Le proteine giuste per avere ossa sane

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Di nuovo una ricerca che mette fortemente in dubbio i benefici di un’alimentazione troppo ricca in formaggi e carni. I ricercatori dell’Università della California di San Francisco, diretti da Deborah Sellmeyer, hanno stabilito, con uno studio pubblicato sull’American Journal of Cli­nical Nutrition, che le donne adulte che consumano più proteine animali che ve­getali generalmente corrono maggiori rischi di frattura dell’anca e di indebolimento delle ossa.

 La spiegazione della studiosa è semplice:

“Mangiamo troppa carne, troppo formaggio e troppi pane e pasta. Tutto ciò avvia una acidosi metabolica. In più, si tratta di cibi ricchi di fosforo, che il corpo trasforma in acido fosforico. Negli ultimi quarant’anni abbiamo aumentato del 50% l’assunzione di proteine produttrici di acido. Anche nostri antenati mangiavano una enorme quantità di carne, ma la controbilanciavano con quantità altrettanto grandi di frutta e verdura, che noi in­vece ignoriamo”.

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Il raw food: scelta equilibrata o semplice moda del momento?

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Si chiama raw food ed è una tendenza tutta americana che sta colonizzando anche l’Europa; consiste nel consumare i cibi crudi, non solo verdure e frutti ma anche carne e pesce. Nel raw food viene eliminata ogni traccia di alterazione di calore sui cibi e nel crudismo estremo viene eliminato anche il bollito. Il raw food non è una semplice dieta ma una vera e propria scelta dettata dal mantenere i cibi crudi e quindi più digeribili senza l’aggiunta di condimenti o peggio di fritti; inoltre le qualità organolettiche degli alimenti si mantengono inalterate andando a beneficio della salute.

I crudisti mangiano solo cibi  riscaldati ad una temperatura non superiore ai 40 gradi, credono che qualsiasi manipolazione possa alterare la naturalità degli alimenti e sono fermamanete convinti che i cibi crudi siano un reale aiuto alla loro bellezza. E’ vero che la cottura può eliminare alcuni nutrienti, pensiamo all’effetto negativo che il calore ha sulla vitamina C ma è anche vero che nel caso di alcuni alimenti come uova, latticini e prodotti caseari l’assunzione a crudo esporrebbe l’individuo a batteri che possono seriamente danneggiare il nostro organismo; pensiamo alle salmonellosi e a tutti quei parassiti che ingeriremmo se non ci fosse un adeguato processo di cottura.

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Le 10 diete più strane del mondo

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La voglia di dimagrire, di mantenerci in forma attraverso l’alimentazione porta sempre di più dietisti, nutrizionisti, truffatori dell’alimentazione ad inventarsi le peggio diete. Andando sul sito Listerverse ho trovato una classifica che non poteva mancare su dietaland ovvero le 10 diete più strane del mondo e ora ve la voglio riproporre:

  1. la meno strana in assoluto e anche la più antica è la dieta macrobiotica che prescrive di mangiare verdure e cereali non trattati, e fin qui nulla di strano; tuttavia alcuni macrobiotici estremi consigliano di fumare, in quanto sarebbe un alimentazione non macrobiotica che causerebbe l’insorgenza di tumori e non il fumo! State lontani da questo consiglio!
  2. Al secondo posto troviamo la dieta del cavolo : per 7 giorni mangiate solo zuppa di cavolo, perderete liquidi e non grassi ma in compenso soffrirete parecchio di aerofagia!
  3. Al terzo posto la dieta paleolitica: il principio contenuto in questa dieta consiste nel ritornare alle origini, mangiando alimenti sempici e non trattati; questa alimentazione infatti manterrebbe l’uomo sano dalle varie malattie dell’epoca moderna; i paleolitici moderni si cibano di carne magra, pesce, verdure, frutti, radici e noci, ed esclude grano, legumi, prodotti lattiero-caseari, sale, zucchero raffinato, oli e trasformati.
  4. La dieta del fruttarianesimo si basa nel mangiare solo ed esclusivamente frutta in virtù di un ritorno biblico alle nostre origini in cui Adamo ed Eva mangiavano solo frutta! Oltre a creare diverse carenze organiche crea anche un vero e proprio allontanamento e disagio sociale. Pensate che questa dieta non sia ancora sufficientemente strana? Leggete la prossima.
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Barbecue: come preparare una grigliata sana e gustosa

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Estate, tempo di barbecue in giardino con gli amici; ma vi siete mai chiesti se cucinare le pietanze ai ferri sia una pratica salutare? La griglia è un metodo di cottura che può raggiungere temperature altissime, ed è ormai noto che il calore eccessivo, otre ad eliminare le caratteristiche nutritive, può alterare le sostanze organiche degli alimenti, trasformandole in elementi pericolosi; inoltre, nelle parti più esterne bruciacchiate si possono sviluppare derivati di idrocarburi cancerogeni.

State tranquilli: gustare in tutta sicurezza una bella grigliata mista si può, basta seguire alcuni accorgimenti. Innanzi tutto, cercate di limitare la cottura alla griglia di carne, ricca di grassi saturi, in favore di pesce e verdure, che sono più salutari; inoltre, una dieta ricca di vegetali contribuisce a ridurre il rischio di cancro al seno e del colon.

Se decidete comunque di grigliare la carne, qualche ora prima mettetela a marinare con rosmarino e un po’ di vino rosso; recenti ricerche hanno dimostrato che gli antiossidanti contenuti nelle erbe aromatiche e nel vino hanno la capacità di ridurre le sostanze nocive prodotte durante la cottura.

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I celiaci in vacanza con la guida “alimentazione fuori casa”

L’associazione italiana celiachia in occasione delle vacanze, ha stilato un progetto chiamato “alimentazione fuori casa”; una sorta di guida per quando si è fuori casa e si vuole stare sicuri. La persona celiaca non mangia glutine e se pensiamo che l’80% della cucina mediterranea è basata sui carboidrati, il problema è molto serio. Tuttavia un disturbo alimentare non può diventare fonte di disagio e peggio di isolamento; per questo i soci dell’associazione italiana celiachia riceveranno a casa una guida in cui sono state segnalate 1500 strutture in grado di poter servire pietanze senza glutine riconoscibili dalla spiga barrata.

Nella guida non ci sono soltanto i ristoranti ma anche bed and breakfast, alberghi, e perfino navi da crociera. Per chi viaggia in auto ci sono numerose convenzioni con gli autogrill e almeno una colazione o un primo piatto è possibile trovarli privi di glutine.  Come  spiega Umberto Volta, presidente del Comitato Scientifico di AIC

«Il celiaco deve riuscire a superare l’impatto con le limitazioni e le difficoltà provocate dal suo disturbo: isolarsi è del tutto negativo, così come rinunciare alle vacanze. Ecco perché AIC si è impegnata nel progetto “Alimentazione fuori casa”: vogliamo garantire a tutti la possibilità di muoversi ovunque nel nostro Paese con la certezza di trovare ristoranti, pizzerie, gelaterie, ma anche alberghi o bed and breakfast che offrano prodotti per celiaci»

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Cosa mangiare in estate per rimanere in forma: suggerimenti sia per chi mangia a casa che fuori

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In questi giorni vi abbiamo deliziato con diete di tutti  i gusti; quest’oggi invece vogliamo darvi dei suggerimenti alimentari! L’estate è la stagione dove è più facile mangiare con regolarità, cibi buoni e che sappiano far funzionare bene il nostro organismo. Anche se la voglia di cucinare è davvero poca e di stare ai fornelli non ci va proprio, è possibile mangiare leggeri pur inserendo nella nostra alimentazione tutti i principi attivi di  cui abbiamo bisogno. Più che una dieta quest’oggi vi voglio suggerire delle idee estive per rimanere in forma ma non abbondare con le calorie.

Soprattutto con il caldo che sta facendo in questi giorni poi è bene inserire sempre delle porzioni di frutta e verdura, magari assieme a delle proteine. Se pranzate a casa potete mangiare:

  • pasta con pomodoro, basilico e un filo d’olio
  • filetto di pesce persico agli aromi (origano e maggiorana)
  • uno yogurt magro
  • un frutto di stagione (pesca, melone, anguria a volontà)
  • 2-3 bicchieri d’acqua (da non far mai mancare!)

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Perché le diete a volte falliscono? Attenzione all’insalata

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Vi siete mai chiesti perché le diete a volte fanno ingrassare? Non ci crederete ma è colpa dell’insalata. Questa risposta probabilmente vi ha spiazzato ma, secondo una ricerca effettuata all’Università di Bristol, sarebbe proprio la presenza di alimenti ipocalorici, leggeri e sani, che farebbe abbondare nelle porzioni. Questo ovviamente fa male alla dieta stessa, facendo perdere i benefici del regime dietetico.

 

Nello studio sono stati coinvolti 76 volontari; stuzzicati da ben 18 cibi differenti i partecipanti tendevano a compensare alimenti sani e a basso contenuto calorico con un aumento delle porzioni. I ricercatori hanno anche analizzato la merenda del pomeriggio coinvolgendo dei bambini; i bambini abituati a fare uno snack nel pomeriggio erano molto più equilibrati nello scegliere gli alimenti e avevano più chiaro il loro apporto calorico; diversamente ai bimbi a cui le merendine erano vietate non erano consapevoli del peso nutrizionale andando a scompensare la loro alimentazione nel corso della cena, aumentando sensibilmente le porzioni.

 

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Crudismo: i pro e i contro di questa scelta alimentare

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D’estate il piatto freddo è vincente: insalatone, pinzimoni, ma soprattutto carne e pesce crudi vanno alla grande, senza contare che quella di mangiare i cibi senza ricorrere alla cottura è una moda consolidata. Così dopo il classico carpaccio e il modaiolo sushi, sta prendendo piede il cosiddetto raw food o crudismo. Adottato da molte star hollywoodiane, questo regime alimentare è sempre più apprezzato anche in Italia e prevede un menù a base di verdura, ortaggi, frutta, germogli, alghe, legumi, yogurt e a volte pesce e carne consumati rigorosamente crudi o al massimo cotti a bassissima temperatura, cioè non oltre i 60 gradi.

A parte le mode, non sempre le crudités sono la scelta alimentare più giusta, vediamo insieme tutti i pro e i contro.

Il carpaccio di carne si ottiene con la polpa di manzo tagliata a fettine sottile e condita con olio e limone, più altri ingredienti a piacere; anche le tartare vengono preparate con lo stesso taglio di carne, ma sono tritate più grossolanamente e possono essere condite con prezzemolo, capperi, torlo d’uovo, senape o altre salse. Il pro di carpacci e tartare consiste nel fatto che la polpa di manzo è magra, perciò apporta poche calorie, fornendo anche un’ottima dose di proteine, ed è l’ideale per fare il pieno di minerali, in particolare di ferro, zinco, fosforo e selenio.

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Dieta per il cancro al pancreas: meno carni rosse e latticini per la prevenzione di questa neoplasia

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Recentemente sulla rivista Journal of Cancer Research, è stata pubblicata una ricerca eseguita dai ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda secondo cui un alimentazione ricca di prodotti caseari (formaggi, latte e yogurt) e carne rossa favorirebbe il rischio di sviluppare il cancro al pancreas. Molti sono stati gli studi che, anche in passato, avevano messo in luce questa relazione, ma quest’ultima ricerca, oltre ad essere l’ultima in ordine cronologico, ha preso in esame un folto numero di persone, è durata ben 6 anni; la conclusione a cui i ricercatori sono giunti è stata la seguente: tra coloro i quali vi era un incidenza regolare di carni rosse e latticini, l’incidenza di tumore al pancreas era del 36% più alta, rispetto incede a chi aveva un alimentazione di tipo vegetariano.

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Dieta e jet-leg: come andare lontano senza i sintomi da fuso orario

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Ormai ci siamo, le vacanze sono alle porte e anche quel magnifico viaggio che abbiamo organizzato con tanta meticolosità durante l’inverno! Peccato che le ore di volo per raggiungere la tanto sospirata località siano talmente tante da farci stare imbambolati per i primi due/tre giorni dal nostro arrivo. Ma come fare a minimizzare i sintomi del jet-lag? Con la dieta che sto per suggerirvi.

Ma innanzi tutto chiariamo cos’è il jet-leg: con questa dizione intendiamo il malessere, abbastanza diffuso, dei tanti viaggiatori che si sottopongono a lunghi viaggi in aereo, che inevitabilmente comporta il fuso orario! I sintomi caratteristici sono: insonnia, disturbi allo stomaco, irritabilità, senso di stanchezza e affaticamento. Questi i sintomi che accompagnano il turista che ha attraversato un emisfero. Il perché ci capita questo è presto spiegato: nel nostro cervello vi sono due centri cerebrali, uno deputato alla percezione del tempo (collegato ad un ciclo temporale di 24 ore) e l’altro collegato alla luce; è proprio la mancanza di coordinamento di questi due centri che darebbero vita ai comuni sintomi del jet-leg.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Military Medicine ad opera dei ricercatori della University of Chicago, Argonne National Laboratory (Usa), seguendo una dieta particolare si potrebbero risolvere questi fastidiosi sintomi  del viaggiatore. Nei 3 giorni antecedenti il viaggio è bene seguire la seguente alimentazione:

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Piatti light: con l’insalata greca la prova costume è superata

 

Quante volte, sopratutto con il caldo, non ci va per niente di cucinare! Non so voi ma io sono sempre alla ricerca di ricettine veloci e sfiziose che sappiano deliziarmi a tavola ma senza appesantire la bilancia. Uno dei piatti migliori che in estate vanno forti sono senza dubbio le insalate e sul web impazzano in ogni dove una moltitudine di ricette come l’insalata di polpo oppure ancora quella di fagiolini.

 

Quella che vi propongo oggi è la ricetta dell’insalata greca, ricca di pomodori (importanti per la presenza di licopene), di cetrioli (forse le verdure più light in assoluto) e tanti altri ingredienti ricchi di grassi buoni cioè che fanno bene alle nostre arterie e al cuore. E si perché mettersi a dieta non significa annientare completamente qualsiasi tipo di grasso ma scindere tra grassi buoni e cattivi. Per saperne di più andate a leggere il mio post sui grassi nelle diete. Per ora però la cosa migliore è che andate in cucina a preparare questa fantastica insalata greca con tanto sapore ma poche calorie!

 

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In forma con wii fit e la balance board

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Ma chi l’ha detto che i videogiochi fanno male alla salute e soprattutto alla linea? Che impigriscono corpo e mente? Da oggi con i nuovi videogiochi della nintendo, sto parlando di wii fit e la balance power, fare attività fisica non è più noioso e faticoso; vi potreste trovare a perdere chili di troppo semplicemente facendo a gara con vostro figlio, oppure giocando contro il vostro/a fidanzato/a.

E’ abbastanza risaputo che una dieta, per equilibrata ed ipocalorica che possa essere, per dare dei risultati duraturi e stabili nel tempo, deve essere accompagnata da una costante attività fisica. Ma non sempre abbiamo il tempo (e anche la disponibilità economica) di andare in palestra e così ci viene in aiuto la tecnologia. Pensate che stavo pensando di installare wii fit anche nel mio studio dentistico (pensavo: “faccio fare un po’ di attività fisica ai miei pazienti così si tranquillizzano prima di entrare!!”) poi il mio dottore mi ha bocciato l’idea e me lo sono messo a casa.

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Cibi Afrodisiaci, mito o realtà?

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Con il termine afrodisiaco si è soliti indicare tutto ciò che agisce positivamente sullo stimolo sessuale. La parola deriva da Afrodite, la dea greca dell’amore e della bellezza, e sembra che il suo uso risalga ad almeno 5000 anni fa. Sin dall’antichità infatti l’uomo ha sempre creduto che esistessero cibi in grado di risvegliare il desiderio sessuale sopito.

Forse è per questo motivo che la lista dei cibi ritenuti afrodisiaci è lunghissima. Come è noto di essa fanno parte cioccolata, ostriche, caviale, peperoncino e tartufi, ma anche acciughe, liquirizia, lardo, cosce di rana, carne di struzzo, petali di rose canditi, e ortaggi certamente meno ricercati come pomodori, cetrioli e punte di asparago.

Fra i cibi afrodisiaci vengono poi comunemente annoverate le spezie come coriandolo, cumino, chiodi di garofano, timo, noce moscata, origano, zafferano e zenzero.

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Frutto della passione, energetico e antiossidante

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Il frutto della passione (detto anche maracujà) deve il suo nome ai missionari spagnoli nell’America del Sud, che credettero di riconoscere nel frutto alcuni simboli della passione di Gesù. Contrariamente a quanto si crede quindi, non ha nulla a che vedere con presunte proprietà afrodisiache del frutto stesso.

Si tratta di un frutto originario dell’America Latina, del Brasile precisamente, oggi ampiamente diffuso in tutto il mondo. Ha le dimensioni di una piccola pesca e si presenta ovoidale, di colore giallo o rosso. La polpa è di consistenza gelatinosa ed ha un sapore molto aspro.

Dal punto di vista nutrizionale il frutto della passione è caratterizzato da un elevato contenuto di fibre (10.4 g), vitamine (soprattutto A, C e B3) e dalla ricchezza di minerali come calcio, fosforo, magnesio e potassio.

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Latte a colazione per iniziare a dimagrire

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Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition afferma che chi fa colazione con una bella tazza di latte, arriva a pranzo con molta meno fame e questo si traduce in meno calorie assunte ed un fisico più magro! Pensate che si possono risparmiare fino a 100 calorie a pasto.

 

Avevamo già detto dell’importanza fondamentale di non saltare la prima colazione ma da oggi un breakfast più sostanzioso si traduce in un investimento sulla linea.  Alcuni ricercatori della School of Medicine and Pharmacology University of Western Australia di Pert, hanno fatto uno studio invitando  le persone a fare colazione, salvo casi di intolleranza, con il latte scremato (più leggero rispetto a quello intero) anziché con tè e succhi di frutta.

 

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Impazzano le diete: dalla ipnotica, alla Atkins vegetariana alla tisanoreica

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E finalmente ci risiamo, di nuovo il tormentone di ogni anno: la prova costume. Tutti noi pigri arrivati in questi giorni vorremmo perdere quei due/tre chiletti accumulati durante l’inverno in maniera veloce e senza troppe rinunce; ed ecco così che impazzano le diete: da quella ipnotica, alla più famosa atkins, alla famosa dieta del gelato, alla tristissima dieta del minestrone. Prima però di cominciare a seguire un regime dietetico è bene seguire qualche indicazione seria:

  • Seguire le istruzioni del medico se si stanno assumendo farmaci oppure non si è in perfetta salute!
  • No al digiuno o a saltare i pasti: oltre a far salire bruscamente la glicemia ci fa arrivare in tavola con più fame e questo non ci piace proprio
  • Oltre a mangiare in maniera più contenuta sarebbe bene associare anche un po’ di attività fisica, come una passeggiata a passo moderato per una trentina di minuti al giorno.

Come dicevo prima molte sono le diete che stanno impazzando sulle spiagge italiane, una di queste è la dieta ipnotica, che fa leva sul senso di volontà delle persone per mangiare di meno. Spiega Stefano Benemeglio, ideatore di questa tecnica:

“L’ipnosi dinamica riesce a consolidare la forza di volontà nei momenti in cui il cibo diventa un modo per dare sfogo alle frustrazioni e non per soddisfare le necessità dell’organismo, riuscendo ad attenuare la voglia di cibi grassi e facendo prediligere gli alimenti più sani”.

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La dieta dei single, la dieta più dannosa alla salute

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Qual è la dieta più dannosa alla salute? Quella dei single. Anche se in media spendono per mangiare molto di più delle altre persone, il 32% secondo l’Istat, non significa che la qualità e la salubrità di ciò che mettono in tavola sia al massimo. Stiamo parlando di oltre sei mi­lioni di italiani, non di bruscoli­ni: i single della Penisola sono in costante aumento da qualche tempo, circa il cinque per cento ogni anno. E, se spendono di più per mangiare, la colpa non è soltanto loro: nei supermerca­ti le confezioni dei prodotti non sono quasi mai adatte ad una persona sola, e buona parte di quanto acquistano finisce nella spazzatura.

Frutta e verdura a parte, il resto è imballato in confezioni da due, tre o quattro porzioni. E poi chi vive da solo il più delle volte opta per il piatto pronto, un altro prodotto che non esiste in monoporzione. Fare la spesa e cucinare sono vissuti dal sin­gle come un peso, tempo but­tato. Hanno una vita impronta­ta alla fretta, sempre in ritardo, tanto lavoro e poco svago. A partire dal mattino: un caffè o cappuccino e brioche. Osserva Carla Favaro, nutrizionista dell’Università Milano Bicoc­ca

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Dimagrire con la terapia comportamentale

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Mandare via definitivamente i chili di trop­po è possibile, a patto che si scelga la strada meno velo­ce. Le linee guida interna­zionali e italiane auspicano una perdita di peso dell’or­dine del 10 per cento, nei primi sei mesi, come primo obiettivo importante per chi intenda intraprendere una cura dimagrante. Riu­scire a raggiungerlo e a consolidarlo nel tempo, è già un bel successo, se è vero che ciò basta a minimizzare i ri­schi di insorgenza delle patologie correlate a sovrap­peso e obesità.

 In ogni caso a chiunque intenda fermarsi a questo primo livello, o aspiri a mi­gliorare ulteriormente la performance, giova ricor­dare cosa dicono le Linee guida obesità Italia , in materia di modalità di dimagrimento. Senza dimenticare che la riduzione della razione ali­mentare è solo una compo­nente della strategia: le al­tre si chiamano attività motoria e tecniche di terapia comportamentale, oltre a farmaci e bisturi, da riser­vare ai casi più gravi.

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