Il segreto della longevità? Bere poco alcool o, meglio, berlo moderatamente. Questo è, in sintesi, il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università del Colorado, secondo il quale chi beve in maniera moderata vive di più rispetto a chi è astemio. Insomma; l’alcool fa male in base alla quantità che se ne assume ma, del resto, questo discorso vale un po’ per tutte le cose: il segreto è sempre nella moderazione.
L’alcool è una sostanza dannosa, e lo è certamente quando lo si assume in dosi elevate; lo è decisamente meno se, invece, il consumo è più limitato, anzi: pare che sia meglio assumerne poco che non farlo affatto. Infatti, secondo i dati raccolti dai ricercatori dell’Università del Colorado Boulder e dell’Università del Colorado Denver, chi beve poco alcool è più longevo di chi è completamente astemio.
I ricercatori hanno analizzato i dati di uno studio iniziato nel 1998 e che ha coinvolto più di 41mila persona negli Stati Uniti; i medici hanno individuato gli astemi e li hanno divisi in tre gruppi: gli ex bevitori, gli astemi e i bevitori occasionali; da queste tre macro-categorie sono stati poi ricavati altri sottogruppi.
Analizzando i vari risultati, i ricercatori hanno scoperto che chi beve alcolici moderatamente e occasionalmente ha una speranza di vita più alta rispetto a coloro che sono completamenti astemi, mentre, gli ex alcolisti e i forti bevitori avevano un rischio maggiore. I dati completi, con le percentuali del campione preso in esame dai ricercatori statunitensi, è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Population Research and Policy Review”.
Come sempre, quindi, la virtù sta nel mezzo: bere alcolici fa male, ma se fatto con misura, può addirittura diminuire il rischio di morte, ma lo sottolineiamo di nuovo, solo ed esclusivamente senza esagerare.
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