Dieta e spuntini possono andare d’accordo?

dieta e spuntini

A chi non è mai successo tra un pasto e l’altro di avere un forte vuoto allo stomaco? Cosa si fa in questi casi? Semplice, si cede alla tentazione di uno spuntino, non sempre dietetico. Gli attacchi di fame che colpiscono all’improvviso, soprattutto se passa molto tempo fra un pasto e l’altro, possono essere molto pericolosi per la linea, perché il rischio di incamerare più calorie di quelle necessarie è molto alto.

Considerando che avere fame tra un pasto e l’altro è perfettamente normale, vediamo quali sono le caratteristiche ideali di uno snack per così dire innocuo. Per prima cosa lo spuntino deve essere “giustificato”, nel senso che ce ne deve essere davvero bisogno: non deve essere, cioè, solo un attacco di golosità improvvisa; poi deve contenere una quantità limitata di calorie e, se possibile, decidere prima dell’attacco di fame, cosa consumare come spuntino.

Una buona regola per il consumo degli spuntini è quella di far passare due ore di tempo tra il pasto e lo stuzzichino; ovviamente questo tempo varia a seconda della consistenza del pasto consumato in precedenza. Anche il tipo di attività svolta pesa nella scelta dello snack: ad esempio, se si svolge un lavoro sedentario va bene un frutto, se invece si è spesso in movimento, si può scegliere anche qualcosa di più energetico.

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E’ vero che sposarsi fa ingrassare?

rimanere in forma dopo matrimonio

“Hai visto quanto è ingrassata dopo il matrimonio?” Quante volte  abbiamo sentito questa frase detta da altri o l’abbiamo pronunciata noi stessi? E già, perchè spesso dopo esseri sposati si ingrassa, e non è difficile capire il perchè. Al rientro dal viaggio di nozze infatti i pasti assumono per i novelli sposi una valenza leggermente diversa dal solito e, il più delle volte, è soprattutto la cena a caricarsi per la coppia di significati emotivi e aspettative che la rendono il momento più atteso della giornata.

Proprio verso sera, bramosi di rendersi felici l’un l’altro dopo una giornata di lavoro, è facile che entrambi gli sposini passino un bel po’ di tempo davanti ai fornelli intenti a preparare deliziosi manicaretti e non è insolito che si concedano quel bicchiere di vino in più tanto per scaldare l’atmosfera. Se poi a tutto questo si aggiungono i numerosi pranzi della domenica e le cene con amici e parenti che spesso l’euforia della nuova vita a due porta a organizzare con una frequenza piuttosto ravvicinata, si comprende come sia facile per i neo-sposi ritrovarsi con qualche chilo di troppo.

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Vitalybra, la dieta personalizzata in base al tuo dna

Rainbow woman

Avreste mai creduto di poter personalizzare la dieta in base al vostro dna? Bè da oggi, anzi da ieri per essere più precisi, è possibile. Proprio ieri infatti, ha debuttato nelle farmacie italiane Vitalybra, un servizio innovativo che vi permetterà di mantenervi in linea e in salute attraverso un “semplice” test del dna sicuro e indolore: sarà infatti lo stesso farmacista a prelevare un campione di saliva mediante l’apposito tamponcino e a spedirlo ai laboratori Vitalybra dove sarà esaminato allo scopo di elaborare la vostra dieta personalizzata.

Il test, affidabile al 99,7%, oltre a consentire l’individuazione delle caratteristiche genetiche che influenzano il metabolismo degli alimenti, permette di valutare la predisposizione individuale a obesità e sovrappeso, diabete, dislipidemie e malattie cardiovascolari allo scopo di adottare un’alimentazione idonea alle esigenze nutrizionali di ognuno e mirata a prevenire le suddette patologie.

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Al posto dello zucchero la polvere di stevia

polvere di stevia

La polvere di stevia è un dolcificante derivato dalla pianta spontanea di stevia, cresce in Paraguay. Usato dalle popolazioni del Centro America da secoli, è considerato un vero e proprio alimento per le sue proprietà organolettiche. La polvere che si estrae dalle foglie della pianta dolcifica dalle 70 alle 400 volte più dello zucchero, non contiene calorie, non alza il tasso glicemico ed è ideale per i diabetici e  per le persone in sovrappeso.

Oggi la stevia è usata come edulcorante in America Latina, Cina e Giappone, dove il 50% dei prodotti viene dolcificato con ste­via. Negli Usa fino al 2008 la stevia poteva essere venduta, solo come supplemento dietetico, mentre in Europa era bandita. Dato che la polverina Bianca estratta dalle foglie dolcifica più dello zucchero a 0 calorie, la sua commercializzazione è stata ostacolata per anni dalle industrie di dolcificanti sintetici che avanzavano dubbi circa la sua tossicità. Tutti dubbi che ora sono stati dissipati: si è dimostrato che lasciando ai raggi solari per una settimana alimenti e bevande dolcificati con la stevia, le caratteristiche dei suoi componenti non venivano alterate.

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Spezie e kamut contro sovrappeso e obesità

kamut e spezie

Secondo una recente ricerca condotta su un campione di 1600 donne giapponesi che mangiavano ogni giorno almeno un piatto piccante, pubblicato sul British Journal of Nutrition, il consumo quotidiano di spezie (come pepe, peperoncino rosso, anice, cannella, senape, zenzero ecc.) aiuta l’organismo ad accumulare meno adipe. Secondo gli esperti, infatti, l’ingestione di queste spezie aumenterebbe la termogenesi, ovvero la capacità del corpo di produrre calore: produrre calore costa energia, e questo processo porta il metabolismo a utilizzare le riserve di grasso, aumentando la sua velocità.

È stato dimostrato che le sostanze che stimolano la termogenesi sono i capsaicinoidi, contenuti, oltre che nel peperoncino rosso, anche nello zenzero e in altre spezie. Il loro consumo eccessivo deve essere però evitato se si soffre di ulcera o di gastrite. Grazie al suo sapore vagamente dolciastro, che ricorda quello del burro, il kamut – un’antica varietà di grano originaria dell’Egitto riscoperta negli Stati Uniti a partire dagli anni Cinquanta – sarebbe il tipo di cereale più indicato per combattere il sovrappeso nelle persone golose di dolci e carboidrati ma con problemi di intolleranza al glutine.

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Rimanere in linea imparando a dire qualche no

mangiare sano

Soddisfare le aspettative altrui, non deludere chi vuole bene: è questa la ragione che spesso ci induce a dire tanti sì che in realtà, se potessimo esprimerci liberamente, sarebbero dei no decisi. Rimpinzarsi alla domenica a pranzo dalla mamma, accettare il bis o le maxi porzioni di lasagne da surgelare, ad esempio, sembra un gesto d’amore ma in realtà genera solo chili e “pe­santezza“.

E se spesso da bambini non abbiamo scelta e siamo costretti ad accettare il cibo offerto con valore di dono o d’amore, da adulti abbiano invece il diritto e il dovere di rifiutare questa mo­dalità, soprattutto quando è l’unica che ci viene concessa. Ma è possibile salvare capra e cavoli? Certo che sì, a patto di distinguere in modo netto il vero affetto dall’amore che ingrassa.

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Il segreto per dimagrire? Non dirlo a nessuno

segreto per dimagrire

Si vuole dimagrire per davvero? La cosa più importante da fare è non parlarne con nessuno, né con il marito, né con i genitori e men che meno con gli amici. Deve diventare un se­greto intorno al quale far ruotare la propria vita. Il bello è che le recenti ricerche sul sovrappeso e sulla psicologia dell’ingras­samento hanno confermato questa in­tuizione.

«Tutte le volte che dicevo a qualcuno mi metto a dieta o erano invidiosi perché loro non ci riuscivano e facevano di tutto per demotivarmi o mi dicevano frasi del tipo “ma no, no, sei bella così”, come mi ripeteva mio mari­to»

E’ vero: gli altri ci vogliono così come siamo, e se siamo in sovrappeso ci vogliono ancora più grassi. E’ il loro modo di tenerci sotto controllo: sanno bene che, se dimagriamo, poi cambiamo abitudini e pos­siamo liberarci di loro, tenerli a distanza con nuovi interessi. Per questo ci invogliano a restare grassi. La volontà di dimagrire deve essere un segreto, una cosa solo nostra. Per questo è utile  inventare delle scuse per stare poco a tavola; evitare di partecipare alle cene con gli amici il sabato sera dicendo che non ci si sente tanto bene, oppure si può dire che si devono fare degli esami del sangue, perché li ha ordinati il dottore e per questo si può mangiare solo verdura.

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Ritenzione, cellulite e pancia gonfia? Ginseng, eleuterococco e maca

pancia piatta con le piante

Panax ginseng, è il nome botanico di una pianta coltivata nel Nord della Cina e in Corea. Contiene i ginserioidi (sostanze dall’azione equilibrante), oltre ad aminoacidi, vitamine e minerali. Prova il ginseng se hai bisogno di stimolare il sisterna endocrino e immunitario, se i tessuti tendono a cedere e se, nonostante tu faccia attenzione a tavola, fai più fatica del solito a smaltire i cuscinetti. Importante è la qualità della pianta e la titolazione dei principi attivi.

Sono disponibili diverse forme come integratore: il migliore è l’estratto standardizzato. Per essere efficace l’estratto deve provenire da piante di almeno 6 anni e contenere tra il 10 e il 20% di ginsenoidi. Usalo così. La quantità ideale di ginseng, è di una capsula di estratto secco al giorno. Si consiglia di assumerlo al mattino per cicli di 3 settimane. Il ginseng è controindicato in caso di patologie cardiache, può interferire con terapie anticoagulanti e ipoglicemiche. Non va assunto con bevande stimolanti, caffè incluso, e alcolici.

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Regole d’oro per un autunno snello

hobby per dimagrire

Comunque siano andate le vacanze, settembre è per la maggior parte di noi il momento di riprendere la vita di tutti i giorni: impegni e abitudini sono pronti a scattare come trappole in cui cadiamo con più o meno rassegnazione. E invece proprio questo è il tempo giusto per fare il punto della situazione e programmare in modo concreto ciò che poi ci si dimentica. È il caso dell’attività fisica: a settembre, scegli uno sport o una forma di ginnastica e stabilisci con precisione come praticarla durante i mesi futuri.

 E il modo migliore per tenere il metabolismo attivo. Al mare ti sei sentita rinata a contatto con l’acqua? Individua una piscina e iscriviti ad un corso di nuoto per migliorare lo stile o semplicemente nuotare. Ami passeggiare ma poi non ne hai mai il tempo? Perché allora non praticare trekking il fine settimana? Contatta un’associazione che si occupa di organizzare camminate, prendi l’attrezzatura e tieni liberi i weekend designati.

 Un hobby: un lusso per cui occorre tempo e disponibilità economica. E chi può permetterselo? Ecco liquidato un potente metodo dimagrante. Considerare gli interessi “un lusso” è di fatto un pregiudizio: persino in tempo di miseria le nostre nonne trovavano il modo di riunirsi a ricamare o a lavorare all’uncinetto… Ciò che davvero serve è la consapevolezza dell’importanza che ha coltivare un interesse. Che non è solo un modo per passare il tempo ma un sistema per coltivare le nostre abilità, per sviluppare potenzialità e virtù latenti.

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Alimentazione sana, miti da sfatare

alimentazione miti sfatare

Le regole da osservare per un’alimentazione sana e bilanciata sono ormai note a tutti. Eppure sono ancora in molti a credere nella validità di alcune indicazioni che oggi, come in passato, gli esperti non ritengono altro che voci di popolo infondate.

Dopo avervi parlato dei miti da sfatare sulle diete, oggi torniamo sul tema per svelare alcune false dicerie sullo stile di vita alimentare in genere:

Non è vero che

La frutta deve essere mangiata a fine pasto

La frutta esercita un effetto maggiormente benefico se consumata lontano dai pasti, al contrario infatti ostacola la digestione e causa la fermentazione degli amidi contenuti negli altri cibi quali pane e pasta.

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Dimagrire dopo le vacanze: sfatiamo i luoghi comuni del rientro

dimagrire dopo vacanze

Le vacanze sono appena finite e come tutti gli anni, insieme alla voglia di stare all’aria aperta è sono state caratterizzate da un’irrefrenabile fame, proprio come quella che arriva dopo un’intensa giornata di mare o una scarpinata in montagna, o quella che durante una giornata in spiaggia ha fatto fare il pieno di patatine, pizzette, gelati e cocktail di tutti i tipi.

E ora vi ritrovate come prima della prova bikini: in sovrappeso e bombardati da prodotti e diete che promettono miracoli; per non cadere nella trappola dei “luoghi comuni del rientro”, preparatevi a seguire questi 7 facili accorgimenti.
1.
Attenzione ad “espiare” i peccati di gola mangiando solo insalata: per prima cosa perché un piatto di insalata non sazia e quindi si corre il rischio di ricorrere a pericolosi fuori pasto; poi perché è facile esagerare con i condimento che spesso sono tutto fuorché light.

2. Il dolcificante è un’abitudine che va disciplinata; ci sono molte persone che mangiano caramelle dolcificate in continuazione per tenere a bada la fame, ma sappiate che una caramella va bene, ma un pacchetto no!
3. Anche per le bevande dolci il principio è lo stesso: chi esagera con questo tipo di bibite, tende a bere meno acqua o a non berne per niente, il che non è proprio salutare.

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Alimentazione biologica, cosa bisogna sapere per evitare fregature

alimentazione biologica

La consapevolezza di quanto sia importante mangiare sano prende sempre più piede nelle italiche coscienze (alimentari) e fa schizzare alle stelle le vendite dei prodotti biologici. Rispettoso della natura e della salute di chi lo consuma abitualmente, il cibo biologico, assicurano gli esperti, è anche  più saporito e nutriente poichè non risulta impoverito dall’impiego di concimi azotati, fosfatici e potassici, nemici rispattivamente di proteine, sali minerali e vitamine.

Ma quando un alimento può definirsi a pieno titolo biologico e cosa devono sapere i consumatori per evitare le fregature dei soliti furboni? Di seguito una breve sintesi:

I  cosiddetti alimenti biologici sono quelli che derivano da colture (ma anche da allevamenti) nelle quali in luogo dei fitofarmaci vengono impiegate tecniche agronomiche rispettose dell’equilibrio ambientale, quali ad esempio l’impiego esclusivo di sostanze  (letame, compost, sostanze minerali) e metodi naturali per arricchire il suolo e difendere il raccolto e la scelta, per la coltivazione, di varietà vegetali adatte all’ecosistema locale. Inoltre, la loro trasformazione avviene in assenza di coloranti e conservanti, quali acido benzoico e benzoati, che ne alterano irrimediabilmente le caratteristiche nutrizionali, mentre è superfluo aggiungere che non troverete prodotti biologici che non siano di stagione.

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Come sbloccare il metabolismo dopo le vacanze: fiori di Bach e rodiola

dopo vacanze sbloccare metabolismo

Le vacanze spesso rappresentano un momento di novità, di scoperta ma anche di forte ansia e stress (preparativi, cambiamenti di abitudini, viaggi lunghi ecc..) e il vostro cor­po non è rimasto estraneo a queste novità e si è modificato anch’esso, aumentando di peso. Ora ini­zia una fase di adattamento alla routine quotidiana: ecco alcuni rimedi na­turali che possono riportarvi in sintonia con il vostro corpo e ridurre la fame nervosa.

Per riacquistare la vo­lontà, vi aiutano i fio­ri di Bach. Tre sono le essenze che possono esservi d’aiuto: Wal­nut, il fiore base che aiuta ad affrontare tutti i cambiamenti di vita, Centaury ed Elm, che sono un’in­fusione naturale di fiducia. Diluite 2 gocce di ogni fiore in un boccettino con contagocce da 30 ml riempito con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy: prendetene 4 gocce 4 volte al giorno per 3 settimane, sempre lontano dai pasti. Inoltre, nell’alimentazione quo­tidiana dovreste sempre cercare di introdurre ci­bi tipici provenienti dalla vostra terra d’origine, che appartengono alla sana dieta mediterranea, la più ricca in assoluto di Omega 3, fibre e vitamine anti adipe.

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Il rientro dopo le vacanze: cambiare per mantenere il peso forma

rientro dalle vacanze

Il miglior proposito per settembre? Inserire quante più novità nella propria giornata.Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washing­ton ha messo in luce il rapporto che esiste tra l’atteggia­mento mentale e il sovrappeso. Chi ingrassa detesta la vita statica, abitudinaria, ed è sempre alla ricerca di cose nuove. Non solo: è anche attratto da cibi di­versi, cucinati ogni volta in modo più gustoso. Questo spiega perché le diete falliscono: costringono a man­giare in modo ripetitivo cibi poco conditi e quindi poco piacevoli.

Così le diete vengono vissute come una penitenza, una routine, un obbligo. Sono il nemico numero uno per chi vuole dimagrire per davvero. Chi cerca le novità ha uno spirito libero e questo deve essere stimolato e non regolamentato con costrizioni o doveri da seguire, come accade nei regimi dieterici. Bi­sogna assecondare il bisogno di novità e non bloccarlo: esattamente il contrario di quello che suggeriscono certi nutrizionisti, che conoscono poco la psicologia del sovrappeso.

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Per utero e ovaie infiammate oli vegetali, di pesce, zenzero e pepe nero

alimenti durante il ciclo

Pesce, enotera, borragine e lino sono gli oli indicati in caso di sindrome premestruale (SPM), perché apportano acidi grassi es­senziali antinfiammatori. Uno studio danese ha messo in evidenza che le donne che assumono integratori a base di Omega 3 (ac­compagnati da vitamina B12) hanno cicli mestruali meno dolorosi. Numerose ricerche, inoltre, suggeriscono che una dieta integrata con 40 mg di GLA (acido gamma-linolenico, nell’olio di borragine e di enotera) alla settimana può ridurre sensibilmente i tipici sintomi della SPM.

Assumi l’olio di pesce, di borragine o di enotera come integratore, mentre puoi usare l’olio di lino come condimento, purché a freddo. Lo zenzero è un antinfiammatorio generale molto efficace. La radi­ce polverizzata (ne basta mezzo cucchiaino al giorno), in infusione o miscelata al miele, contiene molecole antistaminiche e sostanze sedative naturali che diminuiscono la percezione del dolore. Una volta assorbiti, i principi attivi dello zenzero presentano una buo­na attività antidolorifica grazie all’inibizione delle ciclossigenasi e lipossigenasi, due sostanze che aumentano il numero delle cellule infiammatorie.

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Pausa pranzo, ecco i consigli per un pasto equilibrato

pausa pranzo

Per tutte le persone che lavorano fuori casa alle ore 13,00 di ogni giorno si pone un delicato interrogativo: dove e cosa mangiare durante la pausa pranzo? Escluse le più fortunate che hanno il tempo di tornare a casa per il pranzo, tutte le altre devono adattarsi a mense, bar e fast food, dove la regola è consumare un panino al volo con il risultato di accumulare un paio di chili di troppo o di seguire un’alimentazione poco equilibrata.

Districarsi nella giungla dei piatti pronti non è impossibile, basta conciliare la pausa pranzo con la linea; se avete la possibilità di pranzare in mensa o in trattoria, basta evitare le pietanze troppo elaborate e sarà facile concedervi un pasto equilibrato. Innanzitutto potrete consumare i carboidrati: orientatevi tra 70 g. di pasta o riso o 200 g. di patate, in modo da assicurarvi energia sufficiente per il resto della giornata, poi completate il menù con carne, pesce oppure due uova per le proteine e verdura e frutta per incamerare fibre, minerali e vitamine.

Se invece siete costretti a pranzare al bar non fatevi tentare dai panini eccessivamente farciti o dalle insalatone che contengono di tutto, perché potrebbero nascondere diverse calorie extra; la scelta giusta è una piadina con mozzarella e pomodoro, oppure un panino imbottito con bresaola e grana, prosciutto e insalata, oppure pollo alla piastra e verdure grigliate. Va bene anche l’insalatona a patto che sia preparata con l’aggiunta di un solo ingrediente come prosciutto o formaggio ed accompagnata da 60 g. di pane. Completate il pasto con una macedonia senza zucchero oppure con una spremuta d’arancia.

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La pasta: il piatto che fa bene alla salute

pasta e linea

La pasta è salutare soprattutto per la linea, per il sistema cardiocircolatorio e gli organi intestinali. Secon­do le più recenti linee guida dell’Oms la dieta dovrebbe contem­plare una quantità di carboidrati complessi per coprire il 45-48% delle calorie giornaliere complessive. Di questa quantità, la metà dovrebbe provenire dal consumo di pasta. A differenza degli amidi contenuti in altri alimenti, che hanno un indice glicemico molto alto e tendono a trasformarsi direttamente in grasso, la pasta contiene un amido più resistente, che si trasforma in zuccheri attraverso una lenta stimolazione del pancreas.

Il rilascio calibrato degli zuccheri garantisce inoltre un rallentamento dello sviluppo di sovrappeso, ipertensione ecc. Nella dieta mediterranea la pasta è la principale fonte di carboidrati complessi, fonte ideale di energia indi­spensabile per svolgere le attività psicofisiche. Per il suo contenuto di glucosio e triptofano, questo alimento favorisce la sintesi di serotonina (neurotrasmettitore/ormone con effet­ti antidepressivi) nell’organismo e migliora l’umore.

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