Per questo è indispensabile scegliere cibi integri, che non abbiano subito contaminazioni. E tra i migliori materiali per conservare, oggi ci sono i contenitori di metallo di terza generazione. Spesso, come dimostrano le più recenti evidenze scientifiche e in particolare uno studio condotto presso la Washington University School of Medicine di St. Louis, negli Stati Uniti, all’origine del sovrappeso vi è una cattiva funzionalità intestinale indotta da squilibri della flora batterica. E nella maggioranza dei casi, secondo la ricerca, chi ingrassa mangia cibi mal conservati che, una volta giunti nell’apparato digerente, scatenano meteorismo, gonfiore e affaticano il metabolismo, favorendo adipe e ritenzione.
Anche la confezione di ciò che mangiamo, dunque, ha il suo “peso” nella tendenza a ingrassare. E per essere certi di non correre rischi uno dei materiali più sicuri è il metallo: oltre al “classico” alluminio, trattato in modo tale che possa essere idoneo – in fogli o vaschette – al contatto con gli alimenti caldi e freddi, un ruolo di grande importanza è ricoperto dalla banda stagnata, formata da acciaio dolce (la cosiddetta “latta”) rivestito con uno strato continuo di stagno che protegge gli alimenti dalle alterazioni chimiche in ogni condizione e anche per lunghi periodi.