Come ormai da alcuni anni a questa parte accade, si passa direttamente dall’inverno all’estate. Capita sempre più spesso che il giorno prima c’erano 11 gradi, il giorno dopo 30 o più e il corpo non è preparato. A causa di questo repentino cambiamento di temperature, ci si sente abbattuti, stanchi, più stressati e si tende a bere bevande zuccherat o gassate nella speranza di trovare sollievo. Niente di più sbagliato, sostengono gli esperti. Meglio bere un bicchiere d’acqua, ovviamente evitando l’acqua troppo fredda, che come è risaputo può causare congestioni.
Come spiegano i nutrizionisti, infatti, bere l’acqua disseta e non aumenta lo stress organico in un corpo già messo duramente a prova dall’improvviso cambio di temperatura. Dissetarsi con un bicchiere d’acqua, liscia, è il modo migliore per combattere il caldo ed evitare una pericolosa situazione di disidratazione. Se poi accompagnamo il tutto magari con la frutta, il gioco è fatto. Mangiando la frutta, infatti, ci assicuriamo anche un’integrazione dei sali minerali eventualmente persi con la sudorazione.
Secondo quanto affermano gli esperti assumendo una dose di acqua giornaliera pari a 2 lt è possibile oltretutto prevenire ed evitare i colpi di calore, che, ricordiamo, sono sempre in agguato nel periodo estivo. Dai colpi di calore devono difendersi in particolare le persone più a rischio come i bambini, gli anziani e gli infermi. Mangiare leggero, bere molto e assumere in prevalenza frutta e verdura sono alcune abitudini da adottare durante l’estate per evitare di essere soggetti ai colpi di calore.
Allo stesso modo è meglio prediligere abiti ampi e in fibra naturale, piuttosto che quelli in fibra sintetica, in modo da permettere alla pelle di respirare. Infine, è preferibile evitare le bevande zuccherate o gassate che aumentano la sete e infliggono colpi letali ai livelli di glicemia nel sangue causando un senso maggiore di debolezza dopo poco tempo dalla loro assunzione. Insomma, l’acqua, la semplice normale acqua rimane il rimedio più efficace per combattere l’emergenza caldo.