Le bibite dietetiche aumentano il rischio di ictus

Attenzione alle bibite gassate, anche dietetiche. Cosa c’è di più bello di bere un analcolico fresco, magari dopo una seduta di allenamento o quando si ha davvero tanta sete? Come sempre la scelta migliore dovrebbe essere l’acqua, ma gli aromi e le bollicine sono irresistibili. Secondo uno studio Scuola di Medicina Miller presso l’Università di Miami (Usa), però, mettono a duro rischio il cuore, aumentando la possibilità di infarto o di ictus.

Gli esperti, guidati dalla dottoressa Hannah Gardener, hanno analizzato le abitudini alimentari di più di 2.500 cittadini di Manhattan, scoprendo che chi aveva l’abitudine di bere una bibita gassata dietetica ogni giorno correvano più possibilità di essere vittime di malattie cardiovascolari (61%). Spesso si sceglie una bibita light pensando di fare meno danni alla linea e magari di prevenire il diabete, ma se da un lato è vero, dall’altro si va davvero incontro a un altro grave problema.

Per evitare che i risultati fossero inficiati da una storia clinica particolare, sono stati eliminati i dati dallo studio di tutte quelle persone che soffrivano di malattie cardiache, vascolari periferiche e sindrome metabolica. Dopo questa scrematura, il rischio è comunque rimasto alto: 48%. Quello che ci stanno dicendo questi medici è che le bevande dietetiche non sono in sostituzione di quelle zuccherate: non fatevi ingannare. Preferite sempre una bella spremuta, dell’acqua o una tisana, magari un tè verde, privo di caffeina e con bella dose di antiossidanti.

Mi raccomando facciamo anche attenzione all’uso di troppo sale nella dieta. È un argomento che spesso viene analizzato, anche perché l’ipertesione è uno dei disturbi più dilaganti nella società occidentale.

Secondo gli ultimi dati elaborati dall’American Heart Association, anche un’assunzione giornaliera di troppo sale esponga al rischio di infarto e ictus. Mangiare in media tra i 3.000 e i 4.000 mg di sale al giorno (vi assicuro che ci si riesce tranquillamente), tra le classiche pietanze, gli snack, le patatine, le possibilità di una malattia cardiovascolare raddoppia.

[Fonte: LaStampa]

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