E’ entrato a pieno titolo nelle nostre abitudini alimentari. Stiamo parlando del brunch, piacevole mix di colazione e pranzo che soddisfa la voglia di stare insieme in modo slow e poco convenzionale. Rispettando i gusti più diversi: etnico o classico, nordamericano o francese. Le novità tra i salutisti del Village di New York è il brunch rivitalizzante, che combina gusti e profumi internazionali con una forte base mediterranea. La sua caratteristica è calibrare al meglio i nutrienti senza eccedere in grassi e zuccheri.
Dà spazio ai piatti classici: uova, muffin ma prevede anche pasta, pesce, tanta verdura, succhi di frutta e macedonie. In questo modo riduce i lipidi di origine animale (che nel brunch tradizionale sono forniti da burro e formaggi grassi) e gli zuccheri semplici (torte, pasticcini, confetture) a favore di quelli complessi (pasta) che vengono assimilati lentamente e fanno sentire sazi più a lungo. La scelto del brunch se si fa con un minimo di attenzione al menù, è una scelta vincente per la linea.
Non soltanto perché si concentrano due pasti (colazione e pranzo) in uno ma perché si introducono gli alimenti quando c’è né veramente bisogno, rispetto ai ritmi del fine settimana. Durante i week-end infatti i ritmi biologici si modificano: spesso ci si alza più tardi e si fa colazione di conseguenza, percui all’ora di pranzo non si ha fame e si tende a mangiare fuori orario. Del resto, saltare completamente la colazione e arrivare quasi digiuni al pranzo comporta un calo eccessivo di energie. Mangiare secondo le proprie esigenze e all’ora che si preferisce, invece, permette di sentirsi in forma, oltre che appagati anche da un punto di vista psicologico.
Inoltre il classico pranzo della domenica, ricco di preparazioni e portate elaborate, può appesantire la digestione e rendere più pigri. Un brunch, invece, permette di affrontare al meglio gli impegni del week end: dalla passeggiata al cinema, dalla mostra allo shopping. Sono sempre più numerosi i ristoranti che organizzano il brunch della domenica. La formula molto libera di questo tipo di pasto, permette di comporre a piacere il proprio menù. In genere è previsto un piatto caldo a base di uova: dalle classiche uova al bacon, all’omelette, alla frittata con verdure, alle uova strapazzate.
Tutto il resto può essere scelto dal buffet. Ci sono i dolci: muffin, biscotti, torte, crostate, crepes, muesli di vario tipo, budini. E poi i piatti salati: formaggi, affettati, carpacci di carne o pesce, torte salate, pasta, riso, insalate… Sono sempre previsti frutta e verdura di stagione. E il tutto è accompagnalo da tè, caffè, cappuccini. succhi di frutta, spremute ma anche vino, birra… Considerata la varietà dell’offerta si capisce che l’apporto calorico così come la percentuale dei diversi nutrienti può essere molto diversa. Per questo bisogna scegliere con po’ di attenzione.
- Punto uno: evitare di arrivare al buffet troppo affamati. Se ci si alza di buonora si consiglia di mangiare almeno uno yogurt oppure un frutto a metà mattina.
- Pensare la composizione del proprio menù. A parte le uova, scegliere un piatto salato e uno dolce principali. E accompagnarli con altri alimenti non troppo calorici: yogurt, macedonia di frutta, verdure, insalata, qualche fettina di bresaola o di prosciutto sgrassato.
- No alle salse, alle preparazioni troppo elaborate, a patatine, pizzette e noccioline, ai dolci particolarmente ricchi (guarniti con crema, panna).
- Scegliere con attenzione le bevande: tè e caffè non zuccherati non forniscono calorie. Le spremute di agrumi o i succhi di frutta sono moderatamente calorici e ricchi di vitamine e sali minerali.
- Da evitare invece le bibite gassate e zuccherine. Limitare il più possibile anche alcolici e superalcolici. Se con i piatti salati si desidera qualcosa di diverso da succhi e spremute si può optare per una birra piccola.