Mettersi a dieta ci richiama immediatamente il piatto privilegiato per mantenere la linea: l’insalata. Sia che si tratti di insalata mista o di insalata con una sola varietà di verdure l’apporto calorico di una porzione di insalata rimane comunque sempre molto basso. In media, per 100 grammi di insalata non condita, le calorie che il nostro corpo assume oscillano tra le 10 e 20 calorie.
Se pensiamo che con soli 50 grammi abbiamo una porzione di insalata ci rendiamo conto del perchè rappresenta il piatto light per eccellenza. Qualora si decida di mettere ingredienti light (pomodoro, radicchio, lattuga, rapanelli, finocchio, ecc.) è necessario seguire dei piccoli accorgimenti per difendere la linea. Tra questi acorgimenti dovremmo guardare per prima cosa ai condimenti dell’insalata.
I condimenti saporiti sono tanti e naturalmente si differenziano rispetto alle calorie che apportano. Mettiamo a confronto i condimenti maggiormente utilizzati per le insalate, utilizzando come metro di misura un cucchiaio da minestra (10 ml circa) e il cucchiaino da thè (5 ml circa).
- 2 cucchiai di yogurt magro, mezzo cucchiaio di senape e un cucchiaio di aceto balsamico contengono solo 15 calorie;
- un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un cucchiaino di aceto classico e un pizzico di sale fino hanno 90 calorie;
- un cucchiaino di pasta di acciughe, un cucchiaio di olio extravergine di oliva e un cucchiaino di aceto classico apportano 100 calorie;
- un cucchiaio di maionese, un quarto di limone spremuto, mezzo cucchiaino di sottaceti sminuzzati fanno salire le calorie a 180.
Naturalmente se a questi condimenti aggiungiamo alimenti quali legumi, frutta secca (noci secche 660 calorie), mais in scatola (90 calorie), tonno in scatola (213 calorie), olive verdi (142 calorie), ecc. il numero di calorie trasformano un piatto di insalata da piatto light a piatto ipercalorico. E’ evidente quindi che se siamo a dieta mangiare un’insalata ci permetterà di tenere sotto controllo il peso purchè si mantengano sotto controllo i condimenti.