Mangiare piccante fa bene alla linea. Questa non è una novità assoluta, ma ci sono dei nuovi sviluppi in termini di salute. La spezia piccante più famosa al mondo contiene una sostanza chiamata capsaicina, contenuta in dose massiccia nella punta del peperoncino e nei semi, che favorisce la perdita di peso e la ripartizione dei grassi. Tant’è che questa sostanza è alla base di numerosi integratori alimentari ed è in grado di aumentare i livelli di acidi grassi liberi, sia prima che dopo l’esercizio fisico.
Fa bene quindi anche alla salute, perché al di là del fatto che questo sapore intenso possa non piacere, la capsaicina ha effetti antiossidanti, antinfiammatori e anticancerogeni. Inoltre, secondo gli studi dell’Università di Memphis, non avrebbe implicazioni sulla frequenza cardiaca, sulla pressione o sul manifestarsi di disturbi gastrici. Quest’ultimi, spesso accusati da chi assume il peperoncino o altri alimenti piccanti.
Durante questo nuovo studio 10 uomini e 10 donne sono stati sottoposti a digiuno per 12 ore. Suddivisi a caso in due gruppi, hanno ricevuto un placebo o 100 mg di un integratore alimentare contenente estratto di capsaicina. Dopo aver assunto il prodotto, o il placebo, i partecipanti sono stati invitati a fare mezz’ora di esercizio fisico.
Il risultato è abbastanza immaginabile. È emerso che gli acidi grassi liberi sono aumentati sia prima che dopo l’esercizio fisico, rispetto alle persone che assumevano il placebo. Ovviamente gli studi non sono ancora terminati e prima di cantar vittoria c’è tempo. Intanto i ricercatori fanno sapere:
Mentre molti studi precedenti hanno utilizzato dosaggi di capsaicinoidi che vanno da 3 mg a oltre 150 mg pur rilevando risultati misti per aumentare la lipolisi, i nostri dati supportano l’uso di un basso dosaggio di capsaicinoidi (2 mg) per aumentare gli acidi grassi liberi e concentrazioni di glicerolo. E’ possibile che un dosaggio più elevato del nostro supplemento specifico favorirebbe effetti più evidenti.
[Fonte: LaStampa]