Chirurgia bariatrica, inaugurato nuovo Centro in Campania

E’ stato inaugurato presso il Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno, in Campania, il nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica, candidato a diventare ben presto uno dei punti di riferimento per tutto il Centro-Sud, dove è maggiore la concentrazione di persone obese a fronte di una quasi totale assenza di strutture d’eccellenza per il trattamento chirurgico dell’obesità. Si stima infatti che dei cinque milioni di italiani interessanti dal problema la gran parte siano donne residenti al sud e che proprio alla Campania spetti un triste primato con il 49 per cento dei bambini tra gli 8 ed i 10 anni in sovrappeso ed obesi.

La chirurgia bariatrica è ormai considerata una vera e propria tecnica salvavita nei casi di obesità grave, cui si accompagnano diabete, ipertensione e problemi cardiaci con una drastica riduzione della qualità e delle aspettative di vita. Infatti, come dichiara Luigi Angrisani, Presidente S.I.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) e Direttore U.O.C. Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva, Ospedale SanGiovanni Bosco di Napoli:

L’impatto dell’obesità grave sulla spettanza di vita è rilevante: l’obesità severa è associata ad un rischio di mortalità a breve termine (5-10 anni) che è almeno doppio rispetto alla popolazione normopeso, in entrambi i sessi. Inoltre, l’aspettativa di vita nella popolazione severamente obesa è ridotta di 9 anni nelle donne e di 12 anni negli uomini

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La dieta Lemme

dieta lemme

La dieta Lemme prende il nome dal suo ideatore, l’italiano Alberico Lemme, farmacista di Desio in Brianza, autore del volume L’uomo che sussurrava ai ciccioni, i segreti di filosofia alimentare. Il metodo di dimagrimento Lemme, al quale l’autore in realtà preferisce riferirsi con il termine filosofia alimentare, è balzato agli onori delle cronache, oltre che per la personalità carismatica del suo “papà”, perchè promette un dimagrimento davvero notevole (addirittura da 7 a 10 kg al mese) senza troppe restrizioni e sacrifici.

La dieta Lemme infatti non si fonda sul calcolo giornaliero delle calorie (che il dottor Lemme ritiene fuorviante e superato) quanto piuttosto su parametri quali l’indice glicemico degli alimenti, la loro composizione chimica, l’ora alla quale vengono assunti, il modo in cui vengono associati e il pool enzimatico individuale. Ne consegue, afferma lo stesso Lemme, che in questo programma alimentare il cibo viene usato come un farmaco, del quale però possono essere consumate ad ogni pasto quantità illimitate.

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Esercizi per gli uomini, i face exercise di joey Capone

esercizi viso maschili

Tra le ultime manie americane, i face sculptor exercises far men stanno destando l’attenzione degli uomini attratti da questi esercizi isometrici per tonificare le guance, eliminare il doppio mento e rialzare gli zigomi. I giornali di gossip sono già alla ricerca degli adepti – tra i quali pare incluso anche Brad Pitt – e i fotografi a caccia dello scatto che immortali i soliti volti noti mentre digrignano i denti o fanno sorrisi plastici in serie.

L’esercizio quotidiano per diventare belli è stato messo a punto da joey Capone, dottore in medicina dello sport ed esperto di fitness con studio a Miami, che li illustra sul suo popolare e frequentatissimo blog. Così da consigli agli uomini su come migliorare il proprio aspetto e li aggiorna sulle più attuali e innovative tecniche per dare il meglio di se a 360 gradi. Al momento la sezione più cliccata resta quella relativa al face sculptor. D’altronde, secondo uno studio condotto dal centro di ricerche americana Diagonal Market, la nuova ossessione estetica maschile è quella di apparire si rilassati e giovani, ma soprattutto dinamici e attivi.

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Le abitudini alimentari dei lavoratori europei

Con la proposta di abolizione della pausa pranzo da parte del ministro Gianfanco Rotondi, si è accesa la curiosità dell’opinione pubblica sulle abitudini alimentari dei lavoratori; su questa linea è stata svolta, una ricerca promossa da Acor Services in collaborazione con l’Unione Europea, atta soprattutto a combattere l’obesità, i cui risultati si sono rivelati interessanti. La ricerca si è svolta analizzando i comportamenti alimentari di circa 4.500 lavoratori di sei paesi Europei, Italia, Svezia, Repubblica Ceca, Francia, Belgio e Spagna.

Secondo la ricerca ognuno preferisce a mangiare i cibi tradizionali: ad esempio gli svedesi e i cechi amano pranzare con la zuppa, i francesi preferiscono i formaggi, gli spagnoli i salumi, e, naturalmente gli italiani non rinunciano al piatto di pasta. Una tendenza diffusa è quella del miglioramento della qualità della pausa pranzo, che un po’ dappertutto diventa meno fast: solo il 3% mangia al in piedi al bar o in un fast food, in quanto la maggior parte preferisce la trattoria o la mensa del luogo di lavoro. In diminuzione anche i lavoratori che scelgono di portarsi il pranzo da casa, in quando non c’è più tempo di prepararlo.

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Se mangi bene anche il sesso è migliore

cibo e sesso

Secondo quanto emerso da un’indagine promossa da Vie del gusto il 65% dei sessuologi e nutrizionisti italiani ritiene che esista un legame fra sesso e cibo; più precisamente, per il 44% degli intervistati (110 in tutto) chi si nutre in maniera sana e regolare ha una vita di coppia migliore, mentre per il 27% di questi basterebbe seguire alla lettera la dieta mediterranea per meritare la palma del perfetto amante.

Certo, a onor del vero, non manca tra gli esperti coinvolti nell’indagine chi ritiene il legame fra sesso e dieta ascrivibile esclusivamente a fattori psichici (un buon 47%), nè chi dichiara di non avere gli elementi per poterne affermare l’esistenza (il 7%), ma questa esigua minoranza di scettici non ha impedito di trarre alcune conclusioni circa le regole d’oro da seguire a tavola per migliorare l’intesa di coppia:

Eliminare pane, carne e fare troppa attività fisica può essere deleterio

deleterio eliminare pane e carne rossa

Se diamo ascolto ai mille allar­mi che ci arrivano da riviste mediche e società scientifi­che ci sarà un futuro fatto di mini-porzioni e spuntini low cal, cibi a basso contenuto di grassi, ma addi­zionati di antiossidanti, steroli e omega 3. Eliminando l’alcol – se si esclude una mini­ma quantità di vino rosso, perché ricco di antiossidanti – e dedicando il tempo libero a jogging, spinning, Gag, e altre attività de­stinate a rimodellare il corpo e allontanare il rischio infarto. Ne vale la pena? Qualcu­no comincia a ribellarsi.

Come il New York Times che ha messo in prima pagina l’ultimo diktat del “journal of the Ame­rican Medical Association”, che propone come ricetta di lunga vita una drastica restrizione calorica, «arrivando a suggerire», si scandalizza il Nyt

«un consumo di 890 calorie al giorno, meno della metà di quan­to consumi a cena un americano medio»

se queste sono le condizioni per arrivare a 90 anni, non sarà meglio accontentarsi di 85? Succede così che gli umani sentano il biso­gno di un libretto di istruzioni per alimen­tarsi in modo corretto.

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Giornata dell’AIRC, la dieta è fondamentale contro il tumore

giornata airc

Se ci seguite con regolarità sapete molto bene che la redazione di Dietaland, piuttosto che incoraggiarvi a dimagrire drasticamente e a lanciarvi all’inseguimento di ideali di bellezza irrangiungibili e talvolta deleteri, è impegnata nel promuovere l’adozione di un corretto stile di vita alimentare come veicolo principale per il mantenimento di un buono stato di salute. Per questo motivo è con grande piacere che diamo spazio a un’iniziativa tesa proprio a celebrare lo stretto legame che intercorre fra una dieta sana e la prevenzione di patologie quali il cancro.

Si celebrerà infatti il prossimo Sabato 30 Gennaio la giornata dell’Airc “Le arance della salute” e non è assolutamente un caso se un’associazione attiva nella ricerca sul cancro di tale importanza scelga proprio l’arancia come “testimonial” delle proprie iniziative. Infatti, secondo quanto dichiarato dal chimico dell’IRCCS Adriana Albini al quotidiano la Stampa, fra le molecole oggetto di studio nei laboratori milanesi per la propria azione di prevenzione del cancro troviamo proprio i terpeni, contenuti nell’olio essenziale delle arance.

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Dieta mediterranea: la nuova piramide alimentare

nuova piramide dieta mediterranea

Mangiare un po’ di tutto è il principio base della dieta mediterranea, ovvero quella che prevede piatti tipici della cucina italiana a base di pasta, verdure, legumi e cereali, e che è una delle diete più equilibrate e complete del mondo. La dieta mediterranea non è solo un corretto stile di vita nutritivo, ma anche un regime alimentare che, se seguito con attenzione, permette di perdere fino a due chili a settimana senza smettere di mangiare.

La dieta mediterranea è schematizzata nella cosiddetta piramide alimentare, che, è stata rivista e presentata alla III Conferenza internazione del Ciscam che si è svolta di recente a Parma; la nuova piramide alimentare vuole essere un modello per la popolazione di età compresa tra i 18 e i 65 anni, fornendo suggerimenti su come mantenersi in perfetta forma psicofisica.

La piramide è divisa in tre parti che raggruppano gli alimenti in base alla frequenza di consumo consigliata: settimanale, giornaliera e pasti principali. Al vertice ci sono i cibi da consumare con moderazione durante la settimana, ovvero i dolci, le carni rosse e gli affettati; al centro ci sono quelli che devono essere consumati ogni giorno, come il latte e i suoi derivati e le erbe e gli aromi al posto dei condimenti grassi.

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In arrivo il gel che aiuta a dimagrire

Capita piuttosto di frequente che, posti dinnanzi alla necessità di perdere qualche chilo, non tutti troviamo la forza necessaria per seguire scrupolosamente una dieta dimagrante che ci permetta di raggiungere l’agognato traguardo. Qualunque dieta infatti, per quanto equilibrata, ci lascia perennemente affamati conducendoci ben presto a cadere nella tentazione di aprire il frigorifero e, come si dice, svaligiarlo.

Se anche voi, come me, vi riconoscete in questa situazione, sembra che un soluzione ai nostri problemi sia in arrivo: un gruppo di ricercatori della britannica Birmingham University ha infatti messo a punto una bevanda che, una volta ingerita e giunta nello stomaco, assume una consistenza gelatinosa conferendo il tanto desiderato senso di sazietà e riducendo, di conseguenza, l’appetito.

Aspettate però ad esultare, secondo quanto dichiarato dal coordinatore del progetto, Fotis Spyropoulus, ci vorranno almeno altri tre anni prima che il gel dimagrante venga immesso sul mercato. Ma come è fatta e come funziona la bevanda che fa già parlare di sè in tutto il mondo? A spiegarlo al  quotidiano inglese Guardian è lo stesso Spyropoulus:

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Dimagrire mangiando cibi a medio e basso indice glicemico (terza settimana)

dimagrire abbassando indice glicemico

Nell’ultima settimana di cura fai attenzione all’indice glicemico (IG) degli alimenti, ossia alla velocità con cui un cibo fa aumentare glicemia, insulina e peso. Sono da evitare alimenti con ig elevato quindi:

Zucchero, birra, fecola di patate, farina di riso, patate al forno, patatine fritte, pane bianco, riso cotto, carote cotte, farina bianca, mais, latte di riso, pop corn, rapa cotta.

Cibi con IG medio 3-4 volte la settimana: Riso basmati, cachi, kiwi, muesli (senza zucchero), pasta integrale, riso integrale, cuscus integrale, farro integrale, kamut integrale, piselli in scatola, segale.

Ecco cosa puoi mangiare senza problemi: Fagioli, yogurt, piselli, ceci, ricotta, lenticchie, pomodori, mele pere, prugne e – ogni tanto – un pezzettino di salsiccia!

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Per dimagrire rompere gli schemi

Rompere gli schemi: è la parola d’ordine di vuole di chi vuole dimagrire per davvero. Non solo sul piano psicologico, ma anche su quello alimentare. Chi si mette a dieta e rispetta per 8 settimane i consigli del nutrizionista senza sgar­rare, dimagrisce molto meno (circa 2 kg e mezzo), rispetto a chi mangia ciò che vuole e il giorno dopo fa un piccolo pasto e basta. Questi ultimi perdono 6 kg. Questo è il risultato di una ricerca dell’Università dell’Illinois (USA) con­dotta da un gruppo di ricercatori molto autore­voli. L’indagine smentisce tutti i luoghi comuni: il primo è quello che digiunare, dopo che si è mangiato molto nei giorni precedenti, non serva. Non solo: la “dieta dei giorni alterni“, fatta di cibi da consumare a volontà (con la sola preoccupazione di stare attenti ai grassi) seguiti il giorno dopo da un quasi totale digiuno (solo 400-450 calorie) dà risultati inaspettati.

Dopo 8 settimane, così hanno evidenziato i ricercatori americani, si sono avuti miglioramenti della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Il colesterolo LDI, quello “cattivo”, si riduceva del 25% in coloro che un giorno si lasciavano andare e l’altro optavano per un regi­me di semi-digiuno. Da che cosa dipende questo risul­tato? Perché quelli che fanno una dieta con calorie ben controllare perdono meno peso? Perché la routine li fa sentire inadeguati.

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Perchè si ingrassa? Canalizziamo le nostre energie!

orientare le energie

Quante cose irrisolte ci pendono sul capo costantemente? Problemi rimandati, imprese o attività iniziate e mai finite, decisioni accantonate perché ci generano angoscia o ci costringono a mettere in discussione le certezze di cui mai vorremmo fare a meno. Anche se non ci facciamo caso, tutto ciò che rimane irrisolto, si accumula nel tempo ed è destinato inesorabilmente a trasformarsi in adipe. Ogni situazione irrisolta infatti rappresenta un piccolo “cantiere” aperto che necessita di operai per essere mantenuto, ma anche di tempo, attenzione, di risorse vincolate e mal utilizzate…Un cantiere aperto rallenta la circolazione di idee, desideri, novità, emozioni.

E, come ben sappiamo, anche i cantieri chiusi o fermi per lunghi periodi sono uno spreco di risorse e generano pesantezza. La quantità di energie che impieghiamo per mante­nere vivi progetti esauriti o che procedono a sprazzi, viene sottratta ad altre attività che ci fanno sentire bene e ci aiutano a prenderci cura di noi. L’energia mal spesa, o che ristagna, rallenta il metabolismo e favorisce ansia e fame nervosa. In virtù di queste considerazioni se vogliamo riprendere slancio e ri­partire più leggeri, occorre cominciare a rimuovere i nostri “posti di blocco” energetici.

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Perdere i chili delle feste con green essence

C’è chi a gennaio si ritrova con un paio di chili in più o chi addirittura è ingrassato in maniera vistosa. Qualcuno si vede invece gonfio, con l’intestino pigro e qualche problema digestivo, oppure con la pelle improvvisamente fiorita, piena di brufoli, eruzioni o sfoghi pruriginosi… Sono queste le più comuni conseguenze degli eccessi alimentari natalizi, in genere sottovalutati fino alla “resa dei conti” con la bi­lancia e con lo specchio. Non è facile, per l’orga­nismo, smaltire l’accumulo di tossine e scorie metaboliche causato dall’abuso di carni, grassi, fritti, insaccati, intingoli, zuccheri e bevande al­coliche e che, oltre a provocare l’aumento di peso, rallenta il metabolismo ostacolando il “lavoro” degli organi emuntori: fegato, reni e pelle.

Un ottimo rimedio per attivare il processo di auto-depurazione è costituito da Green Essence, una particolare miscela di erbe aromatiche au­straliane dall’azione drenante e purificatrice, in grado di favorire l’eliminazione delle tossine in eccesso, migliorare il ricambio, combattere i ri­stagni e risvegliare il metabolismo, con un gene­rale effetto tonificante e rivitalizzante. Il rimedio rinforza il “terreno” individuale e lo rende meno vulnerabile all’attacco di virus, fun­ghi e parassiti, protegge l’intestino prevenendone le fermentazioni – causa frequente di tensione e gonfiori addominali, così come di candidosi – e si dimostra un buon coadiuvante in caso di riten­zione idrica. Quando è utile:

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Come perdere 2 chili dopo le feste con la dieta leggerezza

dieta leggerezza

Finite le Feste la dieta per perdere qualche chilo di troppo divie­ne l’obiettivo dei molti italiani che non sono riusciti a resiste­re alle leccornie delle tavole, che hanno portato un aumento di peso mediamente di oltre due chili. La stima è di Coldiretti, secondo cui durante le feste di fine anno sono state assunte in media 15mila-20mi­la chilocalorie in più per l’effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e della rinun­cia ad alimenti come frutta e verdura.

Ma i nutrizionisti tran­quillizzano: per rimettersi in ri­ga cominciamo  adottando una «dieta leggerezza». Frutta e verdura in grande quantità, un piatto di pasta o riso al giorno (perché non è vero che i carboidrati fanno ingrassare, ma sono anzi fonda­mentali per il corretto funziona­mento dell’organismo) e pesce invece della carne. A spumante e liquori, e soprattutto ai dolci, bisogna invece rinunciare, mentre è «concesso» 1 bicchiere di vino ai pasti.

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Dieta per rinforzare le difese immunitarie (2)

La dieta da seguire per almeno un mese, fornisce 1600 calorie al giorno e aiuta a mantenere un peso stabile. Quali condimenti usare? Condire e cucinare con 3 cucchiai di olio extra vergine al giorno; utilizzare a piacere spezie, erbe, succo di limone; per insaporire i piatti si può usare un cucchiaino di sale al giorno; per dolcificare usare il miele, 2-3 cucchiaini al giorno.

Lunedì:
Colazione: un vasetto di yogurt intero ai frutti di bosco;  un plumcake integrale; una tazza di te verde con un cucchiaino di miele
Spuntino: una spremuta di arance rosse
Pranzo: Vitello con patate; insalata di pomodori
Merenda: verdure crude (carote, finocchi, sedano, ravanelli, peperoni a falde)
Cena: 80gr di spaghetti integrali con olio, aglio e peperoncino; 2 spiedini di pesce con gamberi, nasello, merluzzo; carote crude grattugiate condite con succo di limone; un grappolo di uva rossa

Martedì:

Colazione: una tazza di latte intero con cereali integrali al cioccolato fon­dente; succo di mele; un caffè
Spuntino: 2 kiwi gialli
Pranzo: spezzatino di palombo; insalata di pe­peroni, pomodori, cipolle, roccia, basilico e prezze­molo; 50g di pane inte­grale
Merenda: una tisana ai frutti di bosco con un cucchiaino di miele
Cena: una pizza con verdure grigliate; mace­donia di frutta di stagione con succo di limone

Mercoledì:

Colazione: una brioche non farcita; un cappucci­no con latte parzialmente scremato
Spuntino: una coppet­ta di frutti di bosco con succo di limone
Pranzo: 200g di salmo­ne al cartoccio con prez­zemolo; 2 patate al vapo­re; 2 fette di ananas fre­sco
Merenda: un centrifu­gato di carote
Cena: risotto alla zucca una macedonia di frutta di stagione con succo di limone

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Castagna: impariamo a conoscerla e ad abbinarla bene!

Confesso di amare molto di più l’au­tunno rispetto alle altre stagioni e quando mi faccio un piccolo autoesame di coscienza per scoprirne i motivi reconditi, arrivo quasi sempre alla conclusione che il cibo influisce per una gran parte. E tra le cose che preferisco quando arriva l’autunno al primo posto c’è la castagna, in tutte le sue versioni. Vicino al mio paese a fine ottobre si svolge una festa del bosco ed è allora che posso esprimere al massimo questa mia tendenza. comperando e mangiando qualsiasi cosa venga ricavato dalla castagna, dolci, marmellate e tutto quello che si può trovare.

A forza di partecipare a questa festa, di parlare con gli agricoltori che ne costituiscono il fulcro es­senziale, mi sono fatta un po’ di cultura specifica, pillole e consigli che cercherò di raccontarvi al meglio. La castagna è il frutto dell’albero “Castanea Sativa”, fa­miglia delle Cupulifere di anti­chissime origini. E’ presente nei boschi submontani delle Alpi e dell’Appennino, matura in au­tunno ed è disponibile per il con­sumo fresco da settembre a novembre a seconda delle di­verse varietà. Durante il resto dell’anno si trova essiccata ed in forma di farina.

La varietà più pregiata è il “mar­rone“, più grande della castagna comune con polpa a solchi, a grana fine e molto dolce. Le sostanze della castagna fresca sono molto simili al fru­mento: 52% acqua, 35% zuc­cheri, 5% proteine, 2,6% grassi. Contiene vitamine B1, B2, PP e soprattutto vitamina C, che però si perde con la cottura o l’essic­cazione. Contiene potassio, ferro, zinco, rame, manganese, ma­gnesio, calcio, fosforo e zolfo.

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Come smaltire una sbronza:acqua, zuccheri e un po’ di moto

come smaltire una sbronza

Siete vittime dei postumi di una sbronza, o sbornia che dir si voglia? Avete nausea, mal di testa e vi sentite fiacchi? Bene, sembra proprio che abbiate esagerato con l’alcol; naturalmente non spetta a noi farvi una ramanzina, sapete perfettamente che bere troppo fa male alla salute e siamo certi che la prossima volta farete maggiore attenzione.

Sappiamo anche bene che è molto probabile che siate alla ricerca di un rimedio per smaltirla più in fretta possibile e affrontare serenamente i numerosi impegni che, come ogni giorno, vi attendono; ed è proprio di questo che vogliamo parlarvi. Secondo quanto affermato dalla dietologa neozelandese Lea Stening dalle pagine del quotidiano Stuff, per smaltire una sbronza non c’è nulla di meglio che bere molta acqua, muoversi un po’ e consumare cibi ad alto indice glicemico (pratica assolutamente sconsigliata a chi è affetto da diabete, naturalmente!) che rilasciando rapidamente zuccheri nel sangue aiutano a ritrovare l’energia perduta.

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