Sushi: è vero che è poco digeribile per gli occidentali?

Il sushi è un piatto che piace molto agli occidentali, non ha caso la cosiddetta “cultura del sushi” e i sushi bar sono in aumento anche nel nostro paese; purtroppo, spesso però, questo cibo risulta poco digeribile. Quello che poteva essere un caso riservato a persone con difficoltà di digestione, in realtà ora ha una spiegazione scientifica; stando a quanto riportato dalla rivista Nature, la causa della poca digeribilità del sushi sarebbe da imputare ad un batterio presente nell’intestino che solo i giapponesi possiedono.

Secondo gli studi effettuati da gruppo di ricercatori della Università Pierre e Marie Curie di Parigi,  a rendere poco digeribile il sushi non sarebbe il pesce crudo di per sè, bensì l’ alga nori che lo avvolge, perché

il metabolismo di quest’alga ad opera dell’organismo è legato ad un enzima prodotto dal batterio Bactreroides plebeius, presente nell’intestino dei giapponesi e pressoché assente in tutti gli occidentali.

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Vivere fino a 120 anni seguendo una dieta estrema

Non vuole certemente essere un invito il titolo del mio post di oggi, quanto piuttosto un semplice pretesto per parlarvi del singolare progetto di vita di una giovane coppia inglese, Elvira di 28 anni e Claus 33, che ha deciso di adottare una dieta super restrittiva e monitorare costantemente (e ossessivamente) il proprio stile alimentare allo scopo di vivere almeno fino a 120 anni.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail la coppia, che vanterebbe un aspetto fisico invidiabile, sarebbe determinata a raggiungere lo scopo eliminando dalla dieta farina raffinata, glutine, carne e seguire quindi un regime alimentare semi-vegetariano composto da pesci, farina integrale, ortaggi freschi, frutta e semi. Il tutto naturalmente, afferma la giovane estremista della dieta come elisir di lunga vita, opportunamente condito da integratori e sport (palestra  almeno tre volte a settimana).

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L’elisir della giovinezza? Ridurre lo zucchero

Mangiar poco e in particolare ridurre lo zucchero allungano la vita, anche di parecchio. Antiche saggezze popolari, che qualche mese fa sono state dimostrate scientificamente. Dopo varie ricerche condotte sugli animali, pochi mesi fa uno studio condotto su cellule umane segna un altro punto a favore della teoria della restrizione calorica, secondo cui mangiare con moderazione fa vivere più a lungo.

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Faseb Journal, è stata condotta su cellule polmonari umane normali e precancerose, ovvero in quello stadio che precede di poco la trasformazione tumorale. Entrambi i tipi di cellule sono stati fatti crescere, ricevendo quantità di glucosio normali o ridotte. I ricercatori del Center for Aging e del Comprehensive Cancer Center dell’University of Alabama, le hanno seguite nel corso di alcune settimane per vedere come e quanto si moltiplicavano e per registrarne la sopravvivenza.

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Estratto di vite rossa contro la cellulite

Novità in arrivo nelle cure anticellulite: un equipe di ricercatori dell’University Clinic Charité di Berlino, in Germania, ha scoperto che un estratto ricavato dalle foglie di vite rossa, che è ricca di flavonoidi, ovvero ottimi antiossidanti naturali, può essere un aiuto per combattere la cellulite, un disturbo che, oltre a costituire un fastidioso inestetismo, riguarda anche la salute dell’ipoderma, ovvero il tessuto adiposo che sta sotto la pelle.

Lo studio, diretto dal dottor Kalus, è stato pubblicato su Drug RD. La ricerca è stata condotta con l’ausilio di 71 volontari, sia maschi che femmine, con problemi di insufficienza venosa e di disfunzionalità della microcircolazione; i pazienti sono stati divisi in due gruppi: al primo è stata data una dose di 360 mg di estratto di foglie di vite rossa, mentre al secondo gruppo un placebo.

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Cancro al seno, eredità di una dieta sbagliata

Seguire una dieta scorretta in gravidanza fa aumentare il rischio di cancro al seno corso non solo del nascituro, o meglio della nascitura, ma anche della sua prole. Questo è quanto emerso da una ricerca condotta presso il Georgetown Lombardi Comprehensive Cancer Center di Washington i cui risultati saranno presentati al 101° AACR Annual Meeting che si terrà a Washington DC dal 17 al 21 Aprile 2010.

Lo studio però è stato condotto su un campione animale e non ha mostrato esattamente quale sia il meccanismo attraverso il quale una dieta ricca di grassi in gravidanza espone al rischio di sviluppare il tumore della mammella addirittura due generazioni successive di donne. I ricercatori ipotizzano si tratti di una mutazione genetica, che al momento non è ancora stata individuata, dalla quale origina un ingrossamento dei boccioli terminali del tessuto mammario.

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L’uva contro malattie cardiache e diabete

uva da tavola

Buone notizie per chi soffre di problemi legati all’apparato cardiocircolatorio e diabete di tipo 2: secondo un nuovo studio, infatti, l’uva da tavola rossa, bianca e nera aiuta nella prevenzione di queste malattie.

Lo studio, condotto dall’Università del Michigan, è stato effettuato in laboratorio sottoponendo un gruppo di topi ad una dieta ricca di grassi, alla quale era stata aggiunta una polvere a base dei tre tipi di uva, e un altro gruppo di topi ad una dieta composta solo da grassi.

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Drunkoressia, ossia non mangiare per poter bere alcolici

A proposito di disturbi del comportamento alimentare, oggi affronteremo il tema della drunkoressia, un termine coniato dai giornalisti del New York Time, ma non ancora riconosciuto dalla medicina ufficiale, con il quale si indica un nuovo comportamento alimentare diffuso tra le adolescenti, ovvero mangiare poco per poter assumere molti alcolici.

Tramite questo comportamento le ragazze vogliono raggiungere diversi scopi: dimagrire e farsi accettare dal gruppo, soprattutto dai maschi che considerano interessanti le ragazze che hanno comportamenti trasgressivi. La drunkoressia viene considerata una variante dell’anoressia, con la differenza che le ragazze assumono alcolici, e quindi calorie, intenzionalmente; per poter fare ciò, quindi, esse rinunciano al cibo per poter bere di più senza ingrassare.

Come per l’anoressia, anche nella drunkoressia si assiste al rifiuto del cibo da parte del soggetto e la diminuzione del peso corporeo; come dicevamo, la differenza con l’anoressia sta nel fatto che il dimagrimento non è fine a se stesso, ma necessario per assumere l’alcool. Inoltre, mentre nell’anoressia si assiste a diversi comportamenti atti a non sentire la fame, nella drunkoressia, gli zuccheri contenuti nell’alcool procurano un senso di sazietà.

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Fatorexia, essere in sovrappeso e vedersi magri

Secondo uno studio del Temple University Hospital di Filadelfia 2/3 delle donne in sovrappeso si credono magre. Lo studio, coordinato dalla dottoressa Marisa Rose, si è basato su un campione di 81 donne per lo più appartenenti a minoranze etniche e residenti in piccoli centri.

Il 70% delle 31 donne obese facenti parte del campione ha identificato come somigliante alla propria la silhouette normopeso o solo leggermente sovrappeso ritratta in alcuni disegni che sono stati loro presentati. In altre parole, quando veniva chiesto loro di indicare la figura che per dimensioni era più somigliante alla propria solo il 5% del campione di donne obese indicava quella che mostrava una donna in sovrappeso, mentre un buon 20% indicava nelle figure che ritraevano donne obese il proprio ideale di corpo perfetto.

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Le maniglie dell’amore: trattamenti d’urto

Le maniglie dell’amore sono uno degli inestetismi meno tollerati da uomini e donne d’oggi. Eppure in passato godevano di buona fama, come il loro stesso nome sta a indicare: una chiara allusione a situazioni romantico-erotiche! Si tratta di due morbidi rotoli costituiti da depositi di tessuto adiposo localizzati ai fianchi e che, spesso, si dispongono “a salvagente” (o “a mela”) attorno alla pancia.

Ma le “maniglie” non compaiono dall’oggi al domani, ma sono solitamente l’esito di abitudini alimentari cronicamente sbagliate, legate soprattutto ad un eccessivo apporto di carboidrati e zuc­cheri semplici. Poiché di norma le maniglie dell’amore sono associate ad un peso corporeo pressoché normale, vi consigliamo delle azioni riti­rate sulla zona dei fianchi e dell’addome, magari dopo un breve ciclo depura­tivo con Myosotis arvensis D3 e juglans regia D3 (20 gocce di ognuno 3 volte al dì per 4 settimane) per ammor­bidire i tessuti.

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Tisane depurative in primavera

La disintossicazione dei tessuti epatici nella stagione primaverile è la più importante dell’anno, e per tutto l’anno porta numerosi benefici. Rigenerarsi! Questo è il motto che dovrebbe accompagnarci …

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Il miglior dimagrante? La tua sensualità

Sotto le rotondità di ogni donna in sovrappeso esiste una carica sensuale che rappresenta un potentissimo elisir bruciagrassi. Se lo risvegli, perdere peso è facile. Dentro ogni donna si nasconde una creatura speciale, dotata di virtù e di capacità uniche e sottovalutate. E le prime a dimenticarlo sono proprio le donne: in effetti, dietro la maggior parte dei casi di sovrappeso femminile c’è l’inconsapevolezza del proprio valore, delle proprie potenzialità, l’invischiamento in ruoli vissuti in maniera costrittiva e totalizzante.

Attingendo al mondo delle fiabe potremmo dire che dentro ogni donna un po’ rotondetta si nasconde una “bella addormenta­ta”, un femminile assopito che aspetta solo di essere risvegliato. E quale momento migliore di questo per farlo? Coltivare la femminilità, risvegliare gli istinti arcaici, innati che esistono in ciascuno di noi è un prezioso sostegno alla volontà di dimagrire… Se si fa leva sulle giuste forze, perdere peso (e riacquistare la propria naturale bellezza) è tutt’altro che difficile, vediamo come fare.

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Le patatine fritte fanno bene all’umore

Le patatine fritte sono ritenute dannose per la salute da molti esperti e quasi tutti ci consigliano di starne alla larga. Ma quanti di noi ci riescono veramente? Chi, almeno una volta non ha ceduto al loro richiamo? A quanto pare, se da un lato fanno male alla salute, rischiando di danneggiare in partiolar modo la linea, dall’altro fanno bene all’umore rendendoci più sereni e tranquilli.

A fare una tale affermazione a favore delle patatine è, come presumibile, il Potato Council, un’associazione che sostiene le industrie che producono patatine del Regno Unito, la quale ha commissionato uno studio ad un gruppo di ricercatori della Aston University di Birmingham. In questo studio gli scienziati hanno coinvolto ben 60 volontari ai quali è stato fatto visionare un filmato di 5 minuti che mostrava lo sgancio della bomba atomica su Hiroshima, al termine della Seconda Guerra Mondiale, ed il conseguente fall-out. Al termine della proiezione i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi.

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L’alimentazione contro i malesseri primaverili

Proprio in primavera, ovvero nel periodo in  cui la natura si risveglia, molte persone si sentono stanche, apatiche e hanno difficoltà a concentrarsi; niente paura, questi sintomi sono dovuti al fatto che l’organismo deve adattarsi al cambio di stagione.

Per fortuna esistono dei piccoli accorgimenti che permettono di alleviare questi malesseri; quelli più importanti sono sicuramente legati all’alimentazione e più precisamente dall’assunzione di integratori che permettano di apportare vitamine e sali minerali, dei micronutrienti che aiutano l’organismo ad adattarsi ai cambiamenti.

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Per dimagrire non basta solo la dieta, serve anche lo sport

Nei nostri post abbiamo sempre puntualizzato il fatto che la dieta da sola non basta a perdere peso, in quando ad essa va associata l’attività fisica; ora la conferma arriva anche dalla scienza e più precisamente da una ricerca dell’Oregon Health & Science University (OHSU) e pubblicata dall’American Journal of Physiology – Regulatory, Integrative and Comparative Physiology.

Il team di esperti, diretti dalla dottoressa Judy Cameron, ha condotto la ricerca su 18 femmine di macaco rhesus; per alcuni mesi le scimmie hanno ricevuto un’alimentazione ricca di calorie che successivamente è stata ridotta del 30%; inoltre, gli animali sono stati dotati di collari elettronici per monitorarne peso e attività fisica. Secondo gli scienziati non è stata registrata una perdita di peso significativa, mentre l’attività fisica è diminuita dopo l’inizio del regime a alimentare con poche calorie.

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Bagno anticellulite e antigrasso

Le essenze floreali non si usano solo per risolvere problematiche emotive o caratteriali: possono essere usate anche nei trattamenti dimagranti sfruttando un aspetto che il medico spagnolo Ricardo Orozco chiama principio transpersonale, vale a dire il tipo di energia espressa da un determinato fiore, il suo campo d’azione. Così ad esempio, se l’azione del fiore Chicory si esprime nel campo del trattenere, possiamo usare questo fiore ogni volta che abbiamo un problema di ritenzione idrica, sia immergendoci in un bagno ai fiori sia preparando una crema perso­nalizzata.

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L’importanza di mantenersi in forma tutto l’anno

Primavera, tempo di diete. Ma è davvero così? La risposta è senza dubbio affermativa se pensiamo che è proprio in questo periodo dell’anno che un po’ tutti vanno (andiamo) alla ricerca di un metodo semplice e indolore per scrollarsi di dosso il grigiore dell’inverno, ivi incluso quello dato dai chili di troppo accumulati a causa di sedentarietà e stravizi.

E’ così sui giornali e sul web è tutto un fiorire di diete di primavera, diete per superare con successo la prova costume, suggerimenti e consigli per sterminare l’odiosissima cellulite, ridare luminosità alla pelle e così via. Per non parlare poi del sovraffollamento registrato in questi mesi in palestre e strutture sportive di ogni genere. Tutto questo è un bene credo e d’altra parte noi stessi qui sul nostro blog ci siamo sempre prodigati per darvi delle indicazioni in questa direzione, pur mettendovi in guardia tanto dalle diete da fame quanto dai dannosi espedienti salva-linea dell’ultimo minuto.

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Il cellulare che aiuta a stare a dieta

Teenage Gossip.Sappiamo fin troppo bene come dovremmo mangiare per restare in salute, ma se una vocina ce lo ricordasse spesso e volentieri, forse saremmo anche più ligi alle regole. Visto che tutti abbiamo in tasca un cellulare, la vocina potrebbe essere la sua, con messaggi e video che ci spronino a restare a dieta. Lo ha pensato Andrea Grimes, una ricercatrice del Georgia Technology Institute, negli Stati Uniti, mettendo a punto un sistema per cellulari, l’EatWell.

Il sistema, presentato al convegno statunitense Computer Supported Work, è  una piattaforma che consente ai membri della community di sostenersi e incoraggiarsi a vicenda nel resistere alle tentazioni culinarie. Non c’è qualcuno che invia sms salutisti a raffica, ma una rete di persone che condividono l’obiettivo di perdere i chili di troppo e che si scambiano messaggi di incoraggiamento o video in cui raccontano le loro esperienze.

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Le proteine della soia fanno dimagrire

soia

In questo momento in cui tutti iniziamo a pensare con preoccupazione alla prova costume, ecco che una buona notizia arriva da una ricerca americana, che ha scoperto come alcune proteine della soia siano in grado di frenare l’assorbimento dei grassi e di ridurre l’infiammazione.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università dell’Illinois e coordinato dalla dottoressa Elvira de Mejia, professore associato di scienza dell’alimentazione e nutrizione umana, che ha spiegato:

Abbiamo scoperto che i semi di soia ricchi di beta-conglycinins limitano l’accumulo dei grassi nelle cellule inibendo un enzima chiamato acido grasso sintasi. Per di più, abbiamo identificato i peptidi specifici, proteine digestive che fanno questo, e ora stiamo iniziando a comprendere il meccanismo che sta dietro. Questa ricerca è emozionante perché potrebbe portare allo sviluppo di nutraceutici per combattere l’obesità.

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