Buon Appetito, reportage della mostra

Il cibo è cultura e salute. Spesso si fa fatica a immaginare quello che abbiamo nel piatto come risorsa per il benessere del nostro corpo e sintesi della tradizione della nostra famiglia e del nostro Paese. E’ importante, però, imparare a fare questo sforzo. Il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano sta ospitando ormai da alcuni mesi la mostra interattiva “Buon Appetito. L’alimentazione in tutti i sensi”. Dietaland è andata personalmente a scoprire i segreti di questo percorso, dedicato ai bambini (+ 9 anni) e alle famiglie, con una guida eccezionale, Marco Bianchi, il famoso scienziato-chef che da anni spende le sue energie e competenze nella ricerca per la prevenzione del cancro attraverso la corretta alimentazione, diventato famoso al grande pubblico per la conduzione della trasmissione televisiva “Tesoro, salviamo i ragazzi” su Fox Life.

La mostra è divisa in cinque aree tematiche, tutte correlate di strumenti interattivi che rendono alcuni messaggi molto più divertenti e di facile comprensione anche ai bambini. Il percorso inizia davanti a un enorme “digestomatico” che illustra le fasi di digestione (a partire dalla bocca). E’ in questa zona che si cerca di dare una risposta alla domanda “Perché mangiamo?”. Il nostro organismo è un meraviglioso laboratorio di chimica, perché al suo interno avvengono le trasformazioni più grandi –  racconta Marco Bianchi. Per esempio, la digestione inizia in bocca perché è con la masticazione che si attivano alcuni enzimi importanti per digerire ciò che consumiamo. La prima regola quindi è mangiare molto lentamente, ogni cibo andrebbe masticato almeno 30/40 volte, per produrre un’adeguata risposta enzimatica.

La seconda area della mostra entra un po’ più nel dettaglio, perché permette di analizzare il metabolismo di base di ognuno di noi in relazione al dispendio energetico. Per mangiare in modo equilibrato, bisogna tenere in considerazione lo stile di vita e di conseguenza le calorie che si consumano realmente, grazie al movimento e al tipo di lavoro che si fa. Una pedana divertente aiuta a riflettere su come sono organizzati i nostri pasti, che devono contenere tre elementi: il piacere della buona tavola, la convivialità (consumare il pranzo e la cena in famiglia è importante, quanto educativo) e ovviamente la salute. Solo trovando il giusto equilibrio in questi tre ingredienti, possiamo essere sicuri di alimentarci nel modo corretto.

Inchiesta sul cibo

L’inchiesta sul cibo è un esperimento davvero divertente. Che cosa succede quando assaggiamo un cibo? Non so se vi siete mai fatti questa domanda, per quanto mi riguarda ho cercato per la prima volta una risposta partecipando a “Buon Appetito”. Mangiando un prodotto nuovo attiviamo più di un senso, non solo il gusto. Interviene, infatti, la vista, spesso il tatto, l’olfatto e solo alla fine il gusto. In molte occasioni, l’aspetto di un piatto purtroppo influenza negativamente il nostro giudizio. È importante che i bambini imparino a non dire “non mi piace” prima di avere assaggiato. Le nostre tavole devono accogliere alimenti diversi (soprattutto frutta e verdura) e numerosi sapori: i piccoli non devono temere di sperimentare. È questo uno dei segreti per avere un’alimentazione il quanto più varia. Un’altra cosa importante, è che imparino la provenienza dei prodotti e la loro composizione.

Il gusto degli altri

Viaggiare con il gusto non sempre vuol dire prendere un volo e andare in un Paese lontano, assaporandone i piatti della tradizione. È vero, però, che grazie alla globalizzazione le nostre città si sono riempite di ristoranti etnici e i bambini sono portati a relazionarsi con persone provenienti da tutto il mondo. Ogni cultura ha la sua cucina e spesso utilizza anche ingredienti, a noi, strani e poco appetitosi. Pensiamo al pesce crudo giapponese, oggi di gran moda anche in Italia, o agli spiedini di crisalidi di bachi da seta cinesi, che invece mettono a dura prova il nostro stomaco. L’area “il gusto degli altri” permette di capire come cambia la percezione della cucina cambiando Paese e anche a essere un po’ meno prevenuti davanti a un piatto che non rispetta il nostro “gusto”. Ogni cosa può essere vista sotto tanti punti di vista differenti.

Un appetito consapevole

Infine, l’ultima area quella dedicata all’alimentazione consapevole, ovvero rispettosa dell’ambiente. Alcuni prodotti che arrivano sui banchi del supermercato sono il frutto di enormi dispendi energetici. Non è facile mangiare bene e al tempo stesso capire quanto, certe scelte alimentari possano influenzare l’ecologia del Pianeta e la società. È bene avere un’etica del consumo sviluppata e l’unico modo, per essere consumatori attenti, è iniziare da piccoli a capire il valore di certi prodotti, preziosi, proprio come l’acqua.

La mostra ovviamente è molto più complessa e divertente, anche perché è supportata da circa 30 giochi e da alcuni filmati molto formativi. Per girarla tutta nel modo corretto bisogna spenderci un paio d’ore, ma passano leggere e se ne esce sicuramente un po’ più ricchi. Forse è per questo, che a Parigi e a Helsinki ha raccolto circa 300 mila visitatori. Il Buon Appetito non viene solo mangiando, ma dalla consapevolezza di quello che si sta mangiando.

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