Molto spesso la birra è additata come calorica. In realtà, tra le bevande alcoliche è forse quella con meno calorie, anche se tende a gonfiare molto perché gassata. Facciamo quindi il punto per valutare l’impatto che questa sostanza ha sulla nostra dieta.
La classica lager, la tipica chiara, ha 34 calorie per 100 ml. Sono pochissime. Considerate che un succo di frutto naturale ne ha mediamente di più, quasi il doppio. Com’è composta la birra? Contiene l’85 percento di acqua, tra il 3 e il 12 percento di alcol e tra il 3 e l’8 percento di estratto secco. Nell’estratto sono contenuti zuccheri, sostanze azotate, tannini, destrine, vitamine del gruppo B, sali ed acidi caratteristici del malto e del luppolo. La presenza di vitamine, sali minerali e potassio rendono questa bevanda importante in una dieta bilanciata.
La gradazione alcolica è strettamente correlata alle calorie: se scegliete delle birre quindi più forti (le cosiddette “doppio malto”) potete arrivare a un massimo di 60 kcal per 100 g di prodotto. Continuano a essere caloricamente più basse rispetto, rispetto a 100 g di vino rosso con una gradazione alcolica di 12% vol. che porta circa 75 kcal, nei cocktail alcolici a base di succhi di frutta si hanno circa 180 kcal per arrivare alle 231 kcal per 100 g di prodotto nel Rum.
Ciò non vuol dire esagerare, concedersi tutte le sere una media. È vero però che concedersi una borra può essere un piacere e non è un peccato. Cercate di bere bene, scegliendo soprattutto quelle artigianali che hanno proprietà nutrizionali superiore.
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