Alimentazione dei bambini: frutta secca per essere magri

Uno spuntino goloso, sempre pronto, che incontri il gusto di bambini e ragazzi: è la cosiddetta frutta secca, un alimento su cui è facile ricevere opinioni scordanti. Fa bene? Fa male? È adatta ai più piccoli o è assolutamente te da evitare? Vediamolo insieme. Innanzitutto, è bene fare una distinzione fondamentale la frutta secca rappresentata dai semi oleosi (noci, nocciole, pistacchi, mandorle e così via) e la frutta essiccata, ottenuta dalla disidratazione (all’aria o in forno a basse temperature) di molte varietà della frutta che viene di solito consumata fresca: uva, mele, albicocche, banane, prugne

Quest’ultima è povera di grassi ma ricca di zuccheri, oltre che di fibre e può contribuire ad aiutare un intestino un po’ pigro. Di contro, però, dato l’elevato contenuto di calorie, è necessario comunque limitare i quantitativi, soprattutto in caso di ragazzi con tendenza al sovrappeso.  Diverso è il discorso per la frutta secca propiamente detta, chiamata anche frutta a guscio lipidica perché povera di zuccheri e ricchissima invece di acid igrassi: in media, il contenuto lipidico va dal 55% al 65%.

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Dimagrire. Siete disposti a tutto pur di riuscirci?

cerotto chugay

Disposti a tutto pur di dimagrire. Deve essere senz’altro così per i pazienti del chirurgo plastico californiano Nikolas Chugay che si sono fatti impiantare una maglia di polietilene all’interno della lingua per raggiungere il tanto agognato traguardo. Sembra infatti che  questo tipo di impianto, simile a un cerotto, entrando in contatto con cibi solidi, provochi una sensazione di fastidio tale durante il pasto da indurre la persona  a mangiare esclusivamente cibi liquidi e semisolidi. Il risultato? 750 calorie in meno al giorno.

Come spiega Chugay

La miniplacca ha la funzione di un interruttore; mangiare cibi solidi diventa un’operazione scomoda e questo porta le persone a dire: da oggi solo zuppe e liquidi

Dallo scorso settembre ad oggi sono 35 le persone sottoposte all’intervento che hanno perso mediamente 10 chili a testa; tutti soggetti, spiega ancora il chirurgo, che avevano già tentato ogni tipo di dieta senza alcun successo e per le quali il cibo era una sorta di droga.

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Fare shopping fa dimagrire

fare shopping per dimagrire

Girare per negozi e fare acquisti aiuta le donne a dimagrire. Lo rivela una ricerca,commissionata dalla catena di negozi Debenhams e pubblicata dal quotidiano britannico Daily Mail. Gli studiosi hanno fatto un sondaggio, intervistando circa 2000 soggetti, tra uomini e donne di tutte le età, sul loro rapporto con gli acquisti, verificando poi il loro stato fisico (a partire dalla misurazione del grasso corporeo).

Così è stato scoperto che un giorno passato girando da un negozio all’altro fa consumare circa 385 calorie extra, le stesse che si acquisiscono mangiando una fetta di torta o ancora bevendo un bicchiere di vino. Se l’amore per lo shopping rimane costante, in un anno si toccano le 48.000 calorie, (ovvero il carburante necessario per 25 giorni). Si consuma la stessa quantità di energia che si consumerebbe percorrendo a piedi 248 chilometri, solo in maniera molto più piacevole.

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La dieta delle combinazioni alimentari

La dieta delle combinazioni alimentari è un modello alimentare creato dal Dottor Herbert M. Sheldon che si basa sul principio che il nostro organismo sia in grado di digerire qualsiasi alimento a prescindere dal modo in cui viene fornito; da ciò deriverebbero i problemi digestivi di cui soffrono molte persone. Il Dottor Sheldon suddivise i cibi per classi, e studiò gli effetti che le varie combinazioni tra di esse potevano avere sulla digestione.

Numerosi esperti considerano errata la teoria del Dottor Sheldon perché prevede la nutrizione fondata sul momento della digestione e sulle associazioni correte o scorrette di alimenti in base al loro livello di digeribilità; in realtà, la digestione è soltanto uno degli aspetti della nutrizione e quindi un regime alimentare non si può basare solo su quello.

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La dieta vegetariana, le diverse tipologie di vegetarianesimo

Sotto la locuzione dieta vegetariana vanno in realtà almeno tre tipologie differenti di vegetarismo (o vegetarianesimo): il latto-ovo-vegetarismo, il latto-vegetarismo e la dieta vegan (detta anche vegetaliana). Si tratta di modelli alimentari accomunati dall’eliminazione, per motivi etici, ambientali, sociali o di salute, di cibi di origine animale; ma mentre la dieta lacto-ovo-vegetariana contempla l’esclusione dalla dieta delle sole carni, all’estremo opposto il veganismo oppone il proprio rifiuto non solo ai cibi animali, ma anche ai loro derivati.

Vediamole una per una:

Latto-ovo-vegetarismo

Dalla dieta lacto-ovo-vegetariana sono esclusi la carne e suoi derivati, il pesce, i molluschi e i crostacei. Sono invece permessi il latte, le uova e i rispettivi derivati. Ha il vantaggio di comportare carenze nutrizionali minori rispetto alla dieta vegana e latto-vegetariana, grazie proprio al consumo di alimenti di origine animale.

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Combattere l’avanzare del tempo con magnesio e betacarotene

Restare giovani e in forma più a lungo è la legittima aspirazione di moltissimi di noi; e se qualcuno per raggiungere l’obiettivo si affanna a correr dietro alla chirurgia estetica, molti altri invece sono convinti, a ragione, che il medesimo scopo sia perseguibile attraverso l’adozione di uno stile di vita sano rappresentato anche, anzi soprattutto, da buone abitudini alimentari.

Noi stessi ne siamo fermamente convinti ed è per questo motivo che abbiamo sempre dato ampio spazio alle diete anti-invecchiamento, si veda, solo per fare un esempio, la dieta Perricone, e siamo stati ben felici di parlarvi delle straordinarie virtù degli anti-ossidanti, sostanze contenute in molti cibi, ottimi amici di salute e bellezza perchè in grado di contrastare la produzione di radicali liberi.

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Per dimagrire serve concretezza

dimagrire con i lavori manuali

Tutte le volte che ti guardi allo specchio o rinunci sconsolata a un abito di cui ti sei innamorata in vetrina, ti dici decisa che devi assolutamente dimagrire. Ma, passato il momento critico, quello del disappunto e della consapevolezza, la volontà si disperde, si annacqua in mille opzioni teoriche che frenano la tua sana spinta pratica ad agire: sarebbe meglio rivolgersi al dietologo, però potresti anche ripetere quella dieta che ha funzionato allora, oppure più semplicemente basterebbe solo eliminare i grassi o i dolci

Se il desiderio di dimagrire, come molti altri, non si concretizza è perché, anziché formulare un piano semplice e realistico, ci perdiamo in considerazioni astratte, teoriche, puntiamo alla meta senza occuparci ciel “viaggio”, e cioè su quello che materialmente do­vremmo fare, giorno dopo giorno, fin da… subito. Hai deciso di dimagrire? Lo vuoi davvero? Ebbene: allora cerca di tradurre il tuo desiderio in un progetto concreto e fattibile. Questo vale per la dieta ma anche per tutto il resto: acquisire una mentalità pratica vuol dire diventare più incisivi, essenziali, concreti, ma anche padroni della propria vita e ca­paci di determinarne il corso.

Questo riduce sensi­bilmente l’ansia (che di solito si trasforma in fame) e aumenta l’autostima. E allora, vediamo insieme come diventare più pratici e risoluti. Pesarsi ogni giorno, tenere d’occhio ciò che mettiamo nel piatto, stare attenti alla spesa: sono tutte modalità che ci aiutano a mantenere il contatto con la realtà. Datti il tempo che ci vuole per raggiungere gli obiettivi e “tara” la tua dieta sulla tua reale disponibilità. Sei lenta in tutto? Verosimilmente lo sarai anche nel calare di peso… Sei golosa di pane e pasta? Riduci le dosi e non eliminarli del tutto…

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Le diete delle stars di Hollywood

Vi siete mai chieste come fanno le dive di Hollywood a rimanere sempre in forma oppure ad avere un fisico perfetto subito dopo una gravidanza? Semplice, adottano dei trucchi salva linea, e oggi vi sveliamo quali sono quelli di alcune famose stars.

Per avere un fisico da ventenne nonostante i cinquant’anni suonati, Madonna ha fatto dell’attività fisica la sua parola d’ordine: si allena tutti i giorni, sia da sola che con le amiche, eseguendo sia esercizi di resistenza che aerobici, ma senza strafare: ogni seduta di allenamento, infatti dura circa tre quarti d’ora; inoltre segue la dieta vegetariana.

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Suggerimenti psicologici per aiutare a dimagrire!

immagini e dimagrimento

Hai in casa un album di fotografe? Trova nella giornata un momento in cui puoi chiuderti in una stanza da sola e sfoglialo. Scegli una foto dove ti trovi bella, dove senti che eri a tuo agio quando l’hanno scattata, e toglila dall’album. Mettila ìn un portaritratti e tienila nel luogo dove soggiorni di più (studio, camera da letto, sala da pranzo) e, ogni tanto, nella giornata, guardala. Vedrai che, senza accorgertene, finisci per dimagrire. Una ricerca americana ha messo recentemente in luce il nostro rapporto con le immagini e il loro potere terapeutico. Ancora più forte l’effetto dimagrante. In genere chi si mette a dieta fallisce perché si obbliga ad un regime alimentare severo, come se si mettesse in gabbia.

Il nostro inconscio detesta le privazioni, gli obblighi e le frustrazioni e, per questo, fa fallire ogni regime dietetico. Per dimagrire ci deve essere dentro di noi un valido motivo e la motivazione più forte è quella di ritrovare la nostra immagine migliore, quella che ci fa sentire a casa, sì pro­prio a casa nostra dentro noi stessi. Sfogliare l’album vuol dire ritrovare il nostro volto, quando ci piaceva. Fateci caso, care lettri­ci, e scoprirete che nel periodo in cui vi hanno scattato quella foto eravate contente, vedevate intorno a voi le persone con cui stavate bene, oppure avevate con loro un rapporto che allora funzionava.

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Arance rosse di Sicilia, ottime per bruciare i grassi

Secondo uno studio realizzato dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e dal Centro di Agrumicoltura di Acireale, in provincia di Catania, il succo di arance rosse inibisce l’aumento di peso corporeo e l’accumulo di depositi di grasso. Più precisamente, a possedere una prodigiosa azione brucia grassi sarebbero le arance rosse di Sicilia varietà Moro, in virtù del loro contenuto di antocianine, pigmenti blu e rosso scuro con un elevato potere antiossidante.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati dall’International Journal of Obesity e presentati in occasione di un convegno sulla promozione delle arance rosse di sicilia Igp patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e dal Comune di Roma, prevedeva la somministrazione di succo d’arancia rossa a topi da laboratorio sottoposti ad una dieta molto ricca di grassi.

Come ha spiegato la coordinatrice dello studio Lucilla Titta, dell’Istituto Oncologico Europeo:

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Chirurgia bariatrica, inaugurato nuovo Centro in Campania

E’ stato inaugurato presso il Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno, in Campania, il nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica, candidato a diventare ben presto uno dei punti di riferimento per tutto il Centro-Sud, dove è maggiore la concentrazione di persone obese a fronte di una quasi totale assenza di strutture d’eccellenza per il trattamento chirurgico dell’obesità. Si stima infatti che dei cinque milioni di italiani interessanti dal problema la gran parte siano donne residenti al sud e che proprio alla Campania spetti un triste primato con il 49 per cento dei bambini tra gli 8 ed i 10 anni in sovrappeso ed obesi.

La chirurgia bariatrica è ormai considerata una vera e propria tecnica salvavita nei casi di obesità grave, cui si accompagnano diabete, ipertensione e problemi cardiaci con una drastica riduzione della qualità e delle aspettative di vita. Infatti, come dichiara Luigi Angrisani, Presidente S.I.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) e Direttore U.O.C. Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva, Ospedale SanGiovanni Bosco di Napoli:

L’impatto dell’obesità grave sulla spettanza di vita è rilevante: l’obesità severa è associata ad un rischio di mortalità a breve termine (5-10 anni) che è almeno doppio rispetto alla popolazione normopeso, in entrambi i sessi. Inoltre, l’aspettativa di vita nella popolazione severamente obesa è ridotta di 9 anni nelle donne e di 12 anni negli uomini

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La dieta Lemme

dieta lemme

La dieta Lemme prende il nome dal suo ideatore, l’italiano Alberico Lemme, farmacista di Desio in Brianza, autore del volume L’uomo che sussurrava ai ciccioni, i segreti di filosofia alimentare. Il metodo di dimagrimento Lemme, al quale l’autore in realtà preferisce riferirsi con il termine filosofia alimentare, è balzato agli onori delle cronache, oltre che per la personalità carismatica del suo “papà”, perchè promette un dimagrimento davvero notevole (addirittura da 7 a 10 kg al mese) senza troppe restrizioni e sacrifici.

La dieta Lemme infatti non si fonda sul calcolo giornaliero delle calorie (che il dottor Lemme ritiene fuorviante e superato) quanto piuttosto su parametri quali l’indice glicemico degli alimenti, la loro composizione chimica, l’ora alla quale vengono assunti, il modo in cui vengono associati e il pool enzimatico individuale. Ne consegue, afferma lo stesso Lemme, che in questo programma alimentare il cibo viene usato come un farmaco, del quale però possono essere consumate ad ogni pasto quantità illimitate.

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Esercizi per gli uomini, i face exercise di joey Capone

esercizi viso maschili

Tra le ultime manie americane, i face sculptor exercises far men stanno destando l’attenzione degli uomini attratti da questi esercizi isometrici per tonificare le guance, eliminare il doppio mento e rialzare gli zigomi. I giornali di gossip sono già alla ricerca degli adepti – tra i quali pare incluso anche Brad Pitt – e i fotografi a caccia dello scatto che immortali i soliti volti noti mentre digrignano i denti o fanno sorrisi plastici in serie.

L’esercizio quotidiano per diventare belli è stato messo a punto da joey Capone, dottore in medicina dello sport ed esperto di fitness con studio a Miami, che li illustra sul suo popolare e frequentatissimo blog. Così da consigli agli uomini su come migliorare il proprio aspetto e li aggiorna sulle più attuali e innovative tecniche per dare il meglio di se a 360 gradi. Al momento la sezione più cliccata resta quella relativa al face sculptor. D’altronde, secondo uno studio condotto dal centro di ricerche americana Diagonal Market, la nuova ossessione estetica maschile è quella di apparire si rilassati e giovani, ma soprattutto dinamici e attivi.

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Le abitudini alimentari dei lavoratori europei

Con la proposta di abolizione della pausa pranzo da parte del ministro Gianfanco Rotondi, si è accesa la curiosità dell’opinione pubblica sulle abitudini alimentari dei lavoratori; su questa linea è stata svolta, una ricerca promossa da Acor Services in collaborazione con l’Unione Europea, atta soprattutto a combattere l’obesità, i cui risultati si sono rivelati interessanti. La ricerca si è svolta analizzando i comportamenti alimentari di circa 4.500 lavoratori di sei paesi Europei, Italia, Svezia, Repubblica Ceca, Francia, Belgio e Spagna.

Secondo la ricerca ognuno preferisce a mangiare i cibi tradizionali: ad esempio gli svedesi e i cechi amano pranzare con la zuppa, i francesi preferiscono i formaggi, gli spagnoli i salumi, e, naturalmente gli italiani non rinunciano al piatto di pasta. Una tendenza diffusa è quella del miglioramento della qualità della pausa pranzo, che un po’ dappertutto diventa meno fast: solo il 3% mangia al in piedi al bar o in un fast food, in quanto la maggior parte preferisce la trattoria o la mensa del luogo di lavoro. In diminuzione anche i lavoratori che scelgono di portarsi il pranzo da casa, in quando non c’è più tempo di prepararlo.

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