Oltre ad essere antitumorali, le arance a polpa rossa aiutano a combattere l’obesità; a sostenerlo è uno studio del Dottor Paolo Rapisarda, ricercatore presso il CRA, Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee, dal quale risulta che le arance di Sicilia a polpa rossa, come il “Tarocco”, il “Sanguinello” e soprattutto il “Moro”, oltre a contrastare i problemi cardiovascolari, sono un ottimo aiuto per chi soffre di obesità, grazie al loro contenuto di antocianine, i pigmenti blu e rosso scuro noti per le loro proprietà antiossidanti e per la loro capacità di bloccare l’accumulo dei trigliceridi nelle cellule adipose.
Gli agrumi sono componenti indispensabili di una dieta equilibrata, e in particolare le arance, perché sono ottime fonti di vitamina C e di antiossidanti indispensabili per l’organismo; in particolare, quelle a polpa rossa contengono più sostanze benefiche rispetto alle altre arance, oltre ad avere un gusto, un aroma e una consistenza più intense.
Questa varietà di arance, infatti, contengono più vitamine, più flavonoidi e antocianine rispetto alle arance bionde; questi componenti, inoltre, esercitano un’azione protettrice dei capillari sanguigni e della mucosa gastrica.
La loro funzione più importante è sicuramente quella di prevenire i fenomeni di degenerazione delle cellule provocati dai radicali liberi, causa dell’invecchiamento precoce e di malattie gravi come i tumori. Lo studio del Dottor Rapisarda ha dimostrato che:
la somministrazione di succo di arancia Moro o di un estratto di antocianine dello stesso succo, riduce significativamente il peso corporeo e l’accumulazione di grasso in ratti sottoposti a iperalimentazione. Le prove effettuate con succo di arancia bionda (Navelina) o con antocianine pure non hanno prodotto gli stessi risultatati.
Dopodiché l’estratto di arance è stato somministrato anche a soggetti con diminuite capacità antiossidanti dovute ad esposizione prolungata allo smog o con stili di vita non salutari ed è emerso che, dopo il trattamento, in tutti soggetti si è verificato un aumento della dell’attività antiossidante nel sangue.