Pensate che marmellate e confetture siano la stessa cosa? Sbagliato! I regolamenti comunitari distinguono tra le une e le altre. In particolare, il termine “marmellata” indica il prodotto a base di soli agrumi e corrisponde a quella che gli inglesi chiamano marmalade, mentre le conserve confezionate con altri tipi di frutta si definiscono “confetture” o “gelatine”, jam per gli inglesi, secondo la lavorazione o la percentuale di frutta utilizzata.
La confettura extra è la migliore, ed è quella preparata con circa il 45% di polpa di frutta; nella confettura, invece, la quantità di polpa non può essere inferiore al 35%. La gelatina deve contenere almeno il 35% di succo di frutta, e la marmellata può essere, a sua volta, prodotta con polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza di agrumi in misura non inferiore al 20%.
Qualsiasi prodotto decidiate di comprare, leggete bene l’etichetta per verificare il quantitativo di frutta effettivamente impiegato, il contenuto di zucchero e l’eventuale presenza di coloranti e conservanti. All’aspetto, una buona confettura o marmellata deve mostrare un colore brillante e uniforme in tutta la confezione; la presenza di corpi estranei è un sicuro difetto, anche se si tratta di residui della frutta di partenza. Una valutazione importante è quella della consistenza: una buona confettura non deve essere né troppo compatta né troppo fluida.
Scopri di più