

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L’importanza di cuocere il cibo

 

Ormai la mania per il raw food ha preso piede anche in Italia: dal sushi al sashimi, passando per il carpaccio o semplicemente per la dieta crudista. Ma siamo davvero sicuri che mangiare il cibo crudo faccia bene?  Secondo una ricerca condotta dall’INRAN, l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, e dall’Università di Napoli, il modo migliore per mangiare il cibo è cuocerlo, in quanto il procedimento della cottura rende gli alimenti più sicuri, oltre che più digeribili.

Per cottura non si deve intendere chissà quale complicato procedimento: per impedire il deterioramento delle vitamine contenute nel cibo basta cuocerlo a vapore o, al limite, lasciarlo sottovuoto. Ragione fondamentale dell’importanza di non mangiare il cibo crudo è che, con la cottura, esso diventa più digeribile e facilmente assimilabile, in quanto, spiegano gli esperti:

La cottura, oltre a migliorare la digeribilità del cibo è in grado di aumentare il potere antiossidante di molte verdure e ortaggi. Il calore degrada le strutture cellulari dei tessuti, ammorbidisce le pareti cellulari facilitando così il rilascio all’esterno.

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L’alimentazione per rinforzare le unghie

Come la pelle e i capelli, anche le unghie risentono delle carenze nutrizionali, e possono diventare fragili, presentare la comparsa di macchie o striature; per fortuna, con la giusta alimentazione è possibile tornare ad avere unghie belle e resistenti. Per prima cosa, vediamo a quali carenze nutrizionali corrispondo i vari difetti delle unghie.

Le unghie fragili, secche e che si sfaldano sono il sintomo di una mancanza di proteine, calcio, acidi grassi omega 3 e vitamina A; unghie che si rompono facilmente o che crescono con molta lentezza denotano carenza di minerali quali zolfo, ferro e calcio; la comparsa di macchioline bianche significa che la dieta è sbilanciata, oppure che mancano lo zinco e la vitamina B6; se invece le macchie che compaiono sono scure e le unghie sono incurvate all’estremità, ciò che manca è la vitamina B12.

Se compaiono delle linee nelle unghie, osservatene l’andamento: se sono orizzontali vuol dire che state attraversando un periodo di forte stress, mentre se sono verticali denotano una carenza di ferro e una possibile riduzione del metabolismo delle proteine.

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L’alimentazione per prolungare l’abbronzatura

Siamo quasi a metà settembre e ormai le vacanze iniziano ad essere un ricordo e con esse anche l’abbronzatura, dato che già a poche settimane di lontananza dalla spiaggia, la pelle perde buona parte del colorito bronzeo dovuto all’esposizione al sole. Prolungare un po’ l’abbronzatura è, però, possibile, e come al solito, l’alimentazione gioca un ruolo importante in questo processo di mantenimento.

Per mantenere più a lungo la tintarella dovete puntare su tre elementi principali: le vitamine, il betacarotene e gli omega 3; queste sostanze sono contenute in diversi cibi e aiutano a prolungare il colorito dotato della pelle. Il betacarotene è utile perché una volta assimilato dall’organismo si trasforma in vitamina A, che è essenziale per mantenere un bel colorito senza danni per la pelle; tra i cibi che contengono questa sostanza ci sono le pesche, le albicocche, le carote, i peperoni e la papaia, ma anche broccoli e spinaci.

Anche la vitamina C è essenziale per la salute della pelle, in quando produce il collagene, e per mantenere l’abbronzatura, e si trova in abbondanza negli agrumi, nei kiwi, nei peperoni e nei cavolfiori.

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Il melograno difende la pelle dai raggi UV

Fin dall’antichità il melograno era considerato simbolo di fertilità e longevità, e in effetti sembrerebbe essere un toccasana per diversi disturbi; già qualche tempo fa vi avevamo spiegato la sua utilità nella perdita di peso, oggi vi vogliamo illustrare i risultati di un recente studio, secondo il quale il melograno sarebbe utile per difendere la pelle dai raggi ultra-violetti e per prevenire la comparsa delle rughe.

Il melograno contiene diversi antiossidanti e flavonoidi, ed è ricco di vitamina A e B, oltre ad avere ottime proprietà diuretiche ed astringenti; sin dall’antichità, questo frutto veniva utilizzato per combattere il baco della Tenia, ovvero il verme solitario, come tonico per rinfrescare la pelle arrossata e per combattere la diarrea; pare, inoltre, che il melograno sia utile per contrastare il processo delle cellule cancerose.

Come dicevamo, secondo uno studio condotto dalla Hallym University, in Corea, e pubblicato su “Experimental Dermatology”, il melograno sarebbe utile per combattere gli effetti dannosi dei raggi UV.

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La dieta delle erbe aromatiche

Sicuramente lo sapete già: tutte le erbe aromatiche possiedono delle proprietà benefiche che aiutano l’organismo a stare meglio: pensate, quindi, quanto possono aiutare diverse erbe in uno stesso regime alimentare. Partendo da questo principio, è nata la dieta delle erbe, che propone diversi menù nei quali le varie erbe insaporiscono le pietanze e aiutano a perdere un paio di chili nel giro di quindici giorni.

Le virtù delle erbe aromatiche sono tante, ad esempio il basilico aiuta a sgonfiare la pancia e a rinforzare il sistema immunitario, il prezzemolo, che è ricco di vitamina C, contrasta la ritenzione idrica e favorisce la digestione, come del resto la salvia che, in più, stimola la diuresi ed è un potente antistress.

Non è finita qui; tra i vari aromi sono da segnalare l’alloro, che è utile per contrastare i gonfiori intestinali, il timo, che favorisce la diuresi e aiuta la digestione, la maggiorana, che è ricca di sostanze antiossidanti e l’erba cipollina, che è preziosa per chi soffre di intestino pigro.

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La dieta gialla

Ormai l’estate è entrata nel vivo e se non siete giù partiti per le vacanze avrete sicuramente già trascorso qualche week end al mare; tuttavia, se la vostra pelle fatica ad acquistare un colorito dorato e uniforme, introducete nell’alimentazione dei cibi di colore giallo e arancione, che oltre, ad aiutarvi a restare in linea, vi aiuteranno ad avere una tintarella perfetta.

Tra i cibi che compongono i menù della dieta gialla ci sono le carote, il mango, le albicocche, le pesche e il melone, tutti alimenti ricchi di betacarotene, una sostanza che poi all’interno dell’organismo si converte in vitamina A, e che ci protegge dall’azione dei raggi solari, prendendo da essi solo il meglio per la nostra pelle.

Inoltre questi alimenti sono quelli ideali da consumare in estate perché sono freschi e genuini, dissetano e reintegrano l’organismo dei sali minerali perso con il sudore, e grazie al loro apporto di fibre, regolano anche la salute dell’intestino.

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La dieta abbronzante

Con le vacanze estive ormai iniziate, o alle porte se avrete le ferie ad agosto, è partita anche la voglia di tintarella; del resto, una pelle anche lievemente dorata dona un aspetto più luminoso, ovviamente a patto di esporsi al sole in modo intelligente e di evitare le scottature.

Per centrare l’obiettivo di un’abbronzatura perfetta, un importante aiuto arriva dall’alimentazione, in quanto d’estate si trovano moltissimi cibi abbronzanti e, allo stesso tempo ipocalorici, freschi e dissetanti, che ci aiutano anche a combattere il caldo. Molti degli alimenti presenti in estate, infatti, grazie al loro contenuto di minerali e vitamine, sono in grado di stimolare la produzione di melanina e di difendere la pelle da eritemi solari e arrossamenti.

Tra i cibi più ricchi di carotene e di provitamina A, una sostanza che rafforza le difese della pelle, ci sono le albicocche, le pesche, le carote, gli spinaci, le nespole, il melone, i broccoli e le biete.

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Restare giovani più a lungo, 10 regole anti-aging

Dopo avervi dato qualche utile consiglio su come contrastare l’azione dei radicali liberi, che cominciano ad accumularsi nell’organismo a partire dai trenta-trentacinque anni di età, e quindi i processi di invecchiamento precoce, oggi torniamo sull’argomento per illustrarvi dieci regole d’oro da seguire perchè le nostre abitudini alimentari quotidiane si trasformi in una vera e propria dieta anti-invecchiamento.

Mangiare solo frutta e verdura fresche di stagione

Portare in tavola solo frutta e verdura di stagione è preferibile non solo perchè la genuinità dei prodotti è maggiormente garantita ma anche perchè i prodotti non freschi o importati dall’altro capo del mondo hanno già perduto il loro contenuto di sostanze anti-ossidanti quando è il momento di consumarli.

Variare la qualità di frutta, verdura e ortaggi

Per garantirvi l’apporto di sostanze anti-ossidanti diverse è necessario variare la dieta, scegliendo di volta in volta vegetali differenti nel corso della giornata e della settimana.

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Utili consigli per rimanere giovani

Verso i trenta-trentacinque anni i processi di invecchiamento della pelle cominciano ad avere la meglio sui suoi processi riparativi; in altre parole, a questa età l’organismo comincia a produrre molti più radicali liberi di quanti possa smaltirne attraverso i sistemi anti-ossidanti.

Ne consegue che mentre da un lato le proteine della pelle, collagene ed elastina, iniziano a degradarsi, causando la perdita di elasticità e idratazione del derma, dall’altro inizia il processo di sintesi della lipofuscina, il pigmento delle sgradevoli macchie scure che tipicamente fanno la propria comparsa con l’avanzare dell’età. Quello che accade alla nostra pelle però è solo una parte del più generale processo di invecchiamento che investe l’organismo nella sua interezza.

Se il trascorrere però del tempo non può essere arrestato, tutti quanti noi disponiamo di molti mezzi per far si che tale processo non mostri la sua azione troppo precocemente risultando accelerato. Mentre vi abbiamo già parlato degli effetti anti-invecchiamento di una dieta sana ed equilibrata, ricca di cibi anti-ossidanti oggi vedremo quali precauzioni è consigliabile adottare per mantenere sotto controllo la produzione di radicali liberi da parte dell’organismo.

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Le alghe anti-cellulite

Le alghe marine, oltre a rappresentare un alimento sano e genuino, vengono impiegate con successo nel trattamento degli inestetismi della cellulite; questo perchè in virtù delle sostanze in esse contenute, primo fra tutte lo iodio, sono in grado di accelerare il metabolismo e favorire lo smaltimento di liquidi in eccesso e tossine, riattivando allo stesso tempo la circolazione periferica.

L’algoterapia per il trattamento della cellulite si avvale una moltitudine di prodotti cosmetici il più noto dei quali è senza dubbio quello a base di fanghi d’alga, preparati nei quali oltre a sostanze argillose e silicee si trovano composti di alghe brune. Facilmente reperibili in commercio i fanghi d’alga possono essere usati anche a casa ma presentano l’inconveniente di dover essere tenuti in posa per almeno 45 minuti.

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L’alimentazione per avere un’abbronzatura perfetta

Con i primi week end al mare arriva anche la prima tintarella che, si sa, vorremmo far durare tutti più a lungo; escludendo creme e lozioni che promettono di mantenere la pelle dorata, ecco che un valido aiuto ci può venire dall’alimentazione, e in particolare dai cibi con proprietà abbronzanti.

State tranquilli, la classifica degli alimenti amici dell’abbronzatura non è improvvisata, è stata stilata dalla Coldiretti nell’ambito di “Bio sotto casa”, una manifestazione tenutasi a Roma per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’agricoltura biologica. Gli esperti della Coldiretti ha evidenziato come, certi alimenti, oltre ad essere salutari, possono essere utili per dare un po’ di colorito alla pelle.

I cibi presenti nella classifica della Coldiretti sono quelli ricchi di vitamina A, in grado di favorire la produzione della melanina, il pigmento in grado di donare colore alla pelle; al primo posto della lista figurano le carote, che contengono ben 1.200 mcg. di vitamina A ogni 100 grammi, il secondo posto va agli spinaci, che ne possiedono quasi la metà, e poi, a ruota, cicoria, lattuga, melone giallo, sedano, pomodori, peperoni, pesche gialle, fragole, ciliegie e cocomero.

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Gli stadi della cellulite

Gli stadi della cellulite

La cellulite si divide in quattro stadi, o gradi, distinti in base alla gravità dei sintomi con i quali si manifesta e alla loro difficoltà di trattamento. Intervenire tempestivamente, sin da quando la cellulite si trova ancora al primo stadio, è fondamentale per ridurne l’impatto estetico in maniera significativa, mentre un cellulite già al quarto stadio si presenta meno trattabile e necessita spesso di interventi di medicina estetica, quali mesoterapia, crioscultura, laserterapia e ultrasuoni.

Cellulite edematosa (Cellulite al primo stadio)

La cellulite al primo stadio è caratterizzata dalla presenza di gonfiore causato dalla ritenzione di liquidi nel tessuto connettivo e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. La cute è ancora tesa ed elastica e se viene compressa non rimane alcun segno nè si avverte alcun dolore neppure dopo la palpazione.

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Trattamenti anti-cellulite, gli ultrasuoni

Cosa sono gli ultrasuoni?

Gli ultrasuoni sono onde che vibrano a una frequenza superiore alla soglia di percezione dell’orecchio umano, che è di 20.000 Hz; vengono utilizzati in campo medico per le ecografie, la fisioterapia, l’eliminazione dei calcoli e in medicina estetica per il trattamento della cellulite.

Perchè gli ultrasuoni sono efficaci contro la cellulite?

Il trattamento ad ultrasuoni deve la propria efficacia all’azione diatermica, ovvero alla capacità di produrre calore sul tessuto trattato. Nel trattamento delle cellulite la diatermia provoca il movimento dei liquidi ristagnanti e la rottura delle cellule adipose con il conseguente riversamento e successivo smaltimento dei loro liquidi nel sistema linfatico. Inoltre, il movimento indotto dagli ultrasuoni induce un incremento della permeabilità delle cellule facilitando il ricambio intercellulare e favorendo la circolazione sanguigna.

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