Per un cenone light usa curcuma, peperoncino e frutta secca

cenone light

Per trasformare il cenone in un pasto appagante ma anche dimagrante, prova a cambiare l’approccio, e invece di pensare con rammarico a tutto ciò cui si deve rinunciare, convoglia le tue energie ancora di più verso quei cibi go­losi (come pesce, crostacei, frutta secca e cioccolata) che ti fanno sentire meglio, con conse­guenti risultati positivi davanti allo spec­chio e sulla bilancia. Pensandoci bene, come mai risulta così difficile dire “no grazie” all’offerta di una fetta di panettone extra proprio in questo mese rispetto al resto dell’anno? Perché questo dolce è così strettamente legato alle feste da esserne diventato una sorta di icona, e un rifugio per sfuggire allo stress che accompagna sempre il periodo di fine anno.

Basta scardinare questo meccani­smo mentale per accorgersi che si può fare a meno di questa morbida “coperta di Linus” alimentare regalandosi all’interno di aperitivi, pranzi e cenoni altri piaceri. Tra i vari trucchi alimentari, ce ne sono alcuni che consentono di sostituirei cibi killer dei cenoni (come gli arrosti, gli stracotti, i salumi degli antipasti, gli alco­lici, i cibi salati e il sale stesso) con degli equivalenti a volte ancora più gustosi e senz’altro più salutari: scopri quali sono e impara a sfruttarne non soltanto le pro­prietà dimagranti e anzi fame ma anche le virtù cosmetiche.

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Living food e raw food, mangiare crudo per vivere meglio?

living food

Da dove poteva arrivare se non dagli Stati Uniti l’ennesima trovata in fatto di nutrizione? Stavolta si tratta del living food, una sorta di variante/evoluzione del raw food che prevede, oltre alla cottura dei cibi a bassissima temperatura, l’eliminazione completa di alcune categorie di alimenti dalla dieta; due sono infatti i principi sui quali si basa questa filosofia alimentare:

  • Cottura dei cibi a temperatura non superiore a 42.2°
  • Osservanza di una dieta rigorosa e naturale

La cottura, prerogativa del genere umano, viene di fatto considerata dai “consumatori di cibo vivo” la causa delle malattie e dei disturbi più svariati poichè rappresenta un processo di completa distruzione dei nutrienti (soprattutto proteine, vitamine e sali minerali) contenuti nei cibi che li rende oltretutto tossici; a provarlo, assicurano i crudisti, sarebbe l’aumento di globuli bianchi nel sangue che segue appunto l’assunzione di cibi cotti con il conseguente indebolimento delle difese immunitarie; ed è proprio per questo motivo che mangiare cibi crudi aiuterebbe a mantenersi non solo più sani, ma anche più attivi e concentrati.

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Per ridurre il giro vita rabarbaro, fiocchi d’avena e yogurt

La radice di rabarbaro altamente disintossicante, soprattutto se abbinata al consumo di yogurt, succo di melagrana e semi oleosi, previene le fermentazioni addominali. E, di riflesso, riduce anche il punto vita. L’intestino, soprattutto nel suo ultimo tratto (intestino grasso), è il lungo segmento del tubo digerente deputato al riassorbimento dell’acqua e dei sali minerali e all’espulsione delle scorie attraverso le feci. La funzione di riassorbimento è svolta soprattutto dal colon, che assorbe prevalentemente l’acqua. Il colon è caratterizzato anche da un elevato nu­mero di batteri “buoni” (flora batterica intesti­nale), indispensabile per produrre vitamine e per il metabolismo del colesterolo.

Se l’intesti­no non funziona a regime, le tossine ristagna­no nell’addome e favoriscono gonfiori e sovrappeso. Uno stato di intossicazione dell’intestino è  segnalato soprattutto dal fenomeno della disbiosi. Questo disturbo consiste in un’alterazione della normale flora microbica intestinale, con maggiore proliferazione di batteri putrefattivi. Si manifesta con gonfiore intestinale (meteorismo), eventualmente associato a flatulenza e pancia tesa, non necessariamente sovrappeso, talvolta possono accompagnarlo crampi lungo il decorso del colon (fianco destro, fianco sinistro, parte alta dell’addome), spesso associati a diarrea, stitichezza o alternanza tra stipsi e diarrea.

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Una tazza di caffè al collagene per rimanere giovani e belli!

 

caffè al collagene

C’è un rapporto causa- effetto tra quello che mangiamo e il panorama estetico dei nostro corpo?  I produttori di una nota marca di caffè in bustina dicono di sì. E a Singapore hanno pensato di lanciare in via sperimentale il primo “caffè al collagene“. Una bevanda liofilizzata che, per l’appunto, contiene tra gli ingredienti anche una discreta percentuale della nota proteina, che costituisce non solo il 70% del derma, ma anche di capelli, cartilagine, dischi intervertebrali, ossa, tendini e di altre strutture fondamentali dell’organismo. Commenta Damiano Galimberti, nutrizionista e presidente dell’Associazione Medici Italiani Antiaging

 «L’aging erode progressivamente le naturali capacità dell’organismo di sintetizzare collagene. Quindi il compito di fornire nutrienti ed extranutrienti che ne supportino l’ottimale produzione spetta all’alimentazione quotidiana, al di là di questi super-cibi o bevande “addizionate” che a più riprese vengono lanciate sul mercato».

Tra le sostanze amiche del collagene, in prima linea c’è la vitamina C; agrumi, kiwi, frutti di bosco, peperoni e tutti i vegetali a foglia verde consumati crudi, insieme alla rosa canina e al frutto di camu-camu (una pianta amazzonica) in estratto secco, sono tra le migliori fonti della preziosa vitamina, che però, per essere utilizzata ha bisogno del rame, oligoelemento che, tra l’altro, contribuisce a tenere unito il collagene all’elastina.

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Lifewave, i cerotti del benessere

cerotti dimagranti

Una scoperta rivoluzionaria per dimagrire. Ciò che sembrava fantascienza è diventata una realtà apprezzata anche dalla comunità scientifica mondiale. Ci spiega tutto Mario Muriglio, distributore nazionale per l’azienda americana. Signor Muriglio, che cosa sono i cerotti del benessere Lifewave?

Sono cerotti non transdermici basati su una nuova tecnologia. Non penetrano nell’organismo e stimolano delicatamente i punti dell’agopuntura sia per migliorare il flusso d’energia nell’organismo sia per facilitare il controllo dell’appetito. Si tratta di un procedimento simile a quello con cui il sole aumenta i livelli di vitamina d nell’organismo, senza supplementi, stimolanti o aghi.

Quanto è sicuro l’utilizzo dei cerotti? Sono stati testati clinicamente?

L’agopuntura viene utilizzata da migliaia di anni come metodo per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita. I nostri prodotti sono sicuri e le ricerche hanno dimostrato che i cerotti facilitano il controllo dell’appetito già il primo giorno in cui vengono utilizzati.

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Come perdere 2 kg con le pulizie di Natale!

perdere 2 kg con pulizie natale

Le feste, che stress! Si potrebbe sintetizzare così il tormentone di tutti gli anni in questo periodo, ma è inevitabile? Ma è dunque possibile sopravvivere al Natale, godendone tutti i vantaggi e rimanendo in linea? Certo che sì: occorre però lavorare di prevenzione e tenere ben presenti i trabocchetti che le feste ci ten­dono e che ogni anno, dopo avere speri­mentato, rimuoviamo in nome del quie­to vivere e della fedeltà alle tradizioni. Le insidie che minacciano linea e buonu­more (tra loro strettamente connessi) provengono dall’atmosfera materialistica e bulimica che ci circonda, ma anche dai comportamenti “pesanti” che ci impo­niamo contro la nostra volontà, per non deludere le aspettative altrui.

E allora, giochiamo d’anticipo per non compromettere le sospirate vacanze in­vernali e il loro potenziale benefico, libe­randoci dai pesi psicofisici che possono compromettere feste e silhouette. Proprio in questo mese che sarebbe mirato all’ introspezione, la materia trionfa invade le nostre  case, ci condiziona subdolamente a consumare su tutti i fronti… Compreso, ovviamente, quello mangereccio! E visto che non c’è Natale in cui in casa nostra non entri qualcosa di nuovo e di inutile, non aspettiamo l’anno nuovo per alleggerirci dal superfluo, cominciamo subito.

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Dieta antinvecchiamento, bilanciare le proteine aiuta a mantenersi giovani

dieta anti-invecchiamento proteine

Secondo una ricerca condotta da Wellcome Trust, in collaborazione con l’Institute of Healthy ageing del londinese University College, e pubblicata di recente su Nature, il segreto per mantenersi giovani è tutto custodito nel corretto apporto di proteine nella dieta più che nella riduzione delle calorie.

Più precisamente, se da un lato i ricercatori hanno confermato la validità della teoria secondo la quale ridurre l’introito di calorie giornaliere nell’arco della vita aiuta a mantenersi giovani e sani più a lungo, dall’altro, tenuto conto delle ricadute negative che la restrizione calorica ha sul corretto funzionamento dell’organismo, quali la riduzione della fertilità, hanno ritenuto opportuno andare alla ricerca di una strategia alternativa per combattere l’invecchiamento. L’organismo infatti trovandosi nella condizione di ricevere pochi nutrienti risponderebbe alla necessità di utilizzarli per la sopravvivenza sottraendoli così ad altre funzioni non vitali quali appunto la riproduzione.

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Stai per sposarti? Ingrasserai!

ingrassare dopo matrimonio

Una neo-moglie su cinque mette su dieci chili entro un anno dal matrimonio. Questo almeno secondo i risultati di una ricerca inglese pubblicata sul Daily mail e commissionata da una nota azienda produttrice di bevande dietetiche; tremila le sposine coinvolte nella ricerca, la metà delle quali dice di non essere affatto preoccupata dell’aumento di peso conseguito dopo le nozze.

il 22% delle intervistate dichiara infatti di non vedere più la necessità di mantenere il peso forma per piacere all’uomo che ha già impalmato, mentre una buona fetta di non trovare sufficienti motivazioni per mantenersi in linea dopo aver brillantemente superato la prova il giorno delle nozze e in luna di miele. Ben più triste invece il punto di vista delle giovani mogli che ammettono di aver mangiato di più per superare la delusione del dopo cerimonia e di quelle che dichiarano di essersi rifugiate nel cibo perchè non avevano praticamente più nulla da fare una volta superato il vorticoso momento dell’organizzazione delle nozze.

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Ecco come si dimagrisce: via i cibi dolci e salati

cibi dolci e salati

Chi crede che un problema di relazione sia  irrisolvibile, come un  matrimonio sbagliato, un lavoro che non piace, la mancanza di affetto da parte dei genitori, non ce la può fare a perdere peso. E sapete, care lettrici, che cibo si sceglie per superare le sconfitte della vita?  Secondo le ultime ricerche sono due i cibi che compensano le frustrazioni affettive: il dolce prima di tutto e poi il salato. Se ci sembra che i nostri rapporti non funzionino ci buttiamo nel 70% dei casi sui dolci e nel 30% su alimenti salati, come patatine, crackers, stuzzichini.

Ma più del 20% di queste persone confessa, secondo i ricercatori, di abusare sia dell’uno che dell’altro, cioè cominciano la giornata coi dolci per finire la sera con l’eccesso di cibi salati. Naturalmente sono loro che ingrassano di più. Il primo grande se­greto è eliminare dalla mente i pensieri e i rim­pianti: la nostra vita non va bene, non ci piace? Ebbene non rimuginiamoci su; più ci pensiamo e più ci deprimiamo e così c buttiamo sui dolci per trovare la sensazione di tenerezza e dolcezza che ci manca.

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Gli effetti collaterali della cavitazione estetica

cavitazione ed effetti collaterali

Cavitazione estetica, effetti collaterali

Come abbiamo più volte spiegato, la cavitazione estetica è un metodo tecnologico che permette di eliminare la cellulite ed avere una silhouette perfetta, senza ricorrere ad interventi invasivi e chirurgici come la liposuzione, in quando la cavitazione avviene attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni.

Il fatto che la procedura venga effettuata in modo semplice e senza bisogno di interventi chirurgici, non esclude il fatto che possano esserci degli effetti collaterali, quindi, chi decide di sottoporsi alle sedute di cavitazione deve essere informato sulle eventuali reazioni di questi interventi; è importante, inoltre, che il trattamento venga effettuato da personale qualificato e in strutture adeguatamente attrezzate.

La cavitazione viene effettuata con gli ultrasuoni in grado di eliminare le cellule adipose, ma non tutte le frequenze sono uguali e, per questo, non tutte permettono di raggiungere gli stessi risultati;  servono quindi dei macchinari particolari, in quanto alla diversa frequenza è collegata la capacità di penetrazione nei tessuti, infatti, più una frequenza è bassa, maggiore sarà la capacità di accesso.

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A dieta prima di Natale? Si ma senza esagerare!

a dieta prima di natale

Siete alla ricerca di una bella dieta facile, facile per arrivare in forma al giorno di Natale? Bene, siete capitati nel blog sbagliato. Credo infatti che la brutta esperienza capitata alla sempre bella Moira Orfei debba rappresentare un ulteriore ammonimento per coloro che sono disposti a tutto pur di giungere ad una tregua con la bilancia e chiami tutti quanti noi che ci occupiamo dell’argomento a un senso di responsabilità ancora maggiore. Per chi non lo sapesse infatti la nota artista circense è finita in ospedale per una indigestione causatele da un’improbabile dieta monocibo che l’ha condotta a nutrirsi solo di banane; sei al giorno per l’esattezza.

Come mai abbiamo scelto di parlarvene in apertura di questo contributo? Perchè, molto semplicemente, sappiamo che il numero di persone che pensa sia opportuno mettersi a dieta nel periodo immediatamente precedente le feste è piuttosto elevato e sappiamo anche che l’urgenza di smaltire qualche chiletto può condurci a fare scelte sbagliate e potenzialmente dannose come quella di ripiegare su una dieta dell’ultimo minuto squilibrata e restrittiva; e questo è un pericolo che non vogliamo far correre ai nostri lettori.

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In forma per le feste

in forma per le feste

Insieme alle occasioni conviviali aumenta, durante le festività natalizie, il pericolo di prendere quel chiletto di troppo che vanifica  gli sforzi magari fatti per tornare in forma; pranzi e cene completi di antipasti, primi, secondi e dolci, panettoni, frutta secca e torroncini sono infatti tentazioni alle quali è difficile sfuggire completamente e di certo l’alternativa non può essere ritirarsi a vita privata ed evitare tutte le situazioni che rischiano di rivelarsi un attentato per linea e salute.

Allora che fare per correre ai ripari?

Un’idea potrebbe essere quella di provare a compensare le mega abbuffate mantenendovi a “stecchetto” nei giorni successivi; questo naturalmente non vuol dire che dovrete saltare i pasti o ripiegare su dannose diete dell’ultimo minuto squilibrate e restrittive, quanto piuttosto che dovrete orientarvi su scelte alimentari sane, bilanciate e, soprattutto, disintossicanti.

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Cavitazione estetica, ovvero come dire addio alla cellulite

La cavitazione estetica

La cavitazione estetica è un nuovo metodo tecnologico che, sfruttando l’azione degli ultrasuoni, aiuta a combattere la cellulite e sciogliere il grasso in eccesso. La cellulite è un eccesso di adipe che si forma in alcune zone del corpo, soprattutto nei glutei e nell’interno coscia, e che in termini scientifici, indica un’infiammazione dei tessuti solidi dovuta all’azione di un germe chiamato streptococco beta emolitico di gruppo A.

La cellulite si forma attraverso un sistema piuttosto complesso che vede la perdita di liquidi da parte dei capillari venosi, che non riescono ad essere smaltiti del tutto dal sistema linfatico; successivamente si formano delle adiposità, dei noduli e la zona colpita si gonfia. Per combattere la cellulite si può provare ai eliminare le calorie in eccesso, a seguire un’alimentazione equilibrata abbinata ad una regolare attività sportiva.

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Cavitazione estetica per eliminare adiposità e cellulite

cavitazione estetica

La cavitazione estetica contro cellulite e accumuli di grasso

La cavitazione estetica è un nuovo sistema tecnologico che viene usato per eliminare le adiposità localizzate e la cellulite. Tecnicamente, la cavitazione estetica è la formazione di cavità nei liquidi e nei tessuti sottoposti ad una pressione che le fa esplodere su stesse, distruggendone le strutture; questo avviene con gli ultrasuoni, ovvero onde ad alta frequenza.

Per fare un esempio comprensibile a tutti si può dire che la cavitazione estetica funziona come una bottiglia di spumante agitata, nella quale si formano delle bolle d’aria; queste bolle creano una pressione tale all’interno che il tappo viene espulso. Analogamente, le bolle d’aria create dalla cavitazione all’interno del tessuto grasso, esplodono frantumando gli accumuli di grasso.

Questa esplosione, se ripetuta spesso, provoca una rottura dei grassi che diventano liquidi, e che possono essere eliminati aumentando l’apporto di sangue nella zona per rimuovere le tossine dalle cellule grasse, oppure bruciando il grasso liquefatto attraverso la ginnastica o riducendo le calorie. Gli ultrasuoni sono usati da alcuni anni nella fusione dei grassi, ma grazie ai progressi tecnologici possono essere applicati alla cavitazione senza pericoli.

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Come togliere 2 taglie in 4 settimane

massaggio alle gambe e caviglie

Come si fa  togliere 2 taglie in 4 settimane? Semplice, basta seguire un programma che prevede quattro semplici operazioni da fare giorno per giorno almeno per quattro settimane: tisana, fango, bagno e massaggio che assorbono i ristagni e rimodellano la silhouette.

  1. Prima applica il fango: procurati in farmacia o erboristeria del fango d’alghe e, dopo la doccia, applicalo su cosce e glutei; avvolgi accuratamente le parti trattate con una pellicola trasparente e infila i pantaloni della tuta. Il fango deve restare in posa 45 minuti per svolgere nel modo migliore la sua azione contro le adiposità localizzate.
  2. Mentre il fango agisce, occupati della tisana. Fai preparare dall’erborista una miscela composta da 40g di spirea ulmaria, 40 g di equiseto, 20 g di tarassaco e 20 g di verga d’oro; metti un cucchiaino di questa miscela in infusione  per 15 minuti in una tazza di acqua filtra e dolcifica con il miele. Lasciala intiepidire e bevila prima di coricarti: spazza via le scorie che ristagano a livello intracellulare che  favoriscono la cellulite.
  3. Immergiti nel bagno: prima che scada il tempo di posa del fango, sciogli nella vasca un chilo di sale iodato, che asciuga le zone anticellulite. Con una doccia elimina i residui di fango e immergiti nella vasca per 10 minuti.
  4. Infine fai il massaggio: dopo il bagno, applica su addome, glutei e cosce un unguento così preparato: in 2 cucchiai di olio di jojoba diluisci 2 gocce di macerato glicemico di cipresso e 4 gocce di olio essenziale di ginepro. Massaggia partendo dalle caviglie e risalendo verso l’alto fino ad assorbimento

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Il binge eating disorder: cause e possibili cure

binge eating disorder

Il Binge Eating Disorder in italiano Disturbo da ali­mentazione incontrollata è un recente disturbo del comportamento alimen­tare. Si tratta di una pato­logia che spinge il sog­getto a compiere grandi abbuffate non accompa­gnate da quelle strategie per compensare l’ inge­stione di cibo in eccesso che si ritrovano nella buli­mia nervosa. Le persone che manifestano questo disturbo assumono, in un tempo limitato, quantità di cibo esagerate, con la sensazione di perdere il controllo dell’atto del mangiare.

Queste situazioni si ripetono più volte la settimana, anche in mo­menti in cui non si ha una sensazione fisica di fa­me. Quindi, il problema principale sembra consi­stere in una difficoltà a controllare l’impulso ad alimentarsi. Questo spie­ga perché, nella maggior parte dei casi, in questi soggetti sia presente una condizione di sovrappeso o di obesità. Il disturbo sembra colpire il 2-3 % della popolazione, ma il 30 % degli obesi. In gene­re colpisce soggetti tra i 30 e 140 anni. Perché si possa parlare di Bed occorre che coesistano un certo numero di compor­tamenti come il fatto che le abbuffate devono avve­nire almeno due volte alla settimana; devono verificarsi per un periodo di al­meno sei mesi; devono, in genere, essere indipendenti dallo stimolo della fame; quasi sempre, le abbuffate devono avvenire in solitudine; il sog­getto non prova gratificazíone, ma un forte senso di colpa; non esistono meccanismi di compen­sazione, al contrario di quanto avviene per la buli­mia nervosa.

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