L’arrivo delle festività natalizie porta con sè più di un tormentone: già alla fine di Novembre stiamo tutti lì a chiederci se fare il presepe o l’albero, se comprare regali per tutti o solo per i più intimi, cosa cucinare per pranzi e cene e, passato il fatidico giorno di Natale, persino, che ci crediate o no, se cucinare zampone o cotechino per la notte di capodanno. Non che qualcuno ci perda il sonno per carità, ma ogni anno ne vedo più di uno indugiare smarrito e pensieroso davanti al banco del salumiere dove questi nobili insaccati fanno in genere bella mostra di sè appesi accanto a gustosi prosciutti.
Forse però non tutti sanno che questo dilemma è superfluo, e adesso vi svelo il perchè: la differenza tra zampone e cotechino è infatti rappresentata unicamente dall’involucro che li racchiude; lo zampetto del maiale per il primo, il budello per il secondo. Fatta questa distinzione non c’è praticamente altra differenza significativa fra i due prodotti: entrambi sono insaccati di puro suino preparati con un impasto di carne magra e grasso cui vengono aggiunte delle spezie.
Zampone e cotechino sono quindi identici anche dal punto di vista nutrizionale e appare superfluo dire come il loro elevato apporto calorico, che varia da 300 a 360 Kcal per 100 grammi a seconda del tipo di preparazione, industriale o artigianale, sia dovuto all’importante contenuto di grassi. I due insaccati sono inoltre molto ricchi di proteine, a fronte di un contenuto di carboidrati pari a 0, sodio e, neanche a dirlo, colesterolo.
Insomma oltre ad essere una vera e propria bomba calorica cotechino e zampone rappresentano un attentato anche per la salute. Ma poichè per Capodanno è d’obbligo portarli in tavola con un augurale contorno di lenticchie non state a crucciarvi più di tanto: mangiatene una fetta e non pensateci più!