La dieta senza glutine non fa dimagrire

Ci sono molte persone che, nonostante non siano intolleranti o sensibili al glutine, seguono un’alimentazione gluten free nella speranza di perdere peso, niente di più sbagliato: seguire una dieta senza glutine non sono non fa dimagrire ma fa addirittura ingrassare, in quanto gli alimenti sostitutivi sono ricchi di calorie.

Ovviamente, coloro che soffrono di celiachia o di sensibilità al glutine sono costretti a seguire una determinata alimentazione per preservare la loro salute, ma ci sono anche molte persone che scelgono di non mangiare prodotti contenenti il glutine nella speranza di dimagrire, o addirittura, per modo.

Attenzione, però, secondo la scienza, una dieta senza glutine non fa dimagrire; a spiegarlo è il dottor Alessio Fasano, direttore del centro ricerche sulla celiachia dell’Università di Maryland, negli Stati Uniti e autore dello studio sulla Gluten Sensitivity.

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Cambiare lo Stile di vita prima di mettersi a dieta

Quando si parla di corretta alimentazione e di salutari abitudini alimentari non ci si rifersice soltanto ai cibi che una persona consuma ma anche ai tempi che dedichiamo alla nutrizione e ai modi che caratterizzano il nostro mangiare, parlare di corrette abitudini alimentari significa in primo luogo possedere un ritmo e un tempo adeguato per i pasti principali. I ritmi dell’alimentazione ci parlano molto di come siamo fatti e di come sono fatti gli altri.

Pensiamo ad una persona che, quando mangia, tende ad essere molto veloce nel consumo dei pasti, tende a mangiare stando alzata o che dedica poco tempo alla fase della masticazione: di questa persona si potrebbe pensare che tende ad essere ansiosa. Ben diversa, invece, una persona che ha la tendenza a mangiare poco o per niente, che predilige cibi dolci o che sembra stanca mentre mangia: in questo caso, con molta probabilità siamo di fronte ad una persona tendenzialmente depressa.

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Clean Diet per depurare il corpo (seconda parte)

Abbiamo già parlato della Clean Diet spiegando come, seguendo alcuni piccoli suggerimenti sia possibile perdere 4 chili in sole tre settimane. La Clean Diet, molto utilizzata in America si basa sull’assunto che, per perdere peso, sia necessario donare al nostro organismo una salute derivante dalla sua disontissicazione. Cibi alla base di questa dieta sono frutta e verdura, cereali integrali, carni e pesci magri.

Riportiamo di seguito un breve programma tipo della dieta clean. Sono previsi 5 piccoli pasti al giorno, questo perchè si mantiene a lungo un senso di sazietà. Ogni giorno sono previsti spuntini e colazione leggeri, durante la settimana ogni giorno si caratterizza per l’assunzione di vitamine e proteine.  

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Clean diet per depurare il corpo (prima parte)

La Clean Diet è una dieta molto seguita in America, numerose le stars che fanno ricorso a questo programma di dimagrimento che si è rivelato estremamente efficace per ritrovare la forma fisica. Concetto di base della dieta è la depurazione dell’organismo ottenuta attraverso l’assunzione di cibi e bevande che favoriscono l’elimiazione di scorie dannose per la salute del corpo. Secondo il programma americano bastano solo tre settimane per perdere peso (fino a 4 chili) e eliminare i fastidiosi gonfiori segni di un corpo non in forma.

La Clean Diet si basa sull’assunzione di molta frutta e verdure fresche anche sotto forma di frullati e di un apporto moderato di proteine. Recentemente è stata proposta una versione italiana che tiene maggiormente conto degli stili di vita del nostro paese, una dieta per così dire “all’italiana”. La versione italiana, a differenza della versione americana della dieta clean, tiene maggiormente conto dell’equilibrio allimentare grazie ad una maggiore attenzione del rapporto vitamine, proteine, fibre.

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Obesità, pesarsi fa paura a un quinto delle persone

Salire sulla bilancia ad alcuni fa paura. Ci sono persone che non ne posseggono neanche una e soprattutto si rifiutano di controllare il peso: questa è una cattiva abitudine, perché nei Paesi occidentali sta dilagando l’obesità. A mettere i punti sulle “i” è uno studio dell’agenzia inglese Co-Operative Pharmacy, secondo cui molti degli obesi sottostimano la propria condizione. E un quinto delle persone ha paura della bilancia.

Questo strumento è presente in quasi tutte le case: lo si utilizza per pesare i bambini, per gli oggetti (per esempio la valigia prima di andare in aeroporto), gli animali o anche il cibo. È quando tocca al nostro peso, che tutto diventa più complicato e soprattutto si cercano un sacco di scuse: “oggi no, sono gonfio”, “più tardi, ho mangiato troppo”, “sono vestito e la tara sarebbe eccessiva”. Tutte piccole bugie.

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Le alghe stimolano il metabolismo

Fra pochi giorni inizierà la primavera e con essa arriva anche il momento di stimolare il metabolismo che, durante i mesi invernali spesso caratterizzati dalla sedentarietà, risulta essere un po’ frenato; se a questo aggiungete che l’alimentazione invernale non è proprio ipocalorica, e se vi portate dietro da Natale quei due chiletti di troppo, è arrivato il momento di intervenire per non farsi trovare impreparati all’estate.

Un aiuto nel dimagrimento e nel rassodamento cutaneo viene dalle alghe; nonostante ormai le alghe siano piuttosto diffuse nella nostra alimentazione, molte persone ancora storcono la bocca al pensiero di mangiare le alghe: eppure questi vegetali marini sono ottimi per stimolare il metabolismo e bruciare i grassi.

In particolare, le alghe azzurre, come ad esempio la laminaria, sono ricche di iodio, utile per stimolare il metabolismo, aumentano la produzione di collagene ed elastina, migliorando l’elasticità cutanea e, quindi, contrastando la cellulite. Oltre ad essere ricche di iodio, le alghe sono una fonte importante di minerali come calcio, ferro, magnesio e potassio, di vitamine e di proteine.

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Obesità, il nuovo indice di adiposità corporea

Il rapporto peso-altezza è stato per anni l’indicatore più utilizzato per verificare il sovrappeso.  Alcuni ricercatori della California del Sud, guidati da Richard Bergman, stanno pensando di mandarlo in pensione. Hanno elaborato un sostituto dell’indicatore di massa corporea (IMC o in inglese BMI) più preciso e soprattutto più affidabile. Si chiama BAI, Body Adiposity Index, l’indice di adiposità corporea.

Il BAI tiene in considerazione più variabili: infatti, misura la percentuale di grasso direttamente nelle donne e negli uomini adulti di diversi gruppi etnici. L’indice è stato sviluppato a partire dai dati del BetaGene, uno studio sulla popolazione messicana-americana.  Il rapporto su cui si basa è quello della circonferenza dei fianchi e l’altezza.

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Condividere le motivazioni della dieta

Quante volte ci si ritrova a pensare che perdere peso sia un’impresa impossibile da portare a termine? Rimandiamo costantemente l’inizio della dieta o l’inizio dell’attività fisica raccontandoci mille storie e inventando mille scuse. A volte sembra che l’idea di iniziare la dieta faccia aumentare la fame e ridurre, fino ad azzerarlo, il nostro senso di sazietà. Come superare l’ostacolo dell’inizio della dieta?

I consigli per dimagrire sono infiniti e infiniti, a volte, sono i giorni che ci separano dal raggiungimento del peso forma. Sembra che fissare un giorno di inizio si riveli ancora più dannoso perchè i giorni, che precedono il fatidico giorno, si caratterizzano per mega abbuffate compulsive che possano togliere tutti gli sfizi passati, presenti e futuri. Per prima cosa direi di elimare la programmazione di inizio dieta, forse è meglio iniziare da una programmazione ben diversa.

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Combattere l’obesità con il peperoncino

Per combattere l’obesità bisogna mangiare piccante. Gli amanti dei gusti intensi, con qualche chilo di troppo, saranno contenti. Secondo uno studio giapponese, il peperoncino contiene una sostanza attiva in grado di combattere efficacemente il sovrappeso, accelerando il metabolismo. Ovviamente tutto dipende dalle dosi, perché non basta spolverare i vostri spaghetti. Ma la notizia resta comunque importante, perché potrebbe essere alla base di future terapie.

Si chiama Dihydrocapsiate (DHC) si troverebbe in un particolare tipo di peperoncino, il CH-19 sweet. Questo almeno quanto affermato da un comunicato della nota azienda alimentare Ajinomoto Group con sede a Tokio, in Giappone. Non è un peperoncino particolarmente piccante (il nome, infatti, indica la dolcezza) e non provoca bruciore allo stomaco.

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La dieta della luna 2011

Le fasi della luna sono in grado di regolare il flusso delle maree grazie al cambiamento della forza di attrazione esercitata sulle acque; analogamente si ritiene che le fasi lunari possano influire sulla regolazione dell’equilibro idrico dell’organismo.

La dieta della luna si basa su questo principio e propone un breve regime dietetico a base di liquidi per disintossicare l’organismo; durante il giorno di dieta sono vietati i cibi solidi, in modo da far riposare l’apparato digerente ed aiutare fegato, reni e intestino a smaltire le tossine.

Proprio perché si basa sulle fasi della luna, questa dieta deve essere seguita in base ai ritmi della luna e, quindi, consultando il calendario; la dieta va intrapresa all’inizio di una nuova fase lunare, non assumendo cibo solido per 24 ore. L’inizio del giorno di dieta deve avvenire in coincidenza con l’ora di cambio lunare; si può scegliere una qualsiasi fase lunare, ad es. primo quarto, luna piena, luna nuova o ultimo quarto, ma la dieta va fatta solo una volta al mese e non ad ogni cambio di fase lunare.

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Le diete più strane e pericolose

Ci sono metodi per dimagrire davvero folli. Non solo perché rasentano il paradosso, ma perché sono estremamente pericolosi. Come sempre arrivano da Hollywood e da qualche star in auge che desidera conquistarsi la bellezza eterna. Mi raccomando non copiate queste strane diete. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: per seguire un regime alimentare equilibrato, andate da un dietologo o nutrizionista affinché possa elaborare un programma adatto a voi, altrimenti diminuite il fabbisogno calorico di circa 300 calorie al giorno, continuando a mangiare di tutto.

In testa alle classifiche delle diete più originali c’è sicuramente quella di Heidi Klum e Fergie che prima di ogni pasto bevono un cucchiano di aceto di mele per frenare le voglie e tagliare la fame. Gli esperti sostengono che non ci siano motivi scientifici dietro questa abitudine, ma che sicuramente può far passare la voglia di sedersi a tavola.

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Dieta Birmingham: gli schemi alimentari

Un paio di giorni fa vi avevamo parlato della dieta Birmingham che, in pochi giorni di dieta, permette di perdere diversi chili in quanto basata su alcune combinazioni alimentari in grado di stimolare il metabolismo.

Vi avevamo promesso di indicarvi presto i menù di questa dieta e, quindi, eccoci a mantenere l’impegno; la dieta Birmingham va seguita per tre giorni, nei successivi quattro si può ritornare a mangiare normalmente per poi ritornare a seguire lo schema, ripetendo il tutto per un massimo di 4 settimane durante le quali si può arrivare a perdere fino a 5 chili.

Affinché la dieta funzioni è necessario non cambiare la successione dei pasti e mangiare quello che è indicato negli schemi senza fare variazioni; i menù vanno accompagnati da due litri d’acqua da bere durante il giorno in modo da favorire l’eliminazione delle tossine.

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L’effetto yo yo dipende da una proteina, non dagli ormoni

Tanta fatica per perdere peso e dopo pochi mesi i chili tornano e con gli interessi. È il famoso effetto yo yo, tipico delle diete fai da te o dei dimagrimenti molto rapidi. La responsabile di quest’effetto sembra essere una proteina.  Insomma, non è colpa né della buona volontà né del metabolismo.  Questo ovviamente è quello che pensano i ricercatori della Maastricht University – Department of Human Biology che sperano, con questa nuova scoperta, di poter riconoscere le persone che tendono a riprendere peso e intervenire.

L’effetto yo yo non è un caso isolato, secondo alcuni studi, infatti, colpisce l’80% delle persone a dieta.  A distanza di 6 mesi, massimo un anno, dal calo, si torna come prima o ancor peggio, vanificando gli sforzi fatti, ma anche mettendo a rischio la salute.

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La dieta Birmingham

La dieta Birmingham fa parte delle cosiddette “diete dei tre giorni”, ossia quegli schemi alimentari che vanno seguiti solo per tre giorni. La dieta Birmingham prevede, infatti,  solo tre giorni di dieta ma può essere anche ripetuta più volte in un mese a patto di essere intervallata ogni volta da quattro giorni di riposo.

Questa dieta è stata creata per far dimagrire velocemente i malati di cuore in sovrappeso, ma ben presto è stata adottata anche da chi non ha problemi di salute in particolare, in quanto permette di perdere diversi chili in poco tempo.

La dieta Birmingham deve la sua efficacia alla combinazione di alcuni alimenti, e per questo non è possibile scambiare i menù previsti per il pranzo e la cena. Le combinazioni di alimenti e nutrienti previste dalla dieta Birmingham sono: proteine e cereali a colazione e a pranzo, e vitamine e grassi a cena, ed hanno lo scopo di stimolare e attivare il metabolismo in modo da bruciare meglio i grassi in eccesso.

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Come mantenere i risultati della dieta

Dopo un periodo di dieta, magari impegnativa, ci sentiamo orgogliosi dei risultati raggiunti e dei chili persi grazie ai sacrifici alimentari che abbiamo fatto, e pensiamo di aver concluso la missione: niente di più sbagliato, il difficile infatti arriva proprio in questo momento, ovvero quando dovremo stare attenti a non riprendere tutti i chili persi durante la dieta.

Molto spesso, infatti, succede che dopo un periodo di dieta, vengano ripresi tutti i chili, se non addirittura di più, persi precedentemente; certo, questo non avviene da un giorno all’altro, ma con una progressione che, nel giro di qualche tempo, ci fa ritornare al punto di partenza. Questo provoca il cosiddetto effetto yo yo che, oltre ad essere deleterio per la nostra linea in termini di elasticità della pelle, fa male anche alla salute.

Per evitare di riprendere i chili persi con la dieta bisogna seguire un mantenimento, ossia un’alimentazione specifica e una serie di accorgimenti che eviteranno di vanificare i risultati raggiunti con la dieta.

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La dieta Gold Coast

La dieta Gold Coast

La dieta Gold Coast, più che di un regime dietetico vero e proprio è un insieme di indicazioni alimentari che possono essere seguite durante tutta la vita e che, oltre a perdere peso, aiutano a prevenire diverse patologie.

La dieta Gold Coast prende il nome della costa della Florida, lo stato americano nel quale vivono gli ideatori di questa dieta, ossia Andrew e Ivy Larson, i quali propongono uno stile di vita basato su programmi alimentari non eccessivamente rigidi e che non si basa sul calcolo ossessivo delle calorie; con questo sistema è possibile perdere peso e prevenire diverse malattie come l’obesità, l’osteoporosi, l’asma e l’artrite.

Che cos’è la dieta Gold Coast

Già nel giro di cinque settimane la dieta Gold Coast è in grado di garantire miglioramenti sia a livello di peso corporeo che su quello della salute, in quanto consiste nell’imparare delle sane abitudini alimentari che poi dovranno essere mantenute per tutta la vita.

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Diet tube e liposuzione, trattamento anti-obesità

Dimagrire con successo. Quando i chili sono tanti non è poi così semplice. Esiste però una nuova tecnica, a metà tra il regime nutrizionale e la chirurgia estetica, per perdere peso in poco tempo. Si chiama ‘Diet tube’ ed è un innovativo protocollo dietetico basato sulla dieta chetogenica e la liposuzione, intervento chirurgico per eliminare il grasso localizzato. Secondo gli esperti si può arrivare a smaltire 10 chili in 10 giorni.

La diet tube lavora su due fronti: da un lato quello chirurgico, importante per rimodellare soprattutto cosce e glutei e ridurre la cellulite, dall’altro la dieta. Si utilizza un sondino naso-gastrico attraverso cui la persona viene alimentata.

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Succo di agrumi per il benessere dell’organismo

Per fare il pieno di antiossidanti e rafforzare il sistema immunitario non c’è niente di meglio degli agrumi ma, se non amate mangiare questi frutti al naturale, potete provare a berli preparando dei succhi e dei cocktail di agrumi.

Gli agrumi, come le arance, il pompelmo e il limone, sono ricchi di sali minerali importantissimi per il nostro organismo, quali il magnesio, il manganese, il selenio e lo zinco, di vitamina C e di betacarotene. Bere dei succhi o dei centrifugati a base di agrumi, oltre a rafforzare il sistema immunitario, vi garantiranno una buona dose di energia e di antiossidanti, oltre ad avere proprietà anti stress e ad aiutarvi a dimagrire.

Il succo di limone, ad esempio, è utile per dare tonicità all’organismo, in quanto è in grado di equilibrare il sistema nervoso, oltre ad essere un ottimo anti fame; il limone contiene vitamine del gruppo B e C, oligoelementi, potassio, zuccheri, flavonoidi e mucillagini.

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