Patate, l’alimento ideale per perdere peso

Le patate sono considerate una verdura abbastanza calorica e per questo motivo le persone a dieta cercano di mangiarne il meno possibile. Un nuovo studio ha però portato alla luce una novità: le patate possono essere introdotte in un regime alimentare dietetico che punta al dimagrimento, perché questo tubero, nonostante l’alto indice glicemico, farebbe scendere di peso. A sostenerlo sono i ricercatori dell’University of California di Davis, del National Center for Food Safety and Technology e dell’Illinois Institute of Technology .

Gli studiosi hanno esaminato per 12 settimane 86 uomini e donne in sovrappeso divisi, in modo casuale, in tre gruppi: a ognuno è stata assegnata una dieta differente a basso introito calorico che comprendeva 5-7 porzioni di patate a settimana.  In media una patata ha 110 calorie, più potassio di una banana e metà del fabbisogno giornaliero di vitamina C. E’ quindi un alimento molto importante, se si tiene anche in considerazione che non contiene grassi, sodio e colesterolo. È molto digeribile e perfetta in caso di colite e gastrite.

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Dieta personalizzata con test delle urine

C’è un nuovo modo di perdere peso e probabilmente rivoluzionerà le diete.  Attraverso l’analisi dei sedimenti contenuti nell’urina è possibile determinare la dieta migliore. Il concetto ricorda un po’ il test del Dna, ma questo esame è molto più preciso e affidabile.  Una dieta perché dia i risultati sperati non deve essere mai troppo rigida, perché l’organismo reagisce a un nuovo regime alimentare modificando il metabolismo, gradualmente, nel tempo. Con il test delle urine, messo a punto dal centro di ricerca Cerifos di Milano, è possibile proprio tenere sotto controllo l’evoluzione di questo ciclo.

Il test analizza i cataboliti urinari, che sono quei sedimenti che possono dare indicazioni su che cosa l’organismo ha assimilato e cosa no. In particolare, il test individua quali macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) danno maggiori problemi durante la digestione. Questo permette al medico di studiare un’alimentazione mirata per il paziente, evitando tutte le potenziali intolleranze alimentari che contribuiscono a gonfiare.

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Pausa pranzo, le regole per rispettare la dieta

Rispettare una dieta e non sgarrare è davvero complicato. Spesso, anche senza lasciarsi tentare da piatti gustosi o dalla gola, si è costretti a non seguire la tabella nutrizionale, magari perché si è impegnati in qualche pranzo di lavoro o a cena con amici. Esistono però dei consigli per evitare di vanificare gli sforzi fatti e proseguire nel proprio obiettivo: perdere peso. La prima cosa da fare è seguire con attenzione l’alimentazione fuori casa. È proprio lì che mettiamo più in crisi la nostra  linea.

La fretta e lo stress lavorativo sono pessimi consiglieri. Se abbiamo a disposizione 30 minuti di pausa pranzo per mangiare un boccone e rimetterci alla scrivania davanti al nostro pc, evitiamo di cadere nella scelta più semplice: il panino. Molto meglio un piatto di verdura cruda o cotta e della frutta. Questa regola si può rispettare anche all’interno di un fast food, dove vendono, oltre agli hamburger, tanti tipi di insalate: sono ottime quelle a base di pollo grigliato e rappresentano un piatto unico completo.

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La dieta dell’autunno

Per affrontare al meglio l’autunno che ormai è entrato nel vivo, non c’è niente di meglio di un’alimentazione sana ed equilibrata basata sulla frutta e verdura di stagione; è noto che ogni cambio di stagione, specie se il passaggio è dall’estate all’autunno, porta con sé malesseri, malumori, stanchezza e tutti gli altri disturbi stagionali come raffreddore e influenza; tutto ciò, quindi, rende indispensabile il potenziamento delle difese immunitarie del nostro organismo, meglio se tramite l’alimentazione.

La soluzione migliore per restare in linea e non farsi abbattere dalle giornate grigie e fredde è quella di puntare sui colori dei prodotti dell’autunno; pensate che solo i cibi estivi abbiano questa qualità? Vi sbagliate, perché in autunno c’è il rosso del melograno, il verde delle mere e delle pere, il viola dell’uva, l’arancio delle zucche e dei cachi, senza contare tutte le sfumature di marrone date dai funghi, dalle castagne e dalla frutta secca.

Inutile dire che un’alimentazione a base di questi cibi è molto utile anche per la salute dell’organismo, perché sono alimenti ricchi di vitamine, fibre e minerali indispensabili per il nostro benessere.

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La dieta dei legumi

Nell’alimentazione quotidiana, troppo spesso si tende ad escludere i legumi, magari perché ci vuole troppo tempo per cuocerli o semplicemente perché hanno un sapore particolare che a volte li fa essere poco amati. In realtà questa esclusione non andrebbe fatta, in quanto i legumi sono alimenti ricchi di proprietà benefiche, tanto da essere diventati protagonisti di una dieta ad hoc, la dieta dei legumi, appunto.

I modi per cucinare i legumi sono tanti e adesso che andiamo incontro alla stagione fredda cosa c’è di meglio di una bella zuppa fumante a base di legumi? Prima di illustrarvi i menù della dieta, vediamo quali sono le principali virtù dei legumi.

Innanzi tutto, tutte le leguminose, e quindi, tra gli altri, i fagioli, i ceci, i piselli, le fave e le lenticchie contengono molte proteine, anzi: sono i vegetali che ne possiedono di più, basti pensare che ne contengono più o meno come la carne, anche se la qualità delle proteine dei legumi non è la stessa di quella delle proteine di origine animale.

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Il latte aiuta a dimagrire

Sul latte ci sono da sempre opinioni contrastanti: c’è chi dice che fa male e chi invece sostiene l’opposto, senza contare coloro che non possono berlo a causa delle intolleranze, e chi non lo beve per scelta, in quanto derivato animale, come ad esempio i vegetariani e i vegani.

A parte le varie convinzioni, un recente studio sembra dare ragione a tutti coloro che sostengono che il latte fa bene e non fa ingrassare, anzi; secondo una ricerca condotta dall’Università Ben-Gurion di Negev in Israele e pubblicata American Journal of Clinical Nutrition, bere latte con regolarità favorirebbe la perdita di peso.

La ricerca in questione, coordinata dal dottor Danit Shahar, è durata per circa due anni, durante i quali è stata analizzato il peso degli adulti coinvolti nello studio, sia di quelli che bevevano latte regolarmente che di quelli che non lo consumavano.

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La dieta dei cinque fattori

Proprio qualche giorno fa vi avevamo raccontato dell’ultima follia delle stars di Hollywood, ovvero la dieta Baby Food, ma si sa che le dive une ne pensano e cento ne fanno, ed eccovi di nuovo a parlare di alimentazione dei vip. Eh sì, perché se da una parte ci sono le dive che seguono la dieta a base di omogeneizzati, dall’altra ci sono quelle che invece seguono quella dei 5 fattori, che se non altro è molto meno assurda di quella a base di pappette per bambini.

La dieta dei 5 fattori è stata ideata dal nutrizionista Harley Pasternak, e in questo regime alimentare tutto ruota intorno al numero cinque, eccovi qualche esempio: cinque sono i pasti da fare nell’arco della giornata per non sentire la fame, e quindi colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena, la dieta deve essere seguita per cinque settimane e i menù devono essere preparati con cinque ingredienti salutari.

Harley Pasternak è un considerato un vero e proprio guru per quello che riguarda l’alimentazione e la forma fisica; è laureato in Scienze della Nutrizione all’Università di Toronto e tra i suoi sostenitori ci sono stars del calibro di Lady Gaga, Halle Berry, Robert Pattinson e Jennifer Hudson. Pasternak ha sdoganato i segreti della forma fisica dei divi di Hollywood pubblicando il libro che spiega la dieta dei 5 fattori, ovvero “5 Factor World Diet Book”.

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I consigli per perdere peso dopo le vacanze

Con il primo week end di settembre bisogna prendere atto che, purtroppo, anche per quest’anno le vacanze estive sono giunte al termine e che, se non è già avvenuto la settimana scorsa, è tempo di tornare in ufficio e alla vita di tutti i giorni. Se le vacanze, oltre ad abbronzatura e momenti piacevoli vi hanno lasciato in ricordo anche un paio di chili in più dovuti a spaghettate in compagnia, gelati e fritture, eccovi qualche consiglio per recuperare la forma ed affrontare l’autunno nel migliore dei modi.

La lista con i consigli per smaltire gli eccessi delle vacanze è stato stilato dagli esperti di “Altroconsumo” e, più che un vademecum, si tratta di una serie di consigli pratici per riprendere la vita di tutti i giorni in modo sano e consapevole.

La prima cosa da fare è sicuramente riequilibrare la dieta eliminando i cibi spazzatura e quelli troppo grassi, ma anche i dolci, gli alcolici e le bibite zuccherate. Solo la colazione potrà essere un po’ più abbondante degli altri pasti, pur essendo, tuttavia, a base di alimenti leggeri come frutta fresca, yogurt e latte scremato.

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I sensi di colpa non aiutano a dimagrire

Mettersi a dieta e non sbagliare mai. Dire per sempre basta a enormi piatti di pasta, dolci e cioccolata e non avere rimpianti, non guardarsi mai indietro. Credo siano proprio questi i traguardi più ambiti da tutti coloro che si mettono a dieta con l’intento di perdere peso; eppure non tutti riescono a raggiungerli, anzi non ci riesce quasi nessuno ed è del tutto normale che sia così.

Infatti, fare uno strappo alla regola, quando si segue una dieta dimagrante, è non solo inevitabile, ma, al contrario di quanto si pensa comunemente, anche del tutto lecito e può tornare persino utile alla prosecuzione della dieta stessa. Forse non tutti sanno che mettersi a dieta con la consapevolezza che di tanto in tanto è possibile concedersi qualche sfizio è un punto di partenza di gran lunga migliore rispetto all’auto-imposizione di divieti assoluti che rischiano, quando non rispettati, seppure episodicamente, di tramutarsi in vere e proprie trappole.

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La dieta chetogenica

Con il termine dieta chetogenica si fa riferimento a regimi alimentari dimagranti caratterizzati dalla drastica riduzione dei carboidrati e basati sul presupposto che un elevato introito di proteine e grassi favorisca il consumo di questi ultimi a scopo energetico, evitandone l’accumulo. L’organismo, infatti, utilizza di norma i carboidrati per “produrre” l’energia di cui necessita ma quando le riserve di questi sono insufficienti ricorre ai grassi per ottenere il medesimo risultato.

Il dimagrimento effettivamente ottenibile grazie alle diete chetogeniche è dovuto inizialmente alla perdita di acqua e al consumo di glicogeno (il carburante dell’organismo ottenuto dai carboidrati); solo in seguito la riduzione dell’introito calorico giornaliero, favorita dal potere saziante di grassi e proteine, determina il dimagrimento vero e proprio dovuto alla perdita di grasso corporeo

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L’importanza dell’autocontrollo nella dieta

Sappiamo tutti molto bene che seguire una dieta dimagrante non è facile, qualunque sia il numero di chili che dobbiamo buttare giù. L’interruzione della dieta poi è vissuta da molti come un vero e proprio fallimento e conduce a sentirsi sconfitti, frustrati, generando sensi di colpa e, talvolta, scarsa stima di sè. Molto spesso però questo tipo di situazione è causata da una certa mancanza di autocontrollo che impedisce di cedere alle tentazioni dalle quali si è continuamente circondati.

Quel pezzo di dolce rimasto in frigo, una cena con gli amici, una barretta di cioccolata che improvvisamente fa capolino dalla dispensa, dove magari stava nascosta da un bel po’… sono solo alcuni esempi di situazioni che mettono a rischio tutti i nostri buoni propositi. Per non parlare poi di quelle condizioni di stress, sempre in agguato, che ci spingono a cercare nel cibo, meglio se ipercalorico, una valvola di sfogo e un momento di autoconsolazione.

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La dieta giapponese

Tra le diete più in voga in questo periodo c’è la dieta giapponese che promette di far perdere due chili in una settimana e di assicurare salute e forma fisica senza dover rinunciare al cibo. Di sicuro starete pensando alla dieta giapponese come ad un regime alimentare a base di alghe e pesce crudo, in realtà non è così, in quanto è una dieta piuttosto varia e di sicuro ricca di nutrienti: basti pensare che la popolazione giapponese è quella che ha meno problemi di obesità e il più alto tasso di longevità.

Il cibo giapponese è leggero e aromatico, a base di ingredienti ricchi di antiossidanti e con pochi grassi. I piatti della cucina giapponese vengono preparati con molta cura, le porzioni non devono essere mai abbondanti ma gustose, e il cibo va assaporato e mangiato lentamente.

I capisaldi della dieta giapponese sono il riso, che è anche la fonte di carboidrati più importante, il pesce, la soia, la frutta, la verdura, alghe e funghi giapponesi: insomma un mix di alimenti ricchi di antiossidanti, acidi grassi Omega 3 e fitoestrogeni. A parte questi cibi base, sono molto consumati anche spezie, aromi, germogli, cavolo e insalate a foglia verde, mentre sono assunti con molta parsimonia il pesce grasso, la carne rossa e i condimenti elaborati.

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La dieta della frutta di stagione

Con un piano alimentare che preveda solo frutta di stagione è possibile perdere peso in due, massimo tre settimane ed eliminare scorie e tossine dall’organismo. Quella della frutta è una dieta povera di calorie e quindi è l’ideale per chi vuole perdere peso ma anche per chi desidera depurare e disintossicare l’organismo, consentendogli così una graduale eliminazione di liquidi.

La particolarità inoltre sta nell’essere una specie di dieta “crudista” che permette l’ottimale assorbimento di vitamine e minerali. Fate attenzione però: non essendo molto equilibrata dal punto di vista nutrizionale (ha infatti pochissime proteine, mentre una dieta bilanciata dovrebbe essere costituita dal settancinque/ottanta per cento di frutta, il dieci/venti per cento di verdure (molto importanti sono quelle a foglia verde)  e una quantità di proteine pari a circa il quindici/venti per cento dell’apporto calorico giornaliero) , non andrebbe seguita continuativamente per più di venti giorni.

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Tè rosso: conosciamo le sue proprietà

Anche d’estate, bere un buon fa piacere; qualche giorno fa vi abbiamo parlato del tè bianco, molto spesso di quello verde e nero, e oggi è la volta di un altro tipo di tè: il tè rosso.

Il tè rosso è una bevanda dal sapore gradevole e di colore rosso; nonostante venga sempre descritto come tè, non lo è tecnicamente, nel senso che non contiene né teina né tantomeno caffeina, il che lo rende perfetto per chi vuole assumere una bevanda ad infusione che non contenga sostanze psicoattive. Il tè rosso è in realtà un infuso di una pianta originaria del Sudafrica il cui nome scientifico è Aspalathus linearis, ma che è meglio conosciuta come Rooibos. Il colore rosso del tè si ottiene facendo ossidare le foglie e gli steli della pianta.

Per quanto riguarda la preparazione, il tè rosso si ottiene come quello verde e nero, e sarebbe meglio berlo al naturale, al limite aromatizzato con un po’ di vaniglia. Nonostante non sia un tè vero proprio, questa bevanda contiene diverse proprietà benefiche, soprattutto visto il suo importante contenuto di antiossidanti.

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Piccole porzioni di cibo: ecco il segreto per non ingrassare

Uno dei modi più sicuri per non ingrassare è sicuramente quello di contenere le porzioni di cibo; non sempre però, soprattutto in caso di pietanze particolarmente appetitose, è facile resistere, ecco allora un piccolo vademecum per controllare la quantità di cibo nel piatto.

Mangiate insalata prima del pranzo e della cena, in questo modo riuscirete a contenere l’appetito e il senso di fame; ovviamente non bastano due foglie, ma un’insalata vera e propria alla quale avrete aggiunto dei cubetti di carne magra come ad esempio il tacchino: le fibre contenute nell’insalata vi faranno sentire sazi e la carne magra vi fornirà l’energia di cui avete bisogno.

Se vi avanza del cibo non conservatelo in un unico grande contenitore ma sistematelo in tanti piccoli vasetti in modo da servirvi di quello che effettivamente basta per saziarvi e non esagerare con la porzione. Se acquistate snack che vi piacciono molto come biscotti e patatine, divideteli in piccole porzioni singole in modo da controllare la quantità: è difficile, ad esempio, sapere quante patatine si mangiano attingendo direttamente da un maxi sacchetto!

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La dieta delle erbe aromatiche

Sicuramente lo sapete già: tutte le erbe aromatiche possiedono delle proprietà benefiche che aiutano l’organismo a stare meglio: pensate, quindi, quanto possono aiutare diverse erbe in uno stesso regime alimentare. Partendo da questo principio, è nata la dieta delle erbe, che propone diversi menù nei quali le varie erbe insaporiscono le pietanze e aiutano a perdere un paio di chili nel giro di quindici giorni.

Le virtù delle erbe aromatiche sono tante, ad esempio il basilico aiuta a sgonfiare la pancia e a rinforzare il sistema immunitario, il prezzemolo, che è ricco di vitamina C, contrasta la ritenzione idrica e favorisce la digestione, come del resto la salvia che, in più, stimola la diuresi ed è un potente antistress.

Non è finita qui; tra i vari aromi sono da segnalare l’alloro, che è utile per contrastare i gonfiori intestinali, il timo, che favorisce la diuresi e aiuta la digestione, la maggiorana, che è ricca di sostanze antiossidanti e l’erba cipollina, che è preziosa per chi soffre di intestino pigro.

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La dieta delle zuppe estive

Come vi abbiamo già spiegato altre volte, non dovete pensare che le zuppe e le creme siano dei piatti ad esclusivo consumo invernale, anzi, le zuppe in estate sono molto rinfrescanti, forniscono la giusta quantità di liquidi, e aiutano a combattere la disidratazione estiva, oltre ad aiutarvi a fare il pieno di fibre e di vitamine.

In genere siamo abituati a pensare alle zuppe come a dei piatti tipici dell’inverno, in realtà basta gustarle fredde e prepararle con la verdura di stagione, ed ecco che diventano degli ottimi primi light, ottimi come sostituti di insalate di pasta e riso; non ne siete ancora convinti? Vi basti pensare al gazpacho, piatto estivo per eccellenza, o alla stessa crema di pomodoro che vi abbiamo presentato qualche settimana fa.

Una dieta a base di zuppe è perfetta per depurare e rivitalizzare l’organismo, sazia senza appesantire e fornisce il giusto apporto di vitamine e sali minerali; le zuppe, infatti, sono a base di verdure che, si sa, forniscono poche calorie, e poi sono ricche di fibre e di potassio, un minerale molto importante per combattere la ritenzione idrica.

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La dieta della dottoressa Flachi

Tra le diete più in voga dell’estate c’è quella della dottoressa Flachi che con 5 regole promette di dimagrire senza rinunciare al gusto della cucina italiana. La dottoressa Evelina Flachi è specialista in Scienze dell’Alimentazione, docente e membro di diversi comitati per la corretta alimentazione.

La sua dieta si basa sul presupposto che non esistono regimi dietetici miracolosi e che una stessa dieta non può essere efficace per tutti allo stesso modo, in quanto influiscono diversi fattori: l’età, il sesso, la costituzione fisica, il lavoro svolto e altro ancora.

La dieta della dottoressa Flachi suddivide la settimana in due giornate di alimentazione leggera, il lunedì e il martedì, una giornata libera, il mercoledì, ancora tre giornate leggere, il giovedì, il venerdì e il sabato, e la domenica libera.

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