Il miele è conosciuto per avere importanti proprietà antibatteriche e cicatrizzanti, oltre ovviamente a essere un cibo delizioso. Quante volte lo avete aggiunto al latte tiepido per eliminare il dolore alla gola? È un classico rimedio della nonna, molto efficace. Ma è anche molto di più. Potrebbe essere la base dell’apiterapia, ovvero una tecnica di cura – in fase di sperimentazione – per migliorare la salute dell’uomo sotto numerosi aspetti diversi.
Il miele è ricco di fruttosio, ma anche di calcio, potassio, sodio, zinco e vitamine del gruppo B, C, E e K. Tutti ingredienti preziosi, divisi in quantità differenti a seconda della qualità di miele. Per esempio, l’estratto di abete è un antisettico polmonare e delle vie respiratorie, quello di biancospino si utilizza in caso d’ipertensione, angina pectoris, arteriosclerosi e insonnia. Il miele di eucalipto funziona in caso asma, di catarro ed è un calmante per la tosse.
Questa sostanza si può anche applicare a livello topico per curare le infezioni cutanee, fungine, ma anche le ustioni lievi. Le api non possono essere collegate solo alla produzione di miele, sono tanti, infatti, i prodotti interessati dalla loro sofisticata e laboriosa attività. La pappa reale è un composto ottenuto dalla secrezione prodotta dalle ghiandole ipofaringee e mascellari delle api nutrici ed è ricchissimo di vitamina B. Si è scoperto che può essere utilizzata per curare il morbo di Basedow-Graves, una malattia immunologica, ma anche per dare forza ed energia, per combattere la depressione, l’amenorrea e la dismenorrea.
Il propoli? Trattasi di una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante ed è già sfruttato per ottenere spray, pomate, antisettici, antibiotici tutti naturali. Infine, l’ultima sostanza terapica sembra essere il veleno delle api. Può sembrare strano e può anche spaventare un po’, ma usato nelle dosi giuste può dare ottimi risultati in caso di artrosi, tendiniti e anche neuropatie periferiche. Per quali motivi? Contiene istamina, che provoca il dolore locale ma agisce come antinfiammatorio, lecitinasi che ha effetto emolitico, apamina e melittina, la prima è un miorilassante mentre la seconda un antifiammatorio.
Photo Credit| ThinkStock
[Fonte]