Una delle diete più famose nel mondo è la dieta a zona; questo regime alimentare dimagrante, pur facendo parte delle diete “storiche” è tra quelli che ha più seguaci in barba alle mode e alla diete del momento. Chissà se il suo ideatore, il biochimico statunitense Barry Sears, aveva immaginato un tale successo!
Come dicevamo l’ideatore della dieta a zona è Barry Sears, classe 1947 e laureato in biochimica, nonché ricercatore specializzato nel controllo dietetico delle risposte ormonali. Barry Sears, che è anche presidente della Research Inflammation Foundation, ha venduto più di cinque milioni di copie e i suoi libri sono tradotti in 22 lingue.
La grande innovazione della dieta a zona è che non si basa sul calcolo delle calorie ma sulla modulazione degli ormoni attraverso l’alimentazione e sul mantenimento del livello di glicemia nel sangue.
Barry Sears, infatti, ha ideato la Zona non tanto per dimagrire, quando per trovare una soluzione nutrizione per i diabetici e per cercare di diminuire i numeri di morti per infarto; per fare questo, Sears ha individuato nel mantenimento stabile della glicemia del sangue la soluzione ideale. Secondo il biochimico, per arrivare a tale risultato, le calorie di ogni pasto devono provenire per il 40% carboidrati a basso indice glicemico, per il 30% proteine e per il restante 30% da grassi insaturi.
Secondo Sears, il motivo per cui si prende peso è l’eccesso di secrezione di insulina per cui, se si mantiene entro certi limiti, la cosiddetta Zona, appunto, è possibile dimagrire in maniera efficace e duratura, oltre che a prevenire diverse malattie. Insomma: l’obiettivo della dieta a zona è quello di controllare il livello di insulina attraverso la dieta; come farlo? Mangiando a ogni pasto la giusta combinazione di cibi.
Volete saperne di più sulla dieta a zona o siete curiosi di scoprire come si costruisce un pasto pro-zona? Non perdetevi il nostro speciale dossier Zona.
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