Depressione e alimentazione, esiste un legame?

depressione e alimentazione

Secondo i ricercatori del londinese University College esisterebbe un legame fra ciò che mangiamo e l’insorgenza di disturbi come la depressione. In particolare lo studio cui facciamo riferimento, condotto su un campione di 3500 volontari dell’età media di 55 anni, ha evidenziato come  coloro che mostrano una propensione al consumo di cibi raffinati e trasformati siano maggiormente a rischio di incorrere in disturbi depressivi rispetto a quelli che preferiscono alimenti grezzi e naturali.

I soggetti coinvolti sono stati suddivisi in due gruppi in base allo stile di vita alimentare: nel gruppo di coloro che preferivano cibi più sani quali frutta, verdura e pesce si è registrato il 26% in meno di probabilità di sviluppare la depressione nell’arco di cinque anni contro il 58% in più del gruppo che preferiva carni e prodotti lattiero-caseari trasformati, dolci e fritti e, più in generale, i cosiddetti cibi spazzatura (junk food).

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Snack salati e dolci, perchè non riusciamo a farne a meno?

cibi che danno dipendenza

Perchè quando indulgiamo al consumo di cibi troppo dolci, o troppo salati, sembra poi che non possiamo più farne a meno? Ve lo siete mai chiesto? Bene, a quanto pare questo singolare, per quanto comune, fenomeno accade perchè questo tipo di cibo agisce sul nostro cervello esattamente come una droga, ossia provocando modificazioni chimiche del tutto simili a quelle causate dall’abuso di stupefacenti.

A provarlo è stato uno studio dell’American College of Neuropsychopharmacology, coordinato da Bart Hoebel dell’Università di Princeton, i cui risultati sono stati resi noti già nel 2008. I ricercatori hanno sottoposto delle cavie da laboratorio a un periodo di digiuno al termine del quale hanno somministrato loro dei cibi molto dolci. All’inevitabile abbuffata è seguito un aumento della secrezione di dopammina, un neurotrasmettitore, a livello di una zona del cervello denominata nucleus accumbens; un meccanismo che, come accennato, si verifica anche durante l’abuso di stupefacenti. L’effetto però, spiega Hoebel, si è verificato solo quando il consumo di dolci seguiva a una fase di digiuno.

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Pausa in ufficio alla macchinetta degli snack: attenzione alle calorie

macchinetta degli snack

La pausa in ufficio alla macchinetta degli snack può essere pericolosa per la linea? Sì, se si scelgono cibi pieni di grassi e di zuccheri, oltre che di calorie; infatti uno spuntino alla macchinetta degli snack può avere le stesse calorie di un pasto completo, con conseguenti problemi, a lungo andare, alla linea. Bisogna quindi evitare queste pause ricaricanti? No, basta scegliere i prodotti giusti e non superare le 170 calorie, ovvero il 10% del fabbisogno calorico giornaliero.

Cosa scegliere dunque? No alle patatine fritte, perché una tira l’altra e alla fine del pacchetto avrete fatto il pieno di sale, grassi e calorie; no anche agli snack al cioccolato, perché sono tra quelli che forniscono più calorie, grassi e zucchero; attenzione anche alle schiacciatine e ai grissini, perché essendo secche sono più caloriche del pane, e alle merendine industriali, che vanno bene solo se non contengono grassi idrogenati.

Via libera a frutta secca, purché le confezioni non siano troppo grandi e non contengano troppo sale, che può causare ritenzione idrica, e alle barrette ai cereali, che con il loro basso contenuto di grassi, una buona quantità di fibre e di carboidrati complessi, costituiscono un ottimo spuntino, anche dal punto di vista delle calorie: una barretta ne fornisce appena 90.

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Rosanna Lambertucci e il viaggio dimagrante

lambertucci e viaggio nel dimagrimento

Vi ricordate la “regina delle diete” Rosanna Lambertucci che negli anni passati conduceva il programma di nutrizione dal titolo “Più sani e più belli”? Bene, è tornata a far parlare di sé con la pubblicazione di un libro dal titolo “Il viaggio dimagrante”, nel quale spiega come perdere peso in sei settimane e  mantenere i risultati raggiunti.

C’è da scommettere che la pubblicazione di questo libro porterà con sé il solito stuolo di critiche  e accuse che accompagnano ogni iniziativa della conduttrice, soprattutto da parte di luminari della nutrizione che la accusano di “ignorare completamente i più elementari principi della scienza dell’alimentazione” e di creare nei telespettatori false speranze di un dimagrimento rapido anche per chi ha problemi più seri di qualche chilo di troppo, come le persone obese, magari con diete dai nomi improbabili come quella “del semaforo”.

Da parte sua Rosanna Lambertucci ha sempre risposto alle accuse affermando di non essersi mai proposta come dietologa ma solo come divulgatrice di sistemi di alimentazione creati da esperti e medici nutrizionisti; a conferma di ciò la presentatrice adduce l’affetto del pubblico che l’ha sostenuta durante gli anni di programmazione della trasmissione “Più sani e più belli”, e l’anno scorso, quando conduceva lo spazio dedicato alla salute e al dimagrimento all’interno del contenitore domenicale Domenica In.

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Germogli di soia contro tumori e infarto

soia contro il tumore

Potrebbe arrivare presto sulle nostre tavole la “supersoia” contro tumori e malattie cardiovascolari. Questo, grazie a una ricerca canadese condotta da studiosi della McGill University, del Centre de recherche sur le grains e dell’Agriculture and agri-food Canada, coordinati da Philippe Seguin, e pubblicata sull’Agronomy Journal.

Lo studio è stato condotto allo scopo di determinare le concentrazioni di antiossidanti, soprattutto di alfa tocoferolo (vitamina E) , contenuti in diversi genotipi di soia cresciuti in condizioni diverse per individuare quello che ne presenta il contenuto maggiore e quindi le condizioni genetiche e ambientali che si trovano alla base di questa caratteristica che conferirebbe appunto alla soia una spiccata azione anti-tumorale e protettiva di cuore e arterie.

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Dieta nei bambini: evitare il sale

sale e bambini

La notizia è di pochi mesi fa: un alimentazione ricca di sale potrebbe essere la causa principale dell’obesità infantile. Uno studio della St. George di  Londra pubblicato a febbraio dalla rivista Hypertension ha evidenziato (attraverso l’esa­me di 1600 ragazzi tra i 4 e i 18 anni di età) come i bambini abituati a mangiare cibi salati sono anche quelli che bevono più bibite zuccherate, con un danno raddoppiato per linea e metabolismo.

Di per sé il sale bianco non va demonizzato perché svolge una serie di importanti funzioni: mantiene una giusta pressione dei liquidi cellulari, regola l’at­tività muscolare, interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi. Quando però il consumo diventa eccessivo, aumentano i rischi di ipertensio­ne, patologie cardiovascolari, osteoporosi, sovrap­peso e obesità.

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Bruciare le calorie ballando: il tango argentino come ginnastica

tonificarsi con il tango

Volete bruciare le stesse calorie di un’ora di fitness, svolgendo un’attività divertente e coinvolgente come ballare? Allora dedicatevi al tango argentino, il sensuale ballo di coppia nato a Bunos Aires, che sta raccogliendo sempre più sostenitori anche in Italia.

Dimenticatevi il tango che avete visto ballare nelle sale di liscio: quello argentino è tutta un’altra cosa! Il primo segue uno schema standard, il secondo usa delle tecniche, ma si basa sull’improvvisazione. Il tango allunga la silhouette, modella e curve e migliora la postura, perché grazie alle costanti rotazioni, i muscoli dell’addome e del bacino lavorano molto, favorendo l’assottigliamento del punto vita.

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Cookie diet, dimagrire mangiando biscotti?

cookie diet

Come molte delle trovate più strambe in tema di dimagrimento, anche la dieta della quale vi parliamo oggi arriva dagli Stati Uniti e promette (o meglio, minaccia) di spopolare nel vecchio continente: si tratta della Cookie diet, ovvero dieta del biscotto, elaborata dal dottor Sanford Seagal e, secondo quanto riportato dal New York Times, seguita nel paese natìo da almeno mezzo milione di persone che sperano davvero di perdere peso in maniera duratura mangiando solo biscotti.

Ma aspettate ad esultare. Qui infatti non si tratta dei comuni frollini in vendita nei supermercati, ma di un tipo di biscotti del tutto particolari prodotti appositamente da aziende legate allo stesso Seagal e venduti per ben 56 dollari (circa 37 euro) la confezione. Il loro contenuto? Una sorta di concentrato iperproteico la cui ricetta è tenuta segreta, ma che pare sia a base di latte, uova, carne e amminoacidi. La dieta, che non sappiamo fino a che punto è corretto definire monocibo, consiste nel sostituire i pasti principali con due di questi biscotti per concludere la giornata con una cena leggerissima.

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Mangiare tanta verdura è davvero importante

fagiolini

Sappiamo già quanto sia importante mangiare ogni giorno la giusta quantità di frutta e verdura. Portare ogni giorno in tavola almeno cinque porzioni di vegetali aiuta infatti a contrastare l’invecchiamento precoce, a prevenire l’insorgenza di alcune patologie e, sempre nell’ambito di una dieta equilibrata, a mantenere il peso forma.  A confermarlo una ricerca svolta presso l’Università della Florida, coordinata dalla dottoressa Heather Vincent e pubblicata sul Journal of Human Nutrition and Dietetics.

L’èquipe della dottoressa Vincent ha preso in esame 54 volontari suddivisi in due gruppi: normopeso e obesi. Gli stili alimentari di ciascuno dei partecipanti allo studio sono stati quindi osservati per tre giorni e la valutazione è stata ripetuta otto settimane dopo. E’ stato così possibile rilevare come a parità di calorie giornaliere consumate, i soggetti in sovrappeso avevano preferito pietanze più ricche di grassi saturi e consumato minori quantità di vegetali e che il loro livello di stress ossidativo era più elevato rispetto ai coetanei normopeso. Fenomeno che, oltre ad accelerare i processi di invecchiamento, si trova alla base di patologie quali obesità e diabete.

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La classifica delle diete più seguite negli ultimi venti anni

classifica diete più seguite

Esiste la classifica dei dischi più venduti, quella dei libri più letti e dei film più visti, e, incredibile ma vero, c’è anche quella delle 10 diete più seguite negli ultimi venti anni. Prima di passare alla classifica vera e propria, una doverosa precisazione: anche se una dieta è entrata nel top ten di quelle più popolari non significa che sia anche la più salutare! Al primo posto si è classificata la dieta Scarsdale, un regime dietetico che su basa sull’eliminazione di pane, pasta e carboidrati in genere, a favore di carne, formaggi, uova e pesce. Al secondo posto c’è la dieta dei pasti sostitutivi, cioè quella a base di barrette energetiche e beveroni dimagranti che sostituiscono i pasti tradizionali, soprattutto quello di mezzogiorno.

Al terzo posto del podio delle diete più seguite si piazza la dieta Mayo, contraddistinta dal consumo di un pompelmo prima di ogni pasto, perché basata sulle proprietà brucia grassi di questo agrume. Il quarto posto va alla dieta Berverly Hills, che prevede il consumo di  sola frutta per dieci giorni; il quinto posto se lo assicura la dieta di Hay basata sostanzialmente sulle fibre e sugli alimenti integrali.

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Disintossicarsi con un mocktail

mocktails

I cocktails, si sa, sono tra le bevande più caloriche. Anche consumarne uno solo può equivalere ad introdurre le stesse calorie fornite da un pasto e se a questo aggiungiamo salatini, patatine fritte e stuzzichini vari, appare evidente come l’abitudine di concedersi un aperitivo con gli amici giusto per fare due chiacchere dopo il lavoro possa rivelarsi a lungo andare dannosa tanto per la nostra linea, quanto per la nostra salute.

Che fare allora per correre ai ripari prima che sia troppo tardi? No. Non abbiate timore, non sto per suggerirvi di rinunciare ad uno dei momenti più attesi della giornata, quanto piuttosto di modificare leggermente le vostre abitudini facendo ricadere la scelta su un tipo bibita del tutto particolare: analcolica, disintossicante e incredibilmente glamour, ossia un mocktail.

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Vibration training, l’ultima tendenza del fitness

vibration training system

Rassodare e tonificare la muscolatura di tutto il corpo divertendosi e senza fare troppa fatica. E’ questo il sogno di molte donne, almeno di quelle che si sottopongono regolarmente ad estenuanti allenamenti in palestra per vedere glutei e decollète tornare vigorosi. Un sogno che forse può diventare realtà grazie all’ultima moda in fatto di fitness, ovvero il vibration training system che unisce i benefici della pedana vibrante a quelli dell’allenamento funzionale.

E’ risaputo che se da un lato le vibrazioni provocano la contrazione di tutti i muscoli del corpo, anche di quelli normalmente non coinvolti nell’allenamento, e li rendono più sodi senza aumentarne la massa, dall’altro hanno anche un effetto benefico sulla circolazione del sangue contrastando così il ristagno dei liquidi nei tessuti che apre la strada a gonfiori e cellulite.

Come accennato però il vibration training non rappresenta solo un allenamento in pedana fatto in gruppo e a ritmo di musica, piuttosto aggiunge a questo il lavoro a corpo libero proprio del cosiddetto allenamento funzionale, che in questo caso avviene usando la pedana come appoggio ed è quindi doppiamente efficace.

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Perdere peso con un percorso psicoterapeutico: cambiare le proprie abitudini

dimagrire cambiando abitudini

E’ ottobre: che cosa ha da offrirci ottobre di diverso dagli altri mesi che sia possibile utilizzare per o migliorare il nostro rapporto col cibo?  La calma, la stasi energetica che precede la fase di ab­bandono dell’inutile. Come in natura, gli alberi iniziano a liberarsi delle foglie per arrivare al minimo consumo energetico che permetterà la sopravvivenza invernale, così noi possiamo prepararci ad entrare in una dimensione diversa di vita e di dieta. Ci lasciamo alle spalle un periodo probabilmente intenso per la ripresa lavorativa, per i nuovi impe­gni e progetti che tipicamente vengono presi a set­tembre, e siamo già stanchi.

Ecco che il cibo si af­faccia nel nostro immaginario come oasi di piacere, di ricarica e di trasgressione. La spiegazione  sintetica, ma intensa descrizione di ciò che il cibo può rappresentare è questa:

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Dieta e spuntini possono andare d’accordo?

dieta e spuntini

A chi non è mai successo tra un pasto e l’altro di avere un forte vuoto allo stomaco? Cosa si fa in questi casi? Semplice, si cede alla tentazione di uno spuntino, non sempre dietetico. Gli attacchi di fame che colpiscono all’improvviso, soprattutto se passa molto tempo fra un pasto e l’altro, possono essere molto pericolosi per la linea, perché il rischio di incamerare più calorie di quelle necessarie è molto alto.

Considerando che avere fame tra un pasto e l’altro è perfettamente normale, vediamo quali sono le caratteristiche ideali di uno snack per così dire innocuo. Per prima cosa lo spuntino deve essere “giustificato”, nel senso che ce ne deve essere davvero bisogno: non deve essere, cioè, solo un attacco di golosità improvvisa; poi deve contenere una quantità limitata di calorie e, se possibile, decidere prima dell’attacco di fame, cosa consumare come spuntino.

Una buona regola per il consumo degli spuntini è quella di far passare due ore di tempo tra il pasto e lo stuzzichino; ovviamente questo tempo varia a seconda della consistenza del pasto consumato in precedenza. Anche il tipo di attività svolta pesa nella scelta dello snack: ad esempio, se si svolge un lavoro sedentario va bene un frutto, se invece si è spesso in movimento, si può scegliere anche qualcosa di più energetico.

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E’ vero che sposarsi fa ingrassare?

rimanere in forma dopo matrimonio

“Hai visto quanto è ingrassata dopo il matrimonio?” Quante volte  abbiamo sentito questa frase detta da altri o l’abbiamo pronunciata noi stessi? E già, perchè spesso dopo esseri sposati si ingrassa, e non è difficile capire il perchè. Al rientro dal viaggio di nozze infatti i pasti assumono per i novelli sposi una valenza leggermente diversa dal solito e, il più delle volte, è soprattutto la cena a caricarsi per la coppia di significati emotivi e aspettative che la rendono il momento più atteso della giornata.

Proprio verso sera, bramosi di rendersi felici l’un l’altro dopo una giornata di lavoro, è facile che entrambi gli sposini passino un bel po’ di tempo davanti ai fornelli intenti a preparare deliziosi manicaretti e non è insolito che si concedano quel bicchiere di vino in più tanto per scaldare l’atmosfera. Se poi a tutto questo si aggiungono i numerosi pranzi della domenica e le cene con amici e parenti che spesso l’euforia della nuova vita a due porta a organizzare con una frequenza piuttosto ravvicinata, si comprende come sia facile per i neo-sposi ritrovarsi con qualche chilo di troppo.

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Vitalybra, la dieta personalizzata in base al tuo dna

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Avreste mai creduto di poter personalizzare la dieta in base al vostro dna? Bè da oggi, anzi da ieri per essere più precisi, è possibile. Proprio ieri infatti, ha debuttato nelle farmacie italiane Vitalybra, un servizio innovativo che vi permetterà di mantenervi in linea e in salute attraverso un “semplice” test del dna sicuro e indolore: sarà infatti lo stesso farmacista a prelevare un campione di saliva mediante l’apposito tamponcino e a spedirlo ai laboratori Vitalybra dove sarà esaminato allo scopo di elaborare la vostra dieta personalizzata.

Il test, affidabile al 99,7%, oltre a consentire l’individuazione delle caratteristiche genetiche che influenzano il metabolismo degli alimenti, permette di valutare la predisposizione individuale a obesità e sovrappeso, diabete, dislipidemie e malattie cardiovascolari allo scopo di adottare un’alimentazione idonea alle esigenze nutrizionali di ognuno e mirata a prevenire le suddette patologie.

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Al posto dello zucchero la polvere di stevia

polvere di stevia

La polvere di stevia è un dolcificante derivato dalla pianta spontanea di stevia, cresce in Paraguay. Usato dalle popolazioni del Centro America da secoli, è considerato un vero e proprio alimento per le sue proprietà organolettiche. La polvere che si estrae dalle foglie della pianta dolcifica dalle 70 alle 400 volte più dello zucchero, non contiene calorie, non alza il tasso glicemico ed è ideale per i diabetici e  per le persone in sovrappeso.

Oggi la stevia è usata come edulcorante in America Latina, Cina e Giappone, dove il 50% dei prodotti viene dolcificato con ste­via. Negli Usa fino al 2008 la stevia poteva essere venduta, solo come supplemento dietetico, mentre in Europa era bandita. Dato che la polverina Bianca estratta dalle foglie dolcifica più dello zucchero a 0 calorie, la sua commercializzazione è stata ostacolata per anni dalle industrie di dolcificanti sintetici che avanzavano dubbi circa la sua tossicità. Tutti dubbi che ora sono stati dissipati: si è dimostrato che lasciando ai raggi solari per una settimana alimenti e bevande dolcificati con la stevia, le caratteristiche dei suoi componenti non venivano alterate.

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