Il tumore al seno spaventa le donne, colpite duramente nella propria femminilità da una malattia che può rivelarsi anche fatale. Solo in Lombardia, ogni anno, circa 7.400 signore ricevono una diagnosi di cancro alla mammella, ma per fortuna grazie a farmaci sempre più specifici, è in crescita il numero delle guarigioni e delle donne in grado di migliorare la qualità della loro vita, durante la cura. Tutto questo è merito della medicina, ovviamente, ma anche di una dieta sana e corretta.
Per diffondere una cultura sempre maggiore dell’alimentazione equilibrata e per comprenderne i benefici durante la chemioterapia, nutrizionisti, oncologi e cuochi (in collaborazione con l’Associazione Salute Donna Onlus) stanno promuovendo una nuova campagna: Assapora la Vita.
La dieta per eccellenza, anche in questo caso, è quella Mediterranea, che si basa sul consumo di tanta frutta e verdura, pesce e poca carne, soprattutto quella rossa deve essere al minimo. Il progetto, oltre ad aver definito un modello alimentare ideale per le donne in terapia, prevede corsi di cucina che hanno come obiettivo non solo quello di insegnare l’arte dei fornelli, finalizzati alla cura, ma insegnare come e quanto sia importante prendersi cura di sé, attraverso i principi della buona tavola. Tutto questo è permesso dalla sinergia tra lo chef Alessandro Circiello, che si occupa di presentare le ricette, e gli oncologi e i nutrizionisti che invece spiegano i principi di una sana alimentazione.
Assapora la Vita, oltre a essere una campagna informativa, è quindi anche il titolo di un ricettario che raccoglie ben 30 ricette pensate per aiutare le donne con tumore al seno e approvate dagli specialisti. Cecilia Gavazzi, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Terapia Nutrizionale della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, ha dichiarato:
L’alimentazione è importante per tutti, ma con obiettivi diversi: se per la persona sana gioca un ruolo preventivo, e quindi sul lungo termine, per chi è in trattamento oncologico essa è connessa al tempo della cura ed è primariamente finalizzata a mantenere un buono stato nutrizionale, che consenta di effettuare le terapie oncologiche riducendo gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita.
Che ruolo hanno quindi i cibi? Devono essere sani e in grado di favorire la funzione depurativa degli organi emuntori, cioè fegato, rene e intestino, appesantiti della chemioterapia, e garantirne il buon funzionamento, per smaltire la tossicità dei farmaci.
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