Cambiare l’odore dei cibi per combattere l’obesità; è questa la ricetta proposta da un gruppo di ricercatori olandesi il cui singolare studio è stato pubblicato sulla rivista ACS Journal of Agricultural and Food Chemistry.
E’ infatti ben noto a tutti che mentre il gradevole profumino emanato da alcuni cibi può favorire l’appetito, i cattivi odori, più in generale, possono decisamente farlo passare; la scoperta di questo team di studiosi va però al di là di questa comune consapevolezza e si basa sulla capacità degli aromi emanati da alcuni cibi di indurre più di altri un senso di sazietà durante la masticazione.
Più precisamente, mentre prima del pasto l’odore del cibo stimola l’appetito e la salivazione, durante la masticazione gli aromi svolgono la funzione di inviare al cervello segnali di sazietà; a questo proposito i ricercatori olandesi hanno osservato come i cibi dotati di aromi più intensi inducano prima un maggior senso di sazietà permettendo di ridurre, di conseguenza, la quantità di cibo ingerita.
In particolare, gli studiosi hanno rilevato che i cibi più aromatici contenenti grassi, carboidrati o proteine sono in grado di aumentare considerevolmente la sensazione di pienezza e che gli aromi costituiti da più componenti hanno un potere saziante maggiore di quelli con un solo componente.
Gli effetti degli aromi sul senso di sazietà sono inoltre più efficaci quando il pasto viene consumato in piccoli bocconi masticati molto lentamente. Basandosi su queste e altre osservazioni i ricercatori sperano quindi di poter giungere alla elaborazione di alimenti “aromaticamente modificati” in grado di ridurre di almeno il 10% la quantità di cibo ingerito, utili per combattere sovrappeso e obesità; la modificazione potrebbe consistere nell’aggiunta di ingredienti tesi ad amplificare o aumentare il retrogusto aromatico degli alimenti, piuttosto che in quella di ingredienti che riducono l’ampiezza del morso e rallentano la masticazione.