Se mangi bene anche il sesso è migliore

cibo e sesso

Secondo quanto emerso da un’indagine promossa da Vie del gusto il 65% dei sessuologi e nutrizionisti italiani ritiene che esista un legame fra sesso e cibo; più precisamente, per il 44% degli intervistati (110 in tutto) chi si nutre in maniera sana e regolare ha una vita di coppia migliore, mentre per il 27% di questi basterebbe seguire alla lettera la dieta mediterranea per meritare la palma del perfetto amante.

Certo, a onor del vero, non manca tra gli esperti coinvolti nell’indagine chi ritiene il legame fra sesso e dieta ascrivibile esclusivamente a fattori psichici (un buon 47%), nè chi dichiara di non avere gli elementi per poterne affermare l’esistenza (il 7%), ma questa esigua minoranza di scettici non ha impedito di trarre alcune conclusioni circa le regole d’oro da seguire a tavola per migliorare l’intesa di coppia:

Eliminare pane, carne e fare troppa attività fisica può essere deleterio

deleterio eliminare pane e carne rossa

Se diamo ascolto ai mille allar­mi che ci arrivano da riviste mediche e società scientifi­che ci sarà un futuro fatto di mini-porzioni e spuntini low cal, cibi a basso contenuto di grassi, ma addi­zionati di antiossidanti, steroli e omega 3. Eliminando l’alcol – se si esclude una mini­ma quantità di vino rosso, perché ricco di antiossidanti – e dedicando il tempo libero a jogging, spinning, Gag, e altre attività de­stinate a rimodellare il corpo e allontanare il rischio infarto. Ne vale la pena? Qualcu­no comincia a ribellarsi.

Come il New York Times che ha messo in prima pagina l’ultimo diktat del “journal of the Ame­rican Medical Association”, che propone come ricetta di lunga vita una drastica restrizione calorica, «arrivando a suggerire», si scandalizza il Nyt

«un consumo di 890 calorie al giorno, meno della metà di quan­to consumi a cena un americano medio»

se queste sono le condizioni per arrivare a 90 anni, non sarà meglio accontentarsi di 85? Succede così che gli umani sentano il biso­gno di un libretto di istruzioni per alimen­tarsi in modo corretto.

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Giornata dell’AIRC, la dieta è fondamentale contro il tumore

giornata airc

Se ci seguite con regolarità sapete molto bene che la redazione di Dietaland, piuttosto che incoraggiarvi a dimagrire drasticamente e a lanciarvi all’inseguimento di ideali di bellezza irrangiungibili e talvolta deleteri, è impegnata nel promuovere l’adozione di un corretto stile di vita alimentare come veicolo principale per il mantenimento di un buono stato di salute. Per questo motivo è con grande piacere che diamo spazio a un’iniziativa tesa proprio a celebrare lo stretto legame che intercorre fra una dieta sana e la prevenzione di patologie quali il cancro.

Si celebrerà infatti il prossimo Sabato 30 Gennaio la giornata dell’Airc “Le arance della salute” e non è assolutamente un caso se un’associazione attiva nella ricerca sul cancro di tale importanza scelga proprio l’arancia come “testimonial” delle proprie iniziative. Infatti, secondo quanto dichiarato dal chimico dell’IRCCS Adriana Albini al quotidiano la Stampa, fra le molecole oggetto di studio nei laboratori milanesi per la propria azione di prevenzione del cancro troviamo proprio i terpeni, contenuti nell’olio essenziale delle arance.

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Dieta mediterranea: la nuova piramide alimentare

nuova piramide dieta mediterranea

Mangiare un po’ di tutto è il principio base della dieta mediterranea, ovvero quella che prevede piatti tipici della cucina italiana a base di pasta, verdure, legumi e cereali, e che è una delle diete più equilibrate e complete del mondo. La dieta mediterranea non è solo un corretto stile di vita nutritivo, ma anche un regime alimentare che, se seguito con attenzione, permette di perdere fino a due chili a settimana senza smettere di mangiare.

La dieta mediterranea è schematizzata nella cosiddetta piramide alimentare, che, è stata rivista e presentata alla III Conferenza internazione del Ciscam che si è svolta di recente a Parma; la nuova piramide alimentare vuole essere un modello per la popolazione di età compresa tra i 18 e i 65 anni, fornendo suggerimenti su come mantenersi in perfetta forma psicofisica.

La piramide è divisa in tre parti che raggruppano gli alimenti in base alla frequenza di consumo consigliata: settimanale, giornaliera e pasti principali. Al vertice ci sono i cibi da consumare con moderazione durante la settimana, ovvero i dolci, le carni rosse e gli affettati; al centro ci sono quelli che devono essere consumati ogni giorno, come il latte e i suoi derivati e le erbe e gli aromi al posto dei condimenti grassi.

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In arrivo il gel che aiuta a dimagrire

Capita piuttosto di frequente che, posti dinnanzi alla necessità di perdere qualche chilo, non tutti troviamo la forza necessaria per seguire scrupolosamente una dieta dimagrante che ci permetta di raggiungere l’agognato traguardo. Qualunque dieta infatti, per quanto equilibrata, ci lascia perennemente affamati conducendoci ben presto a cadere nella tentazione di aprire il frigorifero e, come si dice, svaligiarlo.

Se anche voi, come me, vi riconoscete in questa situazione, sembra che un soluzione ai nostri problemi sia in arrivo: un gruppo di ricercatori della britannica Birmingham University ha infatti messo a punto una bevanda che, una volta ingerita e giunta nello stomaco, assume una consistenza gelatinosa conferendo il tanto desiderato senso di sazietà e riducendo, di conseguenza, l’appetito.

Aspettate però ad esultare, secondo quanto dichiarato dal coordinatore del progetto, Fotis Spyropoulus, ci vorranno almeno altri tre anni prima che il gel dimagrante venga immesso sul mercato. Ma come è fatta e come funziona la bevanda che fa già parlare di sè in tutto il mondo? A spiegarlo al  quotidiano inglese Guardian è lo stesso Spyropoulus:

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Dimagrire mangiando cibi a medio e basso indice glicemico (terza settimana)

dimagrire abbassando indice glicemico

Nell’ultima settimana di cura fai attenzione all’indice glicemico (IG) degli alimenti, ossia alla velocità con cui un cibo fa aumentare glicemia, insulina e peso. Sono da evitare alimenti con ig elevato quindi:

Zucchero, birra, fecola di patate, farina di riso, patate al forno, patatine fritte, pane bianco, riso cotto, carote cotte, farina bianca, mais, latte di riso, pop corn, rapa cotta.

Cibi con IG medio 3-4 volte la settimana: Riso basmati, cachi, kiwi, muesli (senza zucchero), pasta integrale, riso integrale, cuscus integrale, farro integrale, kamut integrale, piselli in scatola, segale.

Ecco cosa puoi mangiare senza problemi: Fagioli, yogurt, piselli, ceci, ricotta, lenticchie, pomodori, mele pere, prugne e – ogni tanto – un pezzettino di salsiccia!

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Per dimagrire rompere gli schemi

Rompere gli schemi: è la parola d’ordine di vuole di chi vuole dimagrire per davvero. Non solo sul piano psicologico, ma anche su quello alimentare. Chi si mette a dieta e rispetta per 8 settimane i consigli del nutrizionista senza sgar­rare, dimagrisce molto meno (circa 2 kg e mezzo), rispetto a chi mangia ciò che vuole e il giorno dopo fa un piccolo pasto e basta. Questi ultimi perdono 6 kg. Questo è il risultato di una ricerca dell’Università dell’Illinois (USA) con­dotta da un gruppo di ricercatori molto autore­voli. L’indagine smentisce tutti i luoghi comuni: il primo è quello che digiunare, dopo che si è mangiato molto nei giorni precedenti, non serva. Non solo: la “dieta dei giorni alterni“, fatta di cibi da consumare a volontà (con la sola preoccupazione di stare attenti ai grassi) seguiti il giorno dopo da un quasi totale digiuno (solo 400-450 calorie) dà risultati inaspettati.

Dopo 8 settimane, così hanno evidenziato i ricercatori americani, si sono avuti miglioramenti della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Il colesterolo LDI, quello “cattivo”, si riduceva del 25% in coloro che un giorno si lasciavano andare e l’altro optavano per un regi­me di semi-digiuno. Da che cosa dipende questo risul­tato? Perché quelli che fanno una dieta con calorie ben controllare perdono meno peso? Perché la routine li fa sentire inadeguati.

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Perchè si ingrassa? Canalizziamo le nostre energie!

orientare le energie

Quante cose irrisolte ci pendono sul capo costantemente? Problemi rimandati, imprese o attività iniziate e mai finite, decisioni accantonate perché ci generano angoscia o ci costringono a mettere in discussione le certezze di cui mai vorremmo fare a meno. Anche se non ci facciamo caso, tutto ciò che rimane irrisolto, si accumula nel tempo ed è destinato inesorabilmente a trasformarsi in adipe. Ogni situazione irrisolta infatti rappresenta un piccolo “cantiere” aperto che necessita di operai per essere mantenuto, ma anche di tempo, attenzione, di risorse vincolate e mal utilizzate…Un cantiere aperto rallenta la circolazione di idee, desideri, novità, emozioni.

E, come ben sappiamo, anche i cantieri chiusi o fermi per lunghi periodi sono uno spreco di risorse e generano pesantezza. La quantità di energie che impieghiamo per mante­nere vivi progetti esauriti o che procedono a sprazzi, viene sottratta ad altre attività che ci fanno sentire bene e ci aiutano a prenderci cura di noi. L’energia mal spesa, o che ristagna, rallenta il metabolismo e favorisce ansia e fame nervosa. In virtù di queste considerazioni se vogliamo riprendere slancio e ri­partire più leggeri, occorre cominciare a rimuovere i nostri “posti di blocco” energetici.

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Perdere i chili delle feste con green essence

C’è chi a gennaio si ritrova con un paio di chili in più o chi addirittura è ingrassato in maniera vistosa. Qualcuno si vede invece gonfio, con l’intestino pigro e qualche problema digestivo, oppure con la pelle improvvisamente fiorita, piena di brufoli, eruzioni o sfoghi pruriginosi… Sono queste le più comuni conseguenze degli eccessi alimentari natalizi, in genere sottovalutati fino alla “resa dei conti” con la bi­lancia e con lo specchio. Non è facile, per l’orga­nismo, smaltire l’accumulo di tossine e scorie metaboliche causato dall’abuso di carni, grassi, fritti, insaccati, intingoli, zuccheri e bevande al­coliche e che, oltre a provocare l’aumento di peso, rallenta il metabolismo ostacolando il “lavoro” degli organi emuntori: fegato, reni e pelle.

Un ottimo rimedio per attivare il processo di auto-depurazione è costituito da Green Essence, una particolare miscela di erbe aromatiche au­straliane dall’azione drenante e purificatrice, in grado di favorire l’eliminazione delle tossine in eccesso, migliorare il ricambio, combattere i ri­stagni e risvegliare il metabolismo, con un gene­rale effetto tonificante e rivitalizzante. Il rimedio rinforza il “terreno” individuale e lo rende meno vulnerabile all’attacco di virus, fun­ghi e parassiti, protegge l’intestino prevenendone le fermentazioni – causa frequente di tensione e gonfiori addominali, così come di candidosi – e si dimostra un buon coadiuvante in caso di riten­zione idrica. Quando è utile:

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Come perdere 2 chili dopo le feste con la dieta leggerezza

dieta leggerezza

Finite le Feste la dieta per perdere qualche chilo di troppo divie­ne l’obiettivo dei molti italiani che non sono riusciti a resiste­re alle leccornie delle tavole, che hanno portato un aumento di peso mediamente di oltre due chili. La stima è di Coldiretti, secondo cui durante le feste di fine anno sono state assunte in media 15mila-20mi­la chilocalorie in più per l’effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e della rinun­cia ad alimenti come frutta e verdura.

Ma i nutrizionisti tran­quillizzano: per rimettersi in ri­ga cominciamo  adottando una «dieta leggerezza». Frutta e verdura in grande quantità, un piatto di pasta o riso al giorno (perché non è vero che i carboidrati fanno ingrassare, ma sono anzi fonda­mentali per il corretto funziona­mento dell’organismo) e pesce invece della carne. A spumante e liquori, e soprattutto ai dolci, bisogna invece rinunciare, mentre è «concesso» 1 bicchiere di vino ai pasti.

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Dieta per rinforzare le difese immunitarie (2)

La dieta da seguire per almeno un mese, fornisce 1600 calorie al giorno e aiuta a mantenere un peso stabile. Quali condimenti usare? Condire e cucinare con 3 cucchiai di olio extra vergine al giorno; utilizzare a piacere spezie, erbe, succo di limone; per insaporire i piatti si può usare un cucchiaino di sale al giorno; per dolcificare usare il miele, 2-3 cucchiaini al giorno.

Lunedì:
Colazione: un vasetto di yogurt intero ai frutti di bosco;  un plumcake integrale; una tazza di te verde con un cucchiaino di miele
Spuntino: una spremuta di arance rosse
Pranzo: Vitello con patate; insalata di pomodori
Merenda: verdure crude (carote, finocchi, sedano, ravanelli, peperoni a falde)
Cena: 80gr di spaghetti integrali con olio, aglio e peperoncino; 2 spiedini di pesce con gamberi, nasello, merluzzo; carote crude grattugiate condite con succo di limone; un grappolo di uva rossa

Martedì:

Colazione: una tazza di latte intero con cereali integrali al cioccolato fon­dente; succo di mele; un caffè
Spuntino: 2 kiwi gialli
Pranzo: spezzatino di palombo; insalata di pe­peroni, pomodori, cipolle, roccia, basilico e prezze­molo; 50g di pane inte­grale
Merenda: una tisana ai frutti di bosco con un cucchiaino di miele
Cena: una pizza con verdure grigliate; mace­donia di frutta di stagione con succo di limone

Mercoledì:

Colazione: una brioche non farcita; un cappucci­no con latte parzialmente scremato
Spuntino: una coppet­ta di frutti di bosco con succo di limone
Pranzo: 200g di salmo­ne al cartoccio con prez­zemolo; 2 patate al vapo­re; 2 fette di ananas fre­sco
Merenda: un centrifu­gato di carote
Cena: risotto alla zucca una macedonia di frutta di stagione con succo di limone

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Castagna: impariamo a conoscerla e ad abbinarla bene!

Confesso di amare molto di più l’au­tunno rispetto alle altre stagioni e quando mi faccio un piccolo autoesame di coscienza per scoprirne i motivi reconditi, arrivo quasi sempre alla conclusione che il cibo influisce per una gran parte. E tra le cose che preferisco quando arriva l’autunno al primo posto c’è la castagna, in tutte le sue versioni. Vicino al mio paese a fine ottobre si svolge una festa del bosco ed è allora che posso esprimere al massimo questa mia tendenza. comperando e mangiando qualsiasi cosa venga ricavato dalla castagna, dolci, marmellate e tutto quello che si può trovare.

A forza di partecipare a questa festa, di parlare con gli agricoltori che ne costituiscono il fulcro es­senziale, mi sono fatta un po’ di cultura specifica, pillole e consigli che cercherò di raccontarvi al meglio. La castagna è il frutto dell’albero “Castanea Sativa”, fa­miglia delle Cupulifere di anti­chissime origini. E’ presente nei boschi submontani delle Alpi e dell’Appennino, matura in au­tunno ed è disponibile per il con­sumo fresco da settembre a novembre a seconda delle di­verse varietà. Durante il resto dell’anno si trova essiccata ed in forma di farina.

La varietà più pregiata è il “mar­rone“, più grande della castagna comune con polpa a solchi, a grana fine e molto dolce. Le sostanze della castagna fresca sono molto simili al fru­mento: 52% acqua, 35% zuc­cheri, 5% proteine, 2,6% grassi. Contiene vitamine B1, B2, PP e soprattutto vitamina C, che però si perde con la cottura o l’essic­cazione. Contiene potassio, ferro, zinco, rame, manganese, ma­gnesio, calcio, fosforo e zolfo.

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Come smaltire una sbronza:acqua, zuccheri e un po’ di moto

come smaltire una sbronza

Siete vittime dei postumi di una sbronza, o sbornia che dir si voglia? Avete nausea, mal di testa e vi sentite fiacchi? Bene, sembra proprio che abbiate esagerato con l’alcol; naturalmente non spetta a noi farvi una ramanzina, sapete perfettamente che bere troppo fa male alla salute e siamo certi che la prossima volta farete maggiore attenzione.

Sappiamo anche bene che è molto probabile che siate alla ricerca di un rimedio per smaltirla più in fretta possibile e affrontare serenamente i numerosi impegni che, come ogni giorno, vi attendono; ed è proprio di questo che vogliamo parlarvi. Secondo quanto affermato dalla dietologa neozelandese Lea Stening dalle pagine del quotidiano Stuff, per smaltire una sbronza non c’è nulla di meglio che bere molta acqua, muoversi un po’ e consumare cibi ad alto indice glicemico (pratica assolutamente sconsigliata a chi è affetto da diabete, naturalmente!) che rilasciando rapidamente zuccheri nel sangue aiutano a ritrovare l’energia perduta.

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I cibi antiossidanti: prevenire l’influenza a tavola

cibi anti influenza

Che cosa non deve mancare in un menù anti-influenza? Sicuramente si deve seguire un regime alimentare equilibrato, che comprenda anche carne bianca e rossa, oltre che pesce. Le proteine animali sono facilmente digeribili, così l’organismo non deve spende­re troppe energie nella digestione e può impiegarle tutte nella difesa dalle infezioni, o in un più veloce recupero dopo una sindrome in­fluenzale.

 Inoltre, le proteine forni­scono amminoacidi che aiutano la ricostituzione di nuove cellule sa­ne di tutto il corpo. Quindi proteine… e poi? Tutti i tipi di vitamine e i sali mi­nerali, che svolgono un effetto antiossidante. Si trovano negli alimenti vegetali e nei cereali in­tegrali. Combattono l’azione dei radicali liberi, sostanze tossiche che si formano durante lo norma­li attività dell’organismo e che causano infiammazione e invec­chiamento dei tessuti.

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Dimensioni dello stomaco, è vero che mangiare meno le riduce?

dimensioni stomaco

Vi sarà senz’altro capitato di sentir dire che in seguito ad una dieta dimagrante le dimensioni dello stomaco si riducono; vi sarete certamente anche chiesti se tale affermazione risponde al vero o si tratta solo di una diceria. Bene, proprio di questo argomento, lo apprendiamo da La Stampa,  si è occupato di recente il New York Times; secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense infatti un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio proprio per valutare in che modo ridurre la quantità di cibo ingerita influisca sulle dimensioni dello stomaco.

Nel corso della ricerca, condotta presso il Dipartimento di Medicina e Psichiatria del St. Lukes-Roosevelt Hospital della Columbia University, un campione di uomini e donne obese è stato suddiviso in due gruppi: un primo gruppo mangiava liberamente, l’altro è stato sottoposto a una dieta fortemente ipocalorica (meno di 1.000 calorie al giorno) per la durata di quattro settimane; al contempo la capacità dello stomaco di ciascuno di essi era stata misurata mediante l’utilizzo di palloncini di lattice.

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Pranzo dell’Epifania: ultimi consigli per non strafare

pranzo della befana

Per molti di noi i primi mesi freddi corrispondono ad un periodo di letargo, ma al contrario degli orsi che quando arriva l’inverno dormono semplicemente, noi abbiamo spesso l’abitudine per recuperare le forze bruciate durante l’anno, di infilarci dentro ad un tunnel che si chiama peccati di gola, massimamente nel pe­riodo di Natale. Inutile elencare tutte le cose da fare e non fare, ri­spiegare che i dolci (troppi e di tutti i tipi) fanno male, che fare pranzi completi quando il nostro stomaco è abituato diversamente può provocare sconquassi.

Durante le feste certe cose preferiamo non sentircele dire proprio. I nutrizionisti più avveduti, infatti non pon­gono barriere insormontabili, lasciano parecchie vie di uscita. Consigliano magari di mangiare tutto, ma con alcune accortezze. Vediamole:

  1. Non rinunciate ai gustosi manicaretti che trovate in tavola, ma se possibile cercate di evitare i grassi con­tenuti nei condimenti, nelle carni grasse, nei salumi e in altri cibi (salse, maionese); sono i principali colpe­voli del vostro superlavoro ‘festivo’. Se ci riuscite usate per condire l’olio extravergine di oliva, è salu­tare e molto più sicuro di burro, strutto o lardo.
  2. Per cuocere la carne, immancabile commensale del dì di festa, preferite alla cottura con condimenti quella ai ferri per braciole e bistecche o arrosto per fi­letto, carré, cosciotto o stinco. Le parti magre come fesa, spalla, petto di pollo sono buonissime anche in umido, usando come condimenti i tanti sapori delle spezie, delle erbe aromatiche  oppure dell’ottimo aceto balsamico. Tenete presente che i tempi di permanenza nello sto­maco e quindi di digestione di un secondo di carne grassa, condita con maionese o un qualsiasi altro in­tingolo, superano le cinque ore. Chi ha palato fine non vorrà rinunciare alle carni im­panate e fritte, di solito non facilmente digeribili, dun­que moderazione. A proposito di carne ricordatevi che pur essendo fun­zionali al buon funzionamento dell’organismo, le pro­teine assimilabili ad ogni pasto sono al massimo 30-35 grammi pari a circa 150-200 grammi di carne o di pesce. Se si superano questi tetti l’eccedente viene “immagazzinato” come grasso o in parte eliminato.

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Dimagrire dopo le feste, gli italiani si ritrovano con due kg in più

dieta dopo feste

Secondo una stima di Coldiretti, il nuovo anno ha portato agli italiani un aumento di peso di oltre due chili ciascuno; il “merito”, come è facile intuire, è tutto delle kcalorie in più (in media 15-20mila) assunte durante le festività a causa sia del maggior consumo di cibi calorici e bevande alcoliche, sia della quasi totale scomparsa dalle nostre tavole di alimenti come frutta e verdura.

E d’altra parte c’era da aspettarselo se è vero che solamente per il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno sono stati consumati quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, ottanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 8 milioni di cotechini e frutta secca, carne, salumi, formaggi e dolci per una spesa complessiva di oltre cinque miliardi di euro.

I nutrizionisti però tranquillizzano tutti precisando come il leggero sovrappeso del dopo feste sia dovuto soprattutto ad un accumulo di grassi e acqua che può essere smaltito facilmente, e da più parti nel web si vocifera già di una salvifica “dieta leggerezza”.

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Bodytalk: per affrontare meglio i cambiamenti della vita!

BodyTalk

E’ una forma di cura alternativa, si chiama BodyTalk e ora, anche se un pò in ritardo, arriva in Italia, dopo aver conquistato soprattutto i londinesi. Rientra nel gruppo delle terapie olistiche e ha come obiettivo il riequilibrio dell’organismo. In questo, caso, però, si aggiunge l’attenzione al risincronizzare (è questo il termine esatto usato dagli operatori) tutto il sistema energetico. Messo a dura prova, come si sa, dalla nostra quotidiana convivenza con lo stress.

Le conseguenze vanno da una sensazione di continua stanchezza (anche creativa) a dolori che finiscono col diventare cronici: mal di testa, gastriti, contratture muscolari. Per poter agire a 360′ il BodyTalk integra le ultime scoperte nell’ambito della neuroscienza, dell’epigenetica e della neuroimmunologia, con discipline più antiche come lo yoga e l’agopuntura. Il principio è che l’organismo, se è stimolato, riesce ad attivare meccanismi di autoguarigione. La seduta dura circa 40 minuti. Siega Gaetano Tassone, insegnante del metodo

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