I frutti di bosco sono un prodotto molto importante, perché ricchi di vitamine e di antiossidanti. È scoppiato quest’anno, però, lo scandalo dei surgelati che sembrano essere stati contagiati dal virus dell’epatite A, perché purtroppo contaminanti in fase di conservazione. Il ministero della Salute ha quindi diffuso una raccomandazione: consumare i frutti di bosco surgelati solo ed esclusivamente dopo la cottura.
Nonostante siano state adottate tutte le misure di prevenzione e controllo per questa epidemia di casi di epatite virale A e si sia osservata negli ultimi mesi una tendenza alla diminuzione delle segnalazioni recentemente sono stati notificati diversi nuovi casi in persone che hanno riferito il consumo di frutti di bosco misti surgelati non cotti.
Scrive in una nota il Ministero. Cuocere i frutti di bosco non è un problema e non vuol dire neanche fare una marmellata. Semplicemente fate bollire dell’acqua e mettete per un paio di minuti il prodotto a mollo ancora congelato. Scolate e asciugate. In questo modo il virus dell’epatite sarà completamente sconfitto, perché sopravvive con le basse temperature ma viene totalmente inattivato dal calore.
Tempo fa abbiamo parlato dell’alimentazione in gravidanza e del problema toxoplasmosi. Anche se non siete incinta e non siete reattivi alla toxo si raccomanda di lavare accuratamente la frutta e la verdura fresca. In che modo? Ovviamente in abbondante acqua corrente e se volete potete aggiungere un disinfettante alimentare o un po’ di bicarbonato. In questo modo avrete la sicurezza che virus e diserbanti non arriveranno nel vostro piatto.
La raccomandazione vale anche per le produzioni artigianali o di ristorazione: il trattamento termico dei frutti di bosco per il confezionamento di frullati, piatti con questa frutta, guarnizioni di dolci, yogurt o gelati non deve mai essere saltato. Non dovreste avere alcun tipo di problema, ricordate però che anche il mirtillo o la mora che trovate sul dolce della trattoria potrebbe essere stato a contatto con l’epatite A.
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